Ciao Giuseppe,
per prima cosa mi dispiace molto per la tua amica e spero che quest'incidente non gli abbia abbattuto lo spirito necessario a continuare l'attività subacquea. In questi casi l'importante è staccare subito la frusta di bassa pressione dai comandi di compensazione d'assetto del gav. Poi, se proprio ci si riesce e la pallonata è inevitabile, bisogna mantenere aperte le vie aeree espirando tutta l'aria che si ha nei polmoni e posizionarsi a "stella" cioè orizzotalmente rispetto alla superficie e estendento tutte le nostre appendici (braccia e gambe) per aumentare la superficie di contatto e quindi la resistenza alla risalita che sarà meno veloce.

Poi per il problema tecnico in se, potrebbe essere dovuto, purtroppo per la tua amica (sempre che il gav fosse il suo), ad un cattivo mantenimento dell'efficienza dell'attrezzatura, mi riferisco al risciacquo con acqua dolce per eliminare impurità, sabbia e la possibilità di formazione di "sale" in quantità.
Un'altra possibilità potrebbe essere dovuta ad uno scorretto assemblaggio dei comandi effettuato in produzione ma siceramente è una probabilità abbastanza remota.

Spero di esserti stato d'aiuto.

Ciao!
Ai perfetti consigli di mike io aggiungerei l'utilizzo delle valvole di emergenza del GAV. Utilizzo che non sempre (raramente) si prova praticamente ai corsi, ma che ritengo fondamentale. La risalita sarà ancor più rallentata.
Evito di aprire un dibattito sulle didattiche, ma ritengo tutte queste procedure estremamente importanti e da provare anche in un corso Open.
Sirio93


Modificato da sirio93 - 09 Novembre 2008 alle 12:11