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Biologia Marina
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Icona di Messaggio Topic: Bonellia(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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mmarino
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Iscritto dal : 06 Ottobre 2000
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bullet Topic: Bonellia
    Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:00

Ho alcune domande sulla Bonellia che servono per un articolo che verrà pubblicato il prossimo mese su MondoMarino.net:

  • il corpo della femmina è detto anche "oliva di mare", come il frutto della posidonia;
  • la bocca è situata sulla parte superiore, vicino al corpo cilindrico;
  • il maschio vive all'interno dell'utero della femmina.

Grazie, Mauro

Mauro Romano
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gpicchetti
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:03

Mauro, non so cosa intendi per parte superiore dell'animale... In questa specie animale non c'è una parte superiore e una parte inferiore. La apertura boccale è situata alla radice della lunga proboscide biforcuta estensibile che caratterizza l'animale femmina. Tale proboscide può raggiungere e superare anche il metro di lunghezza, ed è solcata per tutta la sua lunghezza da un canale attraverso il quale viene convogliato il cibo raccolto dalle due estremitù biforcute presenti all'estremità della proboscide stessa. La proboscide è l'organo con il quale la Bonellia si nutre, esplorando l'ambiente circostante per raccogliere le particelle di cibo animale e vegetale per poi convogliarle fino alla bocca situata alla base della proboscide stessa; ed è solitamente è l'unica parte visibile della Bonellia, in quanto il corpo dell'animale, a forma di grossa oliva, è sempre ben nascosto all'interno di piccole cavita della roccia o sotto sassi e detriti. La proboscide della Bonella è dotata di una estrema sensibilità e al minimo allarme viene rapidamente retratta all'interno della cavità dove è nascosto il corpo dell'animale. Ma la proboscide serve anche all'animale per spostarsi: per far ciò la Bonellia si afferra con l'estremità della proboscide a qualche appiglio dell'ambiente circostante e quindi, contraendola, trascina la restante parte del corpo fino al punto d'appiglio.

Il maschio della Bonellia invece è lungo appena qualche millimetro, manca della proboscide è vive all'interno del corpo della femmina. Ma la caratteristica biologica più importante di questa specie animale è che quando la Bonellia si riproduce, le sue larve hanno un processo di sviluppo differenziato: le larve che si fissano isolate sul fondale diventano femmine; la larva che invece incontra il corpo di una femmina, passando dalla proboscide cui si attacca vivendo da parassita, passa poi fin dentro il corpo della femmina completando il suo sviluppo e trascorrendo qui il resto della sua vita come maschio. Questo straordinario meccanismo ormonico fa sì che il numero dei maschi sia proporzionato a quello delle femmine.

Per quanto riguarda il nome comune, proprio per evitare ogni equivoco, personalmente tralascerei il nome comune di "oliva di mare" e chiamerei questa specie con il nome comune di "Bonellia", punto e basta.

guido picchetti
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Francesco
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Iscritto dal : 20 Novembre 2001
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:06

Ciao,

  • Il nome "oliva di mare", lo conoscevo riferito al frutto della Posidonia.Secondo me è opportuno chiamarla semplicemente "Bonellia";
  • Concordo con Guido che è difficile distinguere una parte superiore ed inferiore;
  • Sapevo che i maschi vivono all'interno del corpo femminile, ma non so se esattamente nell'utero.

Francesco

Ciao,Francesco

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annaalga
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Iscritto dal : 10 Ottobre 2000
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:09

Postato originariamente da Francesco

Sapevo che i maschi vivono all'interno del corpo femminile, ma non so se esattamente nell'utero.

Ti confermo che si colloca nell'utero (mi ricordo che era scritto sul libro che ho usato per preparare l'esame di genetica come esempio di determinazione sessuale dipendente dall'ambiente).

Ciao Anna

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amojetta
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Iscritto dal : 14 Maggio 2004
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:11

Per i tanti appassionati di Bonellie.

Un classico esempio di determinazione ambientale del sesso postgamica è quello relativo all'echiuride Bonellia viridis, la cui sessaulità viene determinata dalla CO2 ambientale: la concentrazione bassa di CO2 nell'acqua di mare , infatti, trasforma le larve di questo animle in femmine. Se. però, una larva non anora determinata viene a contatto con una femmina adulta, l'ulteriore CO2 prodotta da tali organismi provoca lo sviluppoo della larva in direzione maschile e precisamente in un piccolo maschio parassita, permanentemente attaccato all'organo escretore della femmina.

Sex Determination in Bonellia. Zoologists have long been interested in this problem and many outstanding contributions have been made, especially by Baltzer and C. Herbst. The trochophore becomes transformed into an indifferent larva. If it finds the prostomium of a female it becomes attached and remains for several days (B. viridis) during which period a gradual metamorphosis toward the male condition takes place. It then migrates to the fore-gut and thence to the antechamber of the female storage organ, where it remains for at least one breeding season.

Angelo

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Francesco
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Iscritto dal : 20 Novembre 2001
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Posts: 188
bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:13

Grazie Angelo!

Ma allora il maschio si attacca all'organo escretore o all'utero?? :o) Mi sa che fonti diverse citano localizzazioni diverse!

Francesco

Ciao,Francesco

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annaalga
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Iscritto dal : 10 Ottobre 2000
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:14

qui ci vorrebbe un "echiurologo" per conoscere l'anatomia femminile di quel gruppo!

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amojetta
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Iscritto dal : 14 Maggio 2004
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:16

Caro Francesco, bisognerebbe capire come è fatta veramente una Bonellia.

Sembra di capire che il maschio o la larva che diventerà tale si sposta gradualmente. Tu che sta all'Università non trovi un libro recente (il barnes per esempio) per capire come è organizzata una B. viridis?

Angelo

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Alex
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Iscritto dal : 26 Maggio 2003
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:17

Lessi su un libro, se non ricordo male, che in questo processo dovrebbe rientrare anche la concentrazione di K+ Quando torno a casa riguardo e vi faccio sapere meglio domani

Ciao, Ale

Ciao
Alex
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amojetta
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Iscritto dal : 14 Maggio 2004
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:18

In effetti secondo la letteratura c'entra anche quello e anche un'altra mezza dozzina di sostanze si sono dimostrate attive. Non le ho riportate perché altrimenti andavamo sul difficile. Insomma per essere brevi si sa che cambia di sesso, ma evidentemente è tutto l'organismo femminile e tutto ciò che produce a influire.

Angelo

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Francesco
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:20

Dunque,
sono sceso nei cupi antri sotterranei alla ricerca di qualcosa.
Gli zoologi sembrano non essere particolarmente interessati agli echiuridi, e comunque devono avere le idee piuttosto confuse.
Barnes (1995) dice che i maschi stanno nella proboscide.
Brusca & Brusca (1990) dicono che invece stanno nei nefridi oppure, più generalmente, "nelle cavità corporee".
Molti altri si limitano a dire che "vivono all'interno del corpo femminile"

Ho come l'impressione che potrebbe essere possibile che si muovano a seconda del periodo: magari al momento della fecondazione "migrano" verso l'apparato riproduttivo, mentre in altri momenti possono stare distanti.

Ciao,Francesco

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annaalga
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Iscritto dal : 10 Ottobre 2000
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:22
Postato originariamente da Francesco

Ho come l'impressione che potrebbe essere possibile che si muovano a seconda del periodo: magari al momento della fecondazione "migrano" verso l'apparato riproduttivo, mentre in altri momenti possono stare distanti.

Mi pare però che i maschi abbiano una vita molto ma molto breve... Non mi ricordo dove ho letto che vivono un paio di settimane (o un paio di mesi?, ma questo è l'ordine di grandezza)...

Quindi girovagare per il corpo della femmina implicherebbe uno spreco di energie non giustificato....

La loro forma "ciliata" dovrebbe essere funziale al loro compito, la fecondazione delle uova...

Sarebbe giustifata una loro collocazione nell'utero, o quello che hanno predisposto a tale funzione, in modo da fecondare le uova nel momento opportuno...

Certo che fecondare le uova stando nella proboscide mi pare un po' difficile...

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stellinamare200
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:25
Postato originariamente da Francesco

Dunque,
sono sceso nei cupi antri sotterranei alla ricerca di qualcosa.
Gli zoologi sembrano non essere particolarmente interessati agli echiuridi, e comunque devono avere le idee piuttosto confuse.

Ciao Francesco,
do il mio contributo alla Bonellia.

Negli Echiuri, i sessi sono separati, ma solo in Bonellia c'è un evidente dimorfismo sessuale. La gonade è nella parte posteriore del corpo. I gametociti si staccano dalla gonade e completano il loro sviluppo liberi, sospesi nel liquido celomatico. Uova e spermi, nella maggior parte delle specie, vengono all'esterno passando per gli organi segmentali ed in questo caso, la fecondazione è esterna. In Bonellia, invece, le uova restano nella parte sacciforme dell'unico nefridio che essa possiede e che funge anche da utero; i maschi nani vivono nel condotto di emissione dello stesso nefridio; fecondazione e sviluppo, sono interni.

In questa specie, la femmina, con la proboscide distesa, può superare il metro di lunghezza; i maschi, invece, sono lunghi soltanto da 1 a 6mm. La loro organizzazione è semplificata; il loro corpo appiattito, uniformemente ciliato, assomiglia a quello di una piccola planaria. Questi maschi nani vivono o sul corpo della femmina o nel suo utero. Il loro nanismo e la loro organizzazione semplificata, rappresentano un caso di "neotenia" e cioè del raggiungimento della maturità sessuale quando ancora l'individuo è, complessivamente, ad uno stadio giovanile (larvale). La segmentazione dell'uovo è spirale. Le larve di Bonellia sono "lecitotrofe", si nutrono, cioè, dell'abbondante vitello contenuto nell'uovo; nuotano libere vicino al fondo e sono sessualmente indifferenziate. Se si fissano sul fondo, diventano femmine, subendo una complicata metamorfosi. Se, invece, la larva di Bonellia viridis si fissa su di una femmina adulta, subisce una rapida metamorfosi, tanto che, dopo pochi giorni soltanto, possiede cellule germinali mature. A circa un mese d'età, i piccoli maschi penetrano nel corpo della femmina e raggiungono l'utero dove acquistano l'organizzazione definitiva. Bonellia viridis è una delle poche specie presenti nel Mediterraneo.

Spero di essere stata utile.
A presto, Aida

Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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amojetta
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bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:29

Beh, che dire. La Stazione Zoologica è sempre illuminante e la Bonellia diventa sempre più complicata. Come tutte le "bestie" che non danno reddito non si conoscono mai abbastanza.

Angelo

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annaalga
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Iscritto dal : 10 Ottobre 2000
Da: Italia
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Posts: 47
bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:31

Postato originariamente da stellinamare200

Spero di essere stata utile.
A presto, Aida

Decisamente un grande contributo!
Grazie!
Sai per caso quanto può vivere un maschio (mi ricordavo poco...)?

Ciao, Anna

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stellinamare200
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Iscritto dal : 12 Aprile 2004
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Posts: 818
bullet Postato: 07 Giugno 2004 alle 20:32

Ciao Anna,
sappi che, praticamente, questi maschi vivono per riprodursi... letteralmente! Infatti muoiono poco dopo aver assolto il loro compito. Ricordo che, quando studiai per la prima volta questa specie, rimasi molto colpita dal fatto che i maschi venivano, quindi, considerati oggetti da riproduzione e basta. Sapessi, quanti rappresentanti maschili della nostra specie mi sono venuti alla mente! Riuscivano a pensare solo a quello.. Avranno un qualche gene appartenente alla Bonellia? Sarà per questo che, spesso, a noi donne, viene di dare del verme ad un uomo quando vogliamo disprezzarlo? Mah, la Natura, che mistero...

Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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