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Serieta’ dei diving

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Data di Stampa: 17 Giugno 2024 alle 06:54


Topic: Serieta’ dei diving
Postato da: Mhonica
soggetto: Serieta’ dei diving
Postato in data: 07 Novembre 2003 alle 21:05

Da quanto ho letto ed ascoltato sulle immersioni subacquee ho dedotto

che , per muoversi con serenita' in questo mondo sommerso occorre:

1 :agire con scaltrezza senza rischiare

2: apprendere affidandosi ad istruttori scrupolosi e competenti...

 

Eppure durante la mia scorsa vacanza in Mar Rosso ho visto questo:

ad un diving hanno accettato iscrizioni a corsi senza la presentazione di un certificato medico, vale a dire basandosi dunque solo una sorta di anamnesi fatta dall'allievo sub.

nello stesso diving si prende un brevetto o.w. in 3 mezze giornate, cio' determina l'impossibilita' di fornire all'allievo tutte, ma dico, tutte le informazioni possibili e necessarie..... la prova? al mio amico allievo non erano stati spiegati tutti i sistemi per svuotare il gav pieno di acqua, sicche' lui, quando gli e' capitato si e' ptraticamente "pallonato" in superficie.

 

Tre: escursione all'isola di Tiran... scelta del jackson reef per immersione in corrente ... si scende a circa 29 metri di profondita' senza sapere se le persone che partecipano all'immersione hanno o meno il brevetto per farlo.

La cosa piu' brutta di quell'immersione e' stato il programmarla senza sapere

che la corrente poteva cambiare e che non tutti erano tanto esperti per fare

una prova del genere: il rusultato e' stato che la barca che aspettava i sub in un determinato punto e' dovuta tornare indietro a raccattare in naufraghi:-)

 

Ora, non e' che io voglia peccare di catastrofismo....

ma se io avessi preso il brevetto o.w. e mi fossi trovata ad affrontare queste situazioni.... avrei desistito con le immersioni

Mhonica

 




Risposte:
Postato da: Alex
Postato in data: 12 Dicembre 2003 alle 09:11
Postato originariamente da Mhonica

.... al mio amico allievo non erano stati spiegati tutti i sistemi per svuotare il gav pieno di acqua, sicche' lui, quando gli e' capitato si e' ptraticamente "pallonato" in superficie.

Il gav pieno d'acqua??

X quanto riguarda la serieta' dei diving a cui tu ti riferivi, beh anche in Italia e' cosi, sono pochi (rispetto al numero di diving presenti) quelli seri. X fortuna c'e' sempre il passaparola che ci mette in guardi o ci da qualche dritta su questo o quello



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Ciao
Alex


Postato da: soia
Postato in data: 18 Dicembre 2003 alle 16:53

beh guarda, a me è successo un paio di mesi fa in mar rosso che nel diving dove mi appoggiavo hanno brevettato 2 Advanced in 2 gg...ore di teoria forse una! uno di questi aveva un open con 3 immersioni di corso e una volta brevettato ci hanno portati a -50! comunque ha chiesto se se la sentiva

la cosa ti giuro che mi ha fatto rabbrividire!



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Postato da: The Captain
Postato in data: 18 Dicembre 2003 alle 21:40
Scandaloso! da segnalare su tutti i siti/forum ed alla didattica di riferimento come esempio di scarsa professionalità


Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 18 Dicembre 2003 alle 21:56

Questo è il massimo del controsenso: prima, durante il corso avranno parlato dei limiti del brevetto (30 metri immagino e spero) e subito dopo sono stati portati a - 50 m. forse dallo stesso istruttore; magari se lo stesso si fermava - 20/30 ci poteva essere chi si lamentava; la soluzione forse più giusta era quella di dividere il gruppo e avere due accompagnatori e comunque rimanere entro i 30 metri (come previsto dalle leggi egiziane).

Ciao

P.S. è doveroso segnalare il mancato rispetto degli standard didattici. 



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Postato da: marstefa
Postato in data: 25 Gennaio 2004 alle 11:05
ciao ragazzi

purtroppo SHARM eè anche questo.

tanti diving, tanta concorrenza, pochi soldi e quindi... cosa non farebbero per far provare nuove emozioni forti
a neofiti senza esperienza, che non si rendono conto neanche del rischio che corrono.


marco


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 25 Gennaio 2004 alle 11:32

Postato originariamente da marstefa

ciao ragazzi

purtroppo SHARM eè anche questo.

tanti diving, tanta concorrenza, pochi soldi e quindi...

marco

Ciao,

purtroppo devo dire che non'è solo SHARM. Da noi "forse" il fenomeno è limitato ma esiste.

Ciao



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Postato da: marstefa
Postato in data: 25 Gennaio 2004 alle 12:53
ciao

ma a SHARM c'è quello che noi definiamo
"L'IMMERSIONIFICIO" ( sub,sub,sub per forza e ad ogni costo), da noi, probabilmente, chi fa sub tutto l'anno
è veramente appassionato e lo fa con un minimo di testa in più(almeno spero)

anche la clientela dei diving è piu o meno sempra la stessa e quindi conosciuta

marco


Postato da: makalu1
Postato in data: 15 Febbraio 2004 alle 21:36

ciao proprio oggi mi sono immerso con un diving dopo tanto tempo.

E' la prima volta che trovo un diving del genere sono rimasto "commosso" accoglienza ottima e serieta' del proprietario nel gestire breafing , immersione ecc.

Pensate un po siamo andati su un relitto, causa visibilita' nulla non lo abbiamo trovato, comunque l'immersione e' stata fatta, alla fine quando vado per pagare, me ne ha fatta pagare una sola, (ne ho fatte due) dal momento che si e' preso tutta la responsabilita' del mancato ritrovamento.

Verqamente ai giorni nostri e' quasi una favola!!!



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zanini marco


Postato da: manta
Postato in data: 22 Febbraio 2004 alle 16:59

Ciao ragazzi,

ci vi scrive e' una ex guida sub che ha passato 5 anni della sua vita immergendosi nella colorate acque del Mar Rosso egiziano e che di episodi come quelli di cui voi raccontate ne ha visti molti!

I miei consigli spassionati per voi sono i seguenti:

Ovunque voi andiate ad immergervi fate sempre presente a ci vi accompagna quale e' il vostro livello , quali sono le immersioni piu' profonde che avete fatto (dovrebbero chiedervelo ma nella vita c'e' sempre un ma),quale e' il vostro grado do confidenza con l'elemeto acqua.

Numero due : siate sub coscienti dei vostri limiti e se vedete che un guida vi sta facendo spingere toppo in la' non permetteteglielo, ovvero fermatevi con il vostro compagno fin dove ce la potete fare,comunicate alla guida che non volete seguirla,quando riemergete fategli chiaramente presente il tutto.

Purtroppo io devo anche aggiungere per esperienza personale che a volte le guide non vengo messe in condizione dagli stessi diving di poter effettuare le immersioni in gruppi separati perche' la triste verita' e' che due guide o tre su una barca costano di piu' e quando la subacquea diventa puro business .......

Bene mi fermo qui perche' non voglio essere troppo polemica.

Ricordate solo una cosa: una guida non e' un superman, il sub brevettato che si immerge deve sapere coscienziosamente quali sono i suoi limiti,farli presente al prossimo (soprattutto al compagno) ed usare bene le sue facolta' intellettive senza farsi trasportare dalla massa.

Buon blu a tutti.



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MANTA


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 26 Febbraio 2004 alle 20:55
Postato originariamente da manta

Ciao ragazzi,


Purtroppo io devo anche aggiungere per esperienza personale che a volte le guide non vengo messe in condizione dagli stessi diving di poter effettuare le immersioni in gruppi separati perche' la triste verita' e' che due guide o tre su una barca costano di piu' e quando la subacquea diventa puro business .......


Bene mi fermo qui perche' non voglio essere troppo polemica.



Ciao,
grazie per aver confermato quello che da tempo si discute.
Hai ragione, due guide costano; a questo punto mi sa che il denaro ha offuscato (per fortuna non a tutti) la vista.
Ciao

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Postato da: Mauro
Postato in data: 27 Febbraio 2004 alle 10:58

Posto che vai usanza che trovi. La mi piccola esperienza. Sharm Agosto 2003. Diving prospicente l'albergo. Vigeva il motto "ognuno per se, Dio per tutti". L'istruttore faceva solo corsi, e per immergersi dovevi mendicare un compagno cercandotelo sulla spiaggia. In acqua eri abbandonato a te stesso, spesso senza guida. Cambio diving con quello dell'albergo vicino e la musica cambia: disponibilità totale, anche eccessiva. Arrivavo quando volevo e l'immersione si faceva lo stesso, spesso anche con solo la guida. Evidentemente due mentalità diverse in pochi metri di distanza. (così, per curiosità: il primo diving era gestito da Italiani, il secondo da locali).

Bye



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Mauro Conti


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 27 Febbraio 2004 alle 14:14
Postato originariamente da Mauro

Posto che vai usanza che trovi. La mi piccola esperienza. Sharm Agosto 2003. Diving prospicente l'albergo. Vigeva il motto "ognuno per se, Dio per tutti". L'istruttore faceva solo corsi, e per immergersi dovevi mendicare un compagno cercandotelo sulla spiaggia. In acqua eri abbandonato a te stesso, spesso senza guida. Cambio diving con quello dell'albergo vicino e la musica cambia.


A questo punto non ci rimane altro che fare qualche "nome" per evitare al prossimo qualche sventura di troppo.
Il tutto considerato che la vacanza nel 90% dei casi non è regalata!
Ciao

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Postato da: manta
Postato in data: 04 Marzo 2004 alle 20:21

Ciao a tutti,

certo non sarebbe male mettere in guardia il prossimo per far si che non cada in trappole gia' vissute in precedenza da qualcun'altro.

Io vi do un ulteriore consiglio per capire chi state scegliendo per immergervi fategli molte domande prima di andare in barca o gommone e verificate che le condizioni di sicurezza siano presenti sull'imbarcazione (adeguanto kit di ossigeno.estintori,etc) questi gia' sono segni di serieta'.

Buone immersioni a tutti.



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MANTA


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 05 Marzo 2004 alle 20:11
Postato originariamente da manta

Ciao a tutti,


Io vi do un ulteriore consiglio per capire chi state scegliendo per immergervi fategli molte domande prima di andare in barca o gommone e verificate che le condizioni di sicurezza siano presenti sull'imbarcazione (adeguanto kit di ossigeno.estintori,etc) questi gia' sono segni di serieta'.


Buone immersioni a tutti.


Ciao,
anche questo è un ottimo consiglio.
Ribadisco che bisognerebe fare un libro "nero" con i Diving che tutto fanno tranne che il loro mestiere.
Ovviamente il tutto con "certezze" e non "sentito dire".
Franco62

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Postato da: Jfet
Postato in data: 31 Marzo 2004 alle 13:13
Postato originariamente da makalu1

ciao proprio oggi mi sono immerso con un diving dopo tanto tempo.

E' la prima volta che trovo un diving del genere sono rimasto "commosso" accoglienza ottima e serieta' del proprietario nel gestire breafing , immersione ecc.

Pensate un po siamo andati su un relitto, causa visibilita' nulla non lo abbiamo trovato, comunque l'immersione e' stata fatta, alla fine quando vado per pagare, me ne ha fatta pagare una sola, (ne ho fatte due) dal momento che si e' preso tutta la responsabilita' del mancato ritrovamento.

Verqamente ai giorni nostri e' quasi una favola!!!

Sarebbe molto bello poter fare un Database contenente i diving,o cmq i posti da  evitare.

personalmente sono ancora in erba ho circa 50 immersioni distribuite nell arco di 4 anni,purtroppo nn ho molto tempo per dedicarmi a  questa passione,e triste verità sono sempre solo anche se cerco di coinvolgere le persone che conosco.L'ultima opera di convincimento l'ho fatta alla tipa con cui sto da poco...E' partita domenica 28/3 destinazione Mar Rosso Sharm El Sheik....Sta facendo l'open...tempo 5 giorni...C sentiamo telefonicamnete allora le ho fatto qualche domanda,a dire degli istruttori è molto brava in teoria...E' una farsa...Le ho fatto domande banali e nn ha saputo rispondere...In più mi ha sempre lamentato di provare fastidio ad avere acqua sulla faccia.....Beh quando ha dovuto togliersi la maschera sott'acqua è impazzita ed è schizzata fuori...ovviamente erano in piscina....Ora mi chiedo,ma l'istruttore che le rilascierà il brevetto,ce l'ha una coscienza?una morale?

E' scandaloso...Se le capita di ricevere una bella pinnata in bocca e le salta la maschera sott'acqua che fa?A me è capitato con le erogatore...Eravamo 14 sub sott'acqua un caos della madonna....

E' chiaro che se vorrà partecipare alle mie immersioni non sarà mai la mia compagna nel sistema di coppia,perchè verrebbe a mancare il sistema di coppia.....Sopratutto perchè ho insistito tanto per farle fare il corso in italia a casa,con persone che conosco,un corso che ha i suoi giusti tempi,l'avrei accompagnata anche in piscina,un ripasso nn poteva che farmi bene...E' impensabile di prendere un brevetto,in 5 giorni,avendo lezioni alle 8:30 ed andando a letto all alba...se non after hour,ogni sera...In fondo si è in vacanza e ci si vuol divertire....



Postato da: Jfet
Postato in data: 31 Marzo 2004 alle 13:25

Cmq ora che ci penso....

Si potrebbe fare un piccolo DB.Se vi garba l'idea collaboro molto volentieri.Si potrebbe fare una pagina html molto semplice,contenente tutti i nomi dei diving magari in ordine alfabetico che verranno via via aggiornati,una sorta di libro nero.Ovviamente il tutto basato su descrizioni veritiere,ma questo poi è compito degli amministartori...

Ciao a tutti.

 



Postato da: Ross
Postato in data: 25 Agosto 2005 alle 15:20
Ciao a tutti, vorrei brevemente raccontare l'avventura che è capitata a me e al mio compagno a giugno di quest'anno durante un'immersione a MARSA ALAM con il diving del villaggio PIANETA TERRA (ABU NAWAS). Niente da dire sul villaggio..ma..esperienza agghiacciante con il dving. Non siamo 2 temerari...anzi! Siamo entrambi OPEN e con poche immersioni a testa (una ventina!!!). Il diving ci ha proposto di fare un'immersione ad ELPHINSTONE per incontrare i famosi squali martello ma senza preoccuparsi di prepararci alle difficoltà che avremmo incontrato (correnti fortissime e immersione che sarebba arrivata almeno a 40 mt!!). Abbiamo scoperto in seguito che l'immersione è fattibile solo se si ha l'ADVANCE e almeno 50 immersioni. Se avessimo saputo questi "dettagli" mai e poi mai avremmo accettato. In breve: abbiamo finito l'aria perchè impreparati a nuotare in corrente a 40 metri di profondità, siamo stati 10 min a 40 mt, quindi usciti dalla curva e non abbiamo potuto fare la DECO perchè senza aria. Quindi...una volta risaliti abbiamo richiesto di essere portati al centro iperbarico di MARSA ALAM (per la guida ciò era superfluo nonostante avessimo saltato 16 minuti di tappa..) e quindi siamo stati 3 ore in camera iperbarica. Sicuramente abbiamo pagato una certa "ignoranza" da parte nostra..ma penso che proprio perchè so di essere inesperta..mi affido ai diving cercando supporto, consigli e sopratutto DIVIETI DI IMMERSIONE SE NON SONO ALLA MIA PORTATA. Oggi ho saputo che altri OPEN sono stati portati a 40 metri..per questo ho deciso di scrivere. Non ho smesso di fare immersioni..anzi! Ma ora mi documento molto di più sui luoghi di immersioni che andrò a visitare e mi fido prima di tutto di me, del mio compagno e del mio computer, la guida è importantissima..ma non onnipotente nella gestione della mia immersione...


Postato da: trigone
Postato in data: 26 Agosto 2005 alle 10:53

Ci sono secondo me sempre 2 modi di fare il proprio lavoro.... bene e male; il problema di fondo è che in questo caso si gioca con la pelle delle persone; ho letto dell'immersione dei neo brevettati advanced a 50 mt., ma il problema (ho visto che comunque l'opinione è comune), non sta nella metodologia dei diving di sharm ma in quello che c'è nella testa delle persone;

Io ho trovato istruttori a Sharm coscenziosi e preparatissimi ligi (a volte anche troppo - ma meglio così) al rispetto dei limiti (del posto e del brevetto)... attenti a valutare il soggetto che si immerge non solo per i dati riportati nel log del computer ma per i primi comportamenti mostrati fuori e dentro l'acqua.

Le più belle immersioni sono quelle che si fanno in tutta tranquillità, nella convinzione di sapere che hai al tuo fianco persone fattivamente collaboratrici nell'immersione.



Postato da: Ross
Postato in data: 06 Settembre 2005 alle 18:20
La cosa peggiore è sentirsi impotenti.. penso a quello che ho vissuto a Marsa Alam...so che è successo di nuovo, altri open sono stati lì sotto e hanno avuto problemi. Basterebbe far rispettare le leggi.
Ma non esiste un organo ufficiale? Io potrei portare a riprova il log firmato e il computer.. qualcuno può aiutarmi?


Postato da: ilariasd
Postato in data: 08 Settembre 2005 alle 15:27

Sono rimasta semplicemente allibita leggendo il racconto di Ross! In quel diving lavorano persone che io definirei criminali!!!! Non è assolutamente concepibile che vi abbiano fatto saltare la tappa di decompressione...dal racconto deduco che non avessero nemmeno il trapezio con le eventuali bombole per la deco...

Hai provato a contattare la DAN? Anche se poi è andato tutto bene si tratta pur sempre di un incidente subacqueo.. per di piùdovuto alla negligenza del diving!

Ilaria 



Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 08 Settembre 2005 alle 15:36
Ciao Ross,

all'interno di ogni didattica esiste un controllo di qualità che opera non
solo al fine di una valutazione dell'operato di un proprio associato nella
fase di insegnamento ma anche in ciò che concerne l'attività di guida (non
si è solo istruttori quando si insegna). A te dedurre cosa puoi fare ......

Buone bolle!

Ugo

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Dott. Ugo Gaggeri
Medico del lavoro
Esa Diveleader Instr.



Postato da: Robert
Postato in data: 09 Settembre 2005 alle 10:13

Io credo che ci siano da fare distinzioni...

Una guida (in genere un divemaster) è semplicemente una persona con più immersioni/esperienza ma che può fare bene o male il suo lavoro, sta a noi poi decidere, una volta conosciutolo sul posto, se andare con lui o no.

Un istruttore (di qualsiasi grado) è un professionista che, purtroppo, al giorno d'oggi e con la subacquea diventata un businnes, deve anche "rendere" sia alla sua didattica (in quantità di brevetti rilasciati) sia per sè stesso (pochi brevetti = istruttore scadente). Da qui gli o.w. rilasciati in tre giorni e adv. rilasciati di subito dopo gli open, con 5 o 6 immersioni in acque libere.

Infine esistono questi "immersionifici" dove, pur di portare turisti (turisti, NON sub, badate bene..) in acqua, semplificano tutto, il businnes è businnes!

Cosa possiamo fare? Sta a noi non cedere a queste offerte, magari allettanti per alcuni, e scartare quei diving o istruttori che non rispondono ai criteri previsti dalle didattiche.

 

 



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Roberto Marion
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Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 09 Settembre 2005 alle 14:14
Ciao Robert,

forse è meglio precisare che anche il Divemaster è un professionista (con
obbligo di affiliazione e assicurazione se è in stato attivo e per fare la
guida bisogna essere in stato attivo).

Saluti

Ugo

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Postato da: andpix
Postato in data: 09 Settembre 2005 alle 23:43

x Ross:Ma superati i 18m prima e poi i 30m non ti è sorto un piccolo dubbio su quello che stavi facendo?

Va bene che le guide sono li a vendere le immersioni, ma sott'acqua accendiamo il cervello.

x Ilariasd scusami ma scrivere al Dan in questo caso non servirebbe a nulla.



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O
o
°Andrea


Postato da: Mike Diver
Postato in data: 10 Settembre 2005 alle 22:28
Ciao a tutti,
seguendo la vostra discussione non posso non dar ragione a Robert su tutto ciò che pensa.
Il divemaster è vero che è un professionista (perchè affiliato alla sua didattica ed assicurato verso danni a terzi) ma nel 80% dei casi si tratta di giovani appassionati (sicuramente anche molto "bravi" come subacquei ricreativi) che ricevono tale abilitazione con il solito metodo "dare moneta vedere cammello!" e vengono lanciati poi verso le famose mete turistiche come guide esperte .
Purtroppo l'industria della subacquea si riduce a solamente una parola, amata da diving, didattiche, villaggi turistici ed istruttori senza scrupoli ne amor proprio: "VENDERE"!!!!!!!!
Allora il discorso si riduce solamente a:
- pochi istruttori e guide che praticano questa attività non come un lavoro principale (quindi senza eccessive distrazioni economiche) ma come una passione da trasmettere agli altri;
- nessuno che abbia il massimo brevetto professionale e la migliore assicurazione subacquea, può sostituirsi alla capacità di giudizio che tutti noi abbiamo.
Per l'incidente di Ross, dico che contattare il dan è sempre una cosa da fare se si sospetta di essere stato vittima di un incidente subacqueo (soprattutto se con mancata deco in immersione faticosa) e se assicurati; inoltre avresti dovuto avviare un'inchiesta di gestione di qualità verso il divemaster in questione verso la sua didattica.
In mare ci si diverte ma anche il più esperto, con l'inosservanza delle regole, muore!


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Michele
info@mikesdivers.com


Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 10 Settembre 2005 alle 23:51
Postato originariamente da Mike Diver

inoltre avresti dovuto avviare un'inchiesta di
gestione di qualità verso il divemaster in questione verso la sua didattica.


Il messaggio che volevo lanciare, facendo leggere tra le righe, era proprio
questo!!!

Ugo

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Postato da: andpix
Postato in data: 11 Settembre 2005 alle 13:33

Bene io sono dell'avviso ove ricapitasse ciò:

1) Denuncia alle Associazioni dei consumatori.

2) Lettera all'Ente che ha rilasciato la licenza al diving.

3) Lettera all'associazione/didattica dell'accompagnatore e del Diving.

4) Comunicazione al Dan se assicurato e in caso d'incidente.

etc......

Troppo drastico?....... può essere!



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Postato da: frank
Postato in data: 11 Settembre 2005 alle 13:39

leggendo quanto scritto da mike diver alla fine del suo intervento, posso raccontarvi quanto è successo a me in agosto all'isola d'elba: ottimo diving organizzato e con persone serie; ad una profondità di 22mt. abbiamo sentito un botto fortissimo ed inspiegabile, ci siamo guardati in faccia stupiti senza trovare una risposta, tutti stavamo bene. Una volta risaliti in barca ci è stato raccontato che un "signore" è arrivato con la propria barca di circa 11mt, ha lanciato del materiale esplosivo in acqua, ha raccolto alcuni pesci con il retino e si è dato alla fuga. Il delinquente è stato fotografato dal personale del diving. Da notare che sul posto vi erano due barche sub e le boe di segnalazione.

ciao da frank



Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 11 Settembre 2005 alle 14:38
Postato originariamente da frank

un "signore" è arrivato con la propria barca di circa
11mt, ha lanciato del materiale esplosivo in acqua, ha raccolto alcuni
pesci con il retino e si è dato alla fuga. Il delinquente è stato fotografato
dal personale del diving.



Direi denuncia immediata alle Forze dell'Ordine e ..... siamo nel penale!!!

Ugo

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Postato da: andpix
Postato in data: 11 Settembre 2005 alle 14:39
Postato originariamente da Ugo Gaggeri

Postato originariamente da frank

un "signore" è arrivato con la propria barca di circa
11mt, ha lanciato del materiale esplosivo in acqua, ha raccolto alcuni
pesci con il retino e si è dato alla fuga. Il delinquente è stato fotografato
dal personale del diving.



Direi denuncia immediata alle Forze dell'Ordine e ..... siamo nel penale!!!

Ugo

Direi pure di trovare la barca e affondarjela!



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Postato da: Mike Diver
Postato in data: 11 Settembre 2005 alle 15:07
in casi come quello descritto da frank, contattare la guardia costiera o meglio il numero 117 della guardia di finanza, scatenerebbe una caccia all'uomo con unità navali e aeree tale da beccarlo e fargli passare la voglia di sentirsi "rambo".
Purtroppo l'ignoranza dei diportisti e il menefreghismo di "falsi pescatori" stanno facendo lievitare il numero di incidenti a subacquei regolarmente segnalati.
In merito il dan ha lanciato un'iniziativa interessante atta alla sensibilizzazione i navigatori. www.daneurope.org

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Postato da: ilariasd
Postato in data: 11 Settembre 2005 alle 18:53

Non parliamo poi delle ancore che ti "volano" in testa nonostante hai una boa grossa come una casa..purtroppo il mare è sempre più frequentato da persone che non conoscono le normative e soprattutto che non sanno cosa significhi andare in mare

Ilaria



Postato da: frank
Postato in data: 11 Settembre 2005 alle 20:56

Ancore, gommoni, natanti di vario genere, con al timone personaggi che ben poco hanno a che fare con il mare. Siamo stati costretti a fare la deco e la sosta di sicurezza, sotto la barca del diving per evitare problemi.

Ma le patenti nautiche con quale criterio vengono date?  Ricordo anni fa che un amico ha sudato sette camice (a ravenna) per coseguirla. Ma ora boooh??

 ciao da frank

 



Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 11 Settembre 2005 alle 21:36
Ciao a tutti,

quello che assistiamo tutti i giorni in mare è un fenomeno generalizzato:
l'ignoranza relativa alle più elementari regole della navigazione riguarda
sia i patentati che non. E non esistono scusanti!

In questo elenco di allegri personaggi al timone sono da inserire anche i
drivers delle imbarcazioni dei centri di immersioni: guardare allo scopo la
casistica del DAN!
E pensare che dovrebbero dare il buon esempio nel rispettare le
normative (parlo anche per esperienza diretta verificata in quel dell'AMP
di Tavolara dove si assisteva spesso alla scena di un grosso gommone
diving che tagliava in piena zona A - interdetta a tutto - pur di arrivare
primo ad un sito di immersione oppure vedersi passare sopra la testa un
barcone diving che pensava bene di tagliare la rotta passando a circa 20
metri dal sito di immersione - n.b. la nostra presenza era indicata da
gommone diving con issate le due bandiere e boetta segna sub in acqua).

Nel briefing diventa fondamentale ricordare che la risalita bisogna farla
attaccati, o in vicinanza, della cima dell'ancora o della catena
dell'ormeggio onde evitare spiacevoli conseguenze!!!

Ugo





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Dott. Ugo Gaggeri
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Postato da: Mike Diver
Postato in data: 27 Settembre 2005 alle 10:12
Oggi, cioè 27.09.05 posso però spezzare una lancia anche in favore dei diportisti, perchè "non si deve fare di tutta l'erba un fascio".
Sabato e domenica ero in immersione con i miei allievi di un corso open in una località nella provincia di La Spezia, dove l'unico accesso al mare è costituito da un piccolissimo porticciolo. E' da sottolineare che la comunità diportistica e di pescatori si riduce a poche decine e tutti tolleranti alla presenza in banchina di "orde di BABBARI sub" (perché manca l'educazione e si dimentica spesso di essere ospiti!!!!) che ogni giorno affolla casa loro.
Beh, si parlava della mancata distanza di sicurezza a boe di segnalazione, ma se gli istruttori, passatemi i termini pesanti, INCOMPETENTI e MENEFREGHISTI schiaffano la loro boetta al centro dell'entrata nel porto (larghezza massima 8/9 metri) e poi se ne vanno girando sul fondo da tutt'altra parte come reagireste voi se:
1- vi bloccano l'uscita o l'entrata della vostra barca;
2- ve li ritrovate girando in zone prive di segnalazione;
3- si infiammano se gli rivolgete il minimo rimprovero;
4- la zona in cui si immergono è vietata ad ogni attività balneare, tranne per l'uscita di imbarcazioni e quindi voi chiudete un occhio alla loro presenza?
A voi giudicare


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... Ed Entrando Nel Mondo Blu Del Silenzio Amo Ritrovarmi Con Me Stesso E L'Essenza Della Vita
Michele
info@mikesdivers.com


Postato da: Francesco
Postato in data: 27 Settembre 2005 alle 11:38
Postato originariamente da Mike Diver

Oggi, cioè 27.09.05 posso però spezzare una lancia anche in favore dei diportisti, perchè "non si deve fare di tutta l'erba un fascio".
Sabato e domenica ero in immersione con i miei allievi di un corso open in una località nella provincia di La Spezia, dove l'unico accesso al mare è costituito da un piccolissimo porticciolo. E' da sottolineare che la comunità diportistica e di pescatori si riduce a poche decine e tutti tolleranti alla presenza in banchina di "orde di BABBARI sub" (perché manca l'educazione e si dimentica spesso di essere ospiti!!!!) che ogni giorno affolla casa loro.


Su questo hai ragione, sono diversi anni che frequento quel posto (che presumo sia Framura, dalla descrizione sembrerebbe), e più o meno la situazione è quella.
Come ci sono conduttori di barche ignoranti e egoisti, lo stesso vale per i subacquei...

ciao




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Ciao, http://biodiving.blogspot.com - Francesco



Postato da: frank
Postato in data: 28 Settembre 2005 alle 08:49

le leggi vanno sempre rispettate, ma alla base vi sono delle leggi non scritte, che si chiamano buon senso, rispetto per gli altri e buona educazione, da parte ditutti.

 

ciao da frank



Postato da: Mantha
Postato in data: 05 Ottobre 2005 alle 00:35

Ciao a tutti, sono nuovo di questo forum, ma in questo topic ne ho lette di cotte e di crude su quello che ci può succedere nei vari diving.

Sarebbe veramente bello avere un database dove elencare, con vari giudizi di gradimento e professionalità, i vari diving da noi "esplorati".

Comunque oltre alla serietà dei diving, io ho notato molte diversità in merito anche tra le varie didattiche che ho seguito. Sostanzialmente però credo che non dipenda dalla didattica stessa, ma soprattutto dalla serietà e superficialità di molti "istruttori" ...almeno questa è la mia esperienza.

 



Postato da: palletta
Postato in data: 10 Ottobre 2005 alle 18:12
anche io leggendo questo topic sono rimasta senza parole.............delle cose incredibili..........io non ho una grande esperienza perche sono sub da poco........ma concordo con Mantha non credo dipenda dall didattica ma dagli istruttori più o meno seri......


Postato da: Mantha
Postato in data: 10 Ottobre 2005 alle 18:43


Postato da: amojetta
Postato in data: 06 Novembre 2005 alle 11:02

Carissimi tutti, le esperienze sono molto importanti soprattutto se condivise anche virtualmente. Vi invito però a fare nome e cognomi per un duplice motivo: premiare chi agisce correttamente e professionalmente (è una strada che vado battendo da sempre anche in funzione del mio ruolo di presidente del comitatos cientificoe  ambiente di assosub) e stigmatizzare e indurre a migliorare o eliminare chi si comporta male. La storia dei 50 metri in mar Rosso mi ha negativamente colpito e un simile diving o istruttore andrebbe cancellato o non più frequentato.

Un saluto.

 

Angelo Mojetta



Postato da: Francesco
Postato in data: 06 Novembre 2005 alle 22:19
Postato originariamente da amojetta

 La storia dei 50 metri in mar Rosso mi ha negativamente colpito e un simile diving o istruttore andrebbe cancellato o non più frequentato.

Un saluto.

 

Angelo Mojetta



Ciao Angelo purtroppo sono abitudini parecchio diffuse. In molte zone d'Italia, Liguria compresa, i limiti di profondità sono appena accennati e non sempre rispettati.
Uno dei miei allievi (Open) mi ha raccontato di essere stato accompagnato a 47 metri da un diving di Lipari - ovviamente lui non sarebbe dovuto andare e si sarebbe dovuto fermare prima, ma le responsabilità sono di entrambe le parti.
Trovo un pericoloso malcostume anche quello di affidare i gruppi, spesso, a guide con pochissima esperienza ma che, ovviamente, non vengono pagate proprio per questo motivo, e il diving risparmia uno stipendio. A scapito della qualità....




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Ciao, http://biodiving.blogspot.com - Francesco



Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 06 Novembre 2005 alle 22:28
Postato originariamente da Francesco


Trovo un pericoloso malcostume anche quello di affidare i gruppi,
spesso, a guide con pochissima esperienza ma che, ovviamente, non
vengono pagate proprio per questo motivo, e il diving risparmia uno
stipendio. A scapito della qualità....


Purtroppo questo malcostume è portato avanti anche da istruttori ........,
per fortuna pochi (anche qui potrei riferire episodi ai quali ho assistito), e
non solo da guide inesperte!

Ugo

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Il Medico on Line non cura i pazienti, non prescrive farmaci e non sostituisce la visita medica!

Dott. Ugo Gaggeri
Medico del lavoro
Esa Diveleader Instr.



Postato da: Francesco
Postato in data: 07 Novembre 2005 alle 15:31
Postato originariamente da Ugo Gaggeri



Purtroppo questo malcostume è portato avanti anche da istruttori ........,
per fortuna pochi (anche qui potrei riferire episodi ai quali ho assistito), e
non solo da guide inesperte!

Ugo


Infatti, tra le "guide" inserivo anche gli istruttori
Volevo però sottolineare il problema che, spesso, tanti gestori di divng preferiscono risparmiare ed affidarsi a gente ancora non affidabile, ma a costo 0, piuttosto che pagare persone più preparate che giustamente richiedono un compenso per le loro prestazioni.

ciao



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Ciao, http://biodiving.blogspot.com - Francesco



Postato da: Mantha
Postato in data: 08 Novembre 2005 alle 00:44
Postato originariamente da Ross

Ciao a tutti, vorrei brevemente raccontare l'avventura che è capitata a me e al mio compagno a giugno di quest'anno durante un'immersione a MARSA ALAM con il diving del villaggio PIANETA TERRA (ABU NAWAS). Niente da dire sul villaggio..ma..esperienza agghiacciante con il dving. Non siamo 2 temerari...anzi! Siamo entrambi OPEN e con poche immersioni a testa (una ventina!!!). Il diving ci ha proposto di fare un'immersione ad ELPHINSTONE per incontrare i famosi squali martello ma senza preoccuparsi di prepararci alle difficoltà che avremmo incontrato (correnti fortissime e immersione che sarebba arrivata almeno a 40 mt!!). Abbiamo scoperto in seguito che l'immersione è fattibile solo se si ha l'ADVANCE e almeno 50 immersioni. Se avessimo saputo questi "dettagli" mai e poi mai avremmo accettato. In breve: abbiamo finito l'aria perchè impreparati a nuotare in corrente a 40 metri di profondità, siamo stati 10 min a 40 mt, quindi usciti dalla curva e non abbiamo potuto fare la DECO perchè senza aria. Quindi...una volta risaliti abbiamo richiesto di essere portati al centro iperbarico di MARSA ALAM (per la guida ciò era superfluo nonostante avessimo saltato 16 minuti di tappa..) e quindi siamo stati 3 ore in camera iperbarica. Sicuramente abbiamo pagato una certa "ignoranza" da parte nostra..ma penso che proprio perchè so di essere inesperta..mi affido ai diving cercando supporto, consigli e sopratutto DIVIETI DI IMMERSIONE SE NON SONO ALLA MIA PORTATA. Oggi ho saputo che altri OPEN sono stati portati a 40 metri..per questo ho deciso di scrivere. Non ho smesso di fare immersioni..anzi! Ma ora mi documento molto di più sui luoghi di immersioni che andrò a visitare e mi fido prima di tutto di me, del mio compagno e del mio computer, la guida è importantissima..ma non onnipotente nella gestione della mia immersione...

Accidenti, questo post mi era sfuggito (ho saltato la pagina) e sono rimasto allibito!!!!

Sono completamente esterefatto perchè dal 15 al 22 aprile sono stato anch'io all'Abu Nawas con Pianeta Terra, e la mia esperienza con il diving E' TOTALMENTE OPPOSTA!!!!

Ho consigliato a molte persone di andare con PIANETA TERRA, perchè oltre alle veritiere 4 immersioni gratuite, non ho mai trovato una così alta professionalità in un "diving di villaggio".

1) Briefing sempre puntigliosi, addirittura utilizzando pietre e sassi per cercare di rappresentare in 3D tutti i passaggi tra e sul reef.

2) Norme di sicurezza sopra alla media, e profondità praticamente quasi sempre rispettate, tranne ad Elphinstone dove ho fatto i -42 (restando comunque in curva), ma che vi hanno partecipato soltanto i sub con i requisiti sia di brevetto e soprattutto di capacità.

3) Un responsabile del diving (keniota) che oltre alla simpatia e totale disponibilità, coniugava una grande professionalità e pazienza. Ed una guida (locale) che se anche giovane non lesinava mai consigli e "rimproveri" per delle mancanze.

Potrei anche raccontare che ad un ragazzo è stata proibita Elphinstone, perchè non ritenuto all'altezza della dive (in barba alle leggi del bussines), e che probabilmente l'avrebbero portato al termine della seconda settimana (io ho fatto la prima) soltanto se avesse dato prova di "meritarla".

Che posso dire.... non capisco!!!!!!! Ma parliamo delle stesse persone?????

Mi piacerebbe anche un confronto in MP, in quanto sono esterefatto... come possono cambiare le situazioni in così poco tempo?????

Io ancora oggi dopo la mia esperienza, consiglierei di adare con Katana e soci!!!



Postato da: Mantha
Postato in data: 08 Novembre 2005 alle 00:51
Postato originariamente da andpix

x Ross:Ma superati i 18m prima e poi i 30m non ti è sorto un piccolo dubbio su quello che stavi facendo?

Va bene che le guide sono li a vendere le immersioni, ma sott'acqua accendiamo il cervello.

Perfettamente d'accordo!!!!!!!!!!!!!!!! Thumbs UpThumbs UpThumbs UpClapClapClap

La "maturità ed educazione" per la nostra passione viene principalmente da noi stessi. ApproveApprove



Postato da: amojetta
Postato in data: 08 Novembre 2005 alle 08:44
Bene, qualche nome comincia ad apparire così sappiamo come orientarci.

Angelo


Postato da: Mantha
Postato in data: 08 Novembre 2005 alle 12:22
Certo, ma sembra che non si è unanimi sui giudizi. Confused


Postato da: maxsqualo
Postato in data: 09 Novembre 2005 alle 16:53

ciao a tutti per quanto riguarda i diving io personalmente in mar rosso con la divein non ho mai avuto problemi rispettano scrupolosamente i brevetti e pur avendo il deep piu di -30 non si va



Postato da: frank
Postato in data: 09 Novembre 2005 alle 18:16

io mi associo a maxsqualo, sono stato al divein di hurgada e li ho trovati di una correttezza estrema, per quanto riguarda il rispetto dei brevetti, oltre una grande gentilezza; poi in mar rosso non serve andare tanto in profondità per vedere il "bello".

ciao da frank



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ciao a tutti da frank


Postato da: vavilov
Postato in data: 18 Novembre 2005 alle 17:58

Mi associo per quanto riguarda la serietà dei diving, come ho già dettoio anchesono un quasi sub, visto che imiei brevetti li ho presi in vacanza alle Maldive(isola diRannalhi consiglio il Diving perla serietà degli istruttori e dei divemaster sempre attenti alla sicurezza, durante il cosrso per l'immersione conla bussola mihanno fatto scorazzare per un'ora sull'isola con la bussola a fare esercizi ) xo' secondome è importante la propria coscienza, io so di averesolo 11 immersioni alle spalle fatte in 14 giorni ma se durante il briefing mi venisse detto che l'immersione che mi sto accingendo a fare è a -40 con una corrente talmente forte da mettere in crisi i più esperti bhè' proprio xchè per me la vita non è un business, l'immersione te la pago ma non la faccio assolutamente, e sicuramente farei tutte le segnalazioni negative necessaarie per bloccare quel centro.

Vavilov



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Vavilov


Postato da: Mantha
Postato in data: 19 Novembre 2005 alle 14:27

Siccome anch'io ho avuto la fortuna di soggiornare nell'Atollo di Male Sud dull'Isola di Rannalhi, confermo che la professionalità è una delle caratteristiche del Ventadiving presente.

Purtroppo come tutti i diving dipendenti da tour-operator, i cambiamenti di personale sono frequenti, e le valutazioni vengoni di tempo in tempo... influenzate.

Nel maggio 2004 il diving era gestito da 3 istruttori italiani (G.Luca-Laura-Michele) e la loro preparazione e serietà è stta al di sopra della media. Ma Michele è stato trasferito a Marsa Alam... (gli altri non sò).

Quando ci sei stato tu, c'era lo stesso staff?



Postato da: vavilov
Postato in data: 19 Novembre 2005 alle 20:24

Ciao Mantha, io ci sono stato dal 31-10 al 14-11, lo staff era totalmente cambiato, il mio istruttore< era Riccardo Padovan, una persona degna di nota, il diving è attualmente gestito da Antonello( non so il cognome) all'apparenza molto facilone, ma quando si va al sodo una persona seria e responsabile, ottimo il dive master jimmy maldiviano.

Buone Bolle



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Vavilov


Postato da: Mantha
Postato in data: 20 Novembre 2005 alle 21:28

Quindi è giusto sottolineare che anche cambiando le persone, la serietà e la professionalità è rimasta invariata!

Ottimo!




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