Foto Macro II° parte - Bunaken - Indonesia
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Categoria: Fotografia e Video Sub
Nome del Forum: Valutazioni e Tecniche
Descrizione del forum: Sei in cerca di commenti sul tuo scatto preferito o consigli su quello troppo piatto? Questo è il posto giusto per caricare le tue immagini e cominciare a migliorare...
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Data di Stampa: 15 Novembre 2024 alle 06:16
Topic: Foto Macro II° parte - Bunaken - Indonesia
Postato da: paolobl65
soggetto: Foto Macro II° parte - Bunaken - Indonesia
Postato in data: 27 Settembre 2008 alle 17:38
cari amici , proseguo dal topic precedente ....
Ho realizzato queste foto con 2 flash posizionati nel seguente modo : flash a sinistra perpendicolare all' asse dell' obiettivo e rivolto a 45° verso l' alto ( non direttamente verso il soggetto , quasi a simulare il sole che sorge , in modo da avere una luce molto radente e di taglio ) , flash a destra posizionato a 45° verso l' esterno ( e non verso in soggetto ) in modo da schiarire solo leggermente le ombre nette prodotte dal flash di sinistra .
Sottolineo la scelta di non aver rivolto i flash direttamente sul soggetto : in tal senso ho voluto seguire le indicazioni riportate nel bellissimo libro di M. Edge Underwater Photographer : in particolare il suggerimento di illuminare la scena con i bordi di luce del flash e non con la luce centrale .
Inoltre ho sempre cercato di tenere il punto di ripresa il più possibile sullo stesso piano del soggetto , evitando così di schiacciarlo impietosamente dall' alto verso il basso .
Ok dopo tutte queste chiacchiere , veniamo alle foto : i soggetti sono banali , ma spero che concordiate con me che i delicati giochi di luci ed ombre li rendono interessanti .
una prova di controluce ( solo 1 flash ) di notte .
Devo trovare i soggetti giusti : avete suggerimenti ?
Ed infine , più che una applicazione di tecnica questo è un tentativo di riprendere una scena di caccia ( ripresa in notturna in 2 metri d'acqua proprio di fronte al Siladen Onong Resort ) . Il pacifico pesciolino dell' ultima foto si era appena prima pappato la sua preda .
rinnovo i miei saluti e attendo i vostri commenti
Paolo
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Risposte:
Postato da: zena
Postato in data: 29 Settembre 2008 alle 12:14
Che bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbella la prima
Le altre sono troppo buie (secondo me), manca troppa luce
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" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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Postato da: freakout
Postato in data: 29 Settembre 2008 alle 12:22
Oltre alla prima mi piacerebbe essere l'autore anche della terza e dell'ultima...comunque anche le altre, se non altro per la bellezza dei soggetti, le trovo interessanti.
ciao
Marco
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Postato da: davide barzazzi
Postato in data: 05 Ottobre 2008 alle 23:10
Ciao Paolo.
Sarebbe d'aiuto sapere con che fotocamera e che obiettivi hai realizzato le tue immagini.
Personalmente, avrei realizzato la prima immagine utilizzando un taglio orizzontale, in modo da riempire maggiormente lo scatto con il soggetto e da riprodurre completamente l'antenna del soggetto che invece esce dal fotogramma.
Il secondo scatto presenta notevoli errori: il soggetto è ripreso in una posizione per nulla significativa e priva di dinamica. L'illuminazione è scarsissima, al punto che la zona destra del fotogramma presenta tonalità verde/blu eccessive, il soggetto è praticamente oscurato, mentre il lato sx dell'immagine è sparato.
La terza immagine presenta un nudibranco scentrato eccessivamente verso sx la cui parte posteriore a sx è sparata mentre la zona dx riprende un'eccessiva area buia.
L'immagine successiva è "notte fonda".Il soggetto non è per nulla illuminato mentre la zona a sx spara.
Il quinto scatto è stato realizzato troppo lontano dal soggetto. Un'angolo di ripresa un po' più vicino e dal basso verso l'alto forse avrebbe giovato.
Il crinoide così ripreso non dice nulla. Non risultano dominanti cromatiche interessanti e l'angolo di ripresa non fa "parlare" la foto.
La foto del pesce che fa merenda fa parte delle immagini "attimo fuggente", ovvero o scatti o non scatti.
L'ultimo "ritatto" è abbastanza buono. Diciamo che con gli opportuni accorgimenti terrei la prima, la terza e l'ultima immagine.
Spero tu non mi ritenga troppo severo. Ho aggiunto un commento esplicativo ad ogni mio giudizio in modo da poterti essere d'aiuto per migliorare.
Resto a disposizione per qualsiasi aiuto.
Ciao
David
------------- davisub
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Postato da: enrico.arrigoni
Postato in data: 07 Ottobre 2008 alle 10:30
Ciao Pablo trovo molto delicata la prima...veramente un bel gioco di luce che dona quasi naturalmente un effetto glow tipico dei filtri soft-focus. Adatto al soggetto. In http://www.enricoarrigoni.net/pictures/Underwater/Sulawesi_Lembeh_2008/1_My_Best_shots/0720.jpg - questo mio scatto , stesso soggetto, ho dato molta meno luce al tutto, seppur radente, per tenere definiti i dettagli dell'interno del corpo, che con la quantità di luce che hai dato tu si impastano bruciandosi. Scelte. Il taglio dell'antenna, a mio parere un problema trascurabile, si risolve scattando orizzontalmente, come credo questo tipo di soggetto richieda. Bella foto.
Sulla seconda invece non mi trovi favorevole. con il flash a sx bruci il reef e lo tieni di uno stop più alto del soggetto...sulla destra la combinazione iso/tempi/diaframma permette alla luce ambiente di fare da fill bluastro (terribile), il soggetto è più che centrato.. foto da buttare, al tuo livello.
Lo stesso vale per il secondo nudibranco.. ci potrebbe essere anche un'aggravante.. ovvero il soggetto è rivolto verso dx, il setup di luci lo stesso del nudibranco precedente... perchè? se non ci hai pensato, allora non ragioni su questi punti essenziali dell'illuminazione.. e questo è un errore grave.
Per il verme piatto vale lo stesso discorso con il problema visibile ad occhio della mancanza di luce del flash nella metà destra dello scatto. Con una macchina digitale che ti permette di rivedere subito la foto questo non è un errore accettabile, e potrebbe essere derivato da un mancato intervento sulla posizione dei flash in base alle mutate condizioni della scena...altro errore grave. Nel complesso una foto da cestinare prima di scaricare la card sul pc.
il nudibranco su spugna marrone contiene numerosi fattori che la rendono una foto "vuota" di emozioni. il soggetto è lontano, le sue parti poco distinguibili per illuminazione (piatta), posizione (tua e sua), composizione dello scatto (ipercentrata). E' un sogetto molto avvicinabile e avresti potuto tirar fuori molto di più. Manca creatività...
Non credo che il successivo sia un crinoide.. al momento non mi viene il nome del'organismo fastidiosamente urticante...pazienza. 'idea alla base di un taglio laterale è corretta..è un buon modo per distinguerne le parti senza farne un muro piatto. E' uno scatto di "allenanamento" al quale manca azione e soggetto.. ma la scelta tecnica è corretta. Meglio ancora puoi fare con un controluce puro con il flash rivolto dall'alto sulla scena a 45° in macchina (ecco a cosa servono i braccetti lunghi).
La foto "culinaria" merita un appaluso per la prontezza. Tecnicamente non è granchè, ma il suo valore non è quello fotografico. Mi accontenterei della composizione sulla diagonale che la rende dinamica. Non ha senso commentare l'illuminazione più che tanto, specie quando ti infili nei buchi del reef...
l'ultima... bah.. se hai usato due flash dimostra quanto 2 flash "tolgano". Nulla di che.
In sostanza tra la prima e le altre c'è un abisso. Fortuna? concentrazione? ...io penso che tu abbia davanti a te la strada giusta, e ti sia posto il limite tecnico di applicare uno schema interessante trovato su un libro in maniera ripettitiva e poco ragionata. Ogni volta che hai una scena di uno o più soggetti e sfondo di fronte a te devi essere pronto a modificarlo, ribaltarlo e compensarne i fattori. La posizione, estenzione dei braccetti dei flash, inclinazione e potenza di ciascuno sono le tue carte da giocare. Se ti sembra troppo complesso fare tutte queste operazioni mentre fluttui in corrente e il soggetto non sta lì impalato come una modella... allora il mio consiglio è quello di semplificare.. in primis taglia via lal uce ambiente e usa un flash solo.. 9 volte su 10 non è "togliere"... ma "mettere"... paradossi delle ombre!
------------- Ciao Ciao, Enrico.
Azoto? sì, grazie.
Le mie modeste foto? http://www.enricoarrigoni.net - http://www.enricoarrigoni.net
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Postato da: vidi vici
Postato in data: 18 Ottobre 2008 alle 15:23
Non esiste uno schema di luci universale. Ogni schema di luce deve essere applicato alla "scena" che si vuole riprendere come hai fatto benissimo nelle foto 1, 3 e 5. Hai creato una tridimensionalità che ha esaltato il soggetto "staccandolo" dallo sfondo.
Continua su questa strada di "sperimentazione" e vedrai che i risultati saranno sempre più soddisfacenti.
Cerca di costruire, con la luce, un tuo stile; quasi fosse la tua firma.
------------- ...eccoci con un po più di speranza
...eccoci con un po più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello MARE
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Postato da: paolobl65
Postato in data: 19 Ottobre 2008 alle 11:35
Cari amici ,
vi ringrazio tutti per le vostre preziose osservazioni .
leggendo i vostri commenti , mi sono rimasti due dubbi di cui vorrei ancora discutere :
1° : quanto macro deve essere una foto macro ( scusate il gioco di parole ) , ovvero quanto lo sfondo può e deve fa parte della foto al fine di valorizzare il soggetto e quanto invece il soggetto deve essere predominante nella foto al fine di evitare di essere inghiottito dallo sfondo . Aggiungo come corollario : quando e in che misura è corretto tagliare una parte del soggetto al fine di renderlo predominante nella foto .
2° : quando e in che misura è corretto lasciare in ombra una parte del soggetto .
Il mio obiettivo ovviamente non è cercare delle regole ferree ( per carità , stiamo parlando di visioni artistiche ) , ma piuttosto una linea guida , un orientamento , o meglio ancora un vocabolario del linguaggio fotografico con le relative logiche grammaticali e sintattiche ( come se si trattasse di imparare una nuova lingua ) .
La mia attrezzatura : Oly sp350 + custodia pt030 modificata con TTL converter di H. Weikamp + 2 x Sea&Sea YS 110 + bracci ULCS .
Ho usato sempre TTL sincro impostando in SP350 compensazione flash a -1 .
vorrei tornare sulla foto 5 ( nudibranco su spugna ) :
mi sembrava interessante il contesto del nudibranco adagiato sulla spugna quasi fosse una culla ( concordo invece con David ed Enrico per la posizione troppo centrata e l' angolo di ripresa un pò troppo dall' alto verso il basso ) , per tale motivo ho lasciato aperto lo sfondo .
sarebbe stato meglio riprenderlo così ?
anche per la foto 2 : mi piaceva il contesto e ho cercato di rendere le forme con una luce molto angolata lasciando ,ahimè, una parte in ombra e il lato sx troppo sparato.
in alternativa : sarebbe accettabile una visione come questa , anche tagliando il soggetto ?
infine per la 4° foto ( verme piatto ) : il soggetto era su uno sfondo molto spoglio e banale ( vedete sotto ) : cosa avreste fatto voi ??
vi saluto e vi ringrazio
Paolo
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Postato da: scubabob
Postato in data: 19 Ottobre 2008 alle 18:01
Ciao Paolo, cerco di riassumere un po' le varie considerazioni che posso fare su queste foto e le tue domande. Prima di tutto, riguardo all'esperimento sull'illuminazione, credo che in alcuni casi tu abbia scelto dei soggetti non idonei per questo tipo d'esperimento, come il Nembrotha cristata della seconda foto: è un soggetto ostico, sembra quasi assorbire la luce, con il risultato che quasi sempre risulta sottoesposto, privo di dettagli (il verde non si stacca dal nero), mentre lo sfondo tende ad assere sovraesposto. La luce va quindi concentrata sul soggetto e non sullo sfondo, mentre nel tuo esperimento avviene il contrario.
Quanto deve essere macro una macro? Come hai detto non ci sono regole fisse, ma comunque aiuta conoscere il soggetto, le sue caratteristiche peculiari, le sue abitudini alimentari, ecc. A volte lo sfondo ha un'importanza rilevante e il soggetto va quindi debitamente ambientato. Un esempio è la foto 5: questo Chromodoris è su una spugna molto comune proprio a Bunaken e spesso si vedono queste spugne con sopra vari Chromodoris di specie diverse, giovani e adulti, che si cibano. E' un argomento che è stato discusso anche sul Seaslugforum; pare anche che i Chromodoris annae che si cibano di questa spugna abbiano una colorazione diversa, come testimoniano alcune foto. Quindi io non 'boccio' la foto 5, se non per l'illuminazione, anche in questo caso inadatta. La foto va vista, a mio avviso, non in funzione del solo nudibranco, ma dell'insieme nudibranco+spugna. Eventuale centratura o ripresa dall'alto, vanno quindi viste in quest'ottica. Nel successivo crop che proponi di questa foto, se da una parte il Chromodoris appare ovviamente più dettagliato, dall'altra si perde il reale interesse della foto. Un primissimo piano avrebbe più senso mentre il soggetto è 'in transito', ovvero quando lo sfondo non ha un reale interesse, se non quello cromatico. La ricerca della foto 'artistica' va sempre bene, ma non bisogna dimenticare anche l'aspetto scientifico delle macro, che può comunque essere sempre rappresentato in forma artistica, per quanto possibile in quel momento.
Crop del soggetto: anche in questo caso, dipende dal soggetto e dalla situazione. Il crop di un soggetto statico (ovvero che non è in azione), va bene solo per evidenziare una sua caratteristica anatomica, un dettaglio interessante, un insieme di forme e colori, ecc. Se invece sta deponendo le uova, si sta accoppiando, si sta cibando, ecc., dobbiamo cercare di evidenziare al meglio questo aspetto. Bisogna anche tener presente l'uso della foto ed il suo conseguente ridimensionamento. Faccio un esempio: se nella foto a dimensione reale vedo bene il dettaglio dell'occhio di un determinato pesce, questo dettaglio lo perdo quando ridimensiono la foto per il web, magari per questo forum. Allora faccio un crop della zona del muso o del solo occhio : la foto che ottengo non rispecchia più la foto originale, ma ho preservato quello che volevo evidenziare. Nel caso della foto 2 (Nembrotha cristata) il crop che proponi (che però non è della stessa foto, quindi non ho idea di come sia la foto originale) fa vedere meglio la rugosità della pelle e le escrescenze verdi, però il soggetto non è completo e, secondo me, alla foto manca qualcosa... Manca un dettaglio particolare da evidenziare che giustifichi il crop: se l'originale lo consente, probabilmente sarebbe meglio un crop più drastico, magari della sola testa e dei rinofori, dove l'illuminazione sembra migliore e lo sfondo, ben sfumato, contrasta bene. Un crop non dovrebbe mai far pensare ad una inquadratura mal riuscita (incompleta) o ad una foto parzialmente mal esposta.
Per quanto riguarda il verme piatto, lo sfondo di certo non aiuta e più di tanto non si può ottenere. Forse avrei aspettato che si spostasse o cercato un'inquadratura diversa...
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Ciao
Roberto
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Postato da: enrico.arrigoni
Postato in data: 20 Ottobre 2008 alle 09:57
Mi accodo a quanto ti scrive in modo esemplare Roberto. Dal mio pnto di vista, meno scientifco e più artistico (per questione di interessi e finalità) non posso fare altro che sottolineare quanto la tua ricerca di "regole" non ti sia utile, se non per soddisfare una curiosità che mai metterai in pratica.
Se non ricordo male la definizione "macro" si applica per fattori di ingrandimento di 1:1 o maggiore. Detto questo, ora che lo sai, probabilmente ti renderai conto che con il tuo setup "vera macro" non la puoi fare. Bene. Adesso puoi ricominciare a fotografare :) .
Per rispondere invece diversamente da Roberto in merito alle altre tre foto che hai postato posso dire che nessuna delle 3 mi sembra particolarmente "ispirata". Sono foto corrette, completamente a fuoco, con composizione bilanciata e illuminazione che privilegia l'aspetto di "leggibilità" del soggetto.. ovvero far capire cos'è.
Sono scatti che, in un concorso, ovvero accanto a 200 altri, non colpiscono per niente in particolare; nè per l'azione ripresa, per il soggetto, per le scelte fotografiche.
Su questo dovresti riflettere e cercare di dare "personalità" alle foto che fai. Nel 90% dei casi significa non mettere in pratica le regole che vai cercando, o metterne in pratica il meno possibile, o costruirci sopra un'idea che allo spettatore deve essere "evidente" (non nella tua testa rendendo necessario spiegazioni).. la fotografia artistica è un linguaggio universale più delle parole
------------- Ciao Ciao, Enrico.
Azoto? sì, grazie.
Le mie modeste foto? http://www.enricoarrigoni.net - http://www.enricoarrigoni.net
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Postato da: paolobl65
Postato in data: 21 Ottobre 2008 alle 18:31
x Roberto :
ti ringrazio per il tuo intervento .
Condivido le tue osservazioni , in particolare ho trovato molto interessanti le tue considerazioni riguardo al crop di una foto . A tal proposito , proprio ieri mi è arrivato finalmente il libro di David Doubilet - Fish Face : sono quasi tutte foto ( non so se croppate o meno ) che ritraggono particolari di soggetti , ma certamente , proprio perché fatte da un grande maestro , hanno una forza espressiva straordinaria .
Mi resta una curiosità : hai scritto che la luce nella foto 5 è inadatta : posso chiederti quale schema sarebbe stato più adatto a questo soggetto ?
PS : ho cercato il Chromodoris annae su seaslugforum ( http://www.seaslugforum.net/factsheet.cfm?base=Chroanna e http://www.seaslugforum.net/display.cfm?id=12038 e http://www.seaslugforum.net/display.cfm?id=12040 che sono proprio i tuoi interventi ) certo che cambia moltissimo da un esemplare all' altro : la mia foto è una forma giovanile ?
x Enrico :
grazie ancora per essere intervenuto .
Può darsi che la mia ricerca di regole , ma io preferisco chiamarle linee guida , sia data dalla mia forma mentis ( sono ingegnere , ahimè ) , tuttavia questa volta non mi sento di darti ragione .
In primo luogo , visto che tu stesso consideri la fotografia "un linguaggio universale" allora permettimi di dire che ogni linguaggio ha bisogno di regole entro cui muoversi , altrimenti è una babele di "suoni" incomprensibili e non comunica nulla ; ovviamente avrà delle regole sue proprie : nel caso delle fotografia legate al mondo della visione più che della parola .
In secondo luogo , visto che hai trovato errori nelle mie foto , vuol dire che avevi un parametro di riferimento ( ovvero una regola ) : è chiaro infatti che senza regole non esistono cose giuste e cose sbagliate , e ognuno può dire ciò che vuole , sicuro di non essere contraddetto , magari anche dire cose diverse ogni istante a seconda dello stato d' animo .
Il mio obiettivo al momento è di evitare gli errori , un po' come a scuola elementare si imparava prima a scrivere sotto dettatura e poi si passava alla libera composizione ( tu sei troppo buono se mi giudichi in grado di crearmi già uno stile personale ) .
Evitare gli errori è però già un bel problema , in quanto aver capito le cose sbagliate fatte ieri è condizione necessaria ma non sufficiente per fare le cose giuste domani : senza linea guida infatti ci sono sempre nuovi errori in agguato e , come si suol dire , " se non sai dove andare ... ogni strada sembra giusta !! "
A parte questa parentesi filosofica , ti sono sempre riconoscente e apprezzo molto i tuoi giudizi .
Paolo
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Postato da: enrico.arrigoni
Postato in data: 23 Ottobre 2008 alle 14:10
hmm...meglio precisare quello che intendevo dire nelle precedenti discussioni: per linguaggio universale, se confrontata con altre tipologie di linguaggio (parola in primis), intendo dire che la fotografia è univoca. Una mela è una mela per un cinese come per me o per te. Se usiamo le parole sarà difficile capirsi. Diverso è il concetto di mela per ognuno di noi, per la nostra cultura ed esperienza, ma a livello di comprensione, sappiamo universalmente di cosa stiamo trattando. La babele di suoni e la comprensione riguarda invece altre tipologie di comunicazione, verbale e non. Sul significato e ciò che possiamo evocare, emozioni (COME e PERCHE'), non esistono regole universali; questo è quanto io e altri cerchiamo di trasmetterti a nostro modo quando ci chiedi le "regole" per comunicare fotograficamente qualcosa che vada oltre alla "definizione" del soggetto ripreso (il COSA).
Il bello di un'immagine non raccontata, è che ognuno può trarne ciò che vuole, per questo esprimo sempre giudizi personali sulle foto mie ed altrui. Quelli che tu chiami "errori" sono le sensazioni che ricavo e ti trasmetto dietro tua richiesta. Per spiegarti le mie sensazioni uso controproporti delle alternative quali composizione, illuminazione etc..mai mi sembra di aver usato i termini "regola" e "giusto". La soggettività e i cambiamenti di parere a cui ti riferisci sono il perno della discussione in materia fotografica, almeno nel campo della lettura "artistica" dell'immagine, piuttosto che scientifica.
Se miri ad evitare gli errori basandoti su regole universali, automaticamente ti allinei a standard tecnici che non possono essere scritti per tutte le situazioni e le emozioni che vuoi trasmettere. Secondo me fai prima e meglio a sviluppare un tuo gusto e una tua sensibilità estetica: se scardini il modo di ragionare tipicamente deduttivo degli ingegneri e ti dedichi a maturare la tua sensibilità, saprai sempre cosa migliorare e cosa non ti piace delle tue e altrui foto.. con un buon metodo basato sì sulla tecnica "dura" saprai anche dove e come intervenire per migliorarlo. Per questo motivo ti suggerisco di fare pratica con still life e altri generi.. la luce, la meccanica dell macchina fotografica sono comuni.. e possono tornare utili.
Non saprei che altro dirti, se non parlando di una singola immagine.. anche io sono a questo punto, non oltre e non prima. Sto maturando i miei gusti e attraverso errori e aggiustamenti cerco di ottenere sempre più quello che ho in mente PRIMA di scattare. La vera foto nasce in quel momento
------------- Ciao Ciao, Enrico.
Azoto? sì, grazie.
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Postato da: scubabob
Postato in data: 24 Ottobre 2008 alle 15:59
Postato originariamente da paolobl65
x Roberto :
ti ringrazio per il tuo intervento .
Condivido le tue osservazioni , in particolare ho trovato molto interessanti le tue considerazioni riguardo al crop di una foto . A tal proposito , proprio ieri mi è arrivato finalmente il libro di David Doubilet - Fish Face : sono quasi tutte foto ( non so se croppate o meno ) che ritraggono particolari di soggetti , ma certamente , proprio perché fatte da un grande maestro , hanno una forza espressiva straordinaria .
Mi resta una curiosità : hai scritto che la luce nella foto 5 è inadatta : posso chiederti quale schema sarebbe stato più adatto a questo soggetto ?
PS : ho cercato il Chromodoris annae su seaslugforum ( http://www.seaslugforum.net/factsheet.cfm?base=Chroanna e http://www.seaslugforum.net/display.cfm?id=12038 e http://www.seaslugforum.net/display.cfm?id=12040 che sono proprio i tuoi interventi ) certo che cambia moltissimo da un esemplare all'altro : la mia foto è una forma giovanile ?
Ciao Paolo, il crop è uno strumento valido, come nell'esempio che ho fatto, per usi come il web. Diversa cosa è la stampa: con pellicola non ci sono problemi, ma con i files digitali stampare in A4 un crop può essere problematico. I files digitali perdono sempre in qualità quando li ridimensioni, sia per ridurli che per ingrandirli. Non conosco il libro che citi, ma molto probabilmente sono stampe fatte da pellicola con procedimenti e strumenti professionali.
Riguardo all'illuminazione della foto 5, mi rifaccio alla tua spiegazione introduttiva: per un soggetto come questo, su una spugna marrone scuro, è necessaria un'illuminazione più diretta per bilanciare meglio tutta l'inquadratura. Io non conosco nè adotto 'schemi' per l'illuminazione: ho un flash anulare (in realtà 4 lampade con 4 riflettori su un supporto anulare) e non mi preoccupo (salvo casi particolari) del puntamento. Spesso uso un Y100 in slave, posizionato a 45° sulla sinistra, per accentuare le ombre o per poter chiudere di un diaframma in più con soggetti molto scuri.
Il soggetto nella tua foto è un Chromodoris lochi, adulto e in ottima salute: anche lui sembra gradire questo tipo di spugna
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Ciao
Roberto
http://www.robertosozzani.it - Scubabob
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