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Quando l’orca mi sorride

Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Biologia Marina
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Data di Stampa: 23 Dicembre 2024 alle 02:39


Topic: Quando l’orca mi sorride
Postato da: Alex
soggetto: Quando l’orca mi sorride
Postato in data: 22 Dicembre 2004 alle 10:09

Quando l'orca mi sorride
(per MondoMarino, Alessandro PAJNO)

Le orche, maestodontici mammiferi particolarmente ghiotti di aringhe che predano in banchi composti da 10-12 individui ruotando intorno alle loro prede. Appena un orca si avvicina alle prede si vede il banco cambiare forma per poi ripristinare la loro formazione originaria una volta allontanato il predatore. Si è visto che è la luce riflessa dal corpo delle aringhe ad attrarre le orche. E’ facile osservarle tra novembre e dicembre nel Nord Atlantico, dove, ogni inverno,  le aringhe si trasferiscono nelle acque profonde e fredde dei fiordi per rallentare il loro metabolismo e preservare le energie prima di migrare 1000 chilometri più a Sud, dove deporranno le uova. Tutto il branco dedito alla caccia nuota intorno al banco di aringhe; alcune di loro mostrano la pancia bianca spaventandole e spingendole a stringersi fino a formare quasi una palla. Altre orche adottano come strategia di caccia, così come fanno altri cetacei, il soffiare l’aria contenuta nei loro polmoni per accerchiare il banco di aringhe, confondendole ed ammassandole ulteriormente e solo quando raggiungono la superficie se ne cibano. Raggiunta la superficie, le orche sbattono la loro possente coda sul banco stordendo ed uccidendo talune prede, a questo punte se ne cibano. Per poterle studiare dobbiamo aspettare che l’animale si avvicini in superfice, in quanto durante le sue immersioni, essa può raggiungere anche i 200-250 metri di profondità. Le orche non hanno nemici naturali e si dividono in due gruppi: stanziali e migratrici, ambedue cacciano in branco. Le migratrici si cibano di foche, focene, delfini, mante religiose ed anche squali, mentre le stanziali si cibano di pinguini, pesci spinosi, uccelli e tartarughe. Le orche della Norvegia sono simili a quelle del Canada le quali si cibano di salmoni. Ogni branco ha un leader che è la femmina più anziana, la prole composta da giovani maschi e femmine restano nel gruppo, mentre i maschi adulti, talvolta, abbandonano il branco anche se talvolta possono ritornare ed essere nuovamente accettati. Analoga gerarchia è adottata dalle orche della Columbia Britannica, queste, come abbiamo detto, si cibano di salmoni che catturano durante il periodo di bassa marea. Talvolta gli animali più esperti emergono con il salmone in bocca ed invece di mangiarlo lo cedono ai più giovani. Una delle loro prede preferite, oltre ai salmoni, sono le balenottere minori. Il maschio delle orche della Patagonia, invece, per cacciare le otarie, si spinge sulla spiaggia ed una volta catturata la preda, la porta alla femmina ed ai piccoli che lo attendono al largo. Quest’ultmi, prima di cibarsene, giocano con il pinnipede, seguendo forse una lezione di apprendimento delle tecniche che dovranno eseguire in futuro. Le orche oltre ad essere animali socievoli e curiosi, sono tra i pochi in grado di saltare fuori dall’acqua così come squali e balene e chi pratica questa manifestazione, sono per lo più le femmine; in più, come il globicefalo, il grampo ed altri cetacei, presenta un tipico comportamento definito come “spyhopping”, ovvero, questi cetacei, emergono con il capo per osservare l’ambiente circostante.

 

Bibliografia: Aqua di Settembre 2004, Amos NACHOUM

                      Balene e Delfini, Maurizio WURTZ e Nadia REPETTO, editore WHITESTAR



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Ciao
Alex



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