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Messaggi a colori

Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Biologia Marina
Nome del Forum: Raccolta Articoli
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Data di Stampa: 28 Dicembre 2024 alle 12:35


Topic: Messaggi a colori
Postato da: Alex
soggetto: Messaggi a colori
Postato in data: 30 Settembre 2004 alle 12:33

Messaggi a colori
(Aqua di Aprile 2004, Massimo BOYER)

Noi, animali non marini, utilizziamo per comunicare il mondo dei suoni, ma vi sono animali, marini in particolar modo, che utilizzano segnali visivi, utilizzando i colori, per poter comunicare con la propria ed altre specie. Alla base di un ricettività dei colori c'è bisogno che il ricevente sia in grado di distinguere in qualche modo i colori, ma soprattutto che li veda. Questo spiega un motivo per il quale nelle acque cristalline e trasparenti delle barriere coralline vi è un'esplosione di colori. I pesci che abitano in loco, hanno un'ottima visione cromatica, con punte di acuità visiva  corrispondenti alle lunghezza d'onda del giallo e del blu (colori che in queste acque si percepiscono da lontano). In un ambiente ad alta diversità è fondamentale riconoscere, attraverso i colori, i propri simili. Nei pesci che viaggiano in banchi questi segnali sono per lo più laterali e permettono al vicino, con un colpo d'occhio, di riconoscere il proprio simile. Nei pesci farfalla, che si muovono in continuazione ed in coppia, i segnali cromatici sono posti sulla parte posteriore  del corpo in modo tale da essere ben visili al compagno che segue. In un banco di pesci tutti uguali è difficile per il predatore fissare l'attenzione su una preda in particolare, ma bensì è molto più facile individuare e colpire quello che spicca, quello maggiormente diverso rispetto gli altri. La struttura sociale degli Anthias è composta da un maschio e molte femmine, le quali sono tutte della medesima colorazione il chè garantisce loro protezione per via della loro indistinguibilità. Il maschio invece, si differenzia notevolmente dalla specie femminile soprattutto per via dei colori che variano da una specie all'altra. Sarà dunque facile bersaglio per i predatori, ma d'altra parte, la sua bellezza  pesa molto nella scelta di un partner da parte della femmina, la quale, volendo trovare un padre forte per i propri figli, sarà scelto proprio il più appariscente visto che ha dimostrato la sua validità evitando, fino allora, i suoi predatori. In molte specie si assiste ad una notevole differenza cromatica tra lo stadio adulto e quello giovanile. Tipico esempio sono i pesci angeli i quali sono notoriamente territoriali. L'aggressività di tali  pesci viene attivata quando viene individuato tramite i colori, un proprio simile. La differente livrea dello stadio giovanile fa sì che l'avanotto possa usufruire delle risorse alimentari che si trovano nel territorio di qualche adulto della stessa specie. Quando il giovane cresce e l'evoluzione della propria livrea termina, allora iniziano i continui e violenti attacchi tra gli adulti e quindi è giunto il momento che il neo-adulto trovi un suo territorio ed inizi la sua fase riproduttiva. I vari disegni  presenti sulle livree dei pesci farfalla fan si che, con quell'alternanza di bande chiare e scure ad alto contrasto cromatico, il sistema percettivo del predatore vada in tilt, impedendogli di riconoscere la sagoma del pesce e quindi sviare l'attacco. Varie ipotesi sono state fatte  sull' "occhio" sito nella zona posteriore dei pesci farfalla. C'è chi suppone che il predatore lo confonda con l'occhio di un grosso pesce o chi ipotizza che questo possa confonderlo sulla direzione della preda. Certo è che questa macchia scura qualche vantaggio lo porta, cosi come l'accostamento di certi colori in natura, ad esempio il giallo e nero delle vespe o dei pesci scatola per esempio, che indicano pericolo. Tale colorazione, detta aposematica, deve essere quanto più appariscente possibile affinchè i predatori imparino subito a riconoscerle, ricordarle ed evitarle.Un altro segnale colorato, indice di pericolo, ci viene mostrato dal polpo ad anelli blu. Tali anelli  che si espandono e riflettono vengono mostrati come ultimo segnale prima di sferrare un attacco potenzialmente letale vista la velenosità di tale specie. Gli anelli, guarda caso, sono di colore blu: uno di quei colori che godono di maggiore visibilità nell'ambiente marino. Altro segnale blu di pericolo è quello della stella marina Linkia laevigata, accuratamente evitata, nonostante sia sempre in bella mostra sul reef, dai vari organismi marini eccezione fata per il gamberetto arlecchino la cui livrea è a macchie viola e blu forse per accumuli delle sostanze tossiche della stella predata. A volte c'è chi bleffa mostrando colori vivaci, ma non essendo affatto velenosa o dal gusto repellente come possono esserlo i nudibranchi. Un esempio è l'oloturia Bohadschia graeffei che quando è giovane imita un nudibranco oppure un pesce lima che imita un pesce palla, tremendamente velenoso per via della tetrodotossina contenuta nelle sue carni.



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Ciao
Alex



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