Finalmente inizio!
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Data di Stampa: 17 Giugno 2025 alle 02:17
Topic: Finalmente inizio!
Postato da: Morph
soggetto: Finalmente inizio!
Postato in data: 09 Ottobre 2007 alle 19:58
Ciao a tutti!!
Non so se vi ricordate di me comunque finalmente sto per iniziare il corso AOWD!!!
Saremo in quattro e ci hanno già consegnato un sacco di libri da studiare
Durante tutto questo tempo mi sono iscritto al corso di nuoto e adesso devo dire che vado molto meglio anche con le pinne. Avevate ragione a dirmi di fare tante immersioni. Ho imparato un sacco di cose e ho anche fatto qualche stupidata però niente di tanto grave.
Adesso consumo tanto meno e riesco a fare a meno di due chili di piombi.
Ciao a tutti!
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Risposte:
Postato da: bluedepth
Postato in data: 10 Ottobre 2007 alle 09:08
Bravo! mi fa piacere che abbia seguito il consiglio ed è anche giusto provare sulla propria pelle qualche "marachella", è tutta esperienza e te ne sei già reso contro! Tutto si consoliderà in un atteggiamento corretto di testa per praticare la subacquea! Buon corso, son sicuro ti piacerà molto! Buone bolle!!
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Postato da: zena
Postato in data: 10 Ottobre 2007 alle 10:23
Ciao Morph!
Se posso darti un consiglio appena finito l'advanced non farti tentare da altri corsi, fai un po di immersioni goditi il brevetto e poi solo dopo aver conseguito esperienza vai avanti con la formazione subacquea!
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" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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Postato da: elisa_c
Postato in data: 10 Ottobre 2007 alle 11:42
Postato originariamente da Morph
Ciao a tutti!!
Non so se vi ricordate di me comunque finalmente sto per iniziare il corso AOWD!!!
Ciao Morph!!!
Come dimenticarti!!!
Mi fa piacere che tu abbia preso le cose con calma e che ti sia deciso ad accumulare esperienza in acqua!!!
Credo che tu abbia preso la decisione giusta!!
Facci sapere come va il tuo corso, mi raccomando!!
A presto,
Elisa
------------- Quando l'ultima fiamma sarà spenta, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce catturato, solo allora capirete che non si può mangiare denaro!
http://elisaceccarelli.blogspot.com/ - MioBlog
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Postato da: Morph
Postato in data: 10 Ottobre 2007 alle 12:33
Sì sì. Ora ho capito quello che mi voleva insegnare Stefano che è piu o meno quello che mi avete detto voi e che quindi non bisogna avere fretta ma invece si deve far pratica di quello che si è imparato e migliorarsi in quello e solo dopo andare avanti.
Questa sera faccio la prima prova in piscina per vedere se posso fare il corso e poi lezione in classe.
Ciao a tutti!
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Postato da: davide barzazzi
Postato in data: 10 Ottobre 2007 alle 23:13
Quoto quanto detto da Zena. Fai tranquillamente il corso e poi dedicati a maturare quanto appreso.
Non avere mai fretta!
E goditela!
Ciao
David
------------- davisub
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Postato da: Morph
Postato in data: 19 Ottobre 2007 alle 23:17
Ciao
Volevo chiedere se potevate aiutarmi.
Allora io ho tre mesi di tempo per portare una tesina sulle malattie da decompressione e sulle leggi fisiche della subacquea. Mi hanno detto che devo scrivere anche dove trovo le informazioni (bibliografia giusto?).
Io ho cominciato a cercare qualcosa in internet però volevo sapere se sapete dove posso cercare.
Grazie.
Per Elisa:
Il corso è bello, sto imparando moltissime cose nuove ma è anche difficile.
Domenica abbiamo le prove con la bussola.
Ciao
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Postato da: bluedepth
Postato in data: 20 Ottobre 2007 alle 11:02
Ciao Morph! allora, per le informazioni sulle leggi fisiche della subacquea una spiegazione semplice ma sufficientemente chiara la potresti trovare direttamente nel testo dell'Open Water Diver. Nel modulo uno (parlo della PADI) spiega proprio le relazioni fra Pressione, Volume, Profondità. Chiaramente in calce della tesina dovrai aggiungere la Bibliografia con i riferimenti di dove hai trovato le informazioni. Per quanto riguarda le mdd invece parte puoi sempre leggerle nel manuale, ma è scritto poco a parer mio, c'è di più nel manuale del Divemaster, ma credo sia meglio per te fare una ricerca in rete così trovi titoli di testi che ne parlano più dettagliatamente e anche con discusse alcune casistiche, la qual cosa può arricchire la tua ricerca. Buon lavoro! Andrea
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Postato da: elisa_c
Postato in data: 20 Ottobre 2007 alle 11:18
Postato originariamente da Morph
Per Elisa: Il corso è bello, sto imparando moltissime cose nuove ma è anche difficile. Domenica abbiamo le prove con la bussola.
Ciao Morph, non saprei dove indirizzarti in internet... io ho solo testi cartacei e libri...
Per quanto riguarda il tuo corso... COMPLIMENTI!!! 
Sono contenta che tu la prenda nella giusta maniera...
e.. CERTO CHE E' DIFFICILE, con questo corso dovresti diventare più responsabile, sapere in ogni momento dove sei e avere la totale conoscenza della tua attrezzatura, ecc.. ecc.. ecc..!!! 
Grazie per l'aggiornamento!!
Ci tengo sapere come stai andando!! 
Elisa
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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 20 Ottobre 2007 alle 12:18
Ciao, provo a darti una mano:
La malattia da decompressione è una http://it.wikipedia.org/wiki/Patologia_da_decompressione - patologia da decompressione .
Con patologia da decompressione o PDD si intendono tutte quelle http://it.wikipedia.org/wiki/Patologia - patologie derivanti da una riduzione della http://it.wikipedia.org/wiki/Pressione - pressione ambientale, come ad esembio nel caso di un' http://it.wikipedia.org/wiki/Immersione_subacquea - immersione subacquea .
La PDD include due patologie:
- la http://it.wikipedia.org/wiki/Malattia_da_decompressione - malattia da decompressione (MDD), che è causata da bolle di gas nei tessuti;
- la http://it.wikipedia.org/wiki/Embolia_gassosa_arteriosa - embolia gassosa arteriosa (EGA), che è causata da bolle di gas nel circolo sanguigno.
Le persone più soggette a questo tipo di patologia sono i http://it.wikipedia.org/wiki/Subacqueo - subacquei , gli http://it.wikipedia.org/wiki/Aviatore - aviatori e più in generale tutti coloro che lavorano in ambienti caratterizzati da differenti pressioni ambientali.
L' MDD deriva dalla formazione di bolle all'interno del http://it.wikipedia.org/wiki/Circolazione_sanguigna - circolo ematico o dei tessuti ed è provocata dalla mancata eliminazione di gas inerti ( http://it.wikipedia.org/wiki/Azoto - azoto ) in seguito ad un http://it.wikipedia.org/wiki/Immersione_subacquea - immersione subacquea oppure all'esposizione a pressioni elevate. La malattia da decompressione può verificarsi anche in seguito alla rapida perdita di pressione nella cabina di un velivolo.
In soggetti predisposti la malattia da decompressione può insorgere anche dopo un'immersione in curva oppure nonostante il rigoroso rispetto delle soste di decompressione, questo perché i fattori che possono provocare un eccessivo assorbimento (o un insufficiente smaltimento) di gas inerti sono diversi e dipendenti sia dalle condizioni del subacqueo sia dall'ambiente esterno.
Ogni evento di MDD richiede una trattamento di ricompressione di tipo diverso a seconda della gravità dei sintomi e del tipo di MDD.
I sintomi della MDD sono variabili a seconda del tipo di tessuto colpito, talvolta sono talmente lievi da rendere l'individuazione della MDD difficoltosa ad un'analisi superficiale.
A seconda della gravità dell'evento e allo scopo della corretta individuazione del tipo di intervento di ricompressione da effettuare si distingue fra una forma più lieve detta MDD di primo tipo e una forma più grave detta MDD di secondo tipo.
MDD di primo tipo (forma lieve)
I sintomi di una MDD di primo tipo possono essere:
- http://it.wikipedia.org/wiki/Cute - cutanei , presenza di http://it.wikipedia.org/wiki/Prurito - prurito , tumefazioni simili all' http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Orticaria&action=edit - orticaria e arrossamenti, i sintomi di tipo cutaneo spariscono con il tempo e non richiedono solitamente interventi di ricompressione. Particolare attenzione va però prestata in presenza di chiazze bluastre (cosiddeta cutis marmorata) che possono precedere manifestazioni di MDD di secondo tipo.
- http://it.wikipedia.org/wiki/Scheletro_%28anatomia_umana%29 - ostearticolari : il sintomo più diffuso è dolore articolare sordo, persistente, intenso e circoscritto, solitamente a carico delle http://it.wikipedia.org/wiki/Articolazione - articolazioni degli arti quindi http://it.wikipedia.org/wiki/Ginocchio - ginocchia , http://it.wikipedia.org/wiki/Gomito - gomiti , http://it.wikipedia.org/wiki/Caviglia - caviglie e http://it.wikipedia.org/wiki/Polso - polsi e articolazioni della http://it.wikipedia.org/wiki/Mano - mano . Il dolore inizia gradualmente e può aumentare muovendo l'articolazione coinvolta, per contro non si riduce immobilizzandola. Va prestata attenzione in caso di dolore intenso in area http://it.wikipedia.org/wiki/Torace - toracica , http://it.wikipedia.org/wiki/Addome - addominale , al http://it.wikipedia.org/wiki/Bacino_%28anatomia%29 - bacino o alle http://it.wikipedia.org/wiki/Spalla - spalle in quanto può essere sintomo di un coinvolgimento midollare e richiedere un trattamento per MDD di secondo tipo.
- http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_linfatico - linfatici : derivanti dall'ostruzione dei vasi linfatici e manifestantisi sotto forma di tumefazioni o rigonfiamenti nel sottocutaneo in corrispondenza dei http://it.wikipedia.org/wiki/Linfonodo - linfonodi o dei tessuti attraversati dai vasi stessi. Il rigonfiamento può persistere anche dopo un eventuale trattamento di ricompressione.
MDD di secondo tipo (forma grave)
I sintomi della forma più grave di MDD i sintomi sono di tipo:
- neurologico: derivanti dalla presenza di bolle nel cervello o nel midollo spinale.
- http://it.wikipedia.org/wiki/Cervello - cervello : i sintomi sono diversi a seconda dell'area del cervello coinvolta, si va da disturbi della visione, difficoltà motorie, difficoltà nella parola, paralisi di metà del corpo fino alla morte nel caso in cui le bolle coinvolgano il http://it.wikipedia.org/wiki/Tronco_encefalico - tronco encefalico ). I danni possono essere permanenti.
- http://it.wikipedia.org/wiki/Midollo_spinale - midollo spinale : anche in questo caso i sintomi sono diversi a seconda del tratto di midollo coinvolto, si possono avere formicolio o insensibilità nelle gambe, http://it.wikipedia.org/wiki/Paraplegia - paraplegia , http://it.wikipedia.org/wiki/Tetraplegia - tetraplegia o altri sintomi intermedi. :Anche in questo caso i danni possono essere permanenti.
Di norma qualunque manifestazione di tipo neurologico, compreso un eventule senso di spossatezza sproporzionato al tipo di sforzo affrontanto nell'immersione, deve far presumere la possibile insorgenza di una MDD di secondo tipo e deve pertanto essere trattato come tale.
- http://it.wikipedia.org/wiki/Polmone - polmonari : la produzione cospicua di bolle intravascolari può provocare una congestione dei capillari polmonari e quindi la riduzione dello scambio gassoso. I sintomi sono dolore al torace che si intensifica inspirando, difficoltà respiratorie e/o aumento della frequenza respiratoria e tosse stizzosa (chiamata chokes), può aversi drastico peggioramento delle condizioni fino al collasso respiratorio, perdita di conoscenza e morte.
- a carico dell' http://it.wikipedia.org/wiki/Orecchio_interno - orecchio interno : la MDD è provocata dalla formazione di bolle nell' http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Endolinfa&action=edit - endolinfa , i sintomi sono violente vertigini, http://it.wikipedia.org/wiki/Nausea - nausea e http://it.wikipedia.org/wiki/Vomito - vomito , perdita di equilibrio, difficoltà uditive, http://it.wikipedia.org/wiki/Acufene - acufeni . La comparsa dei sintomi è spesso tardiva (24/36 ore dall'immersione).
Prevenzione
L'immersione conservativa da parte dei subacquei dovrebbe essere effettuata utilizzando le http://it.wikipedia.org/wiki/Tabelle_di_decompressione - tabelle di decompressione rispettando i tempi indicati o, nel caso si utilizzi un http://it.wikipedia.org/wiki/Computer_subacqueo - computer subacqueo , prestando attenzione a non avvicinarsi mai troppo ai limiti di non-decompressione, soprattutto nel caso l'immersione si sia estesa oltre i 30 metri di profondità. Sforzi continuati o improvvisi durante l'immersione, così come dopo l'emersione, aumentano il rischio di una MDD.
Bibliografia
- ( http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_inglese - EN ) E.D. Thalmann, Renee Duncan, Joel Dovenbarger (maggio 2007). Decompression Illness: What is it and what is the treatment. in Alert Diver ( http://it.wikipedia.org/wiki/Divers_Alert_Network - DAN Europe News) n. 2/2007: 12-17
Se ti serve altro...bussa
A presto
Aida
------------- Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Postato da: Morph
Postato in data: 20 Ottobre 2007 alle 15:44
Ciao Blue.
Eh, troppo facile...
Colpa mia che non lo ho scritto.
Deve essere un approfondimento di quello che già si sa, quindi il manuale open è dato per scontato che si sappia.
Era una delle condizioni per fare il corso avanzato.
Quindi Elisa, visto che ho più di tre mesi mi puoi dire qualche titolo che me lo procuro?
Grazie Stellina.
Con questo il capitolo sulla MDD è quasi fatto.
Con i link che ci sono avrò da fare tutta oggi e domani e....
Grazie a tutti per l'aiuto (anche futuro eh).
Ciao.
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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 20 Ottobre 2007 alle 19:41
Adesso occupiamoci un pò della fisica:
Alcune http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_fisica - leggi fisiche hanno un interesse particolare per quanto riguarda la http://it.wikipedia.org/wiki/Subacquea - subacquea .
Le particolari condizioni dell' http://it.wikipedia.org/wiki/Ambiente - ambiente nel quale viene svolta l' http://it.wikipedia.org/wiki/Subacquea - attività subacquea hanno infatti una serie di conseguenze sull' http://it.wikipedia.org/wiki/Organismo - organismo ; a ciò si aggiungono gli effetti della http://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura - temperatura e della http://it.wikipedia.org/wiki/Pressione - pressione sui http://it.wikipedia.org/wiki/Gas - gas respirati. Alcuni di questi effetti sono comuni ai due tipi di immersione ( http://it.wikipedia.org/wiki/Immersione_in_apnea - immersione in apnea e http://it.wikipedia.org/wiki/Immersione_subacquea#Immersione_con_autorespiratore - immersione con autorespiratore ), altri sono invece peculiari solo del secondo.
Principio di Pascal
La legge fisica basilare ai fini dell'attività subacquea, prima ancora di quelle che descrivono il comportamento dei gas alle diverse pressioni, è quella della non-comprimibilità dei http://it.wikipedia.org/wiki/Liquido - liquidi . Il corpo umano è costituito per una percentuale molto elevata da liquidi: ciò spiega perché, pure a profondità (e quindi pressioni) elevate, non venga "schiacciato" dal peso dell'acqua.
Legge di Boyle-Mariotte
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Wikiquote-logo-15px.png"> |
« A temperatura costante, il http://it.wikipedia.org/wiki/Volume - volume di una certa quantità di http://it.wikipedia.org/wiki/Gas - gas varia in modo inversamente proporzionale alla http://it.wikipedia.org/wiki/Pressione - pressione a cui viene sottoposto. » |
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Ciò comporta che, aumentando la profondità di immersione e quindi la pressione, il volume del gas contenuto nelle cavità corporee e nelle attrezzature si riduca; per contro, in fase di risalita il volume aumenta.
Questo ha rilevanza soprattutto nel caso di immersione con http://it.wikipedia.org/wiki/ARA - autorespiratore , durante la quale il subacqueo respira aria a pressione ambientale. In pratica se ad una profondità di 20 metri la pressione ambientale è pari a 3 http://it.wikipedia.org/wiki/Bar_%28unit%C3%A0_di_misura%29 - bar , il subacqueo respira aria a 3 bar. In fase di risalita, se l'aria non viene opportunamente espulsa l'aumento di volume della stessa può provocare un http://it.wikipedia.org/wiki/Barotrauma - barotrauma . Ciò può accadere anche nel caso di un http://it.wikipedia.org/wiki/Apnea - apneista che respiri aria in profondità ad esempio dalla http://it.wikipedia.org/wiki/Bombola_%28subacquea%29 - bombola di un eventuale subacqueo d'appoggio.
Principio di Archimede
« Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume di fluido che sposta. » |
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Il http://it.wikipedia.org/wiki/Peso_specifico - peso specifico dell'acqua dolce è pari a 1 mentre quello dell'acqua di mare è pari a circa 1,026. Il peso specifico dei tessuti dell'organismo è leggermente superiore a quello dell'acqua, ma considerando i volumi delle cavità corporee che contengono aria il peso specifico del corpo umano nel suo complesso è lievemente inferiore a quello dell'acqua dolce. Ciò fa sì che riempiendo i polmoni si stia a galla mentre espirando completamente si affondi.
La conseguenza di questo principio è che, a fronte di un aumento della profondità e quindi della diminuzione del volume dell'aria contenuta nei polmoni si riduce la spinta verso l'alto. In pratica più l'apneista scende più il suo http://it.wikipedia.org/wiki/Assetto_%28subacquea%29 - assetto diventa "negativo"; nella scelta della zavorra da usare è quindi basilare considerare anche la profondità che si pianifica di raggiungere.
Nell'immersione con autorespiratore lo strumento per compensare le modifiche di peso (dovute al consumo dell'aria contenuta nella bombola) e di volume dell'aria presente nei polmoni e nella muta è il http://it.wikipedia.org/wiki/Giubbotto_ad_assetto_variabile - giubbotto ad assetto variabile ( http://it.wikipedia.org/wiki/Giubbotto_ad_assetto_variabile - GAV , che ha la stessa funzione della http://it.wikipedia.org/wiki/Pesci_%28biologia%29#vescica_natatoria - vescica natatoria dei http://it.wikipedia.org/wiki/Pesci_%28biologia%29 - pesci )
Legge di Charles
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Wikiquote-logo-15px.png"> |
« A volume costante la pressione di un gas è proporzionale alla sua temperatura. » |
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Questa legge ha un impatto apparentemente marginale sull'aria contenuta nelle http://it.wikipedia.org/wiki/Bombola_%28subacquea%29 - bombole . Le bombole sono caricate a 200 bar e caricando la bombola la temperatura interna aumenta; il successivo raffreddamento provoca una diminuzione della pressione, motivo per cui le bombole vengono caricate mentre sono immerse in acqua. Ciononostante al momento dell'ingresso in acqua, in presenza di un forte divario fra temperatura esterna e temperatura dell'acqua, è necessario prevedere, nella pianificazione dell'immersione, una riduzione della pressione della bombola.
Ai fini del comportamento all'interno dell'organismo dei gas respirati durante l'immersione con autorespiratore, e per comprendere le interazioni dei gas con i diversi tessuti del corpo umano, hanno rilievo due ulteriori leggi fisiche: la http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_delle_pressioni_parziali - Legge di Dalton e la http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Henry - Legge di Henry .
Legge delle pressioni parziali di Dalton
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Wikiquote-logo-15px.png"> |
« La pressione totale esercitata da una miscela di gas è uguale alla somma delle pressioni che sarebbero esercitate dai gas se fossero presenti da soli in eguale volume, ovvero dalla somma delle rispettive http://it.wikipedia.org/wiki/Pressione_parziale - pressioni parziali . » |
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Il principio, se applicato alla subacquea, comporta che variando la pressione dell'aria respirata variano anche le pressioni parziali dei gas che la compongono e variano di conseguenza gli effetti provocati sull'organismo dai gas stessi. Ad esempio l' http://it.wikipedia.org/wiki/Ossigeno - ossigeno , che costituisce circa il 20% dell'aria che respiriamo (ovvero ha una pressione parziale di 200 millibar) se respirato ad una profondità di 30 metri (ovvero a 4 bar) ha una pressione parziale di 800 millibar. L'ossigeno diviene tossico se respirato ad una pressione parziale di circa 2 bar, se respirato miscelato nell'aria della bombola diviene quindi tossico a 90 metri, respirato invece in forma pura (con http://it.wikipedia.org/wiki/Autorespiratore_ad_ossigeno - autorespiratore ad ossigeno ) diviene tossico a 10 metri.
Legge di Henry
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Wikiquote-logo-15px.png"> |
« Un gas, che esercita una pressione sopra la superficie di un liquido, vi passa in soluzione finché avrà raggiunto in quel liquido, la stessa pressione che vi esercita sopra, se la pressione del gas premente diminuisce a valori inferiori a quelli assunti dal gas in soluzione, questo si libera finché avrà raggiunto di nuovo l'equilibrio. » |
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Quest'enunciato è d'importanza fondamentale per capire cosa accade all'organismo in termine di http://it.wikipedia.org/wiki/Saturazione - saturazione e http://it.wikipedia.org/wiki/Desaturazione - desaturazione dei gas quando si scende in profondità equipaggiati con ARA e, soprattutto, ai fini della sicurezza e dell'insorgere d'eventuali http://it.wikipedia.org/wiki/Embolia - embolie gassose quando si risale in superficie.
Bisogna ricordare che l'aria che si respira è composta da una miscela di gas, due dei quali partecipano agli scambi alveolari ( http://it.wikipedia.org/wiki/Ossigeno - ossigeno ed http://it.wikipedia.org/wiki/Anidride_carbonica - anidride carbonica ); gli altri, fra cui l' http://it.wikipedia.org/wiki/Azoto - azoto (circa il 78% di tutta la miscela), sono definiti http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Gas_inerte&action=edit - inerti perché sono assunti ed espirati senza subire trasformazioni.
Soltanto i gas inerti, e quindi soprattutto l'azoto, interessano ai fini dell'applicazione pratica della legge di Henry.
Nella nostra vita aerea siamo saturi d'azoto per circa un'atmosfera, e possiamo considerare poco indicative le eventuali variazioni di pressione che invece diventano imponenti nel momento in cui scendiamo in acqua (ogni 10 metri di colonna di liquido aggiunge un'atmosfera a quella che grava sulla superficie del mare).
Durante la discesa l'azoto che viene inspirato aumenta la sua pressione parziale in modo proporzionale a quell'esterna e, come dice l'enunciato, si trasferisce dai polmoni al http://it.wikipedia.org/wiki/Sangue - sangue in forma liquida.
Questa fase si chiama di saturazione, e termina nel momento in cui, raggiunta una determinata quota per un periodo sufficientemente lungo, la pressione dei gas inerti all'interno del corpo è pari a quell'esterna.
Durante la risalita avviene il fenomeno inverso: l'azoto in eccesso torna alla forma liquida, attraversa il sistema venoso e viene eliminato attraverso la respirazione, in modo asintomatico, a condizione che vengano rispettati i giusti tempi d'ascesa e d'eventuali soste di decompressione.
L'esempio della http://it.wikipedia.org/wiki/Bottiglia - bottiglia di http://it.wikipedia.org/wiki/Spumante - spumante è molto calzante ed è adottato dalle didattiche di tutto il mondo: all'interno della bottiglia di spumante vi è disciolto del gas a pressione ( http://it.wikipedia.org/wiki/Anidride_carbonica - CO2 , nella fattispecie). Nel momento in cui il tappo viene tolto l' http://it.wikipedia.org/wiki/Anidride_carbonica - anidride carbonica ritorna al suo stato gassoso e tende a fuoriuscire con violenza dal suo contenitore, "sparando" il tappo.
Se quest'operazione è fatta con estrema cautela si può evitare la fuoriuscita del http://it.wikipedia.org/wiki/Vino - vino proprio come nell'organismo; le disattenzioni e le imprudenze si possono pagare con l'embolia gassosa.
Una volta usciti dall'acqua la desaturazione non sarà ancora terminata: per questo motivo una seconda immersione dovrà essere affrontata con particolari tabelle che tengano conto dell'azoto residuo.
E così hai anche un punto di partenza per la fisica! Basta che tu approfondisca qualche punto ed è fatta 
A presto
Aida
------------- Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Postato da: Morph
Postato in data: 20 Ottobre 2007 alle 20:28
Grazie Stellina.
Tu non lo sai ma mi sto innamorando.
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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 20 Ottobre 2007 alle 21:57
Davvero!!!! Di chi?
Studia!!!!
Ciao
Aida
------------- Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 11:00
Stelli, stai a fa' la fighetta eh???? 
Seriamente invece ti ringrazio per le informazioni che stai fornendo 
------------- ...e quanno che semo in fonno ar boccaletto...
http://www.gasdiving.it - G.A.S. - Gruppo Amatoriale Subacqueo (il NON diving)
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Postato da: Morph
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 12:33
Ieri non è andata bene....
Ho cercato di mettere in pratica quello che abbiamo studiato in classe ma non sono riuscito neanche a fare il percorso andata/ritorno a 180°.
Su quattro solo uno è riuscito a fare quasi tutti i percorsi (tranne il quadrato io non ce la farò mai).
L'istruttore era tranquillo con il suo solito sorriso sornione.
Io oltrettutto mi sono anche messo in tasca la sua battuta :" così non serve a niente, eh? Tranquillo, è solo l'inizio..."
Mercoledì faremo il debriefing perchè domenica due allievi non avevano tempo e dovevano scappare a casa, così lo facciamo una volta sola.
Ci ha detto di girare per casa con la bussola per migliorarci. Mi sta prendendo in giro?
Cavoli, se questo è solo l'inizio dopo cosa viene?
Aiuuuuutooo!!
Ciao.
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Postato da: zena
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 12:41
Postato originariamente da MorphHo cercato di mettere in pratica quello che abbiamo studiato in classe ma non sono riuscito neanche a fare il percorso andata/ritorno a 180°. Su quattro solo uno è riuscito a fare quasi tutti i percorsi (tranne il quadrato  io non ce la farò mai). Ciao.
voglio dirti una cosa che probabilmente verrà criticata.
forse tu non lo hai ancora scoperto, lo vedrai piu avanti! ma girare in quadrato con la bussola serve solo a capire il funzionamento della bussola, le immersioni vere non saranno mai cosi, non ti diranno mai "segui la rotta 325° e torna qui" è piu importante capire altre regole subacquee; con questo non ti dico di fregartene, anzi. Impara ad usarla ma sii cosciente che non è di vitale importanza.
stai tranquillo! non ti demoralizzare! non perdersi sott'acqua non significa saper usare la bussola! un buon sub non si vede dall'utilizzo della bussola! 
ciao da me!
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" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 13:15
Ho fatto immersioni solo con la bussola e so sempre che non è proprio garantito il rientro dove voglio (potrei anche farlo ma a quel punto dovrei seguirla troppo e non mi va). La seguirei solo in caso di effettiva necessità, solitamente la uso solo per vedere da che parte è la riva (non si sa mai...). I percorsi di solito li faccio senza bussola, se la uso vuol dire che non ho visibilità e sono in condizioni "critiche", comunque poi entra il fattore "punti di riferimento", allora mi scoccio e la lascio perdere perché o seguo lei o mi godo l'immersione. Ripeto, in emergenza la uso ma di norma la ignoro alla grande (quando la porto).
Girare per casa SPERO sia stata una battuta perché non s'impara così ma con 3-4 minuti attorno ad un tavolo con uno che la sa usare e non con uno al quale hanno fatto solo teoria posticcia e qualche prova da vasca da bagno. Usare la bussola è semplicissimo, sopra o sotto l'acqua non c'è molta differenza anzi, sott'acqua sei facilitato negli spostamenti però esiste la deriva che non è una cosa assurda ma se devi controllarla non ti godi più l'immersione quindi usa la bussola solo per pochissimi casi e goditi l'immersione.
Se poi ti dovesse servire qualche informazione su come si usa una bussola... ma sarebbe meglio in 3-4 minuti a quattr'occhi.
Ciao Andrea
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Postato da: Morph
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 13:33
Perchè dici così?
Lo conosci?
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 14:05
No, ma se dici così mi preoccupo.... 
Il fatto è che io la bussola la usavo a 10 anni e non mi sono mai perso, imparai, a quell'età, in 20-30 minuti e con un po' di pratica. Poi, ormai adulto, iniziai la subacquea ed ogni volta che ho sentito parlare dei sub, soprattutto istruttori e similari, di orientamento... non ho mai capito come mai fossero lì (nel senso che fossero tornati da dove sono andati)  Va bene che tanto poi si torna a galla ed il rientro è garantito... io in montagna non avevo questo lusso.
Ciao Andrea
P.S.: in bocca al lupo (per il rientro) 
------------- ...e quanno che semo in fonno ar boccaletto...
http://www.gasdiving.it - G.A.S. - Gruppo Amatoriale Subacqueo (il NON diving)
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Postato da: elisa_c
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 14:15
Postato originariamente da Morph
Quindi Elisa, visto che ho più di tre mesi mi puoi dire qualche titolo che me lo procuro?
Ciao Morph...
I testi di cui ti ho parlato sono:
il manuale "dive master"
ed un vecchio libro fatto molto bene e abbastanza completo:
L'attività Subacquea. Fisiologia, Tecniche, Materiali (Editore Zanichelli)... .
Saluti,
Elisa
------------- Quando l'ultima fiamma sarà spenta, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce catturato, solo allora capirete che non si può mangiare denaro!
http://elisaceccarelli.blogspot.com/ - MioBlog
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Postato da: fabio
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 15:10
Coraggio, non perdere la bussola subito!
------------- «La felicità è conoscere e meravigliarsi» J. Y. Cousteau
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Postato da: Morph
Postato in data: 22 Ottobre 2007 alle 19:35
Postato originariamente da fabio
Coraggio, non perdere la bussola subito!
Grazie Elisa, lo ordinerò sicuramente.
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 25 Ottobre 2007 alle 12:49
Postato originariamente da Morph
Postato originariamente da fabio
Coraggio, non perdere la bussola subito!
Grazie Elisa, lo ordinerò sicuramente.
Guarda che ti ha scritto Fabio, non Elisa... già ti sei perso???? 
------------- ...e quanno che semo in fonno ar boccaletto...
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Postato da: elisa_c
Postato in data: 25 Ottobre 2007 alle 14:21
Postato originariamente da Morph
Postato originariamente da fabio
Coraggio, non perdere la bussola subito!
Grazie Elisa, lo ordinerò sicuramente.
Postato originariamente da AndreaGAS
Guarda che ti ha scritto Fabio, non Elisa... già ti sei perso????
Credo che la risata fosse per la battuta di Fabio... mentre la risposta sull'ordine fosse riferito a me sul consiglio del libro...
Giusto Morph??
Elisa
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Postato da: Morph
Postato in data: 25 Ottobre 2007 alle 21:33
Postato originariamente da elisa_c
Postato originariamente da Morph
Postato originariamente da fabio
Coraggio, non perdere la bussola subito!
Grazie Elisa, lo ordinerò sicuramente.
Postato originariamente da AndreaGAS
Guarda che ti ha scritto Fabio, non Elisa... già ti sei perso????
Credo che la risata fosse per la battuta di Fabio... mentre la risposta sull'ordine fosse riferito a me sul consiglio del libro...
Giusto Morph??
Elisa
Giustissimo.
E.... era serio quando ha detto di "fare qualche giro in casa" (non girare per casa... avevo capito male).
Ieri ci ha fatto notare tanti errori che abbiamo fatto solo facendoci andare da una stanza ad un'altra....
Per Zena:
Hai ragione non è di vitale importanza però, mi piace che mi insegnino come si può girare sopra una tegnua cercando di tornare all'ancora (o lì in zona....
) o allontanarmi dalla sagola guida per poi tornarci.
Penso sia molto utile.
Ciao
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Postato da: SubGhido
Postato in data: 30 Ottobre 2007 alle 16:39
BUONA FORTUNA!!!
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 31 Ottobre 2007 alle 13:09
"Non seguitemi, mi sono perso anch'io" (Snoopy, quello dei fumetti)
------------- ...e quanno che semo in fonno ar boccaletto...
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Postato da: Morph
Postato in data: 31 Ottobre 2007 alle 19:32
PRRRRRR!!!
Invece questa volta anche se dopo diverse prove sono riuscito a farcela.
Volevo invece chiedere se potete darmi qualche link per conoscere il tempo degli emitempi dei tessuti. Ho cercato in internet ma finora non ho trovato niente.
Ciao
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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 01 Novembre 2007 alle 10:20
Allora Morph, vediamo se ti posso aiutare, sempre che io abbia capito nel modo giusto cosa chiedi: alle volte non sei troppo chiaro su ciò che vuoi sapere.. . Comunque, ci provo:
I ricercatori hanno proposto diversi modelli per spiegare come l’azoto si possa muovere tra due compartimenti tissutali e tra questi ed il flusso sanguigno. Ogni risultato è stato trasformato in un algoritmo ed è servito per dare vita a tabelle di immersione o computer.
Haldane. Un modello definito “parallelo”: ogni compartimento si riempie e si svuota indipendentemente e direttamente influenzato dal flusso sanguigno (ogni vagone ferroviario è separato ed isolato). Le tabelle U.S. Navy sono basate su questo modello.
Serie. C’è un modello definito “in serie” nel quale tutti i compartimenti sono immaginati in connessione l’uno con l’altro come in una fila ed il gas entra solo ad una estremità (un treno con una porta solo nel primo vagone ma tutti i vagoni sono connessi con porte comunicanti di varie dimensioni). Le tabelle DCIEM Canadesi sono basate su questo modello.
EL. Sta per le iniziali di “Esponenziale-Lineare” che immagina tessuti paralleli che assorbono in maniera esponenziale (crescente) e scaricano però in maniera lineare (costante) ed abbastanza lenta. Pensate ad un treno che non possa scaricare velocemente i passeggeri perché ci sono quelli che vogliono salire che intralciano e in più le porte si aprono a rovescio ovvero a favore di chi entra.
Slab. Questo modello asserisce che un solo tessuto venga esposto all’assorbimento dell’azoto e solo in un unico senso (come un lungo treno con un’unica porta in testa). Le tabelle della British Sub-Aqua Club sono basate su questo modello.
La verità è probabilmente un mix di tutte queste teorie come un treno nel quale la maggior parte ma non tutte le carrozze sono comunicanti e non tutte hanno porte di accesso/uscita e dove l’ingresso e l’uscita dei passeggeri dipende da vari fattori. Ma per calcolare un modello simile sarebbe necessario un super computer attualmente non ancora inventato.
Basi della MDD: COSA fanno i compartimenti tissutali ?
John Haldane inventò I compartimenti tissutali assieme alle prime tabelle di immersione nel 1908. Haldane stesso affermò: "noi non sappiamo nulla con certezza. Quindi immaginiamo che ci siano 5 tipi di tessuti. Diamo ad ognuno un tempo differente per saturarsi, lo calcoliamolo teoricamente, facciamo delle tabelle, e vediamo se i subacquei accusano MDD””. Le nuove tabelle funzionarono così l’idea dei compartimenti tissutali è ancora attuale. Il numero dei compartimenti in realtà è arbitrario. Un maestro potrebbe dividere 100 studenti in 5 gruppi da 20 (A,B,C,D,E,F,), 2 gruppi (50/50) o 10 gruppi (90-100, 80-89, 70-79, etc.). E’ un modo per semplificare i calcoli che darà comunque il risultato che utile alla pianificazione.
Anche i tempi di saturazione che Haldane assegnò ai suoi compartimenti erano arbitrari. Diede ai compartimenti degli emitempi di 5, 10, 20, 40 and 75 minuti basandosi sulla teoria che la velocità di assorbimento di un compartimento rallenta in maniera esponenziale mentre il compartimento si satura dovuto alla pressione interna che contrasta con quella esterna al compartimento stesso.
Un tempo “esponenziale” significa che il compartimento dei 5 minuti si emisaturerà (riempito al 50%) in 5 minuti. L’altra metà del compartimento rimasta libera si riempirà a sua volta per metà nei secondi 5 minuti (per un totale del 75% dopo 10 minuti). La metà del 25% rimasto nei terzi 5 minuti (per un totale di 87,5% in 15 minuti). E così via fino ad arrivare al 6° emiperiodo (ovvero sesti 5 minuti) dopo il quale il tessuto si può considerare quasi totalmente saturo (98,44%).
Nello stesso tempo, il compartimento dei 10 minuti impiegherà 10 minuti per riempirsi al 50%, 20 minuti per il 75% e così via. Quando il compartimento dei 5 minuti è stato saturato (ovvero dopo 30 minuti – 6 periodi da 5 minuti l’uno – 6X5=30) il compartimento da 40 minuti sarà a meno della metà e quello da 75 minuti avrà appena iniziato ad assorbire.
L’idea di Haldane relativa agli emiperiodi è attualmente utilizzata. I modelli di calcolo più recenti sia di computer che di tabelle hanno semplicemente aggiunto un maggior numero di compartimenti ed hanno ricalcolato gli emi periodi come ad esempio l’algoritmo Bühlmann ZHL-12 che considera emiperiodi di 4, 7.94, 12.2, 18.5, 26.5 e così via fino a 635 minuti.
Vero o Falso ?
V o F: Se state risalendo siete desaturi.
Falso. Nell’ultima parte della risalita sarete desaturi soltanto in alcuni tessuti (veloci) ma continuerete ad assorbire azoto in alcuni altri (lenti). Alcuni tessuti assorbono e rilasciano l’azoto velocemente (sangue, nervi), altri lo fanno in maniera più lenta (cartilagine, ossa). I tessuti lenti sono in grado di assorbire azoto anche al termine dell’immersione, ricevendolo dai tessuti veloci adiacenti non ancora completamente denaturati.
V o F: Una velocità di risalita lenta riduce il rischio di MDD
Falso. A molti subacquei viene detto: “risalite sempre a 10 metri al minuto”. Ma se siete stati in profondità solamente per pochi minuti, così facendo, all’inizio della risalita, assorbirete più azoto di quanto ne rilasciate. Perciò è molto meglio risalire un po’ più velocemente nella prima parte mantenendo una velocità di 18 metri al minuto fino a circa 18 metri di profondità e successivamente rallentare a 10 metri al minuto. Comunque tutto dipende da che profondità avete fatto e quanto tempo vi siete trattenuti in immersione. Questa è anche la ragione per la quale molti computer prevedono una velocità di risalita variabile così come le soste di decompressione si effettuano, solitamente, a bassa profondità.
V or F: Le soste di decompressione non sono ammesse nelle immersioni ricreative.
Falso. Infatti è fortemente raccomandato e praticato che i subacquei effettuino 2 soste decompressive al termine di ogni immersione. Una è la cosiddetta “soste di sicurezza” che si effettua a 5 metri per 3/5 minuti….e l’altra….? In realtà l’altra è la risalita lenta e controllata che di fatto costituisce una ulteriore momento decompressiva utile sia per evitare le classiche pallonate che per permettere ai tessuti di cominciare a denaturarsi dall’azoto. Non a caso molti computer moderni incrementano la tradizionale sosta di sicurezza con una sorta di penalità dovuta ad una eccessiva velocità di risalita proprio perché quest’ultima è da considerarsi una sosta decompressiva a tutti gli effetti.
V, F o Dipende: Le immersioni con il computer sono più sicure di quelle con la tabella.
Dipende. Quale computer e quale tabella ? Le differenze sono sostanziali. Anche ipotizzando che computer e tabella abbiano lo stesso algoritmo, la tabella offre un maggior fattore di sicurezza dovuto all’arrotondamento per eccesso dei valori tempo/profondità. Il computer vi permetterà invece un maggior tempo di fondo incrementando il rischio. Il Computer vi spingerà a spingervi al limite dell’algoritmo che in realtà non è una linea ben definita ma una zona di attenzione. Ma cosa si può dire a favore del computer. Non commette errori. E’ molto facile sbagliare una sosta di decompressione calcolando con la tabella piuttosto che con il computer.
V o F: Se la tabella o il computer sono basati su molti compartimenti sono più sicuri.
Falso. Molto più importante del numero dei compartimenti è il calcolo algoritmico e come questi vengono “quotati” all’interno di tale profilo matematico. Per esempio le tabelle utilizzate dal British Sub-Aqua Club che sono basate su un solo compartimento non sono certo meno sicure delle alter in circolazione. Inoltre considerare ad esempio molti tessuti lenti non è rilevante nel calcolo delle immersioni ricreative. Ad esempio un compartimento da 635 minuti si saturerà dopo due giorni e mezzo di esposizione all’azoto. I tessuti lenti devono però essere considerati per le immersioni ripetitive e per le immersioni multiple effettuate in vacanza.
V o F: Le bolle si formano nei tessuti solamente quando la pressione esterna diminuisce.
Falso. Infatti le bolle si formano spontaneamente e frequentemente a prescindere dai cambiamenti di pressione. Se “scrocchiate” le vostre dita a prescindere dall’immersione, avrete pompato aria nelle vostre giunture. Le bolle amano formarsi nelle zone tra due superfici solide divise da un liquido (come nel sangue o tra i fluidi). Le turbolenze presenti nel liquido causano di per sé delle cadute di pressione. Lì si formano le bolle. Questo fenomeno è chiamato “tribonucleazione”. E questo è anche il motivo per il quale all’interno delle articolazioni si formano spontaneamente delle formazioni emboliche.
V o F: Si espelle il gas nello stesso tempo col quale lo si assorbe.
Falso. Haldane pensava così ma le recenti ricerche hanno dimostrato che l’eliminazione del gas è molto più lenta del suo assorbimento. Una delle ragioni è che le bolle tendono a rallentare l’espulsione del gas. Esse rallentano la circolazione e “catturano” le molecole di azoto che si riassorbono prima di arrivare agli alveoli polmonari.
V o F: Il computer rileva l’azoto assorbito.
Falso. Questo è un pensiero comune ed è sorprendente come ancora oggi molti sub credono che I loro computer siano in grado di monitorare la loro fisiologia. In realtà il computer riporta in maniera “fredda” cosa avviene ad un sub la cui età, idratazione e forma fisica potrebbe essere completamente diversa dalla vostra. E’ solamente una “stima” basata sulla sperimentazione.
Spero di esserti stata utile. Se il tuo quesito era diverso, ponilo in maniera più precisa e qualcuno di noi sicuramente risponderà!
A presto
Aida |
------------- Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Postato da: Morph
Postato in data: 01 Novembre 2007 alle 17:01
Grazie Aida.
Avevo già trovato il sito dove ci sono queste cose. Io invece volevo conoscere i tempi di emisaturazione dei tessuti.
Ho trovato che per la colonna vertebrale sono 12,5 minuti ma ossa, muscoli, nervi, sangue, cervello, grasso.... non ho trovato nulla.
C'è un elenco dove ci sono i tessuti ed i loro emitempi?
Spero di essermi spiegato meglio...
Ciao e grazie.
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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 02 Novembre 2007 alle 11:52
I primi studi sulla decompressione davano per scontato che la diffusione dell’azoto dipenda esclusivamente da quanto sangue arriva nei tessuti. Il modello di decompressione di Haldane prevedeva tempi di emisaturazione pari a 5, 10, 20, 40 e 75 minuti secondo i diversi tessuti. L’assorbimento dell’N2 è infatti rapido nei tessuti con tempo di dimezzamento di 5 minuti (sangue), ed è lento nei tessuti a 75 minuti (grasso). Il limite di tale teoria è che la diffusione dell’azoto non è istantanea, quindi gli scambi di tale gas tra sangue e tessuti sono più lenti di quanto indicato nel modello perfusionale di Haldane. Inoltre, assorbimento ed eliminazione seguono profili differenti. Queste sono alcune delle modifiche introdotte nei modelli teorici su cui si basano i programmi degli attuali computer subacquei. Attualmente si prendono in considerazione fino a 16 diversi tempi di emisaturazione: le ossa, per esempio, hanno un periodo di 390 minuti. Si è modificato anche il coefficiente critico, cioè il rapporto tra la quantità di azoto all’interno e all’esterno di un tessuto oltre il quale si ha formazione di bolle. Secondo Haldane, le bolle si formano solo quando la quantità di azoto in un tessuto supera il doppio della concentrazione dell’azoto nella miscela respirata (coefficiente critico di 2). Di conseguenza, dalla profondità di 30 metri (4 bar) si potrebbe risalire tranquillamente fino a 10 metri (2 bar) senza rischio di produrre bolle. Negli attuali programmi, al contrario, per ogni tessuto vi è un coefficiente critico diverso, più tollerante per i tessuti veloci (3,15 per il sangue) e più prudenziale per i tessuti lenti (1,3 per le articolazioni). Confermo i 12,5min per la colonna vertebrale.
Attraverso studi approfonditi si sono determinati i coefficienti di saturazione, o meglio di emisaturazione, dei vari tessuti. Si preferisce usare come parametro il tempo pari alla metà di quello necessario alla saturazione, che è detto appunto di emisaturazione. Attraverso tali studi si è determinato che i tessuti, in base alla velocità di saturazione, possono dividersi in quattro tipi: 1. A emisaturazione rapida: come il polmone, il sangue e le mucose, cioè i tessuti a basso contenuto di grassi e a rapida circolazione. Hanno un tempo di saturazione variabile dai 5 ai 10'. 2. A saturazione media: come il sistema muscolare, che ha uno scarso contenuto di grassi ma una notevole consistenza, e ha un tempo di emisaturazione pari a 40'. Su questi tessuti sono tarati il decompressimetro e molte tabelle, specie quelle non recenti. 3. A saturazione lenta: come il tessuto cartilagineo, quello connettivo, le ossa e una parte del tessuto nervoso. Hanno scarsa irrorazione che non permette scambi veloci e contemporaneamente hanno un discreto quantitativo di grasso. Il loro tempo di emisaturazione si aggira intorno agli 80'. 4. A emisaturazione lentissima: sono i tessuti ricchi di grasso e a lenta circolazione, come il midollo osseo, il tessuto sottocutaneo, alcune parti del tessuto nervoso. Il loro tempo di emisaturazione è di circa 2-5 ore, e sebbene non abbiano importanza nelle immersioni brevi o a scarsa profondità, ne hanno moltissima in quelle profonde e soprattutto nelle immersioni ripetute, quando la loro massa di azoto, che pur liberandosi lentamente è notevole, si aggiunge a quella degli altri tessuti, magari non completamente desaturati anch'essi dopo l'immersione precedente. È in questi tessuti, e in quelli a saturazione lenta per la bassa velocità di circolo in relazione alla grande quantità di azoto che essi incamerano, che si formano le bolle e quindi gli emboli che costituiscono la base della malattia da decompressione. Spero di essere stata più mirata nella risposta, altrimenti...ribussa
Ciao
Aida
------------- Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 02 Novembre 2007 alle 12:23
Postato da: Morph
Postato in data: 02 Novembre 2007 alle 12:49
Aida, come sempre grazie per le tue spiegazioni.
Andrea... ma che esame.... quello lo faremo più avanti
Ci hanno già detto di cosa si tratta, più o meno, e già me la sto facendo sotto.
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Postato da: fabio
Postato in data: 02 Novembre 2007 alle 14:19
Basta che non indossi la stagna......
------------- «La felicità è conoscere e meravigliarsi» J. Y. Cousteau
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Postato da: Morph
Postato in data: 02 Novembre 2007 alle 20:59
Quella ho
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 05 Novembre 2007 alle 12:13
Pannolone!
------------- ...e quanno che semo in fonno ar boccaletto...
http://www.gasdiving.it - G.A.S. - Gruppo Amatoriale Subacqueo (il NON diving)
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Postato da: Morph
Postato in data: 07 Dicembre 2007 alle 21:56
Con due errori che mi potevo risparmiare.... ho superato l'esame di teoria!!
Uff che faticata.
Però mi e piaciuto studiare (cosa strana per me  ) e credo che non finirà qui.
Ora facciamo una pausa per le feste di Natale anche per fare un favore ad uno di noi che non è riuscito a superare l'esame e che potrà rifarlo nei primi di gennaio. Spero che ce la faccia altrimenti... dovrà aspettare sei mesi per rifare il corso. 
Anche se non vedo l'ora di fare le immersioni del corso che restano ho un pò paura di non farcela. So che gli istruttori ci faranno fare un sacco di immersioni come hanno fatto per la bussola e l'assetto fino a che non abbiamo imparato, però poi non so se ce la faccio a mettere tutto assieme.
Per la prova dovremo fare tutto in tutte le condizioni e non so...
ciao 
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Postato da: zena
Postato in data: 10 Dicembre 2007 alle 09:40
Postato originariamente da Morph
Anche se non vedo l'ora di fare le immersioni del corso che restano ho un pò paura di non farcela. So che gli istruttori ci faranno fare un sacco di immersioni come hanno fatto per la bussola e l'assetto fino a che non abbiamo imparato, però poi non so se ce la faccio a mettere tutto assieme.
Per la prova dovremo fare tutto in tutte le condizioni e non so...
vedrai che ce la farai!
sono da lodare i tuoi istruttori se ti rifanno fare gli esercizi finche non li hai imparati a dovere, spesso capita che te li fanno fare una volta e poi ti danno il brevetto, se i tuoi non fanno cosi vuol dire che è gente seria quindi imparerai sicuramente!
ciao!
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" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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Postato da: iacchetti
Postato in data: 10 Dicembre 2007 alle 21:27
Postato originariamente da zena
Postato originariamente da Morph
Anche se non vedo l'ora di fare le immersioni del corso che restano ho un pò paura di non farcela. So che gli istruttori ci faranno fare un sacco di immersioni come hanno fatto per la bussola e l'assetto fino a che non abbiamo imparato, però poi non so se ce la faccio a mettere tutto assieme.
Per la prova dovremo fare tutto in tutte le condizioni e non so...
vedrai che ce la farai!
sono da lodare i tuoi istruttori se ti rifanno fare gli esercizi finche non li hai imparati a dovere, spesso capita che te li fanno fare una volta e poi ti danno il brevetto, se i tuoi non fanno cosi vuol dire che è gente seria quindi imparerai sicuramente!
ciao!
Quoto in pieno zena, approfitta della serietà e della professionalità dei tuoi istruttori e vedrai che ti tornerà utile.
Volevo inoltre aggiungere come già detto da diversi utenti in vari post, che non è sempre facile trovare istruttori così, nella maggioranza dei casi purtroppo sono più venditori che istruttori.
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