Grazie

 

Non so se sai cos'è il diabete, a parte i soliti luoghi comuni sul fatto che "non si possano mangiare zuccheri" (e lo metto fra virgolette perchè non è più vero).

 

comunque ti descrivo brevemente a parole mie: il mio pancreas ha smesso di produrre insulina che è un ormone che serve al nostro corpo per assorbire il glucosio presente nel sangue da parte delle cellule dell'organismo. Senza insulina il glucosio rimane nel sangue (iperglicemia) e non viene assorbito dalle cellule che quindi non hanno la possibilità di fornire nutrimento ed energia per il ciclo vitale, quindi si muore come per deperimento e/o coma per chetoacidosi.

 

Per fortuna esiste l'insulina che oggi è prodotta in modo molto simile a quella umana. Il diabetico di tipo 1 deve fare una dose di insulina tutte le volte che mangia e questa dose è proporzionata agli zuccheri che vengono mangiati ed alle sue sensibilità all'ormone (questo è il motivo per cui un diabetico deve sempre sapere quanti carboidrati sta assumendo.

 

Adesso il fatto è questo: se il diabetico sbaglia a fare la sua puntura oppure fa dell'attività fisica importante è possibile che vada in ipoglicemia (il livello degli zuccheri nel sangue è troppo basso)

Se il livello di zucchero nel sangue è troppo basso e se il diabetico non si accorge dell'ipoglicemia, c'è il rischio di perdita di sensi e di coma diabetico. Questo è il motivo per cui potrebbe essere pericoloso fare attività subacquea: una ipoglicemia in superficie comporta l'assunzione immediata di zuccheri, come mangiare dello zucchero oppure bere delle bevande come la coca cola e l'aranciata o nel caso di grave ipoglicemia si ricorre ad una puntura di glucagone. Se ciò accadesse sottacqua potrebbe non essere così facile percepire il problema e correggere la propria glicemia.

 

E' quindi è necessario che il diabetico sappia organizzarsi perchè questo non accada durante l'immersione.

 

Le soluzioni adottate dagli sportivi diabetici isulino-dipendenti in generale sono queste:

 

- si effettua l'attività sportiva almeno due ore dopo i pasti (momento in cui l'insulina l'azione dell'insulina è minore)

- prima dell'attività si consumano carboidrati a lento assorbimento o grassi in modo che il dispendio di zuccheri dovuto all'attività sia compensato dal lento assorbimento di questi snack (i ciclisti con il diabete per esempio mangiano barrette di cioccolato).

- controllo della glicemia prima e dopo dell'attività

 

Per quanto riguarda le immersioni ho saputo che esiste dello zucchero che si scioglie in bocca fatto a posta per gestire eventuali ipoglicemie subacquee.

 

Per completezza concludo dicendo che se è vero che questi episodi possono accadere è anche vero che possono essere prevenuti in un soggetto con un diabete compensato e che è solito praticare sport.

 

I diabetici insulino dipendenti in linea di massima possono fare qualunque sport (esistono ciclisti, giocatori di basket, puggili..), le immersioni sono sconsigliate proprio per la difficoltà di intervenire correttamente su eventuali ipoglicemie, problema che però può essere prevenuto con una buona organizzazione prima dell'immersione.

 

Studi condotti affermano che l'incidenza di incidenti sott'acqua in soggetti diabetici sono proporzionali all'incidenza dei diabetici nella popolazione.

https://www.daneurope.org/eng/diabetic%20divers%20Balestra.pdf - https://www.daneurope.org/eng/diabetic%20divers%20Balestra.pdf

https://www.daneurope.org/faq30.htm - https://www.daneurope.org/faq30.htm

 

Adesso io desidero conoscere persone che abbiano esperienza in modo da imparare a gestirmi e riprendere a fare immersioni, di certo non userò più il mio brevetto da guida ma mi limiterò a ciò che mi piace di più, ossia alla subacquea ricreativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

pochi sanno che ho anch'io problemi con il "Tipo 2" (per fortuna), provocatomi da una infezione polmonare curata con cortisonici nel lontano 1999; il virus con cui sono venuto in contatto, finendo in terapia intensiva per 40 lunghi giorni, è stato classificato : "Virus di origine sconosciuta di Classe 1", per intenderci da "guerra batteriologica" (i virus di Classe 1 sono l'Ebola, l'antrace, l'AIDS) .

 

Comunque, per quanto riguarda le immersioni, devi stare molto attenta : la subacquea è uno sport molto dispersivo, a livello di energie : infatti personalmente devo interrompere l'assunzione di pillole e farmaci altrimenti ho fenomeni di forte ipoglicemia con, addirittura, svenimenti; se invece non assumo niente vado tranquillo; l'importante è la gestione delle emergenze e l'informazione che devi dare ai tuoi compagni di immersione della tua particolare patologia; quello che devi assolutamente evitare è che l'immersione si trasformi in emergenza (nel senso che possa capitarti qualche difficoltà sott'acqua, non legata alla patologia) quali affanno, stanchezza o comunque qualsiasi cosa che possa portarti "fuori" da quello che avevi programmato per andare sott'acqua (correnti contrarie, lunghe pinneggiate per raggiungere la barca, etc.).

 

Prova prima con delle brevi immersioni da terra, monitorando con la "macchinetta" che abbiamo in dotaione per rilevare la glicemia, quali valori raggiungi con o senza insulina ma comunque sotto il controllo di un medico che saprà sicuramente dirti cosa, come e quanto e se assumerne quando fai immersioni .

 

Per farti un esempio : con la vecchia terapia che avevo la glicemia passava da 180 (prima dell'immersione senza pillole) a 99 (dopo un' ora e 20 minuti a -20 mt. su relitto);

 

Ora con la nuova terapia (che mi porta una media tra 130/105 con i farmaci) ancora non ho provato a fare immersione : ma sicuramente non ne potrò assumenre se devo scendere in acqua !

 

Auguri

 

Benthos

 

Napoli

 

Adesso