Un inguaribile sedentario; le abitudini del pesce prete (Sub di Maggio 2002, Angelo MOJETTA)
Chiamato dagli anglosassoni "stargazen" ovvero "guardatore di stelle" per via dello sguardo sempre rivolto verso l'alto. La capacità del pesce prete di restare nascosto nella sabbia, lasciando sporgere solo gli occhi, è frutto di una particolarità anatomica: le narici non sono a fondo cieco, ma bensì sono collegate alla bocca, permettendogli quindi di "respirare" stando fermo (stessa caratteristica degli squali sedentari, ad esempio i nutrice). Il pesce è dotato, lungo il margine superiore dell'opercolo, di un'acuminata spina collegata ad una ghiandola velenifera in grado di arrecare fastidiose punture. Restando seppellito, attua la pesca d'assetto protraendo la bocca all'infuori e verso il basso al passaggio di qualche vittima particolarmente gustosa. Vicino alla bocca c'è un "tentacolo" retrattile che agita a mò di esca per attrarre le potenziali vittime. I pesci prete fanno parte della categoria dei pesci elettrici in quanto dietro gli occhi dispone di organi atti a produrre scariche elettriche. Scosse brevi ma intense sono usate per stordire le vittime, per difesa, ma soprattutto in fase di riproduzione, che avviene tra la primavera e l'estate e che si svolge a suon di violenti scosse, che durano alcuni secondi, per avere un rapporto quanto più elettrizzante possibile. E' stato osservato in laboratorio che le scariche sono diverse nei 2 sessi, forse vengono utilizzate per comunicare in fase di corteggiamento. Il numero delle femmine dei pesci prete sovrasta di gran lunga quelle dei maschi, ed in più hanno abitudini diverse tant'è che 50 e 200 metri si ritrovano soltanto esemplari femmine. Le uova hanno sulla loro superficie, un reticolo ad esagoni e sono galleggianti. Le larve conducono vita planctonica fin quando da giovani raggiungono una taglia di 5 cm.
http://www.mondomarino.net/ricerca/index.asp?view=ico&ncom=prete - Guarda le foto su MondoMarino.net
------------- Ciao
Alex
|