Stampa la pagina | Close Window

computer (di nuovo!)

Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Subacquea
Nome del Forum: Attrezzatura
Descrizione del forum: Servono consigli sull'ultimo modello di computer subacqueo? Non sai quale erogatore è più adatto alle tue esigenze? Vuoi dire la tua su quel paio di pinne? Allora questo è il forum giusto!
URL: http://www.mondomarino.net/forum/forum_posts.asp?TID=525
Data di Stampa: 22 Dicembre 2024 alle 19:35


Topic: computer (di nuovo!)
Postato da: roby04
soggetto: computer (di nuovo!)
Postato in data: 21 Giugno 2004 alle 10:57
ciao a tutti....passo subito al sodo e vi pongo la questione:
sono un OWD con in totale una decina di immersioni, tutte non oltre i -20 mt. e nelle acque antistanti il mio paese (Monopoli - BA)...quindi non esperto anzi...dopo aver acquistato tutta l'attrezzatura vorrei passare all'acquisto di un computer ma non vorrei spendere molto (diciamo non + di €. 200,00!)....fatevi avanti allora con i vostri consigli e i vostri modelli da propormi...grazie....Roby



Risposte:
Postato da: enrico.arrigoni
Postato in data: 21 Giugno 2004 alle 11:10

Aladin Pro.

un garanzia di spendere intorno a quella cifra.. direi l'unica garanzia, se così non fosse, mandaci l'indirizzo del negozio che vende altri modelli nuovi a quel prezzo.

Unici nei:
- no illuminazione del display
- no RGBM

CIAO
S.



-------------
Ciao Ciao, Enrico.

Azoto? sì, grazie.
Le mie modeste foto? http://www.enricoarrigoni.net - http://www.enricoarrigoni.net


Postato da: ilariasd
Postato in data: 23 Giugno 2004 alle 22:32

Ciao!

Fino alla scorsa settimana avevo l'aladin pro e mi ci trovavo molto bene: ampio display e numeri belli grossi. Il neo è che non aveva retroilluminazione ed ha ancora il software "vecchio". Avrei continuato senza dubbio con quello solo che ho l'intenzione di fare il corso nitrox e quindi sono passata  all'M1 rgbm della mares prezzo 220 euro. L'ho provato questa settimana e mi ci sono trovata molto bene: è molto facile da settare (si può scegliere la miscela, unità di misura: °C o ° F x temperatura, piedi e metri per la lunghezza, quota in altitudine per l'immersione, acqua dolce o salata). Già sul computer senza scaricare l'immersione sul pc si può vedere il profilo dell'immersione.

Su questo forum ho sentito lamentarsi alcuni della durezza dei pulsanti..è vero va fatta un pò di pressione...ma io non lo considero un difetto.

Spero di esserti stata utile!!
Ciao

Ilaria



Postato da: Natan70
Postato in data: 08 Luglio 2004 alle 11:05

Io mi sto trovando stupendamente con M1 RGBM, ha tutto ciò che puo servire: Ultimissima frontiera degli algoritmi decompressivi RGBM, semplicissimo da usare, retroilluminazione sia fissa che a richiesta, in acqua è facilmente consultabile, ha la possibilità di settarlo per immersioni Nitrox ed il costo è + o - intorno ai 200€.

Citazione scherzosa e utile: "In acqua non si è più al vertice della catena alimentare!!"



-------------
Ciao
     Antonio


Postato da: Bubble bubble
Postato in data: 09 Luglio 2004 alle 23:25

Un Suunto rgbm di qualsiasi tipo, ovvero Stinger-Mosquito-Viper-Vytec usato.

Stefano



-------------


Postato da: The Captain
Postato in data: 10 Luglio 2004 alle 11:11
Da Mancini Sport a Taranto trovi L'M1 RGBM a 180 €. Ciao


Postato da: protesilao
Postato in data: 10 Luglio 2004 alle 17:29

Caro Roby 04,

innanzitutto perchè ti immergi a 20 m quando la quota massima per un OWD è tassativamente di 18 m!

A parte questo "insignificante argomento", cosa te ne fai di un computer? Lascialo agli esperti.

 Abituati ad usare la testa e  ad impiegare profondimetro, orologio e tabelle, senza dimenticare un occhio attento al manometro e...ricorda un OWD può solo effettuare immersioni entro i limiti della curva di sicurezza!!!!

Un tempo i corsi erano una cosa seria e un limite non è posto a caso  o per capriccio.

ATTENIAMOCI AI LIMITI IMPOSTI DAI BREVETTI!!! Una decina di immersioni al proprio attivo non consentono deroghe.

Buona attività ( entro i limiti previsti)

protesilao

P.S.

Alle elementari, ai miei tempi pochi frequentavano l'asilo, metri si rappresentava con "m" minuscolo e non con mt ( i meters degli anglosassoni).



-------------
Antonio Colacino
Meno istruttori + subacquei!


Postato da: Bubble bubble
Postato in data: 11 Luglio 2004 alle 13:40
Postato originariamente da protesilao

Caro Roby 04,

innanzitutto perchè ti immergi a 20 m quando la quota massima per un OWD è tassativamente di 18 m!

Alcune didattiche, ad esempio FIAS considerata tra le più serie abilita gli OWD a 20 m. Altre didattiche, quelle commerciali...quelle che "regalano" brevetti.... bla bla bla  abilitano ai 18 m.

A parte questo "insignificante argomento", cosa te ne fai di un computer? Lascialo agli esperti.

 Abituati ad usare la testa e  ad impiegare profondimetro, orologio e tabelle, senza dimenticare un occhio attento al manometro e...ricorda un OWD può solo effettuare immersioni entro i limiti della curva di sicurezza!!!!

Non sono d'accordo, il mio consiglio è: computer (effettua calcoli che nessuna tabella ti può considerare ed importanti anche per immersioni entro i 18 m. sopratutto se ripetitive) così ti abitui ad usarlo.

Orologio, profondimetro e tabelle (Le tabelle a meno che tu non le perda non si rompono mai)

 

Un tempo i corsi erano una cosa seria e un limite non è posto a caso  o per capriccio.

Un tempo il limite di risalita era 18 m. al minuto , i corsi ti abilitavano ad immersioni con  aria a 50 m ed altre amenità del genere.

 

Stefano



-------------


Postato da: protesilao
Postato in data: 11 Luglio 2004 alle 20:58

Cari Roby e Stefano,

confesso, non sapevo che Fias brevettasse gli OWD a 20 m!

Riguardo all'uso del computer, anche se è comodo, ritengo che un neofita con 10 immersioni al suo attivo debba abituarsi ad usare le tabelle ( anche per le ripetitive) orologio e profondimetro e consultare il manometro, è un pò come per la navigazione, oggi tutti usano il GPS, ma quanti sanno ancora mettere mano a squadrette, compasso e bussola da rilevamento? Per non nominare un sestante!

Non voglio entrare in una inutile e sterile polemica su quale sia la migliore didattica, ma tieni presente che una volta i corsi della FIPS e della FIAS duravano quasi un anno per ottenere il brevetto di I grado , curavano molto anche l'apnea e l'acquaticità dopo molto  si indossava l'ARA, come rovescio della medaglia c'era il non trascurabile fatto che i corsi venivano svolti per la maggior parte in piscina e a causa della durata molti mollavano, e ricordo benissimo le miriadi di brevettati di queste didattiche che puntualmente, a Pasqua, Pasquetta e Ferragosto entravano in CD per un trattamento curativo ( non parlo per sentito dire ma per esperienza personale in quanto come Ufficiale Subacqueo della MM ho effettuato centinaia di interventi in CD).

Una volta la mentalità del subacqueo era profondamente diversa, la motivazione maggiore che spingeva all'immersione era la caccia subacquea e nell'ambiente sportivo ( le didattiche USA considereranno l'attività subacquea non professionale come ricreativa)  imperversava un certo "machismo" le subacquee erano pochissime, poi dopo il corso essendo i diving ( allora si chiamavano centri subacquei) rarissimi. il povero brevettato quasi sempre lasciava l'attività perchè non sapeva dove andare ed organizzarsi era molto difficile e dispendioso e non ultimo rari i compagni d'immersione.

Fatta questa piccola premessa, sulla fine degli anni 70 ed inizio 80, cominciarono timidamente ad affacciarsi nel nostro paese le didattiche USA, inizialmente NAUI e PADI, con una politica molto diversa, innazitutto portare subito il subacqueo ( o aspirante tale) in acqua assecondando e gratificando la sua aspirazione, portandolo per gradi ,se lo desidera, a livelli superiori. Instaurando anche una politica commerciale che ha portato ai nostri giorni ad una diffusione della subacquea straordinaria, le attrezzature oggi sono migliori e più economiche di quelle del passato, in qualsiasi parte del mondo vogliamo immergerci, troviamo un diving ecc. ecc.Senza poi considerare i tanti che oggi lavorano nella subacquea ricreativa.

Questa nuova formula è stata vincente , infatti da diversi anni la FIAS ha più o meno copiato queste didattiche con alcune varianti ( OWD a 20 m invece che a 18 per es.).

A mio modesto avviso non è tanto importante la didattica ( piaccia o no oggi si scopiazzano l'un l'altro per aggiudicarsi il mercato e in questo non vedo il male) ma la serietà l'esperienza e la professionalità dell'istruttore, ma soprattutto la serietà dell'allievo che deve attenersi al proprio brevetto senza pericolosamente strafare e ciò non significa che deve fermarsi al primo brevetto.

Anche se sono in possesso di brevetti ed abilitazioni professionali, tanti anni fa ho voluto frequentare un corso "americano" e ricordo che l'ho trovato molto interessante non avevo allora mai considerato le immersioni in un contesto ricreativo e non professionale, nulla era lasciato al caso e c'era una gran cura ed attenzione per ogni minimo particolare, il brevetto non era considerato come un fine, ma come un mezzo e, a seconda del grado del brevetto era specificato cosa il subacqueo era abilitato a fare:

 immersioni con un Divemaster per OWD;

con un compagno d'immersione di pari brevetto per un AOWD, eseguendo tutto un check list davvero molto accurato:

 Crescendo poi di livello, per es. DM dove si diventa membro dell'organizzazione, nel corso viene insegnata anche la "politica" dell'organizzazione.

Purtroppo questi corsi importati in Italia hanno perso il pragmatismo anglosassone e "italianizzandosi" in molti casi sono diventati una fabbrica di "brevetti rapidi".

Per quanto riguarda i 18 m al minuto , non credete alla bufala che non si usino più. le tabelle U.S.Navy ( le più testate del mondo)  dove ancora si adotta tale velocità di risalita.(ha i suoi pro ed i suoi contro)

Certo un tempo i subacquei ricreativi si immergevano sino a 50 m ( limite odierno per l'immersione professionale con aria, anche se nel campo professionale e militare ci si immerge anche a quote molto più profonde con tale gas).

Ma se frequentate i diving, mi sapreste dire quanti di questi rispettano i limiti dei brevetti?

Ma non incolpiamo solo i diving, prima di tutto è il brevettato che conscio dei propri limiti deve rispettarli, come nessuno si sognerebbe di lanciarsi nel vuoto da una finestra solo perchè qualcuno glielo dice, così chi è brevettato a 18 /20 m diventa il primo responsabile della propria sicurezza...e poi Roby, se proprio te lo vuoi comprare sto computer fai pure, ma non dimenticare la tradizione!

Cordialmente

protesilao



-------------
Antonio Colacino
Meno istruttori + subacquei!


Postato da: Bubble bubble
Postato in data: 12 Luglio 2004 alle 19:23

Nulla da eccepire, concordo sul 99% di quanto hai esposto. Considera che stai parlando con "uno" che nel lontano 1980 ha vissuto proprio tutto ciò che tu hai esposto, e che mollò (mi hai fatto tornare alla mia gioventù) . Oggi posso dire soltanto grazie a padi che con un approccio differente mi ha fatto riavvicinare a questa splendida attività. 

Comunque considera che pur avendo seguito tutta la didattica padi il circolo con il quale mi alleno e con il quale mi immergo (in poche parole gli amici) è FIAS e posso dirti che i corsi non durano più un anno, ma ancora svariati mesi si.

Saluti

Stefano



-------------



Stampa la pagina | Close Window