Scafadro e flash....
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Categoria: Fotografia e Video Sub
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Data di Stampa: 24 Dicembre 2024 alle 06:36
Topic: Scafadro e flash....
Postato da: leotortora
soggetto: Scafadro e flash....
Postato in data: 09 Luglio 2005 alle 00:25
Ciao a tutti, sto per prendere uno scafandro Nimar 3 per la mia Nikon F 80 ad un ottimo prezzo ma ho qualche dubbio, più che altro sulla fotografia subacquea in generale:
- è vero che imposto un tempo fisso e regolo i diaframmi senza considerare quello che direbbe l'esposimetro della macchina?
- l'attacco del falsh dello scafandro di serie NON è TTL: e il flash che prenderei è manuale (con valori di diaframma 4, 5,6 e 8 mi pare). è buono? meglio un TTL? ma a quel punto come funziona? devo utilizzare l'esposimetro della macchina...
voi non lo utilizzate l'esposimetro interno? avevo capito che il vantaggio di una reflex scafandrata era proprio quello...
se ho un tempo prefissato a 1/125 per es, e imposto il diaframma a stima a seconda della distanza del soggetto e imposto manualmente il falsh, a sto punto mi conveninva una nikonos no?
ciao e grazie
leonardo
p.s. un buon libro di tecnica fotografica subacquea me lo sapreste consigliare?
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Risposte:
Postato da: scubabob
Postato in data: 11 Luglio 2005 alle 15:11
Ciao Leonardo,
io uso una scafandrata solo per le macro, mentre per l'ambiente uso una Nikonos V.
In macro è vero quello che dici, non si usa l'esposimetro interno
perchè si lavora in manuale con diaframmi di norma molto chiusi. Ci si
basa sulla luce del flash, quasi sempre in TTL, salvo alcune eccezioni
e normalmente non si tiene conto della luce ambiente, poichè
nella maggior parte dei casi è ininfluente o il suo impatto è
marginale. Si può, eventualmente, modificare la velocità, per regolare
l'esposizione dello sfondo.
Nella foto ambiente, si tiene conto invece della luce e della lettura
esposimetrica, regolando il diaframma come si fa con la Nikonos, in
modo da dare la giusta esposizione allo sfondo, mentre il flash si
occupa di dare la giusta illuminazione al soggetto. Anche qui, in
condizioni normali, si usa il TTL, in condizioni particolari si imposta
il flash in manuale per dosare la luce.
Il vantaggio delle reflex sta nell'autofocus, nell'inquadratura, nelle ottiche a disposizione.
Non è un argomento facile, bisogna fare esperienza, ognuno poi si crea un suo metodo di lavoro.
Ti consiglio comunque un'attrezzatura che consenta l'uso del TTL,
fondamentale in macro, quando non puoi usare l'esposimetro e comodo
sempre nell'ambiente, soprattutto per scatti al volo, quando non hai
tempo per meditare sulle impostazioni.
Libri non ne conosco, puoi fare una ricerca con Google...
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Ciao
Roberto
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Postato da: leotortora
Postato in data: 11 Luglio 2005 alle 15:28
ho capito...
la nimar purtroppo mi ha chiesto 240 € per uno contatto flash TTL post vendita...
ora vedo se riesco ad arrangiarmi in qualche modo...
per curiosità tu che controlli hai sul tuo scafandro? io ho lo scatto e i diaframmi...
se utilizzassi la luce ambiente potrei quindi impostare in priorità di diaframmi e, regolando solo quelli la macchina mi regolerebbe i tempi come sulla terra giusto? sono necessari "compensazioni" particolari? (ad es una perenne sovra/sottoesposizione?)
altrimenti con il metodo descritto sopra, cioè macchina in manuale, tempo fisso e diaframma regolabile, potrei cmq affidarmi all'esposimetro interno come faccio sempre...
per il falsh manuale invece quali sono le modalità operative in dettaglio?
ciao e grazie
leonardo
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Postato da: scubabob
Postato in data: 11 Luglio 2005 alle 15:58
Sul mio scafandro posso regolare la modalità di lavoro (che comunque in
macro lascio sempre in manuale), tempi, diaframmi, blocco esposizione,
sovra/sottoesposizione, più qualche altra impostazione della macchina,
che comunque non uso mai.
Per le foto ambiente, ci si regola in modo normale, come hai detto:
misuri la luce ambiente e regoli il diaframma in modo che la velocità
sia compatibile con il sincronismo del flash. Non ci sono compensazioni
particolari, magari una leggera sottoesposizione per dare al blu una
maggiore saturazione. Tutte cose da sperimentare, poi ci si fa l'occhio
e alla fine si lavora quasi sempre con diaframmi che possono variare
dal 5.6 all'11 con pellicola 100 ASA.
In macro invece, quando hai bisogno di profondità di campo e usi
diaframmi molto chiusi (tra il 16 e il 32), la lettura esposimetrica
non vale, ti dirà sempre che è sottoesposto. Per questo si lavora in
manuale: nel mio caso (con una Canon) la velocità si auto-imposta su
1/90 (che posso eventualmente ridurre) e io imposto il diaframma in
base al soggetto e alla sua distanza (e alla risposta del TTL, che mi
da un OK sonoro e visivo quando è intervenuto).
Per l'uso del falsh in manuale, ci si regola come in esterno, in base
alla distanza del soggetto e al NG del flash (aumentando di solito di
un diaframma, perchè l'acqua assorbe la luce in maniera
maggiore). Difficile dire regole generali, in acqua le variabili
sono molte, bisogna sperimentare all'inizio, provare la stessa
inquadratura con diaframmi diversi o potenza diversa del flash e poi
controllare i risultati, finchè non si trovano delle impostazioni
standard di base, valide in generale, da modificare poi in base alle
condizioni di ogni singolo scatto.
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Ciao
Roberto
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