Varietà punti immersione
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Data di Stampa: 31 Ottobre 2024 alle 19:07
Topic: Varietà punti immersione
Postato da: AndreaGAS
soggetto: Varietà punti immersione
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 11:16
Visto che c'è stato un piccolo OT in un altro post...
Il numero d'immersioni sicuramente conta per l'esperienza ma la varietà?
Io mi immergo quasi sempre nello stesso posto e, francamente non mi sento impreparato per posti nuovi, anzi.
Forse perché le immersioni le faccio sempre e solo sulle mie spalle ed in queste condizioni:
- punti assolutamente sconosciuti (spesso anche la profondità è ignota) che vanno dalla spianata di sabbia alla parete, agli "scaloni", al blu completo, al relitto, alla grotta da piccola a profonda, ecc.;
- ingresso da barca grande, da barca comoda, da barchetta ballerina, spiaggia, spiaggia infossata con scalata e/o lunga scala per accedervi senza escludere tratti sugli scogli;
- notte, giorno, tramonto;
- bel tempo, brutto tempo, sole, nuvoloso, molto nuvoloso, vento fortissimo (bellissimo, faceva dei chops stupendi);
- estate ed inverno;
- risalite nel blu, anche impreviste (dimenticate ed aggiunte con modifica al post). Per questo porto SEMPRE la boa da decompressione;
- visibilità ottima, normale, scarsa, 2 metri ;
- compagni spesso nuovi e sconosciuti;
- nessun condizionamento relativo ai livelli di brevetto ma solo tranquillità per tutti e da tutti, ognuno sa e deve sapere quello che deve fare;
- condizioni di corrente sconosciute, solitamente tranquilla ma è capitato anche fortissima di notte (che fatica ad andare e... non farsi sparare al ritorno in un altro punto);
- punti sconosciuti quindi orientamento necessario;
- ecc.
Francamente non vedo la difficoltà a trovare condizioni ancora nuove... sono abituato a condizioni sempre nuove.
Che ne pensate, cosa manca ad un subacqueo normale come me per fare queste cose (che ritengo normalissime)? Io credo che sia tutto normale e che anormale sia trovare dei sub brevettati (a vari livelli) che si ritengano incapaci di farlo (a volte lo sono... riflettiamo)
Andrea
------------- ...e quanno che semo in fonno ar boccaletto...
http://www.gasdiving.it - G.A.S. - Gruppo Amatoriale Subacqueo (il NON diving)
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Risposte:
Postato da: zena
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 13:00
io mi immergo al 70% negli stessi punti e credo di conoscerli benino!
ovviamente ho girato un po, ferie, immersioni domenicali e mi sono sempre sentito a mio agio ma questo credo derivi anche dal fatto che facendo la guida ho imparato, col tempo, ad essere autonomo (almeno, credo di esserlo!).
secondo me per considerarsi un sub esperto serve un numero elevato di immersioni ma non 300 immersioni nello stesso punto...
devi avere la possiblità di gestire qualche imprevisto, vedi corrente improvvisa, risalita nel blu non pianificata, gestire qualche errore tuo e del tuo compagno, insomma fare sempre le stesse immersioni non ti fa crescere.
parlo di un'inesperto non di un sub "scafato" che ha si da imparare ma meno di un giovane sub.
altra cosa importante secondo me è una certa predisposizione, ci sono certi sub che si ostinano a dover andare in quel punto a quella profondita pur essendo evidentemente in difficolta solo perchè "lo fanno tutti" bene questi secondo me sono i piu pericolosi perche si ritengono espertissimi ma poi vedi che hanno paura o non sono al 100% a proprio agio con 50 metri d'acqua sulla testa.
ho perso il filo! bene cosa volevo dire.. non me lo ricordo! però nel dubbio piu immersioni si fanno meglio è!
ciao!
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" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 14:17
Ho aggiunto le risalite impreviste nel blu, le avevo dimenticate .
Le correnti assolutamente improvvise capitano ed allora? Quella che è capitata a me era nel solo passaggio possibile e DOVEVAMO passare, di giorno NON c'è e di notte SI, non lo sapevamo.
Per me ogni immersione è diversa eppure vado sempre nella stessa zona.
Per me quando vai vai, non conta il posto. Se hai un problema lo hai indipendentemente che tu sia sotto casa od ai Caraibi, sei sott'acqua ed hai QUEL problema, devi tenere la situazione e risalire (dico in genere, per dire); non vedo differenza tra i posti ma tra le situazioni (es. acqua fredda/calda, notte/giorno, ecc.).
Il numero delle immersioni conta, sempre secondo me, meno della qualità; meglio 10 immersioni auto-gestite che 100 appresso ad una guida e con la capoccia tra le nuvole "tanto c'è la guida".
Predisposto o meno (ognuno è fatto a modo suo) quando viene rilasciato un brevetto uno si prende la RESPONSABILITA' di dichiarare che sei in grado di essere autonomo.
Andrea
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Postato da: fabio
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 14:24
io ho pochissime immersioni, si possono contare sulla mano di un lombrico, e quindi sono forse la persona meno adatta a parlare, però penso che l'immergersi nella stessa zona, non voglia dire ispezionare lo stesso metro quadro di fondale. Per motivi logistici, io batto esclusivamente le coste salentine e il 99% delle volte è una discesa da terra, quindi già i punti si diradano. L'importante e cercare di acquisire esperienze variegate, imparare a leggere il mare dalla superficie ed interpretarlo sotto la superficie; ci possono essere persone con un log da fare invidia a Magellano che però non sono buone di andare in acque fredde, fangose, con visibilità prossima allo zero o infilarsi in grotte dove non vedi più l'uscita, incapaci di risalire una scogliera con l'attrezzatura addosso e mille altre cosucce che possono capitare sotto. Non sempre quntità di immersioni e varieà dei luoghi, corrispondono ad un'effettiva ampiezza delle casistiche che hai dovuto affrontare.
------------- «La felicità è conoscere e meravigliarsi» J. Y. Cousteau
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Postato da: scubabob
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 14:48
Tempo fa, a Manado, ho fatto da guida per una settimana ad un francese,
istruttore con un proprio diving. Ed ho visto con che facilità andava
in crisi ad ogni normale imprevisto, come una leggera corrente, cambio
di percorso, ecc. Due volte poi, in notturna, ha avuto reazioni
isteriche, interrompendo l'immersione.
Morale? Tante immersioni in una limitata area non sempre ti danno una
sufficiente preparazione per sentirti a tuo agio anche in situazioni
nuove.
Altre volte ho notato come subacquei, con alle spalle anche qualche
centinaio di immersioni ma sempre con lo stesso diving/guide, fossero
privi di ogni capacità di navigazione, per l'abitudine a seguire gli
altri. Incapaci di trovare la direzione per il ritorno.
Questo in linea generale, ci sono sempre le eccezioni. Non è una colpa
grave, a meno che il soggetto non si senta un semi-dio e ostenti una
sicurezza che non ha, perchè ha fatto 437 immersioni.
In ogni caso, il numero delle immersioni è importante perchè si impara
sempre qualcosa, da ogni immersione. Ma è anche importante la varietà,
la capacità di 'improvvisare', di affrontare qualche imprevisto, di
fare da 'guida' anche in senso lato o 'mentale', tenendo
d'occhio gli altri o l'eventuale compagno e coordinando le azioni.
Non lo dovrei dire, ma è anche istruttivo il fare immersioni da solo,
magari in posti sconosciuti, perchè quando sei da solo raddoppi o
triplichi i tuoi sensori d'allarme, i controlli dell'aria e delle
attrezzature, osservi con maggior precisione i dettagli per farti dei
punti di riferimento, le tue reazioni fisiche, ecc. Il tutto sempre con
il buon senso, senza strafare e se hai una buona esperienza alle
spalle, cosciente che corri dei rischi maggiori.
Un'ottima scuola è immergersi in posti sconosciuti, dopo aver
analizzato le carte nautiche e l'ecoscandaglio, pianificando
l'immersione ma pronto a cambiare tutto, perchè poi in acqua le cose
non sempre vanno come le avevi previste. Spesso il punto d'immersione
potrà rivelarsi sbagliato, o non il migliore, il fondale rivelarsi poco
interessante, la corrente non ideale in quel momento, ma fa parte del
gioco. L'importante è essere sempre 'aperti', recepire ogni
insegnamento che tutte le immersioni ci offrono.
Forse l'unica regola è questa: essere abbastanza umili da capire che c'è sempre da imparare. In tutte le cose.
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Ciao
Roberto
http://www.robertosozzani.it - Scubabob
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Postato da: zena
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 14:56
Postato originariamente da fabio
io ho pochissime immersioni, si possono contare sulla mano di un lombrico
ma che fffai ci prendi in giro!? un lombrico non ha mani !!!
scherzi a parte.
se fai 100 volte la stessa immersione finisce che inizi a capire come gira la corrente, se perdi il gruppo sai comunque dove sei quindi non vai in panico diverso è chesso perdere il gruppo (senza discuterne i motivi) in un posto nuovo, ovvio che un po d'ansia possa venire quindi se tu non ti agiti per questo vuol dire che hai esperienza o comunque che in acqua sei a tuo agio.
questo secondo me avviene solo dopo tante immersioni in posti diversi.
io conosco abbastanza bene la Haven, quindi posso affermare di essere abbastanza allenato a quel tipo di immersione ma se mi porti in un posto nuovo, anche un relitto, non so come girano le correnti, non so bene com'è l'immersione.
se sono una persona che ha esperienza, magari di diversi anni di subacquea e di diverse immersioni di sicuro affronto meglio un'immersione nuova appunto perche ho esperienza.
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" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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Postato da: fabio
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 15:16
prima che riesca a fare 100 volte la stessa immersione, gli oceani si saranno prosciugati!
Sarà che, appunto, non ne ho molte ma sono ancora tutte una scoperta anche perche nelle calette sotto costa, ad esempio, la corrente varia moltissimo con le condizioni marine. Estremamente istruttiva una lunga immersione in zona limacciosa a fare foto, 4 ore senza toccare nulla! Poi sono spesso un solitario, più per forza che per amore, quindi mantengo sempre la concentrazione su me stesso e quello che mi circonda, riconoscendomi molto nell'ultimo "pezzo" del post di scubabob. PS non immagini che manone hanno i lombrichi!
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Postato da: zena
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 17:03
Postato originariamente da fabio
Poi sono spesso un solitario, più per forza che per amore, quindi mantengo sempre la concentrazione su me stesso e quello che mi circonda
cosa vuoi dire lombricone?! non mi dirai che vai in acqua solo soletto???
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Postato da: fabio
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 17:10
senza esagerare.... ma capita spesso! Andrea non è l'unico cattivo maestro!
Ci sono anche degli allievi peggiori...
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Postato da: zena
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 17:38
Postato originariamente da fabiosenza esagerare.... ma capita spesso! Andrea non è l'unico cattivo maestro! Ci sono anche degli allievi peggiori...
pubblicamente ti dico che sei matto e scriteriato!!! non si va in acqua da soli..
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Postato da: fabio
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 17:48
Critica accettata! Matto di sicuro!
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Postato da: iacchetti
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 17:53
Anch'io non ho tante immersioni come voi mostri, e fino all'anno scorso facevo immersioni solo con diving. Ho fatto tante volte la stessa immersione con il diving, è vero che ogni volta non è mai la stessa cosa però confermo che immergendosi con una guida si tende a non responsabilizzarsi. Quest'anno invece ho cominciato a fare immersioni per conto mio con alcuni amici, innanzitutto in posti nuovi ed è vero che non avendo la guida ci si sente più responsabili.
Con la mia poca esperienza posso dire che ad ogni immersione si impara qualcosa e ci si sente sempre più sicuri di quella precedente.
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Postato da: nucciodiver
Postato in data: 04 Dicembre 2007 alle 18:18
La mia esperienza, quella per intendersi in cui mi sono "fatto le ossa", l'ho fatta immergendomi perlopiù in coppia con un amico fidato, senza la guida, senza diving, e sbagliando 9 volte su 10 il punto d'uscita, perdendoci, risalendo nel blu anzichè sulla parete o lungo la cima dell'ancora; perdendo il pallone di segnalazione ... ; combinandone, in poche parole, di cotte e di crude. Ma tutto ciò è servito per acquisire sicurezza e confidenza e soprattutto per conquistare piano piano quel "senso dell'orientamento" che in altre occasioni si è poi rivelato fondamentale sia per la mia sicurezza che per quella dei miei occasionali compagni d'immersione. Viaggiando, infatti, in luoghi più o meno sperduti all'estero me ne sono capitate di tutti i colori con i vari diving e guide locali, e se non avessi avuto un pò di esperienza, maturata come vi ho detto, sarebbero stati problemi seri.... Questo tipo di esperienza mi è servita, inoltre, per quando ho fatto la guida per un breve periodo: l'abitudine a gestire autonomamente un'immersione ti dà infatti quella sicurezza necessaria a quando hai con te un gruppo da portare sott'acqua. Condivido assolutamente, infine, quanto detto da Roberto circa l'umiltà. Io per primo, quando mi immergo in un luogo che non mi è particolarmente "familiare", mi affido alla guida di turno ... salvo poi essere comunque sempre pronto ad agire e prendere l'iniziativa in caso di problemi. Perchè ritengo personalmente che te e solo te sei responsabile della TUA immersione, e mai e poi mai affiderei totalmente la mia sicurezza sott'acqua nelle mani di un altro.
A scanso di equivoci, vi dico che comunque il mio curriculum si limita per ora a meno di 500 immersioni, di cui oltre 150 fatte in Italia e le altre in 10 nazioni diverse. Per cui, rispetto a molti di voi, ancora ne ho di bombole da "seccare".... Saluti a tutti
------------- Francesco
"Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare....."
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Postato da: zena
Postato in data: 05 Dicembre 2007 alle 11:43
Postato originariamente da nucciodiver
ritengo personalmente che te e solo te sei responsabile della TUA immersione, e mai e poi mai affiderei totalmente la mia sicurezza sott'acqua nelle mani di un altro.
vero, verissimo, santo subito nuccio!
ogni sub è brevettato quindi deve essere responsabile per se stesso.
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" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 05 Dicembre 2007 alle 15:14
Postato da: nucciodiver
Postato in data: 05 Dicembre 2007 alle 15:24
Bravo Andrea, facciamolo passare questo messaggio a TUTTI i subacquei.
E qui chiamo in causa quelli un pò più esperti, anche perchè un neofita ben si guarderebbe da andare solo... Purtroppo più ci si sente sicuri e più ti vien voglia di provare l'ebbrezza di un'immersione in solitaria.
Anche a me l'idea mi aveva sfiorato più di una volta, specialmente quando hai una voglia matta di andare sott'acqua e quel sabato o domenica non trovi nessuno che possa o voglia venire con te..... che rabbia !
Ma lo ribadisco, e mi raccomando ragazzi, MAI SOTT'ACQUA DA SOLI
------------- Francesco
"Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare....."
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Postato da: AndreaGAS
Postato in data: 05 Dicembre 2007 alle 16:58
Postato da: zena
Postato in data: 05 Dicembre 2007 alle 17:19
Postato originariamente da AndreaGASBon, torniamo a parlare di varietà d'immersioni?
si va prima che arrivi il cartellino giallo!
altra motivo per cui io sostengo che 200 immersioni nello stesso punto siano semi-inutili è questo.
poniamo il caso che io abbia fatto 300 immersioni tropicali, mutino, octopus insomma attrezzatura leggera.
poi devo fare immersioni da noi ed ecco che arrivano i 2 primi stadi, la bombola pesante, la stagna, mare scuro, freddo insomma tutte fonti di stress quindi il sub tropicale con 300 immersioni si ritrova a dover ricominciare, certo non da zero ma è un nuovo stile di immersione.
(o.t. voglio tornare nelle filippine a fare immersioni solo con la magliettaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa )
ciao
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