Stampa la pagina | Close Window

Adattamenti per vivere negli abissi

Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Biologia Marina
Nome del Forum: Raccolta Articoli
Descrizione del forum: Riassunti di articoli tecnici e divulgativi tratti dalle riviste del settore. Un ottimo sistema per essere informati ed informare. Origine ed autore dell'articolo sono indicati all'interno.
URL: http://www.mondomarino.net/forum/forum_posts.asp?TID=1574
Data di Stampa: 10 Novembre 2024 alle 23:17


Topic: Adattamenti per vivere negli abissi
Postato da: will.I.am
soggetto: Adattamenti per vivere negli abissi
Postato in data: 25 Settembre 2005 alle 02:15

E' difficile pensare che nelle pofondità oceaniche esistano forme di vita che si siano perfettamene adattate all'ambiente in cui vivono. Talvolta questi adattamenti sono stupefacenti. La maggioranza dei pesci abissali, ad esempio, è dotata di corpi dai tessuti molli per resistere alla fortissima pressione dell'acqua e bocche enormi con lunghi denti sporgenti per trattenere le prede, che in questo tipo di ambiente scarseggiano. In alcune specie c'è una grandissima differenza tra maschi (che rimangono minuscoli) e femmine (che sono invece enormi); quando un maschio incontra una femmina si attacca a lei con i denti fino a che i due corpi non si fondono insieme. Un'altra caratteristica comune tra gli animali abissali è la bioluminescenza; il colore della luce prodotta varia a seconda dell'organismo. Nella maggior parte dei casi la luce viene prodotta da batteri simbionti, che ricevono una superficie sicura su cui far crescere la colonia. La luce viene prodotta modificando la catena respiratoria che avviene nei mitocondri; al posto dell'anidride carbonica, infatti, si lega ossigeno ad alcuni elettroni producendo luce. Questa reazione viene catalizzata dall'enzima luciferasi, che si attiva solo attraverso una sostanza chiamata autoinduttore; questo si accumula con il crescere della colonia. Per questo un singolo batterio non è in grado di produrre luce, mentre una colonia che vive in simbiosi con un organismo invece si. Altre specie di batteri sono state trovate all'interno dei camini dei vulcani attivi (e quindi anche delle dorsali oceaniche), dove si hanno condizioni estreme, molto simili a quelle in cui si trovava la Terra poco dopo la sua formazione; si presume quindi che queste siano tra le prime forme di vita comparse sulla Terra, appartenenti al gruppo degli Archibatteri. Nelle vicinanze delle dorsali oceaniche si è sviluppato un ecosistema totalmente differente dal nostro. Qui vivono in fatti gamberi e vermi giganti che stazionano il molle fondale in cerca di cibo; ma la cosa più straordinaria è che i produttori primari (principalmente batteri), sintetizzano anidride solforosa, che esce di continuo dalle spaccature delle dorsali, al posto dell'anidride carbonica. Molti sono ancora gli organismi da scoprire e le cose da imparare; per questo sono in corso numerose ricerche. Basti pensare che un biologo trovò, su un fondale sabbioso, la carcassa di una balena che stava venendo divorata da strani vermi; analizzandoli in laboratorio scoprì che erano di una specie sconosciuta ed erano tutte femmine: i maschi vivevano all'interno di esse ed erano microscopici, servivano solo per la riproduzione.



-------------
Ciao

William



Risposte:
Postato da: stellinamare200
Postato in data: 25 Settembre 2005 alle 11:38

Vedo che ti sono serviti i files sulla bioluminescenza che ti ho inviato tempo fa

Mi fa molto piacere

Aida

 



-------------
Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001



Stampa la pagina | Close Window