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Splenectomia

Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Subacquea
Nome del Forum: Medicina
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Data di Stampa: 20 Novembre 2024 alle 14:23


Topic: Splenectomia
Postato da: filippos
soggetto: Splenectomia
Postato in data: 29 Giugno 2005 alle 17:05

Gentile medico, mi chiamo filippo e sono un apassionato subacqueo.

E' da tanto tempo che pratico immersioni con ARA e non ho mai accusato nessun problema, quattro mesi fa però ho avuto un incidente e mi hanno asportato la milza.

Volevo chiederle se questo evento e tutto ciò che ad esso è legato come ad esempio l'aumento di piastrine nel sangue possa mettere in pericolo la mia salute esponendomi maggiormente al pericolo di una embolia gassosa.

Grazie



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filippo



Risposte:
Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 29 Giugno 2005 alle 17:34
Ciao Filippo,

la splenectomia, raggiunto una buona guarigione della ferita chirurgica,
non costituisce controindicazione al proseguimento dell'attività
subacquea.
La presenza di eventuali fratture ossee, derivanti dall'incidente, porta ad
aspettare almeno sei mesi prima di riprendere ad immergersi.

Ugo

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Il Medico on Line non cura i pazienti, non prescrive farmaci e non sostituisce la visita medica!

Dott. Ugo Gaggeri
Medico del lavoro
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Postato da: Alex
Postato in data: 07 Luglio 2005 alle 17:06
Ugo,scusami se mi intrometto in questo post, ma secondo te un aumento delle piastrine non puo' far aumentare il rischio di un trombo e quindi una possibile embolia dato che e' maggiore il numero di piastrine che possono aggredire eventuali bolle gassose presenti nel circolo?

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Ciao
Alex


Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 07 Luglio 2005 alle 21:08
Ciao Alex,

non vi è un aumentato rischio in quanto non sono le piastrine ad iniziare,
come primum movens, la genesi della MDD.
E' la presenza di bolle gassose di N2(non più silent bubbles), non
eliminate a livello polmonare e riversatesi nel circolo sistemico ad attivare
il meccanismo di aggregazione piastrinica, non legata al numero di
piastrine circolanti
, con formazione di trombi e/o emboli lipidici e
quindi di MDD conclamata.

Ugo

P.s se interessa, posso descrivere più dettagliatamente la patogenesi dell'
MDD.

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Dott. Ugo Gaggeri
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Postato da: ilariasd
Postato in data: 09 Luglio 2005 alle 09:45

Ogni informazione in più è sempre ben accetta!!

Ilaria



Postato da: Ugo Gaggeri
Postato in data: 13 Luglio 2005 alle 15:05
Le bolle si formano negli interstizi intracellulari e nel sangue venoso; nel
sangue arterioso la loro presenza è alquanto rara per effetto della
pressione del grande circolo che è assai più elevata rispetto a quella dei
tessuti circostanti.
Le bolle sono suddivise in stazionarie - che, agendo come corpi estranei
nei tessuti, provocano congestioni, lacerazioni nei muscoli e nelle
articolazioni: sono meno pericolose in quanto ridotte dalla
ricompressione - e circolanti - veri e propri emboli gassosi responsabili
dei gradi più severi di M.D.D. con una sintomatologia diversa a seconda
dell'ostruzione vascolare da esse causato -.
Tale ostruzione vascolare può determinare compromissione di organi o
tessuti con infarti o rammollimenti (conseguente all'interessamento di
grossi vasi) o, per effetto di una ostruzione periferica multipla, stasi di
circolo e di conseguenza anossia tissutale, acidosi metabolica e
ipovolemia da aumento della permeabilità. L'ostruzione capillare
polmonare provoca, per un aumento delle resistenze vascolari, un
aumento pressorio del piccolo circolo, una costrizione bronchiale ed un
edema peribronchiale.
Le reazioni più importanti che avvengono a livello della bolla, e che
portano alla formazione di trombi e/o emboli, sono essenzialmente la
copertura della bolla stessa da parte di lipidi, fibrina, piastrine e proteine
degradate con successiva liberazione di mediatori chimici che,
provocando un'ulteriore reazione della piastrine circolanti, determinano
una loro maggiore aggregabilità ed un convolgimento degli eritrociti. Tale
catena di eventi porta ad una microcoagulazione intravasale con
flocculazione dei lipidi ematici.

In conclusione, voglio sottolineare che la maggior parte delle M.D.D. più
severe sono legate ad errori del profilo dell'immersione anche se esistono
fattori individuali (quali pervietà del forame di Botallo, traumatismi/
fratture recenti, aumento della CO2 ematica, obesità. ipotermia, età,
alimentazione e tossici voluttuari - alcool e fumo -) che ne possono
condizionare l'insorgenza.

Ugo

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Dott. Ugo Gaggeri
Medico del lavoro
Esa Diveleader Instr.



Postato da: ilariasd
Postato in data: 13 Luglio 2005 alle 16:06

Sei stato molto chiaro

Grazie

Ilaria



Postato da: scubabob
Postato in data: 13 Luglio 2005 alle 16:38
Mi associo, grazie!

PS: non avevo mai sentito definire fumo e alcool 'Tossici voluttuari'...


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Ciao
Roberto

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Postato da: Alex
Postato in data: 09 Settembre 2005 alle 12:27

Grazie Ugo per le delucidazioni e scusa per il ritardo della mia risposta.

Tempo fa in rete girava "I misteri della Deco" di Giovanni Marola che spiegava alcune cose, concetti che poi ho ritrovato sul libro di B.Gilliam circa le immersioni con i gas.

Ecco il link, peccato che il nomignolo non aiuti http://sugar.iet.unipi.it/Scuba/Varie/deco.htm - http://sugar.iet.unipi.it/Scuba/Varie/deco.htm

 



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Ciao
Alex



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