I FOSSILI, LA PASSIONE DI UNA VITA
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Topic: I FOSSILI, LA PASSIONE DI UNA VITA
Postato da: Simone Casati
soggetto: I FOSSILI, LA PASSIONE DI UNA VITA
Postato in data: 17 Febbraio 2009 alle 22:08
http://www.youtube.com/watch?v=xZ4bsFEmigY - http://www.youtube.com/watch?v=xZ4bsFEmigY
I fossili presenti in queste teche rappresentano in modo
tangibile la dedizione per la paleontologia che Nedo Malpassi ha avuto
durante tutta la vita. La sua passione ha avuto inizio nei primi anni settanta durante una battuta di pesca sul fiume Albegna. Il
giovane Nedo Malpassi, insieme al fratello Valerio, risalendo il fiume
notarono un banco di sabbia sul margine del corso dacqua con alcuni
ammassi di conchiglie di origine marina. Incuriosito dalla presenza
di tali organismi ben lontani dalla costa, da quel giorno Nedo iniziò
ad appassionarsi alla geologia e alle scienze della terra. Con
lentusiasmo e la meraviglia di un bambino e la tenacia e lo scrupolo di
un vero accademico, non solo si mise a cercare fossili in tutta la
Toscana, ma anche a documentarsi il più possibile sugli albori della
nostra regione. La semplice raccolta di esemplari non poteva
infatti soddisfare la curiosità di Nedo né rispondere alle sempre più
numerose domande che aumentavano di fronte alle centinaia di fossili
ritrovati. La svolta arrivò alla fine degli anni settanta quando,
durante lo svolgimento di una mostra paleontologica a Montatone,
l'autodidatta Nedo, con l'inseparabile fratello Valerio, incontrò il
Dottor Menotti Mazzini, curatore del Museo Paleontologico di Firenze. Tra i due nacque subito una assidua collaborazione che portò negli anni risultati straordinari. Dalle
ricerche sul campo dei fratelli Malpassi fu ricavato un gran numero di
pubblicazioni scientifiche sia su singoli ritrovamenti sia su nuove
località fossilifere assai ricche di fauna. Il Valdarno fu meta preferita da Nedo. In
anni di continue esplorazioni riportò alla luce ogni tipo di mammifero
comprese specie fino a quel momento mai recuperate in quella zona
geografica come istrici, tapiri o antichi e misteriosi felini. Spettacolare
fu poi la scoperta della località fossilifera di Casa Frata (presso
Terranova Bracciolini, Arezzo) dalla quale emersero antichi canidi,
orsi, equidi, ghepardi, elefanti, varie specie di cervi e perfino
rinoceronti. Tra un cranio intero di gavia recuperato presso Empoli
e importantissimi resti di scimmie e di felidi riportati alla luce a
Baccinello (Grosseto), Nedo Malpassi non mancò mai di informare la
comunità scientifica in modo da valorizzare al massimo i reperti e da
poterne ricavare il maggior numero di informazioni. Questo
atteggiamento costruttivo ed aperto portò anche a riconoscimenti e
ringraziamenti ufficiali da parte dell'Università di Firenze. Una
menzione particolare va anche rivolta alle capacità di sopraffino
restauratore mostrate da ogni pezzo conservato: in ore di paziente e
delicato lavoro per Nedo era possibile riscoprire ogni minimo dettaglio
fino quasi alla perfezione. Dolcezza e decisione del tocco uniti
allingegno nel crearsi da solo gli strumenti adatti: capacità ed
inventiva sicuramente derivate dal suo vero lavoro di argentiere. Il
GAMPS nel ricordare la figura speciale di Nedo Malpassi desidera
ringraziare sentitamente i parenti e gli amici che hanno deciso di
conservare il ricordo del loro caro nel nostro museo.
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