Ciao a tutti,

leggendo l'articolo sui cefalopodi non si può rimanere stupiti dall'intelligenza di questi animali...insomma non è solo la natura che li dota di un istinto mimetico ma pare imparino anche a cambiare forma e colore apprendendo dalle creature marine che li circondano...

Ora a me viene da riflettere come si fa a prendere tali creature e rivoltarli come calzini, sbatterli sugli scogli o morder loro la "testa" per finirli e poterli mettere in padella...

Mi viene anche da pensare agli squali, animali imponenti e, secondo me, affascinanti, che vengono privati di pinne considerate "afrodisiache" e poi gettati a morire in mare... o ancora penso alle aragoste, buttate nell'acqua bollente per cuocerle (io mi domando quanti ristoranti le stordiscano con una scarica elettrica al fine di ridurre la loro sofferenza...)

Mi chiedo...sono io che son troppo sentimentalista (premetto che son vegetariana) o anche gli altri amici del mare non riescono a sopportare la visione di una creatura stecchita nel piatto quando un attimo prima la seguivano romanticamente tra le onde???

son curiosa di sentire che ne pensate...rispondetemi in tanti...

Simo

Ciao!

Associare gli squali, uccisi solo per le pinne (come gli elefanti o i rinoceronti per le zanne),cosa che trovo fuori dal mondo visto chele pinne come le zanne non hanno nulla di afrodisiaco, con le aragoste che finiscono in pentola mi sembra un pò eccessivo... trovo invece aberrante mangiare i datteri di mare visto che per mangiare la loro famosissima zuppa si deve distruggere almeno 1 metro quadrato di fondale che rimarrà degradato per decenni..non so se hai mai visto come è uno scoglio dopo che sono passati i datterai...

Non sta scrivendo una persona senza cuore o a cui non interessa l'ambiente..sono laureata in scienze ambientali con indirizzo marino quindi penso di conoscere bene le problematiche legate all'ambiente e ai suoi abitanti però penso che sia più utile cercare di salvaguardare l'ambiente dall'inquinamento e forse gli organismi vivrebbero meglio.

Poi da che mondo è mondo l'uomo è anche un carnivoro e non ci trovo niente di male a mangiare i calamaretti fritti, una bella orata al forno o due sarde alla griglia..

Ciao

Io penso che il problema non è se mangiare o meno gli animali, ma come essi vengono allevati e/o catturati. Un conto è il pollo d'allevamento in batteria o le mucche alimentate con le farine animali, ed un altro, per esempio, un pollo ruspante o animali al pascolo. Insomma, credo molto al tipo e alla qualità di vita degli animali allevati, al rispetto loro e dell'ambiente in cui vivono. Per un polpo essere predato da una murena o pescato non fa grande differenza, ma se per pescarlo devo compromettere o devastare un ambiente oppure mettere a rischio l'esistenza della specie.... Concordo però sul fatto che la nostra alimentazione è troppo ricca di alimenti di derivazione animale, e che una presenza maggiore di vegetali nella dieta sarebbe più salutare per noi e per il mondo animale.

Ehy Marstefa!!

ma parli di quelle stesse cernie che sembrano cagnolini e vengono incuriosite a farsi accarezzare?? Almeno ...io così le ho viste in molti documentari...

Ilaria, io ammetto di essere di parte quando parliamo di questi argomenti...ma quando parlo delle aragoste non penso a delle creature dallo sguardo da cerbiatto modello Bambi... però penso che il modo di ucciderle bollendole vive sia crudelissimo!! Non penso soffrano tanto meno rispetto agli squali, ai rinoceronti o elefanti di cui parlavi tu...anche se il motivo per cui vengono uccise è diverso senza dubbio...

Però concordo a pieno con l'idea di Mauro...

Cioè, io apprezzo quelle popolazioni che vivono nelle foreste tropicali e uccidono solo quello che possono mangiare...niente di più!!

Comunque io non riesco a vederne un piatto succulento di un animale che fino ad un attimo prima cercavo per godermelo nel suo ambiente naturale...

Comunque mi piace sentire ogni idea e opinione...ne aspetto altre!!!

A presto ragazzi...

(P.S x Marco: il corso lo faccio a giugno, ho un amico istruttore molto bravo che inizierà con la bella stagione ad insegnare al fine di evitare traumi da temperature artiche in mare!!!)

Simo

Sul fatto che un'aragosta soffra quanto un rinoceronte o uno squalo non sono per niente d'accordo...solo per un discorso che il sistema nervoso di un'aragosta non è molto sviluppato.

Mauro ha perfettamente ragione sul discorso che al polpo non cambia niente se viene fiocinato o mangiato dalla murena....in fin dei conti questa è la catena alimentare...

Ribadisco il fatto che ci vorrebbe più attenzione sull'ambiente e sulla sua conservazione cominciando a combattere il sovrasfruttamento delle risorse che ha conseguenze gravissime sugli organismi (basti pensare che a causa del sovrasfruttamento la triglia negli anni ha modificato la sua biologia..ma questo è solo uno dei tanti esempi)

Spero che da vegetariana convinta tu non utilizzerai scarpe, abbigliamento o quant'altro di pelle perchè altrimenti è un controsenso visto che anche quelli sono animali stecchiti..più stecchiti di quelli nel piatto!

Non ti preoccupare Ilaria sul fatto degli accessori in pelle...Non ne uso e non uso cosmetici testati su animali...su qualunque cosa sto sempre attenta e ne controllo la composizione e la provenienza...nel senso che cerco di essere una vegetariana coerente anche se è difficile...ma ormai son 10 anni che vivo così e ne son soddisfatta...

Per l'aragosta, son d'accordo sul fatto che magari il suo sistema nervoso sia più semplice di quello di altri animali...trovo tuttavia che sia ugualmente un metodo barbaro il modo con cui vengono cucinate...insomma...non penso facciano comunque i salti di gioia nell'acqua bollente!!!

Sul discorso della conservazione dell'ambiente e dell'idea di combattere il sovrasfruttamento delle risorse concordo in pieno con te ... 

Ti faccio i miei complimenti perchè di vegetariani ce ne sono tanti ma non molti sono coerenti fino in fondo come te!

Beh Marco, non ti preoccupare per la battuta...Comunque ora qualche cernia sta tirando un sospiro di sollievo...ehehehe

Riguardo al tuo discorso sul valutare l'importanza del mare...

beh credo che il nostro compito di amanti del mare sia proprio quello di puntare sull'eco turismo e permettere anche ai più piccoli di conoscere l'importanza di un mare sano e pulito, che non sia sfruttato...

Mi viene in mente un documentario che parlava del bracconaggio degli animali esotici...beh insomma alla fine la gente locale che vendeva cuccioli di pappagalli per pochissimi soldi, si rendeva conto che portando i turisti a vederli dal vivo alla fine il suo guadagno era migliore perchè si trattava di un lavoro portato avanti nel tempo e che garantiva un futuro...

di conseguenza questo era un modo per spingere questi ex-bracconieri a difendere questi animali e il loro habitat ...dispiace pensare che il concetto di base da cui parte il tutto è la rendita economica ma se la natura ne trae beneficio...perchè no?? 

Anche il sub può fare molto...credo...

Siete d'accordo?

Simo

Bhe, credo che il concetto di sfruttamento sostenibile valga per tutte le risorse, e in particolare per quelle limitate. E' anche vero che l'educazione comincia sin da bambini. Ma io credo anche che certe risorse hanno un valore che va molto al di la di quello economico. Il pianeta su cui viviamo è uno, distrutto questo che si fa? Si vive coi soldi?

Bye

 aggiungerei che se tutti i maxmedia cominciassero a trasmettere, "martellando" ,degli spot al fine di convincerci che questo pianeta non ci appartiene, tutto quello che vediamo e/o tocchiamo lo dobbiamo lasciare tale e quale se non migliore ai posteri , penso che qualcosa cambierebbe.

Comunque la speranza è sempre l'ultima a morire.

Ciao

Hai ragione Mauro,

col mio discorso volevo dire che però, per gente che non ha i soldi per un pasto mi pare più facile partire da un discorso di base economico...con questo non dico che non si deve dare alle nuove generazioni un' educazione ambientale...anzi...anche quella necessita!! se ne parla troppo poco...anche da noi paese "evoluto"...

In fondo, se l'eco turismo insegna che è più bello vedere i pesci nel mare, piuttosto che i cestelli delle lavatrici arruginiti...beh...ben venga anche un discorso di tipo economico...non sei d'accordo?

Io son pienamente d'accordo comunque sul fatto che invece bisogna pensare che noi siamo solo di passaggio sulla Terra e che non è giusto lasciare a chi viene dopo una gran discarica...A livello personale il mio non è un discorso economico...di base io son proprio convinta che la Natura vada rispettata!!

Concordo con Franco62, dobbiamo insegnare a rispettare il pianeta...Io ai miei alunni faccio sempre raccogliere cartacce...abbiamo anche iniziato un progetto di reciclaggio della carta...a volte però è una lotta contro i mulini a vento perchè non solo le scuole devono inseganre il rispetto dell'ambiente, ma anche le famiglie, le varie agenzie educative...gli adulti in generale...Dobbiamo tutti dare l'esempio!!

Son contena comunque che si stia parlando di un argomento così vasto e importante!!

Bravi ragazzi, impegnamoci tutti perchè il mare continui a ospitarci tra le sue meraviglie e ci sveli i suoi segreti!!

Simo

Prova a coinvolgere i tuoi colleghi/e ed i genitori e vedrai che  non lotterai contro i mulini a vento.

Ciao

Infatti. E' prima di tutto il nostro modo di essere, il nostro agire quotidiano. Le piccole cose anche di ogni giorno; il fare la spesa pensando a ciò che si acquista. Mulini a vento? e perchè? In fondo, proprio perchè siamo in una società di consumo, noi possiamo scegliere come consumare. Certo, fino ad un certo punto. Se mancano i soldi per arrivare a fine mese probabilmente certe scelte sono più difficili. Però è vero che vengono proposti modelli di vita difficilmente sostenibili (per fortuna) dove conti se hai o come sembri; dalla bella macchina potente (per poi essere imbottigliato come tutti nel traffico cittadino, con velocità inferiori di quando si andav a cavallo), alla vita fatta di feste tutte con gente bellissima e ricchissima. l'immagine. A volte sembra di vivere all'interno di un spot pubblicitario. Sta a noi, poi, scegliere se uniformarsi o meno.

Comunque il buon esempio non guasta mai.