Ciao
io vedo due generi di problemi:
il primo è legato alla possibilità di perdite d'aria;
il secondo invece è connesso a mancanza di informazioni sull'aria residua.
Per il primo punto i sistemi a frusta, per quanto dotati di valvole e meccanismi di sicurezza, sono sicuramente più a rischio. In fondo più fai circolare aria ad alta pressione in giro per fruste e congegni vari più sono alti i rischi di andare incontro a perdite d'aria anche consistenti. Un sensore attaccato direttamente al primo stadio riduce sicuramente questo problema.
Per contro le trasmissioni distanza di informazioni rendono l'oggetto più sofisticato e ti sottopongono più facilmente a situazioni a rischio. In particolare mentre la rottura dello strumento è una situazione potenzialmente "grave" ancor peggio è l'eventualità di misurazioni sbagliate, soprattutto se per eccesso.
Personalmente sono un po' indietro perché uso ancora un manometro analogico, ma sono convinto che indipendentemente dalla opinione dei sub "datati" come me, il futuro sia dei computer integrati con sistemi a sonda. Un computer tipo orologio e un "tappetto" sul primo stadio è sicuramente un sistema più accattivante del classico padellone attaccato ad una frusta.
C'è comunque un aspetto che non piace dei computer integrati con il manometro, indipendentemente che siano a frusta o a sonda
Il computer è uno strumento "personale" che ti deve seguire in tutte le tue immersioni, Il manometro molto meno. Se per caso di vuoi immergere con l'erogatore e manometro non tuo o imprestare il tuo octopus ad altri, devi smontare e rimontare il tutto...
Un saluto
massimiliano