Consiglio vendita foto
Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Fotografia e Video Sub
Nome del Forum: Fotografia Tradizionale
Descrizione del forum: Qui si parla di tutto ciò che concerne la fotografia subacquea tradizionale, scambio di conoscenze, richieste, spiegazioni ed opinioni su tecniche ed attrezzature.
URL: http://www.mondomarino.net/forum/forum_posts.asp?TID=2038
Data di Stampa: 14 Novembre 2024 alle 17:25
Topic: Consiglio vendita foto
Postato da: Alex
soggetto: Consiglio vendita foto
Postato in data: 03 Febbraio 2006 alle 09:59
Ciao a tutti, vorrei chiedere un consiglio.
Ho un bel po di scatti penso apprezzabili, per il momento nessuno subacqueo, che vorrei vendere.
Come posso procedere? A chi rivolgermi?? Se faccio un mio sito Web in cui le pubblico puo' aiutare?? E' lecito mettere il proprio nome sulla foto, in maniera tale che non disturbi la visione del soggetto ritratto?? I prezzi quanto variano??
Sono un po di domande ... abbiate pazienza
Non intendo arricchirmi,ma solo rientrare con le spese di rullini e sviluppi
Grazie
------------- Ciao
Alex
|
Risposte:
Postato da: makalu1
Postato in data: 06 Febbraio 2006 alle 20:32
a chi lo dici, vogliono tutti roba gratis e a volte e' un problema averla indietro!!!
------------- zanini marco
|
Postato da: Antonino1
Postato in data: 08 Febbraio 2006 alle 05:23
a chi lo dici, vogliono tutti roba gratis e a volte e' un problema averla indietro!!!
[/QUOTE]
IL mercato è saturo di gente che per recuperare le spese di viaggio svende tutto, anche la mamma. Spesso la qualità "nun se pò guardà" ma tanto il lettore medio è di bocca buona, per usare un eufemismo!!! Io ho scelto di tenere per me le mie opere, preferisco fare un gradito regalo (solo a chi lo sa apprezzare) che prostituirmi.
Valuta tu ma preparati a sentirti rispondere "le peggio cose" tipo: "un rullino ha 36 pose, te le pago 2,50 euro l'una, mi sembra corretto?!!!!!"
Ciao e in bocca al lupo.
|
Postato da: makalu1
Postato in data: 08 Febbraio 2006 alle 18:53
Ma avete visto che a pubblicare sono sempre quelli?
Alcuni come ghisotti sono veramente validi, e fanno articoli di ottima qualita'.
Altri pubblicano cfoto banali, brutte, e di posti stravisti, .
Mi hanno detto che su riviste straniere si puo' avere piu' fortuna
------------- zanini marco
|
Postato da: Alex
Postato in data: 09 Febbraio 2006 alle 13:57
Grazie x le risposte
Spero in qualche botta di fortuna, ma forse e' meglio che mi attrezzi per un sito Web anche se non so fino a quanto puo' servire. Magari dovro' girare qualche negozio di arredamento o generi affini per vedere se intendono esporre, ... boh
------------- Ciao
Alex
|
Postato da: Francesco
Postato in data: 09 Febbraio 2006 alle 14:52
Postato originariamente da makalu1
Ma avete visto che a pubblicare sono sempre quelli?
Finchè le riviste trovano qualcuno disposto a cedere le foto gratis, dubito che ci sarà grande spazio per "fare carriera" nel campo, tranne (forse) se sei Doubilet...
------------- Ciao, http://biodiving.blogspot.com - Francesco
|
Postato da: Mister Foca
Postato in data: 09 Febbraio 2006 alle 17:20
Mettiti il cuore in pace, il mercato editoriale è un bidone, in pratica non esiste; non pagano, se pagano ti danno pochissimo, vogliono gli originali se lavori in pellicola e la perdono, questo vale anche per le agenzie, in pratica non c'è trippa per gatti; l'unica possibilità è vendere a direttamente a potenziali utilizzatori che utilizzano le foto stampate in una certa misura per arredamento. Augh. auguri da Mister Foca
|
Postato da: makalu1
Postato in data: 09 Febbraio 2006 alle 17:43
bhe insomma non direi che certi fotografi che pubblicano su certe riviste lo facciano a gratis!!!
il problema e' che sono sempre quelli e quei pochi si fanno pagare.
comunque un amico che pubblica altro genere di foto, mi ha detto che bisogna insistere e insistere fin o a renderli per stanchezza
------------- zanini marco
|
Postato da: Francesco
Postato in data: 10 Febbraio 2006 alle 10:56
Postato originariamente da makalu1
bhe insomma non direi che certi fotografi che pubblicano su certe riviste lo facciano a gratis!!!
il problema e' che sono sempre quelli e quei pochi si fanno pagare.
Boh, forse sarò male informato io, ma mi risulta che praticamente nessuno faccia il fotografo subacqueo "di professione". Visti i costi dell'attrezzatura subacquea, tanti sono professionisti in altri campi (dentisti, medici, ecc..) che non hanno bisogno di guadagnare più di tanto con le fotografie, e spesso si accontentano di avere il nome pubblicato o poco più.
Se tieni conto di quanto chiede un fotografo di un matrimonio (anche 1000 euro per mezza giornata di lavoro, e con le digitali senza neanche i costi dei rullini), prendere 50 euro a pagina (testo + fotografie - è questa la tariffa più comune, mi risulta da fonti certe) mi sembra davvero equivalente a "gratis"
------------- Ciao, http://biodiving.blogspot.com - Francesco
|
Postato da: Antonino1
Postato in data: 11 Febbraio 2006 alle 16:56
Boh, forse sarò male informato io, ma mi risulta che praticamente nessuno faccia il fotografo subacqueo "di professione". Visti i costi dell'attrezzatura subacquea, tanti sono professionisti in altri campi (dentisti, medici, ecc..) che non hanno bisogno di guadagnare più di tanto con le fotografie, e spesso si accontentano di avere il nome pubblicato o poco più.
Se tieni conto di quanto chiede un fotografo di un matrimonio (anche 1000 euro per mezza giornata di lavoro, e con le digitali senza neanche i costi dei rullini), prendere 50 euro a pagina (testo + fotografie - è questa la tariffa più comune, mi risulta da fonti certe) mi sembra davvero equivalente a "gratis"
[/QUOTE]
Ciao, mi permetto di integrare da una parte e dissentire da un'altra.
Quasi tutti i bravi fotogiornalisti sub (specifico fotogiornalisti perchè solo foto senza testo non vai da nessuna parte) , integrano con collaborazioni, sponsorizzazioni, consulenze editoriali etc etc . Non si vive di solo pane, e sto parlando di gente veramente valida, che si conta sulle dita di 2 mani (per essere generosi) e su ciò nulla di strano. Rimane poi quella marmaglia che (con la complicità della stampa più o meno specializzata) pubblica "aggratise" o quasi, giusto per i motivi da te citati e, non mi stancherò mai di sostenerlo, per la cultura dell'immagine che in Italia è pari a 0 ( leggasi zero). Comunque articoli validi con buone foto possono arrivare anche a 500 euro su una rivista del settore, abbastanza di più se possono interessare riviste a più alta diffusione. Questo per l'integrazione.
Dove dissento, è invece sul paragone fotografo di cerimonia. L' ho fatto per professione per alcuni anni e ora solo per gli amici visto che mi occupo di altro. Allora, tenendo presente che il mercato è invaso da gente che la macchina fotografica non sa neanche come si tiene in mano, che comunque questa gente continua a lavorare poichè la clientela spesso è peggiore del fotografo, ci tengo a sottolineare che per raggiungere livelli di eccellenza in questo campo sono necessari lo stesso studio e impegno e dedizione degli altri. Ti invito a visitare i siti di due bravi colleghi http://www.progettifotografici.com - www.progettifotografici.com e http://www.mauroranzato.com - www.mauroranzato.com . Esprimono un livello di eccellenza nel settore che non si conquista da un giorno all'altro, come fai a dire che mi dai 1000 euro per mezza giornata di lavoro? a prescindere che io per 1000 euro un matrimonio non l'ho mai fatto perchè per me son troppo pochi, ma hai mai pensato alla responsabilità di questo tipo di reportage? Devi portare tutto doppio e pronto all' uso perchè mica gli puoi dire: "fermi tutti,un attimo che mi si è bloccata la reflex!!!!!" o far ripetere lo scambio degli anelli etc etc... Alcuni anni fa a un collega il laboratorio praticamente distrusse quasi tutti i rulli di un matrimonio, gli sposi lo citarono per 100.000.000 delle vecchie lire e la causa non si è ancora conclusa...............
Eppoi, spiegami bene questa mezza giornata: ore 8:30 casa sposo, ore 9:30 casa sposa, ore 11:00 cerimonia, a seguire esterni e pranzo o viceversa tra una cosa e l'altra finisci alle 18:00, contrattempi esclusi. Se il matrimonio è di sera invece cominci dopo ma finisci alle 04:00 del mattino dopo.
Portati i rulli incolumi in studio (io lavoro in pellicola 120 e 35 ) preparare le buste per il lab. con indicazioni di lavorazione. Arrivati i provini, numerazione di quelli 120 al tavolo luminoso e primo scarto ( eventuali sfocati, mossi, occhi chiusi etc)poi abbozzo di montaggio del servizio e scelta delle foto da far stampare ,ordine delle stampe al lab. , all' arrivo controllo che tutte ok altrimenti rinvio in rifacimento, infine montaggio sull' album e consegna. Se ce la fai in mezza giornata ti dò io 10000 euro.
Ciao.
|
Postato da: Antonino1
Postato in data: 11 Febbraio 2006 alle 17:04
Postato originariamente da Alex
Grazie x le risposte
Spero in qualche botta di fortuna, ma forse e' meglio che mi attrezzi per un sito Web anche se non so fino a quanto puo' servire. Magari dovro' girare qualche negozio di arredamento o generi affini per vedere se intendono esporre, ... boh
Ciao,non so dove abiti ma sei a milano roma firenze, insomma grossi centri puoi cercare arredatori, architetti, interior designer, e proporre una collaborazione. E' una cosa che può funzionare. Puoi anche provare nelle gallerie d'arte che commercializzano foto ma devi avere immagini più dal taglio "artistico" che biologico e geografico. Il sito forse commercialmente non serve.
Tanta buona fortuna.
Ciao
|
Postato da: Francesco
Postato in data: 13 Febbraio 2006 alle 13:02
Postato da: Mister Foca
Postato in data: 13 Febbraio 2006 alle 16:30
Lascio perdere repliche al discorso sulle foto d'archivio/editoria, ho espresso il mio parere sopra. Ora chiarisco alcuni concetti su costi e altri argomenti: il costo a giornata del povero fotografo si calcola così. Il malcapitato (fotografo) ha una giornata pagata ogni 4 - 5 lavorate, questa è una valutazione aritmetica che ti fa qualsiasi commercialista quando gli chiedi lumi su come fare per calcolare i tuoi costi; questo vuol dire che se vuoi incassare almeno 200 EURI di lordo al giorno le tue giornate devono costarne 800 - 1000 EU, ai quali devi aggiungere i costi che sostieni per la produzione di quell'incarico, es. pellicole, noleggi strani, kilometraggio, ecc. e l'iva. Il tempo minimo di lavorazione di un matrimonio sono due giorni, suddivisi in vari momenti per cui vedete voi.
Il problema vero che si è conformato in questi ultimi venti anni è che la professione di fotografo non ha più la necessità di esistere che aveva prima, se ne può fare a meno, chiunque può mettersi a fare fotografie che risultano accettabili e gli utilizzatori si accontentano, questo tuttalpiù può essere un secondo o terzo lavoro che uno fà per arrotondare, se riesce a non farsi fregare con i conti.
Con le nuove tecnologie poi la situazione si è aggravata nel senso che non serve lo specialista con una conoscenza tecnica adatta a far funzionare correttamente le apparecchiature, adesso è sufficente non essere idioti e saper leggere le istruzioni per essere in grado di usare un'attrezzatura e fare delle foto accettabili sotto l'aspetto tecnico; se avete provato una reflex digitale e avete un'esperienza di tradizionale alle spalle vi renderete conto che se la mettete in mano alla prima scimmia che vi capiti a tiro è possibile che questa faccia delle foto come le vostre se non migliori. Cosa volete che vi dica eppure sono un'ottimista. Augh. auguri da Mister Foca
|
Postato da: Antonino1
Postato in data: 19 Febbraio 2006 alle 11:53
Postato originariamente da Francesco
Postato originariamente da Antonino1 Fai bene a dissentire, ma tu da professionista sai che chi fa bene il suo mestiere è merce rara. Quello che la gente comune percepisce è spesso diverso, e non ti parlo solo di matrimoni e foto subacquee: prova solo a pensare alle lauree.. Io sono stato spesso in commissione di laurea, e solo il fotografo ufficiale può scattare (foto tra l'altro sempre uguali e bruttine, a mio avviso).. E visto che cisi laurea una volta sola, 250 euro a persona x 10 persone, fai tu i conti. E questo veramente solo in un pomeriggio di lavoro E' ovvio poi che chi fa davvero bene il suo lavoro è penalizzato da queste cose, e che le riviste (nel campo subacqueo) ci sguazzano alla grande. ciao [/QUOTE
Quello che dici è verissimo, spesso alle lauree si nomina 1 solo fotografo pe evitare il casino dei parenti ma ciò genera un regime di monopolio che porta ai fatti da te descritti. (é inutile dire che il fotografo in esclusiva unge abbondantemente chi di dovere per tale incarico..............) ma alle lauree di due miei cugini, 1 a messina e 1 a padova, in 1 ateneo non ho avuto problemi a scattare le mie foto senza ovviamente disturbare, in un altro ho dovuto minacciare di chiamare la GdF se non mi avessero lasciato scattare: si sono accucciati subito, lascio a te collegare i fatti alle località.
Con tristezza.
ciao.
Quello che dici è verissimo, spesso alle lauree si nomina 1 solo fotografo pe evitare il casino dei parenti ma ciò genera un regime di monopolio che porta ai fatti da te descritti. (é inutile dire che il fotografo in esclusiva unge abbondantemente chi di dovere per tale incarico..............) ma alle lauree di due miei cugini, 1 a messina e 1 a padova, in 1 ateneo non ho avuto problemi a scattare le mie foto senza ovviamente disturbare, in un altro ho dovuto minacciare di chiamare la GdF se non mi avessero lasciato scattare: si sono accucciati subito, lascio a te collegare i fatti alle località.
Con tristezza.
ciao.
|
Postato da: _Stefano
Postato in data: 21 Febbraio 2006 alle 11:10
Postato originariamente da Francesco
Boh, forse sarò male informato io, ma mi risulta che praticamente nessuno faccia il fotografo subacqueo "di professione".
Quoto, la maggior parte lo fa per passione, i big di solito hanno altre attività lavorative ben più remunerative.
Altra cosa per quanto riguarda "le nuove leve", loro spesso più che per rientrare delle spese di viaggio, lo fanno gratis, anzi ci rimettono, pur di apparire.
Postato originariamente da Francesco
Se tieni conto di quanto chiede un fotografo di un matrimonio (anche 1000 euro per mezza giornata di lavoro, e con le digitali senza neanche i costi dei rullini), prendere 50 euro a pagina (testo + fotografie - è questa la tariffa più comune, mi risulta da fonti certe) mi sembra davvero equivalente a "gratis"
Forse quello che voleva dire Francesco è che diversi fotografi professionisti di "cerimonie" riescono a campare decentemente con gli introiti del loro lavoro, mentre fotografi naturalisti o subacquei non riescono a fare altrettanto, indipendentemente dal loro grado di professionalità. E questo penso sia un dato di fatto. Un altro dato di fatto è che quando si parla di denaro entrano prepotentemente in campo le teorie economiche della domanda e dell'offerta.
Conosco persone qui a Roma che pur di essere fotografati da "Tizio" hanno spostato la data del matrimonio e Tizio vi assicuno che non se la passa assolutamente male. Logico che Tizio se lavorasse ad Aosta probabilmente non riuscirebbe a tirare avanti.
Molto spesso se il fine è economico, l'arte viene messa da parte e il più scaltro anche con prodotti di scarsa qualità artistica riesce ad arricchirsi.
Un'artista invece non può fare a meno di produrre le proprie opere e lo fa anche se la cosa può portarlo alla rovina economica.
------------- http://www.aboveandbelow.net">
http://www.aboveandbelow.net - http://www.aboveandbelow.net
|
Postato da: fisheye
Postato in data: 28 Febbraio 2006 alle 00:27
Usciamo per un attimo dalle polemiche e torniamo alla discusssione
iniziale.
Sono daccordo con tutte le considerazioni sollevate sulla difficoltà di dare
valore economico alle proprie immagini.
Credo anche che dove questo diventi una reale esigenza di
"sopravvivenza", vedi cosidetti professionisti, ancor prima delle immagini,
contino gli agganci con gli editori e pertanto ci troviamo spesso a
confrontarci con immagini mediocri ancorchè scontate.
La mia personale esperienza da amatore mi ha mostrato varie facce della
stessa medaglia, le pubblicazioni gratuite rappresentano un fenomeno
diffuso che difficilmente potrà essere contrastato se non da leggi precise
che regolino la materia, aggiungo che alcune riviste arrivano a rispondere
scandalosamente che “ la loro politica editoriale non prevede l’obbligo di
citare l’autore “ preservandosi in questo modo da eventuali ricorsi.
Unico spazio rimane la ricerca, a volte senza saperlo ci troviamo vicini ad
atenei universitari e centri di studio sempre alla ricerca di buone
immagini che curino l’aspetto biologico.
A queste si aggiungono tutte quelle realtà, per fortuna sempre in crescita,
rappresentate dai parchi e le aree marine protette pronte a ricevere
contributi fotografici per le esigenze scientifiche di catalogazione delle
specie esistenti in quell’area e per la produzione di materiale
pubblicitario.
Solo in questi casi esiste la possibilità che venga riconosciuto all’autore
un compenso, in quanto molti enti ricevono a loro volta contributi per la
ricerca che devono spendere pena la perdita del contributo medesimo.
Pertanto forza e coraggio…” Se Maometto non va alla montagna…. ”
------------- Fabrizio La lingua non è sufficiente a dire e la mano a scrivere tutte le meraviglie del mare (C.Colombo, 1492)
|
Postato da: Alex
Postato in data: 28 Febbraio 2006 alle 09:53
E se uno partecipasse a concorsi fotografici giusto per iniziare a farsi un nome??
------------- Ciao
Alex
|
Postato da: sestocont
Postato in data: 28 Febbraio 2006 alle 11:44
Postato originariamente da Alex
E se uno partecipasse a concorsi fotografici giusto per iniziare a farsi un nome??
FAcendo i concorsi sicuramente rafforzi il nome però si deve puntare ai concorsi internazionali dove la concorrenza è molto aguerrita enche perchè spessi si trovano premi in denaro.
Ciao, Cristian.
------------- www.immaginephoto.it
www.umili.altervista.org
Sestri Levante
|
Postato da: Francesco
Postato in data: 01 Marzo 2006 alle 17:14
Postato originariamente da AlexE se uno partecipasse a concorsi fotografici giusto per iniziare a farsi un nome??
Guarda, ti incollo qui un estratto del regolamento del prossimo concorso "Il Mare a Milano (leggi in particolare la frase in grassetto):
CONCORSO
REPORTAGE SUBACQUEO
In collaborazione con la rivista SUB
Il
concorso è aperto a tutti gli autori che potranno presentare
un solo reportage, attinente con il mondo subacqueo
Il reportage dovrà essere inedito, e può portare la
firma di due autori (per esempio, l'autore delle foto e l'autore del
testo). Le immagini vanno presentate sotto forma di diapositive numerate
o su CD in formato TIFF
o JPEG RGB 24bit (dimensione min 30X45 cm, 300 dpi ciascuna)
per un totale non superiore a 30, debitamente corredate da brevi didascalie.
Il testo va redatto in italiano, stampato su carta, copiato su floppy
disk in formato testo e deve avere una lunghezza compresa tra le due
e le tre cartelle dattiloscritte (3.600 - 5.400 battute).
La rivista SUB si riserva l'esclusività della pubblicazione
dei reportages vincitori apportandone eventualmente le modifiche che
si riterranno necessarie. I vincitori del concorso non potranno pretendere
né i diritti di autore per la pubblicazione del reportage (testo
e illustrazioni) né alcun tipo di rimborso spese legato alla
sua realizzazione, anche nel caso in cui una foto venga utilizzata
per la copertina della rivista.
In questo modo, la rivista si prende GRATIS una serie di reportage che senz'altro non saranno di qualità inferiore di quelli che pubblica già, non riconoscendo neanche i diritti di autore nè delle foto nè dei testi. A me sembra una vergogna, si meriterebbero di non ricevere neanche due righe.. Purtroppo non succedrà perchè è pieno di gente che pur di vedere il suo nome su un giornale si cala le braghe. Già non acquisto mai la rivista in oggetto, e d'ora in poi farò una pubblicità ultra-negativa, più di quanto non ne faccia già.
------------- Ciao, http://biodiving.blogspot.com - Francesco
|
Postato da: sestocont
Postato in data: 01 Marzo 2006 alle 18:57
Postato originariamente da Francesco
In questo modo, la rivista si prende GRATIS una serie di reportage che senz'altro non saranno di qualità inferiore di quelli che pubblica già, non riconoscendo neanche i diritti di autore nè delle foto nè dei testi. A me sembra una vergogna, si meriterebbero di non ricevere neanche due righe.. Purtroppo non succedrà perchè è pieno di gente che pur di vedere il suo nome su un giornale si cala le braghe. Già non acquisto mai la rivista in oggetto, e d'ora in poi farò una pubblicità ultra-negativa, più di quanto non ne faccia già.
Anche nel concorso di Antibes c'è un premio simile e la rivista pubblica il reportage vincitrice senza pagare nulla (c'è già il premio) ma almeno non rammentano l'uso delle foto per la copertina.
Ciao, Cristian.
------------- www.immaginephoto.it
www.umili.altervista.org
Sestri Levante
|
Postato da: enrico.arrigoni
Postato in data: 01 Marzo 2006 alle 19:50
Liberi di non partecipare, tra uno sdegno e l'altro.
L'alternativa è mettersi a organizzare un concorso nel quale garantiamo il pagamento di tutti i diritti d'autore per l'utilizzo delle opere vincitrici!
Io ci sto.. a organizzare, ma soldi non ce li metto...
------------- Ciao Ciao, Enrico.
Azoto? sì, grazie.
Le mie modeste foto? http://www.enricoarrigoni.net - http://www.enricoarrigoni.net
|
Postato da: mokarran
Postato in data: 02 Marzo 2006 alle 13:28
Concordo pienamente con Enrico: se il regolamento sembra un pretesto per avere le foto gratis, allora coloro i quali vogliono misurare le proprie capacità e mettersi in "gara" (dove la gara è semplicemente una manifestazione di arte e tecnica, che poi è la fotografia) aderiscono volentieri, a tutti gli altri è permesso anche declinare!!
Forse il paragone è un pò estremo, ma quando i più grandi pittori (Van Gogh è il mio preferito) ritraevano su tela, così come noi adesso facciamo su un chip, non pensavano a come rivendere i disegni per ottenere il maggiore profitto: disegnavano per passione, per misurarsi, per esternare un sentimento che covava nelle loro menti.
Il dio denaro è sempre in agguato....
Mokarran
------------- mokarran
|
Postato da: enrico.arrigoni
Postato in data: 02 Marzo 2006 alle 14:12
Povero Van Gogh... alcuni tipo Kandinsky e Warhol però han capito la solfa
------------- Ciao Ciao, Enrico.
Azoto? sì, grazie.
Le mie modeste foto? http://www.enricoarrigoni.net - http://www.enricoarrigoni.net
|
Postato da: Francesco
Postato in data: 02 Marzo 2006 alle 14:16
Postato originariamente da mokarran
disegnavano per passione, per misurarsi, per esternare un sentimento che covava nelle loro menti.
E' un paragone che non regge, nessuno ce l'ha con i fotografi che vogliono esporre le loro opere, ma (in questo caso) chi li sfrutta per guadagnarci (o per non spendere soldi, che è la stessa cosa).
Ben vengano i concorsi, non chi se ne approfitta per proprio tornaconto
------------- Ciao, http://biodiving.blogspot.com - Francesco
|
Postato da: mokarran
Postato in data: 02 Marzo 2006 alle 14:30
Il mondo è pieno di copie di quadri e stampe di Van Gogh, e nessuno sborsa un quattrino per la riproduzione! Che poi in giro ci sono i furbi, beh allora mi pare ovvio che in genere i furbi sono quelli che spendono meno ed hanno di più.
Ma attenzione ha fare tanti moralismi con le opere realizzate da altri e non pagate per intero o per niente: al giorno d'oggi sfido chiunque a non avere un cd od un lettore mp3 che non ha una canzone non pagata! Ed allora magari chi scrive lamentandosi delle sue foto dovrebbe cominciare a guardare un pò tutti gli aspetti della vicenda riproduzione.
E non ditemi che Wahrol può essere paragonato ai maestri della pittura, ch anche anche mi arrabbio....
Mokarran
------------- mokarran
|
|