Ragnatele sommerse (Deep di Novembre/Dicembre 2000, Fabio BARBIERI, Carlo NIKE BIANCHI e Carla MORRI)
Uno dei piaceri dell'immersione è quella di farsi rapire dai colori che è in grado di offrirci il mondo sommerso. Purtroppo talune volte questo piacere ci viene negato da fenomeni quale la mucillagine. Luoghi che fino a poco prima erano un'esplosione di colori, possono risultare di una triste monocromia verde fango che intristrice il paesaggio. La mucillagine che si materializza dal nulla e che fluttua a mezz'acqua depositandosi su ogni forma di vita bentonica, non fà altro che uccidere, soprattutto, la delicata vita bentonica. Depositandosi, per esempio, sui rami di gorgonia, oltre che appesantirli, soffocano i polipi condannando la gorgonia ad una morte sicura per denutrizione e soffocamento. Il fenomeno delle mucillagini si è ripetuto più volte nel corso degli ultimi anni: vi è chi ha detto che sia dovuto all'eutrofizzazione o che sia uno degli effetti del cambiamento climatico del nostro pianeta. Altri, invece, sostengono che questi fenomeni ci sono sempre stati, solo che nel passato vi erano meno subacquei e meno persone attente al mondo marino, quindi sono passate per lo più in sordina. Non è ancora del tutto chiaro come e da chi vengono prodotte le mucillagini. Quelle che invadono l'Adriatico sembrano che siano prodotte da diatomee, alghe unicellulari che attraverso la fotosintesi producono più di quanto non serva loro e riversano i prodotti in eccesso all'esterno della cellula. Poiché tali prodotti sono ricchi di sostanze mucillaginose formano a poco a poco gli ammassi di "ragnatele" purtroppo note a tutti noi. I fenomeni di mucillagine in Mar Tirreno ed in Mar Ligure sono, invece, dovuti ad un'alga pluricellulare chiamata Tribonema marinum. Non è esluso che altre specie di alghe possa condurre a queste spiacevoli e degradanti conseguenze se sottoposte a stress fisiologico indotte da alterazioni ambientali quali può essere il riscaldamento del globo terrestre.
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Alex
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