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Sensori per la Barriera Corallina

Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Biologia Marina
Nome del Forum: Biologia Marina
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Data di Stampa: 08 Agosto 2024 alle 17:01


Topic: Sensori per la Barriera Corallina
Postato da: Franco Iannello
soggetto: Sensori per la Barriera Corallina
Postato in data: 21 Gennaio 2006 alle 23:45

Una rete di sensori per la barriera corallina
Sviluppata originariamente per gli impianti nucleari,
permette di misurare alcuni parametri fisici dell’acqua

È forse uno dei sistemi biologici più delicati e sotto pressione, per questo in Australia si è deciso di studiarlo più da vicino, prima che si deteriori irrimediabilmente. Stiamo parlando della grande barriera corallina, che verrà monitorata da un’estesa rete di sensori intelligenti grazie a un progetto, chiamato Digital Skins, frutto della collaborazione tra l’ http://www.aims.gov.au/" target="host - Australian Institute of Marine Science (AIMS) e la http://www.jcu.edu.au/" target="host - James Cook University .
Quella messa in campo è una tecnologia molto sofisticata, sviluppata originariamente per gli impianti nucleari. Ogni sensore è in grado di misurare la salinità dell’acqua, la sua temperatura e i livelli di nutrienti presenti in essa. Grazie alla rete che li connette e al sistema di posizionamento globale GPS è possibile sapere istante per istante se sono in atto cambiamenti di questi parametri su scala più o meno ampia.
L’obiettivo dei ricercatori è quello di poter “vedere in diretta” il processo di sbiancamento della barriera corallina, che si verifica quando le alghe unicellulari che vivono in simbiosi con il corallo si allontanano da esso, determinando una perdita di pigmento che fa assumere alle strutture di carbonato di calcio il caratteristico aspetto bianco.
"Uno dei nostri problemi – ha spiegato Scott Bainbridge, ricercatore del’AIMS – è proprio la tendenza a monitorare i processi biologici, come lo sbiancamento dei coralli, dopo che sono avvenuti, il che permette di studiare gli effetti più che le cause. Ciò che occorre è invece un monitoraggio attento e continuo di questo delicato ecosistema .”

articolo tratto da : http://www.lescienze.it/index.html - Le Scienze




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