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Biologia Marina
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Icona di Messaggio Topic: I crinoidi(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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will.I.am
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Iscritto dal : 13 Aprile 2005
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Posts: 362
bullet Topic: I crinoidi
    Postato: 01 Ottobre 2006 alle 04:26
Il Phylum degli Echinodermi comprende organismi dall’aspetto più disparato: chiunque stenterebbe a trovare almeno un tratto che possa accomunare una stella marina ad un riccio, piuttosto che ad un cetriolo di mare. La classe dei Crinoidei, comunemente chiamati gigli di mare o comatule, racchiude alcuni fra gli organismi più antichi; sviluppatisi infatti nel periodo Ordoviciano (da circa 500 a 430 milioni di anni fa), conobbero la massima diffusione nel Carbonifero (da 345 a 280 milioni di anni fa circa). Le specie primitive avevano dimensioni straordinarie, potendo raggiungere facilmente la ventina di metri; fortunatamente, al giorno d’oggi ci giungono solo specie che difficilmente raggiungono il metro. L’anatomia di questi curiosi animali è molto semplice: da un corpo centrale si diparte un numero variabile di braccia a seconda della specie, che nel complesso formano il Calice; ogni braccio, a sua volta, reca numerose Pinnule che hanno lo scopo di trattenere le particelle nutritive. L’apertura orale è situata al centro del corpo e possiede una forma pentagonale, nei cui vertici si trovano delle cellule ciliate con lo scopo di trattenere il nutrimento, convogliatovi dalle braccia. Le specie più antiche fanno parte dell’Ordine Peduncolata, ovvero “Dotate di un peduncolo” con il quale si fissano al substrato, mentre le più evolute costituiscono l’Ordine Articolata, le quali conservano sempre il peduncolo come residuo vestigiale, ma si servono dei cosiddetti Cirri  per l’ancoraggio. In caso di mancanza dei cirri vengono adoperate allo scopo alcune braccia. Inoltre, nonostante siano organismi principalmente sessili, riescono comunque a spostarsi servendosi delle braccia per nuotare o strisciare sul fondo. I sessi sono separati e la fecondazione è esterna; dalle uova fecondate nasce una larva planctonica dotata di notocorda chiamata Doliolaria, che, una volta incontrato il substrato adatto vi si fissa e, crescendo, si trasforma nell’adulto. Si tratta infine di organismi che mal sopportano lo stress ambientale e richiedono acque con un continuo trasporto di particelle in sospensione (plancton, ecc…), da cui trarre nutrimento grazie al continuo movimento delle braccia; per questi motivi li si trova di sovente nelle acque tropicali e temperate della piattaforma continentale e della scarpata, spesso ancorati alle grandi gorgonie.
 
by William


Modificato da will.I.am - 01 Ottobre 2006 alle 04:27
Ciao

William
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Benthos Studios
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Iscritto dal : 19 Febbraio 2006
Da: Italy
Status: Offline
Posts: 268
bullet Postato: 01 Ottobre 2006 alle 12:13
Da aggiungere che nel loro massimo periodo di espansione (345/280 ml. di anni fà) hanno provocato, in alcuni fondali, una monotematicità quasi unica nel suo genere, tanto che in Canada e negli USA, ci sono depositi fossili a ... "Crinoidi" !!

Saluti

Benthos Studios
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