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Biologia Marina
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Icona di Messaggio Topic: tartarughe(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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illy
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Iscritto dal : 08 Settembre 2005
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bullet Topic: tartarughe
    Postato: 08 Settembre 2005 alle 18:44
ciao amiciii!!!chi puo' aiutarmi in una ricerca sull'emopoiesi delle tartarughe???aspetto impazientemente le vostre risposte!!aiutatemi sono disperata!!!!grazie!!!
ily
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Scercola
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bullet Postato: 08 Settembre 2005 alle 18:48
Aida? Ti chiamano!!!
Aiuta ily dai 
ciao

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illy
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Iscritto dal : 08 Settembre 2005
Da: Italy
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bullet Postato: 08 Settembre 2005 alle 18:52
Aidaaaaa aiutamiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!
ily
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illy
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Iscritto dal : 08 Settembre 2005
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bullet Postato: 08 Settembre 2005 alle 18:56
cerco qulsiasi cosa sull'emopoiesi delle tartarughe!!!!!!!!aiutatemi non so proprio come fare!!!
ily
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scubabob
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bullet Postato: 08 Settembre 2005 alle 19:02
Calma calma, vedrai che ti risponde 

Ciao
Roberto

Scubabob
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stellinamare200
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Iscritto dal : 12 Aprile 2004
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bullet Postato: 08 Settembre 2005 alle 19:57

Eeeeeeh!?!! Un momentoooo!!

Sono un pò acciaccata dalla giornata e mi fischiavano le orecchie...ora so perchè..  

Dunque..Tu vuoi sapere la "semplice" fisiologia dell'emopoiesi e non sue complicanze e/o eccezioni, mi sembra di capire..

Cominciamo col dire che si può definire anche ematopoiesi e riguarda la formazione delle cellule del sangue e del plasma. Nell'embrione inizia sia dal mesenchima che da un'area extraembrionale del sacco vitellino. Nel mesenchima si differenziano leucociti ed eritrociti, mentre nel feto ha luogo in timo, milza, tonsille e fegato. Infine, nell'adulto, essa si localizza nel midollo rosso delle ossa, per i globuli rossi ed in timo, milza, tonsille ed organi linfatici per i vari leucociti. 

Morfologia degli elementi cellulari

Eritrociti

Gli eritrociti maturi nei rettili sono cellule ellissoidali con nucleo ovale in posizione centrale. Il citoplasma si  presenta omogeneo, di colore dal giallastro al rosso mattone. Il loro numero va da 0,2 a 1 x 106 /(l  con differenze molto significative a seconda della specie. Gli eritrociti hanno uno o più nuclei spesso marcatamente irregolari.  Il citoplasma si colora di arancio - rosa fino al rosso mattone ed è di solito di aspetto uniforme. Il nucleo contiene cromatina addensata e diviene più picnotico man mano che la cellula invecchia. Quando la cellula diviene senile il nucleo comincia a presentare picnosi, poi rigonfia e diventa amorfo, perdendo la sua cromatina caratteristicamente densa. In diversi casi la cromatina si aggrega in ammassi densi. La membrana nucleare ed eritrocitaria infine si lisano e a meno che la cellula non più funzionale sia inglobata da monociti o altri fagociti, il contenuto cellulare si disperde nel plasma circostante. L'origine stessa degli eritrociti nei rettili è interessante perché potrebbe darci indicazioni utili clinicamente.

L'eritropoiesi può avvenire in 5 modi:

  1. convenzionalmente, dal proeritroblasto, esattamente come nei mammiferi;
  2. in alcune condizioni di stress, deficienza di ferro o perdita ematica cronica sono attivati siti extramidollari di eritropoiesi, i principali dei quali sono milza e fegato;
  3. eritrociti maturi con molta emoglobina si possono dividere sia nel midollo che nel sangue;
  4. eritrociti ricchi d'emoglobina possono andare incontro a divisioni amitotiche con formazione di più cellule figlie;
  5. I trombociti si trasformano in eritrociti tramite divisioni mitotiche o amitotiche. Il grado di policromasia fornisce l'indicazione più utile di attiva rigenerazione eritrocitaria. Eritrociti di tartarughe con una marcata risposta rigenerativa, che si sono appena svegliati dall'ibernazione o con marcate forme infiammatorie spesso sono binucleati, mostrano abnormi divisioni nucleari o attività mitotica.

Eritrociti con forma anomala del nucleo possono essere associati con malattie infiammatorie, malnutrizione, cachessia. Una leggera poichilocitosi e anisocitosi sono considerate normali in molte specie tuttavia moderate o marcate poichilocitosi e anisocitosi possono trovarsi in condizioni di anemia rigenerativa o altri disordini eritrocitari.  Si osservano occasionalmente eritrociti mancanti del nucleo che sono denominati "eritroplastidi" e se in numero ridotto hanno scarso significato. Inoltre si trovano anche nuclei eritrocitari liberi nel plasma fra cellule adiacenti. Sono chiamati "ematogoni" e hanno importanza discutibile. Sembra che si formino quando il nucleo è espulso dagli eritrociti insieme con un sottile strato di citoplasma.

Eritrociti immaturi sono spesso presenti nel sangue periferico, specialmente nei rettili giovani o in quelli che stanno per fare la muta della pelle, oppure come risposta all'anemia. Gli eritrociti immaturi sono cellule rotondeggianti con grossi nuclei e citoplasma basofilo. Spesso appaiono più piccoli di quelli maturi. Mentre la sezione di un eritrocita di mammifero è discoidale o biconcava, quella di un rettile è appiattita, con una leggera sporgenza nella regione del nucleo. La cromatina è grossolanamente e densamente granulare. I reticolociti, così come i giovani eritrociti policromatofili dei rettili possono essere dimostrati usando il nuovo blu di metilene, brilliant cresyl blue e altre colorazioni sopravitali. I reticolociti dei rettili hanno un distinto anello di reticolo aggregato che circonda il nucleo cellulare. Occasionalmente si possono osservare negli eritrociti dei rettili corpi di Howell- Jolly. Qualche volta si possono vedere eritrociti falciformi, fusati, piriformi, sferici e di altre forme anomale. Alcune di queste cellule possono essere un artefatto, ma in alcuni animali l'incidenza di queste anomalie è sufficientemente alta da indicare un difetto della eritropoiesi. Un esempio clinicamente rilevante sono gli sferociti che sono associati ad alcune malattie immunomediate nei vertebrati superiori. Nei rettili sono più comunemente osservati in animali con infezioni croniche, anche se sono stati individuati in rettili affetti da lupus eritematoso sistemico e artrite reumatoide. Allo stesso modo si vedono occasionalmente eritrociti macrocitici e microcitici.

Le tartarughe hanno gli eritrociti più grandi tra tutti i rettili. Sembra infatti che i rettili più primitivi abbiano gli eritrociti più grandi. La taglia dell'eritrocita è inversamente proporzionale al livello metabolico. Il numero degli eritrociti è sempre molto inferiore a quello degli uccelli e dei mammiferi. In alcune specie la conta eritrocitaria è più elevata nei maschi. Essa comunque varia anche a seconda della stagione in molte specie. Il numero aumenta immediatamente prima dell'inverno, così come l'ematocrito. Alla fine dell'ibernazione il numero degli eritrociti è diminuito, ma ciò potrebbe essere correlato ai cambiamenti ormonali della stagione riproduttiva che in molte specie inizia subito dopo il risveglio invernale.

In alcune infezioni virali si possono osservare corpi inclusi intraeritrocitari.

Leucociti

I linfociti

Sono i più comuni leucociti, taglia e colore variano a seconda delle specie. Il nucleo è eccentrico.

La forma del linfocita è uguale a quello dei  mammiferi e può essere piccolo e rotondo oppure più grande e irregolare. I piccoli linfociti vanno dai 5,5 ai 10 micron e i grandi dagli 11 ai 14,5. Il citoplasma è finemente granuloso e si colora in blu pallido con colorazioni tipo Romanowsky. Il citoplasma contiene frequentemente inclusioni azzurrofile o ialine.

In casi di batteriemia spesso all'interno dei linfociti si ritrovano microrganismi, in altri casi eritrociti fagocitati. I nuclei dei prolinfociti presentano un singolo nucleolo ben definito, occasionalmente due. In situazioni di grave stress o neoplasia linforeticolare si trovano nel sangue periferico forme blastiche. Visto al microscopio elettronico e anche a quello ottico, il linfocita presenta la membrana cellulare con piccole estensioni (pseudopodi). La conta linfocitaria assoluta (e relativa) è altamente variabile ed è influenzata da molti fattori: specie, età, sesso, stagione, stato di nutrizione, presenza di parassiti emoprotozoi o metazoi, concomitante stato di malattia. Le femmine di alcune specie a parità di condizioni ed età presentano una conta linfocitaria leggermente maggiore dei maschi della stessa specie. I giovani  tendono ad avere un numero di monociti, linfociti, eterofili e trombociti maggiore rispetto agli adulti. Il numero dei linfociti è più alto durante i mesi estivi più caldi e minore durante l'inverno e l'ibernazione. Quest'ultimo fatto è stato correlato con la minor risposta immunitaria durante temperature basse e l'ibernazione da parte di alcune specie di clima temperato.

Le plasmacellule

Le plasmacellule sono molto simili a quelle dei mammiferi e si differenziano bene negli strisci colorati dai linfociti. Il numero di plasmacellule circolanti è minore di solito di quello dei linfociti. Il nucleo solitamente eccentrico si colora di blu scuro con le colorazioni tipo Romanowsky. Di solito si osserva addensamento cromatinico perinucleare.

Il citoplasma si colora intensamente in blu, eccetto per un alone perinucleare più pallido (detto ialoplasma) corrispondente all'apparato del Golgi. In condizioni di intensa stimolazione immunologica si osservano all'interno del citoplasma corpi chiari tipo Russel. In rari casi si possono trovare plasmacellule multinucleate. La conta plasmacellulare di solito non supera lo 0,2-0,5 % ma potrebbe  risultare molto aumentata nel caso di infezioni o altri stimoli immunologici.

Monociti

Molto simili a quelli dei vertebrati superiori. Sono di grande taglia ma rari. Di solito sono più grandi dei linfociti di maggiori dimensioni e possiedono un nucleo fatto ad "U", indentato o comunque curvo, contenente cromatina granulare. La loro dimensione è molto variabile nell'ambito di uno stesso individuo, da 2 a 20 micron. Il citoplasma si presenta di solito finemente granulare e si colora di blu- grigio pallido con colorazione tipo Romanowsky. Nel citoplasma si possono trovare vacuoli contenenti vari materiali fagocitati (es. batteri, detriti cellulari, vacuoli chiari di aspetto lipoideo, ecc.). I monociti rappresentano dallo 0,5 al 3% della conta leucocitaria totale. Tuttavia in alcuni casi e specie diverse i monociti sono stati riscontrati al 10 o addirittura al 20%. La monocitosi di solito si riscontra in processi infettivi di tipo cronico o altri stimoli immunologici cronici. In questi casi la conta monocitaria diviene elevata e questo dato è importante in patologia clinica per giudicare la risposta alla terapia e determinare un giudizio prognostico. In casi di granulomatosi (a varia eziologia) la conta monocitica aumenta sensibilmente.

Granulociti

Tali cellule sono simili a quelle dei mammiferi, Frye riporta che  ci potrebbe essere un unico precursore primordiale all'origine dei vari granulociti eosinofili, neutrofili e basofili.

Neutrofili

Riconosciuti nei rettili per la prima volta più di 30 anni fa spesso sono stati contati, soprattutto in studi precedenti al 1973, assieme ai monociti e anche ai linfociti. Questo è comprensibile perché gli azzurrofili dei rettili hanno sia caratteristiche proprie del monocita che del neutrofilo dei mammiferi, infatti a differenza di quelli dei mammiferi i neutrofili dei rettili sono presenti in numero relativamente più scarso e tendono a essere messi in ombra dagli altri granulociti nella risposta ai microoorganismi patogeni.

Il neutrofilo dei rettili è caratterizzato da un nucleo non segmentato, composto di cromatina grossolanamente raggruppata. Questo nucleo assomiglia molto a quello che si trova nell' iposegmentazione anomala umana e canina di Pelger -Hüet. I bordi del nucleo potrebbero essere leggermente indentati ma non si osserva solitamente una vera segmentazione. Il citoplasma blu grigiastro nelle cellule reattive contiene piccoli e irregolari granuli azzurrofilici, in pratica agli usuali ingrandimenti la cellula appare praticamente senza granuli,tanto sono piccoli, ma si vedono un'area azzurrofila, inclusioni, sottili filamenti fibrillari, vacuoli chiari di tipo lipidico. Visibili, sempre in condizione di reattività,  inclusioni di batteri o altro materiale fagocitato che dà l'aspetto di neutrofilo tossico assai noto nei mammiferi. Anche in queste cellule sono spesso visibili pseudopodi, singoli o multipli. I neutrofili dei rettili  dimostrano positività per la perossidasi e la fosfatasi alcalina. Ai reagentii della Citocolor(r), come il Neutrocolor(r) dimostrano la stessa colorabilità di quelli dei mammiferi.

Neutrofilia si ha in casi di necrosi cellulare e infezioni batteriche.

Nel rettile sano i neutrofili vanno dal 3 al 7% della conta leucocitaria differenziale, raramente superano il 10%.

Eosinofili

Per la loro somiglianza con gli eterofili spesso possono essere confusi con questi ultimi. Chelonia (le tartarughe) e Crocodylia hanno 2 tipi di granulociti acidofili: eosinofili ed eterofili. Gli eosinofili sono caratterizzati, come gli acidofili dei vertebrati superiori, da granuli rosso arancio, sferici e un nucleo eccentrico, blu pallido, semplice o lobato. La membrana cellulare, come  quella degli altri leucociti, nei rettili, possiede numerosi pseudopodi.

Se gli eosinofili si degranulano perdono la loro eosinofilia e la riacquistano dopo un certo tempo. I granulociti acidofili dei cheloni hanno granuli citoplasmatici sferici che  reagiscono sia alla perossidasi  neutra che alcalina (perossidasi di Grahm-Knoll) e che si colorano con Sudan nero (eosinofili). Le tartarughe possiedono però anche cellule acidofile  più numerose, perossidasi negative, che non si colorano con Sudan nero. Tali cellule contengono granuli citoplasmatici bastocellari che reagiscono negativamente con benzidina perossidasi. Le cellule sopra menzionate sono definite, per questa loro caratteristica, eterofili.

Eterofili

Ci sono differenze nell'attività degli eterofili e degli eosinofili, infatti, gli eosinofili aumentano sotto stimolazione antigenica, ad esempio, in  caso di gravi parassitosi  elmintiche o di altro genere,  diventando il tipo predominante. Gli eterofili intervengono invece in molte infezioni batteriche extracellulari aumentando in maniera relativa ed assoluta. I  granulociti eterofili hanno infatti attività fagocitiche e assumono la funzione e il ruolo che nei mammiferi hanno i neutrofili polimorfonucleati. Per cui  in caso di infezioni batteriche o necrosi, i granulociti che più aumentano in frequenza relativa sono gli eterofili, così come nei mammiferi aumenterebbero i neutrofili. L'eterofilo è insomma il caratteristico granulocita acidofilo che si trova in molti ascessi, primariamente quelli indotti da batteri extracellulari. Gli eterofili sono spesso contati erroneamente insieme ai meno comuni eosinofili. Gli eterofili in genere hanno granuli allungati, gli eosinofili rotondi. Alcuni autori definiscono i granuli degli eterofili "granuli eosinofilici spiculati". I granuli negli Squamata (sauri e serpenti) tendono a essere più piccoli, numerosi e allungati rispetto a quelli dei coccodrilli mentre nelle tartarughe, in particolare quelle d'acqua, si colorano in rosso marrone con Romanowsky e sono così numerosi da spostare il nucleo alla periferia della cellula .

Gli eterofili in molte specie di rettili sani sono di norma dal 30 al 45% della conta totale leucocitaria. Nelle infezioni batteriche si può arrivare al 65%. La conta totale leucocitaria può aumentare di cinque volte in una reazione leucemoide.

Basofili

In uno striscio di sangue sauriano colorato, il granulocita più facile da identificare è il basofilo perchè presenta granuli intensamente basofili. I basofili sono piccoli ma numerosi. Si tratta di cellule fragili che possono rompersi nell'allestimento dello striscio. I granuli intracitoplasmatici di questo leucocita si colorano rosso porpora con colorazioni tipo Romanowsky e possiedono un nucleo centrale che si colora di scuro. In individui sani, non ibernanti, il loro numero è dal 10 al 25% della conta leucocitaria. I basofili diminuiscono nell' ibernazione e aumentano con l'attività.

20 micronsIl nucleo del basofilo contiene un denso nucleolo ovale che si apprezza meglio alla microscopia elettronica, infatti col microscopio ottico questi particolari possono essere nascosti dalla densa colorazione dei granuli.

Trombociti

Di solito sono meno del 40% anche se sono stati riportati valori da 25 a 350 su 100 leucociti. Il normale range nel sangue periferico va da 10500 a 19500 per mm cubo di sangue , la larghezza varia da 5 a 9 microns, la lunghezza da 8 a 18, a seconda della specie. Risultano più piccoli degli eritrociti.

Per quanto riguarda la forma si tratta di cellule piccole, basofile, ellissoidali o fusate con un grosso nucleo centrale basofilo, la cui cromatina è più omogenea di quella di un eritrocita. Nei rettili il citoplasma della maggior parte dei trombociti varia dal  blu pallido al quasi privo di colore e si presenta agranulare.

Queste cellule hanno la tendenza ad aderire le une alle altre e a formare aggregati negli strisci. All'esame con il microscopio elettronico possono essere visti pseudopodi che contengono materiale finemente granulare.

Occasionalmente nei rettili anemici si possono osservare trombociti binucleati, queste cellule, infatti, come gli eritrociti, sono capaci di divisioni amitotiche.

L'uso di colorazioni sopravitali come ad esempio il Nuovo Blu di Metilene aiuta a distinguere i trombociti, il cui nucleo è affine al colorante,  dagli eritrociti.

I trombociti nei rettili originano da cellule multinucleate di tipo megacariocitico presenti nel midollo osseo o in siti di eritropoiesi extramidollare. In queste cellule multinucleate è stata dimostrata, con colorazioni specifiche, la presenza di lisosomi. Queste cellule assomigliano molto ai megacariociti dei mammiferi. Sia i megacariociti che i trombociti maturi possono avere funzione di fagociti. Nei loro citoplasmi sono stati infatti ritrovati detriti cellulari ed eritrociti invecchiati.

Il trombocita è parte del sistema della coagulazione, serve da fagocita, possiede una pluripotenza funzionale che gli permette di trasformarsi in eritrocita. Come l'eritrocita dopo che è maturato può tornare indietro nel processo maturativo sdifferenziandosi e andare incontro a divisione mitotica o amitotica. In casi di grave anemia i trombociti possono essere reclutati per diventare eritrociti, ma questo può portare il loro numero a non essere più sufficiente e allora ci possono essere  emorragie spontanee per trombocitopenia. Studi in merito sono stati compiuti da Frye con vari rettili resi anemici e studiati per la morfologia cellulare e per la presenza di emoglobina, trovata anche nei pochi trombociti normali. In pochi giorni, eliminata la causa anemizzante, i due tipi cellulari tornavano a differenziarsi.

Rilievi anormali occasionalmente riscontrati

A volte osservando uno striscio di sangue di una tartaruga possiamo  rilevare cellule anomale, emoprotozoi intra e extraeritrocitari, corpi inclusi di tipo virale ad esempio per infezioni da herpesvirus, microfilarie, alcuni inclusi sono in realtà artefatti dovuti alla colorazione. I parassiti ematici possono essere o no  patologicamente significativi. La rilevanza o meno di questi parassiti deve essere giudicata sulla base dei segni clinici che quel particolare rettile manifesta. Spesso le filarie non sono patogene nei rettili.

Nelle forme malariche ci sono delle crisi periodiche come nei mammiferi. Alcuni parassiti che non si ritrovano nel sangue periferico al mattino possono trovarsi la sera, in concomitanza con il periodo di attività degli insetti vettori. Le cellule anormali che invece potremmo trovare,  generalmente derivano da neoplasie linforeticolari e mieloproliferative. Tuttavia poche cellule con divisioni mitotiche non sono indice di neoplasia e il caso va valutato globalmente (intero emogramma, esame fisico, ecc.). Eritrociti a forma di falcetto o lupus eritematoso- like sono state riscontrate.

Beh, per una ricerca penso sia sufficiente..

Se hai bisogno di approfondimenti...richiamatemi

A presto

Aida

 

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scubabob
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bullet Postato: 08 Settembre 2005 alle 20:03
Aida = Suprema Fonte Informazioni Tartarughe e Affini

Ciao
Roberto

Scubabob
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bullet Postato: 08 Settembre 2005 alle 20:06

Aida

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ilariasd
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bullet Postato: 09 Settembre 2005 alle 15:03

Aida sei una donna o un'enciclopedia!!!

Ilaria

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Alex
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bullet Postato: 09 Settembre 2005 alle 15:42
Viste le "poche" informazioni riportate da Aida in merito alla richiesta di illy, vorrei cogliere l'occasione ed il thread per avere maggiori notizie su una ricerca che sto facendo io: "Come guadagnare qualche milione di euro al mese senza muovere un dito". Aidaaaaaaaaaa vedi che puoi fare, dammi qualche dritta 
Ciao
Alex
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bullet Postato: 09 Settembre 2005 alle 16:14

brava!!!!!!

piccola risposta

Roberta
Biologa Marina

La felicidad para la abeja como el delfin es existir, para el hombre es reconocer la existencia y maravillarse ante ella. -J.Costeau
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bullet Postato: 09 Settembre 2005 alle 18:21

Cerco solo di fare qualcosa per aiutarvi

Siete tutti molto gentili, ma non ho fatto nulla di speciale, vi assicuro

Per Alex: con tutto l'affetto del mondo, ma se sapessi come guadagnare un milione di Euro, lo terrei per me ...ma, forse vi direi anche quello...

  

Aida

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illy
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bullet Postato: 09 Settembre 2005 alle 18:41
grazie Aida x avermi risposto,cmq è un buon inizio,se sei ancora piu' informata,mandami tutto quello che hai,xchè in realta' non è una piccola ricerca ,ma è la mia tesi di laurea,e la mia prof. non se ne importa proprio ed io non so dove sbatterci la testa!!!!Ti ringrazio enormemente!!!sono nelle tue mani.... Aspetto tue notizie....
ily
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bullet Postato: 09 Settembre 2005 alle 18:51

Caspita, trattasi di tesi..La situazione cambia!

Prima di tutto: qual'è il titolo della tua tesi? No, perchè se la vuoi basare SOLO sull'emopoiesi, non è possibile, perchè le tartarughe marine vengono studiate "seriamente" da troppo poco tempo per sapere abbastanza da farne una tesi di laurea

Fammi sapere e vediamo che si può fare

Aida

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bullet Postato: 10 Settembre 2005 alle 16:40
ciao a tutti.....raccolgo tutto il materiale sulle tartarughe,chi può aiutarmi???sto facendo tesi sull'emopoiesi delle tartarughe.....chi può aiutarmi si metta in contatto con me!grazie.......AIDA 6 TU LA MIA SALVEZZA!!!!!!!!!
ily
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bullet Postato: 10 Settembre 2005 alle 17:09

Per quando deve essere pronta la tesi?

Di dove sei?

Aida

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