Venezia, 1 feb. (Apcom) - "Il progetto di legge proposto dal Presidente Giancarlo Galan e fatto immediatamente approvare dalla commissione agricoltura, caccia e pesca del Consiglio veneto - afferma, in una nota, il consigliere regionale dei Verdi Gianfranco Bettin - non solo non servirà a proteggere le nostre tegnùe, ma sotto la maschera della protezione ambientale, introdurrà dei pericolosi criteri di gestione del nostro ambiente marino".

"Le nostre tegnùe - afferma ancora il consigliere - rappresentano un patrimonio unico. Hanno bisogno di essere difese, salvaguardate, studiate con criteri scientifici e non attraverso una legge che ne favorisca esclusivamente lo sfruttamento economico da parte di pochi. Noi Verdi lanciamo un appello a tutte le associazioni ambientali e di studio di biologia marina perché si mobilitino per denunciare l'ipocrisia di un progetto inquinante ma che viene spacciato sotto il vessillo della protezione ambientale".

"Nei prossimi giorni - conclude Bettin - presenterò in Consiglio regionale un progetto di legge alternativo a quello del Presidente Galan che dichiari le maggiori tegnùe al largo della costa veneta delle vere zone di tutela biologica con gli stessi criteri in cui vengono gestiti, e protetti, i parchi marini nazionali come quelli di Miramare a Trieste o delle Cinque Terre in Liguria".