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Racconti di Viaggio
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Icona di Messaggio Topic: Filippine -Moal Boal- gennaio 2005(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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fuoco79
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bullet Topic: Filippine -Moal Boal- gennaio 2005
    Postato: 10 Marzo 2005 alle 19:44
E’ ora di partire. Il nostro volo decolla alle 7.00 a.m. da Torino. Ci imbarchiamo con le nostre valigione cariche di attrezzatura sub e di sogni.
 Il volo Alitalia arriva puntuale a Roma dove, dopo il check in per Singapore abbiamo iniziato a girare aspettando ansiosi l’apertura del GATE 31. Siamo in fila assieme a tantissima gente che rientra a casa o che, come noi, parte per una magnifica vacanza.
L’aereo della Singapore airlines è stupendo, le hostes hanno una divisa che ti porta dritto in oriente! Prima del decollo di portano la copertina, le cuffie per ascoltare la Tv e una busta con un paio di calzini e uno spazzolino! Si parte. Verrebbe logico pensare che su 12 ore di volo una persona che si è svegliata alle 4 del mattino chiuderebbe occhio fino all’arrivo a Singapore. Ma non è così. L’eccitazione per il mio primo volo intercontinentale non me l’ha permesso. Così mi sono guardata due film, ho giocato a Super Mario Bross e mi sono ascoltata Prince, Anastacia, Brian Adams e un sacco di musica country. Il tutto veniva interrotto ogni tanto dalle hostes che genitlmente chiedevano “juice or beer?” – “juice or water?” oppure portavano le prelibatezze orientali (rice noodles, fish, omelette, chicken….).
Sbarchiamo all’aeroporto di Singapore (da dove ho mandato un messaggio al forum!) e i miei occhi restano esterrefatti dalla sua grandezza. Fiori e laghetti, un sacco di gente di tutte le etnie sedute vicine sulle poltroncine che aspettano il loro volo. Noi andiamo verso la GATE E1 da dove partirà il nostro ultimo volo con destinazione Cebu. Arriviamo a Cebu, controllo passaporti e consegna dei permessi di soggiorno. Usciamo e troviamo un omino con un cartello con i nostri nomi. Il caldo era piuttosto pesante, e i jeans si appiccicavano alla pelle, ma ci saremo presto abituati alle temperature del posto tanto che adesso ci mancano un po’…
Con un pulmino iniziamo l’ultima parte di viaggio: aeroporto di Cebu (Lapu Lapu) – Resort Sampaguita (Moalboal).
Cebu è una cittadina incasinatissima e anche piuttosto povera. Ai margini della strada vediamo molte baracche ma la gente è viva, sorride. I mezzi di trasporto sono coloratissimi e vanno dai pulmini alle motociclette con annesso una specie di sidecar modificato.
Lasciamo il casino di Cebu e iniziamo la parte in mezzo a foreste di palme. Incrociamo sempre moltissima gente e osserviamo i loro negozi, il loro stile di vita. La stanchezza di fa un po’ sentire e mi si chiudono gli occhi. Dopo circa 2 ore e mezza arriviamo a Moalboal ed entriamo al Resort. Ad attenderci parte dello staff filippino che ci offre un drink alla frutta e degli asciugamani umidi per cancellare le fatiche del viaggio.  Ci accompagnano al nostro bungalow portandoci il bagaglio.
Il resort è di proprietà di un italiano, per la precisione di un romano. Si chiama Sergio ed è un istruttore sub appassionato di fotografia subacquea, una persona squisita. I bungalows sono tutti costruiti nello stile filippino, in foglie di palma e l’arredamento, molto semplice, è in bambù. Lo staff del villaggio è interamente filippino, parlano l’inglese e capiscono un po’ di italiano. La cucina è stupenda!
Ma torniamo a noi. Entrati nel bungalow, apriamo le valigie, ci mettiamo il costume e dopo aver avvisato i genitori che siamo arrivati a destinazione, raccogliamo tutta l’attrezzatura da sub e ci avviamo al diving dove troviamo i nostri amici che avevano appena finito l’immersione del pomeriggio. Qua non si perde tempo così circa un’oretta dopo abbiamo fatto la “crepuscolare”. Immersione da riva, a circa 70 mt dal diving finisce il cappello e inizia la parete. Io e Patrik usciamo entusiasti!

Dal giorno seguente si inizia: si fanno due o tre immersioni al giorno intervallate da un pranzo succulento a base di zuppe di pesce o di carne e dei secondi meravigliosi che offrivano sempre pesce fresco e carne di pollo o di maiale cucinate in modo divino mescolando le usanze orientali a quelle occidentali. Al termine del pranzo c’era il mango o l’ananas che avevano un sapore speciale! A cena c’era sempre un bel piatto di pasta all’italiana (e vi garantisco che Sergio ha insegnato bene al cuoco filippino come si cucina la pasta!) con secondi di carne, pesce e verdure.
Dopo cena, se le immersioni non ci avevano prosciugato tutte le energie andavamo al villaggio di Panagsama a fare un po’ di festa in mezzo alla gente del posto.
Ma parliamo delle immersioni. Mattina e pomeriggio si usciva con la barca, costruita in stile filippino dalla chiglia poco fonda e con dei “pattini” ai lati, per andare verso Pescador (un isolotto poco distante) o per andare nei siti lungo la costa. La notturna invece la si faceva sempre davanti al resort oppure, se il mare lo permetteva, si andava a Pescador.
Tutte le immersioni prevedevano la discesa in parete fino ai 30 mt circa per poi risalire e concludere sul cappello finchè c’era aria in bombola. Le immersioni si facevano a senso unico da boa a boa per essere poi recuperati dalla barca. Ogni giorno le cose che si ammiravano erano moltissime, dalla moltitudine di nudibranchi, ai pesci di ogni razza e colore, per non parlare di coralli, alcionari, spugne, stelle marine…… Io avevo la macchina fotografica e non sapevo più da che parte voltarmi, avrei fotografato ogni cosa!
Un giorno facciamo l’immersione del mattino a  Dolphin house”, con noi c’erano le tre guide (Mario, Alejo e Renè) e Sergio, il proprietario del resort. Eravamo ancora in profondità che Renè dall’alto inizia ad agitare lo sheker e ad urlare per attirare la nostra attenzione che fino ad un momento prima era catturata dai nudibranchi in parete. Tempo di girare la testa e ci vediamo arrivare da dietro un magnifico esemplare di squalo balena. Io subito non sapevo che fare. La mia mente era catturata dalla sua bellezza, ma poi mi sono sbloccata e ho fatto un paio di scatti cercando di andargli dietro ma è davvero veloce! In quella stessa mattina altre due volte avvistiamo lo squalo balena di cui l’ultima a soli 7 metri dalla superficie.  Non vi riesco a descrivere la felicità di tutti i sub… ma ve la lascio immaginare.
Stesso giorno, immersione del pomeriggio. Verso fine immersione Alejo butta l’occhio tra le rocce e vede un piccolo pinna bianca che se ne sta buono tranquillo a farsi gli affaracci suoi. Premetto che io degli squali (balena a parte) ho un po’ di paura, le loro reazioni possono comunque essere istintive e quindi imprevedibili. Ma quando ho visto questo piccoletto mi sono detta “ma è stupendo! Aspetta che ci faccio una bella fotografia!”  Così poi mi ci sono quasi affezionata.
Nei giorni seguenti tartarughe, frog fish colorati, balestra di diversi tipi e altri migliaia di pesci ci hanno accompagnato in tutte le immerisioni. Solamente un giorno, dopo la prima visita dello squalo balena l’abbiamo rivisto,  nel pomeriggio sempre al “Dolphin house” e vi posso garantire che l’effetto è sempre di stupore e meraviglia.
E’ il momento della notturna a Pescador. Eravamo in sei. Scendiamo e con le torce accese iniziamo a guardarci attorno. Gli alcionari avevano dei colori accesi che passavano dall’arancio al fuxia e che si affiancavano alla margherite e ai coralli. Tra tutti questo colori non potevano mancare i nudibranchi, molti gambretti, pesci e ahimè qualche medusa che però illuminata aveva un effetto di colori tipo luci da discoteca che ti lasciava comunque entusiasta dell’incontro ( e non dello scontro!).
Per l’ultima immersione si decide di andare a Pescador, la corrente si faceva sentire e questo non ha reso facile lo scatto di fotografie. Ad un certo punto Mario, la guida mi fa segno di guardare in basso e mi segnala “squalo” – “dormire” . Aguzzo la vista e vedo la sagoma di uno squaletto che se ne stava fermo sul fondo. Ahimè il fondo era 10 metri sotto di noi (quindi circa a –35 mt) e visto che noi eravamo in lenta risalita mi accontento di guardarlo da lontano. Ad un certo punto due pesci, che giravano all’altezza dello squalo, hanno avuto un battibecco che deve averlo disturbato e con un meraviglioso movimento se ne andato.
L’ultimo giorno, visto l’obbligo di uno stop dalle immersioni di 24 ore, il pacchetto del nostro viaggio comprendeva un’escursione alle Kawasan Falls. Si parte in barca e ci si sposta verso un’altra isola. Arrivati, si passa in mezzo ad una meravigliosa foresta costeggiando un torrente e passando attraverso alcuni villaggi.
Le cascate sono due e in entrambe si può fare il bagno nelle fresche acque del torrente lasciandosi massaggiare dal getto di acqua che cade dall’alto. La cosa triste è che durante il ritorno, mentre ci si gusta un tramonto da poster, si pensa che il giorno dopo è ora di tornare a casa….
Ricorderemo per sempre i tramonti di Moalboal visti dal nostro bungalow oppure dall’acqua prima delle immersioni notturne.
 
 
 
 
Prima del definitivo rientro in Italia abbiamo scelto di fare uno stop a Singapore di una giornata.
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margherita bulz
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bullet Postato: 15 Marzo 2005 alle 01:34

ciao ...ancio sto organizzando il mio prossimo viaggio partenza ai primi d'aprile e stavo valutando proprio questa metà ...cosa mi dici del reef è in buone condizioni in forum esteri ho letto che i reef sono molto rovinati. Le immersioni sono molto complicate io ho abbastanza esperienza circa 130 imm.ma il mio ragazzo è alle prime armi non vorrei terrorizzarlo con immersioni in corrente forte.Ultima informazione il resort ha spaiggia o non è possibile stare comodamente spaparazzati al sole ?

 

Ciao e grazie per eventali risposte

margheita buone bollicine
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fuoco79
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Iscritto dal : 09 Marzo 2005
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bullet Postato: 16 Marzo 2005 alle 15:07

Premetto che io nn ho grande esperienza, sono una AOWD e ho all'attivo solo 53 immersioni.

 Il reef è in buone condizioni, la popolazione marina è vastissima e le immersioni, dov'ero io nn sono per nulla complicate (calcola che noi eravamo 3 Advanced, 4 open più il DM del nostro diving che ha organizzato il tutto) c'è nè una sola, una secca, che è in corrente, tutto il resto è OK! Il resort dov'ero io nn ho spiaggia, ha sono un pontile e una piazzola con sdraio e ombrelloni visto che è un resort frequentato quasi esclusivamente da sub (specialmente fotografi!) e che quindi della spiaggia se ne fanno poco. Però io mi sono trovata benissimo, è un po' spartano ma si mangia divinamente e il personale è gentilissimo. Poi il proprietario è italiano quindi per qualunque cosa non ci sono porblemi di lingua!

Se ti servono altre notizie io sono a tua disposizione!

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Ferruccio
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Iscritto dal : 09 Gennaio 2006
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Posts: 35
bullet Postato: 06 Febbraio 2006 alle 10:52

Ciao fuoco79,

lo so che rispondo a quasi un anno dalla data del tuo post.......ma l'ho letto solo adesso....

ho fatto lo stesso viaggio nel 2004 ed è stato veramente molto bello. Mi ha fatto piacere leggere il tuo racconto e per un attimo sono tornato a quei bei posti.

Un saluto

Ferruccio

Ferruccio
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fuoco79
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Iscritto dal : 09 Marzo 2005
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Posts: 8
bullet Postato: 19 Maggio 2006 alle 10:57
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