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Topic: come catalogare le diapo?( Topic Chiuso) | |
Autore | Messaggio |
makalu1
Full Member Iscritto dal : 01 Novembre 2003 Da: Italy Status: Offline Posts: 137 |
Topic: come catalogare le diapo? Postato: 11 Dicembre 2004 alle 13:04 |
Mi sono reso conto di avere migliaia di diapo e non avere abbastanza spazio per tenerle nei caricatori . ho visto che ci sono delle pagine per raccoglitori ad anelle, che sarebbero ideali per una buona catalogazione, ma hanno prezzi elevati (per contenerne diverse migliaia si deve fare un mutuo). qualcuno ha qualche consiglio da darmi o posti dove comperarre qualche raccoglitore a prezzi accessibili? altre idee per immagazzinare le diapo? |
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zanini marco
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LucidiMare
Full Member Iscritto dal : 21 Aprile 2004 Da: Italy Status: Offline Posts: 131 |
Postato: 10 Gennaio 2005 alle 13:13 |
Ciao Marco credo che la scelta ideale in fatto di catalogazione sia molto legata all'uso che si fa delle foto e ai propri schemi mentali. Ti posso quindi raccontare come mi sono organizzato dopogli infiniti ripensamenti e variazioni succedutesi negli anni, poi valuta tu. Prima cosa importante, ci sono due concetti diversi in gioco: 1 come sistemare "fisicamente" le diapo 2 come classificarle la prima cosa che ho capito, sempre dopo svariati tentativi, è che cercare di tenere ordinate "fisicamente" le diapositive per argomenti es: Biologia (Celenterati, Spugne, Crostacei, etc) Archeologia (Relitti, Porti, etc) Attività (Apnea, Corsi, Pesca, Foto, etc) etc etc. era, per me, un'impresa impossibile per due motivi. Il primo è che i criteri di classificazione spesso non sono univoci (ti faccio un esempio stupido: un polpo in un'anfora dove lo sistemi? Fra l'archeologia-relitti-nave romana xx o biologia-molluschi-ottopodi?) Certo decidi di usare dei criteri di "prevalenza" quella foto è più significativa per il polpo o per l'anfora? Però spesso quello che in un momento ti sembra più importante cambia nel tempo. Seconda cosa questo modo di ordinare le foto ti costringe ad un immediato smistamento delle diapositive e un continuo riordino di quelle presenti. la foto del polpo non la metterai a casaccio fra i molluschi ma vorrai sistemarla "vicino" ad altre simili, etc Così dopo centinaia di "plasticoni" ordinati faticosamente per argomenti e in continuo stato "provvisorio" ho deciso: le diapo rimangono nell'ordine cronologico in cui vengono scattate, ordinate per data e luogo, con stampato nel telaietto: Data; Luogo; Progressivo del Rullino(lettera); progressivo della foto nel rullino(1-36). Es Vado a Gen 2005 nel Mar Rosso e scatto 20 rullini in ogni Diapo ci sarà scritto 01/05 Hurgada A 01...36 nel primo rullino, 01/05 Hurgada B 01...36 nel secondo etc. Seleziono quelle "buone" e le lascio nelle scatoline di plastica, che occupano poco spazio, e riporto sull'esterno della scatola 01/05 Hurgada A-C, se per esempio, ho accorpato tre rullini in una scatola (Più passa il tempo è più tendo a diventare severo.. 70% di scarti è più meno la media attuale). In questo modo ogni singola foto è univocamente individuata e, cosa non da poco, so esattamente dove è. (Non è così nel caso di un ordinamento per argomento dove per ritrovarla devo sapere come l'ho classificata, sta fra i molluschi o le anfore?). Quindi alla fine per l'ordinamento la scelta è quella cronologica. Questo, personalmente, mi aiuta anche molto nella ricerca "a mente" perché mi ricordo molto più facilmente che in quella occasione ho scattato quelle foto, piuttosto del criterio di come le ho successivamente classificate. Ora passiamo alla classificazione. Visto che le foto sono siglate una per una, a ciascuna foto, tramite PC, posso assegnare uno o più argomenti e quindi la famosa foto apparirà sia nella categoria Biologia che in quello Archeologia. In molti casi classifico l'intero rullino/i in modo uniforme per es Archeologia relitto xxx, e aggiungo argomenti specifici a qualche foto particolare. In caso di aggiunte o variazione della classificazione l'intera operazione avviene sul PC e non comporta nessuno spostamento dell'ordine in cui sono sistema le foto. Ultima osservazione anche nel caso di proiezioni, etc mi segno l'elenco di foto che le compongono e se mi interessa mantenerle montate a lungo le duplico e rimetto gli originali al loro posto, altrimenti le smonto con la possibilità eventualmente di ricomporle in un secondo momento. Naturalmente, come ti dicevo all'inizio, ho trovato persone che hanno apprezzato questo modo di ordinare le diapo ed altre che lo hanno trovato assurdo, inapplicabile, etc Un saluto massimiliano |
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makalu1
Full Member Iscritto dal : 01 Novembre 2003 Da: Italy Status: Offline Posts: 137 |
Postato: 10 Gennaio 2005 alle 19:14 |
ciao, finalmente qualcuno risponde al post. grazie inanzitutto per la spiegazione ben dettagliata, pure io per il momento le ho ordinate in ordine cronologico. Ad ogni modo, anche con scarti del 70% (pure io ho questa media) comincio ad avere montagne di scattolini. Alcuni mi hanno consigliato di far sviluppare le diapo in striscia e non montarle, in modo da avere molto piu' spazio e depositarle in raccoglitori ad anelle. Tu cos<a ne pensi, con un modo del genere risulta poi impossibile fare una proiezione e ci resta solo di guardarle al monitor del pc dopo una scansione. ciao e alla prossima |
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zanini marco
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LucidiMare
Full Member Iscritto dal : 21 Aprile 2004 Da: Italy Status: Offline Posts: 131 |
Postato: 11 Gennaio 2005 alle 16:53 |
Ciao Marco,
temo che la scarsità di risposte sia legato al fatto che con l'avanzare del digitale il problema dell'occupazione spazio delle diapositive sia scarsamente sentito.
Dubito quindi che riusciremo ad eccitare il forum... A proposito, questo argomento, nei vari dibattiti analogico vs. digitale, non mi sembra mai citato...
Molti, soprattutto fra i professionisti, non fanno montare le diapo, per vari motivi, fra cui il costo, la maggiore rapidità nel visionarle e riporle, comodità per la stampa nelle riviste, etc.
Normalmente poi quelle veramente "buone" se usate per proiezioni vengono montate, o spesso, si fanno dei duplicati e vengono montati quelli.
Le proiezioni ripetute tendono a rovinare i colori e comunque portarle in giro e sempre un rischio.
Questo però secondo me vale più per chi lavora nel campo che per gli altri.
Per un uso amatoriale credo sia più comodo montarle, di nuovo però è una scelta molto soggettiva.
Torniamo però al tuo problema di spazio. Un po' di tempo fa, quando dovevo decidere se affogare fra le scatoline o plasticoni, mi feci due conti, che a costo di sembrare un po' maniaco ti ripropongo.
Che i caricatori occupino più spazio delle scatoline, non c'erano dubbi, ma i plasticoni portadiapositive o portanegativi, con quello che costano, quanto spazio mi facevano risparmiare?
Ecco qui:
Prendiamo un contenitore di fogli, di quelli classici da ufficio (30cm x 32cm x 9cm circa).
Bene, se usiamo i plasticoni per le diapo montate, riusciamo a mettercene non più di 25 (vuoti ne entrano molti di più, ma i telaietti fanno un discreto spessore). Se consideriamo che in ogni foglio entrano 20 diapo (5 file di 4) sistemiamo circa 500 diapo a contenitore.
Ripetendo il conto per i fogli porta negativi, dobbiamo considerare che data l'assenza dei telaietti lo spessore è molto inferiore. Invece dei 25 fogli possiamo metterne circa 75.
Inoltre in ogni foglio trovano posto circa 36 negativi (normalmente 6 strisce da 6 negativi, dipende un po' dal tipo di foglio). Totale 2700 diapo.
Quindi portafilm molto convenienti, ma...
nello spazio di un contenitore quante scatolette entrano?
Basta prendere scatolette e DOX e si fra presto. 5,5 in altezza, esattamente 3 in lunghezza e 1, 5 in larghezza. Poco meno di 25 scatoline in totale (al solito dipende un po' dalle dimensioni delle scatoline e del DOX, ma questo è esattamente vero per quelli che ho io). Ora nelle mie scatoline entrano al max 48 Diapo che moltiplicate per 25 fanno 1200 diapositive!!
Quindi riepilogando nello spazio di un DOX possiamo mettere 500 Diapo montate nei plasticoni oppure 2700 in striscia oppure 1200 nelle scatoline.
Ora però viene il bello.. Se è vero che conservi solo una Diapo su tre, posso pensare che questo sia vero nel caso di Diapo montate, mentre mi sembra meno facile che tu vada a tagliuzzare le strisce per eliminare quelle da scartare. Quindi nel caso dei porta negativi è vero che contengono 1200 foto, ma di cui solo il 30% buone, pari a circa 900.
E allora? Questo risparmio di spazio dove sarebbe?
Grazie per la pazienza e un salutone
massimiliano
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scubabob
Moderatore Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 900 |
Postato: 11 Gennaio 2005 alle 18:04 |
Ciao,
io, dopo vari ripensamenti, ho optato per i plasticoni, non per un motivo di spazio, ma per motivi pratici, ovvero la facilità di ritrovare una diapositiva o determinati soggetti. Ma tutto dipende dal numero di diapositive che si ha, quante se ne scattano e quante se ne scartano. Riassumo dall'inizio il mio metodo di archivio (tutt'ora non terminato, anzi, solo iniziato): 1) Tutte le diapositive hanno, sul telaietto, un codice che mi consente di risalire a dove e quando sono state scattate. 2) Divido le diapositive per 'viaggio', a volte raggruppando per soggetti più viaggi nella stessa località (es.: Nudibranchi - Manado). Il codice mi indicherà sempre l'anno e il mese. 3) Normalmente torno da un viaggio con 50/65 rullini. La percentuale di scarto è per me abbastanza bassa, con le macro spesso 30 su 36 sono buone. Quindi mi ritrovo con montagne di diapositive. 4) Faccio una prima scelta, che verrà digitalizzata ed utilizzata per il Web. Queste sono le dia che, per il momento, finiscono nei plasticoni. Poichè vanno sul web, sono quelle che maggiormente vengono richieste e poter ritrovare l'originale comodamente è utile, nel caso sia necessaria una nuova scansione (non sono mai contento delle scansioni...) 5) Le rimanenti, di pari qualità, che possono essere considerate 'doppioni', le archivio nelle maledette scatolette, che riportano il viaggio/località e i soggetti (crostacei, pesci, ecc.), che fanno risparmiare spazio, ma sono scomodissime quando devi fare una ricerca. Solo i doppioni di soggetti particolari finiscono nei plasticoni. Devo aggiungere una cosa, ovvero che più volte mi è capitato che dia considerate doppioni, in realtà avevano una loro importanza perchè ritraevano un soggetto in un habitat diverso dal solito, indicando abitudini alimentari o altri dettagli nuovi. Per cui una foto ben riuscita non la butto mai. E' più forte di me. 6) I plasticoni vanno nei raccoglitori, le scatolette in scatoloni con indicato il loro contenuto, per cui ho un'idea su da che parte cominciare a cercare. Le foto non riuscite le butto, ma questo non risolve molto. Attualmente ho 7 scatoloni 'catalogati' (con dia che andrebbero nei plasticoni), 3 scatoloni con scatolette alla rinfusa, 7 raccoglitori di plasticoni ordinati e 8 sacchettoni di carta pieni zeppi di scatolette ancora da riordinare e scremare, sparsi sul pavimento, ove faccio lo slalom. Riordinare tutto è un'impresa epica e non so se ne uscirò vivo... |
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Ciao
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sestocont
Full Member Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Da: Italy Status: Offline Posts: 262 |
Postato: 11 Gennaio 2005 alle 19:52 |
Postato originariamente da LucidiMare Molti, soprattutto fra i professionisti, non fanno montare le diapo, per vari motivi, fra cui il costo, la maggiore rapidità nel visionarle e riporle, comodità per la stampa nelle riviste, etc. I PRO spesso fanno sviluppare le diapo in strisci per avere la giusta sequenza delle diapositive soprattutto se fanno scatti a forcella. Scelta la migliore o le migliori vengono tagliate e intelaiate.
Le riviste vogliono le diapo in plasticoni con le dia intelaiate per facilità nel maneggiarle.
Ciao,
Cristian. |
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sestocont
Full Member Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Da: Italy Status: Offline Posts: 262 |
Postato: 11 Gennaio 2005 alle 19:57 |
Le fotografie subacquee le archivio nei plasticoni in modo da poter trovare le diapo che mi servono molto velocemente. A tutte le diapositive viene assegnato un codice che permette di ritrovarle o nei plasticoni o nelle scatoline (in genere metto nelle scatoline le diapo terrestri). Le foto subacquea le ho archiviate in base biologica: alghe, spugne, crostacei ecc..., questo per le diapo del Mediterraneo, per i viaggi all'estero le foto sono raggruppate per luogo ma nel database ho anche una classificazione biologica. Ciao, Cristian. |
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makalu1
Full Member Iscritto dal : 01 Novembre 2003 Da: Italy Status: Offline Posts: 137 |
Postato: 13 Gennaio 2005 alle 18:52 |
non pensavo di avere cosi' tante oppinioni, in tanto grazie per le idee date, avrei alcune domande silla catalogazione indifferentemente se si usino plasticoni scatole o in striscia. Premetto che ho anche migliaia di diapo di viaggi, quindi la catalogazione la dovrei applicare anche a quelle. Allora, il metodo migliore quale sarebbe per catalogare, e sopratutto come impostare i dati da applicare al database ed alla singola diapo o scatola di raccolta. Sicuramente ho la neccessita' di suddividerele come priorita' per luogo, visto che ne ho da tutti i paesi del mondo che per specie biologiche. Sulle diapo i dati vanno scritti a mano con un indelebile o mi consigliate di applicarci etichettine adesive scritte con la stampante? Poi che programma utilizzate per archiviare? e sopratutto esistono gia' e si trovano in rete database gia' impostati? grazie ancora e a presto |
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zanini marco
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scubabob
Moderatore Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 900 |
Postato: 13 Gennaio 2005 alle 19:24 |
Io faccio stampare sul telaietto i dati, al momento dello sviluppo. I dati che faccio scrivere sono:
1) codice della pellicola (assegno un codice ad ogni rullino, che riporto nel log. Il codice mi dice anche se sono macro, grandangolo, esterne) 2) Data (da cui risalgo al viaggio) 3) numero progressivo (1-36) Dopo la scansione, aggiungo col pennarello la scritta 'Scan' ben visibile sul telaietto. Sulle scatolette scrivo o applico un'etichetta con i dati del contenuto. Come ho detto, suddivido per località e per categorie di soggetti. Non uso nessun programma o database, diventerebbe ancora più onerosa l'archiviazione, che andrebbe fatta in maniera completa, esempio: Chromodoris willani e non 'nudibranco', altrimenti non servirebbe a molto, ma l'identificazione non è sempre possibile e in ogni caso la rimando ad un momento successivo. Già così è per me abbastanza oneroso come lavoro, quindi niente database. Ma se metti nei plasticoni la prima scelta (quella che consulterai più frequentemente) e nelle scatolette la seconda scelta o i doppioni e se scrivi chiaramente il contenuto delle singole scatolette, la ricerca viene facilitata. In qualche messaggio precedente ho letto a proposito del prezzo dei plasticoni. Io li compro a scatole da 100, non ricordo il prezzo, ma ricordo di non essere saltato per aria al momento dell'acquisto. Comunque sono comodi e valgono la spesa, proteggono dalla polvere e in un colpo vedi 20 dia, facendoti risparmiare molto tempo. |
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Ciao
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LucidiMare
Full Member Iscritto dal : 21 Aprile 2004 Da: Italy Status: Offline Posts: 131 |
Postato: 15 Gennaio 2005 alle 00:14 |
Condivido con Roberto la tecnica di far stampare direttamente al momento dello sviluppo le informazioni sul telaietto, altrimenti il lavoro a posteriori diventa molto faticoso. Per semplificare l'operazione ho preso l'abitudine di scrivere sull'esterno del rullino via via che li scatto una lettera A, B,c etc (se per caso non bastano proseguo con due: AA, AB, AC etc), in modo che al momento dello sviluppo il laboratorio mi riporta direttamente quella lettera sul telaietto insieme alla data (solo mese ed anno), al luogo (il luogo non sarebbe fondamentale dato che dalla data potrei risalire facilmente al luogo, come ti dice Roberto, ma passando il tempo il nome del posto mi rimane più impresso della data) e al progressivo della foto (1..36). Faccio stampare sul telaietto anche il progressivo della foto proprio perché, oltre al fatto di poterla identificare singolarmente, spesso è utile, come ti diceva Cristian, ricostruire l'esatta sequenza di scatto delle foto. Come ti dicevo nei messaggi precedenti, ho personalmente rinunciato all'archiviazione di massa nei plasticoni, ma da quando ho una macchina digitale ottengo "l'effetto plasticone", che è assolutamente comodo per ricercare le foto, mettendo circa 50 diapo per volta su un visore trasparente (è solo un pezzo di plexiglas bianco opaco con una luce la neon sotto) e scattandogli una foto d'insieme. La risoluzione che ottengo non è certo eccellente, ma ti assicuro paragonabile, o migliore, di quella che puoi avere guardando senza lenti un plasticone controluce. Archivio poi le foto simil "plasticone" sul PC. Per la classificazione su PC non uso programmi apposti (quelli ho visto magari avevano mille funzioni "molte poco utili", ma poi mancavano di quelle due o tre cose che mi servivano effettivamente). Mi sono creato un semplice archivio con alcune tabelle Access (in caso di allergia al mondo microsoft un qualsiasi altro database va bene), che aggiorno e interrogo con estrema semplicità. Uso lo stesso sistema sia per le foto sub che esterne, e questo è uno dei vari motivi che mi hanno portato ad abbandonare l'archiviazione ordinata per tema. Se uno decide di archiviare le foto per specie biologica e cerca di applicarla anche alle foto esterne, rischia di trovarsi la categoria Homo sapiens eccessivamente sovraffollata... Sono contento che il tuo post abbia avuto questo seguito, approfitto per ringraziare tutti per gli spunti fin qui forniti che ho trovato molto interessanti. un saluto a tutti massimiliano
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netofotosub
Newbie Iscritto dal : 16 Maggio 2003 Da: Italy Status: Offline Posts: 38 |
Postato: 17 Gennaio 2005 alle 15:56 |
Ti hanno già risposto persone che "maneggiano" grandi quantità di dia, ti dico anche il metodo che uso io, anche se non si discosta molto da quelli già descritti. Le dia le faccio montare tutte, a meno che non si tratti di rulli particolari, poi scelgo le immagini migliori e gli assegno un codice progressivo in base alla specie o al luogo ritratto, dopodichè tutte le dia catalogate vengono digitalizzate ad alta risoluzione e archiviate su dvd. Un database mi restituisce, all'occorrenza, il numero del dvd nel quale trovo l'immagine che mi interessa e che vedo in anteprima a bassa ris (per la ricerca visiva). Le diapo sono conservate in plasticoni divisi per specie nel caso di animali e per luoghi per quanto concerne i paesaggi e qunt'altro. Ti dico subito che è un lavoraccio, ci vuole tempo, ma il risultato è eccellente, anche dopo anni, solo guardando, ad esempio, tutte le foto di un'aragosta e scelta quella che mi interessa, nel giro di un minuto recupero il file o la diapo. Ciao Gianni |
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scubabob
Moderatore Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 900 |
Postato: 17 Gennaio 2005 alle 16:06 |
Ciao Gianni, che piacere rileggerti dopo tanto tempo!
Il tuo è senz'altro il metodo migliore, ma per me è troppo oneroso... Avrei bisogno di 10 aiutanti per recuperare tutto l'arretrato. Certo che avere in piedi un metodo come il tuo mi fa un venire un po' d'invidia! |
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Ciao
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netofotosub
Newbie Iscritto dal : 16 Maggio 2003 Da: Italy Status: Offline Posts: 38 |
Postato: 18 Gennaio 2005 alle 08:38 |
Ciao Roberto e ciao a tutti, scrivo poco, un pò per mancanza di tempo e un pò per....pigrizia(?), ma leggo sempre, magari con decine di giorni di ritardo (e per questo poi non uintervengo). Si, hai ragione, è un metodo oneroso e a te, ma ti assicuro anche a me, crea non pochi problemi di tempo. In ogni caso, sono partito anni addietro con l'arretrato e ora ne ho solo qualche mese, non male, ma il lavoro è tanto. Sai le giornate d'inverno, quando fuori è brutto, il mare da scordare......ecco, quelli sono i momenti giusti. Non devi avere tante altre cose da fare, però...... Cari saluti e arrivederci a Genova. Gianni |
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makalu1
Full Member Iscritto dal : 01 Novembre 2003 Da: Italy Status: Offline Posts: 137 |
Postato: 29 Gennaio 2005 alle 12:24 |
scusate il ritardo ma leggo solo ora le ultime risposte. grazie atutti per i consugli. ho gia' iniziato con la catalogazione, mi ci vorranno anni prima di finire visto che ne ho migliaia anche di scatti terrestri da ogni parte del mondo. ciao zanini marco |
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zanini marco
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