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Topic: Riconoscere i propri limiti( Topic Chiuso) | |
Autore | Messaggio |
Mike Diver
Groupie Iscritto dal : 08 Giugno 2005 Da: Italy Status: Offline Posts: 84 |
Topic: Riconoscere i propri limiti Postato: 21 Luglio 2006 alle 22:11 |
Ciao a tutti!
Premetto: "chi se la prenderà per il testo di questo topic, ha la coda di paglia! Voglio portare all'attenzione di TUTTI una mia e ripeto solo MIA considerazione che merita di essere almeno esposta. Alla luce della mia esperienza da subacqueo professionista, circa 9 anni, mi rendo sempre di più conto che la situazione di inadeguatezza a determinate tipologie di tuffi e particolari situazioni e caratteristiche di alcuni spot, da parte di divers più o meno "esperti" (l'essere un advanced, rescue divers o ancor di più divemaster, non vi fa più "esperti" di chi è un semplice open water diver che si tuffa constantemente in differenti tipologia di immersioni), reca alla cumunità subacquea più "matura" che accidentalmente si trova in gruppo con loro per l'uscita del fine settimana così tanto desiderata, un disagio più o meno rilevante. Tutto questo è solo per sensibilizzare tutti ad una più attenta e severa valutazione delle proprie capacità tecniche e della propria esperienza in modo da evitare rischi inutili derivanti da situazioni non autogestibili, inadeguatezza alle difficoltà dell'immersione (corrente, profondità operativa, consumi elevati, evidenti difficoltà di assetto, ecc.) e stato d'ansietà elevato. Come dico sempre ai miei allievi: "Nel mondo della subacquea non esistono traguardi, premi o vincitori. Il mondo della subacquea non è una tribuna dove si è guidicati. Nel mondo della subacquea non vi sono codardi, schiappe o fifoni, esistono persone che sanno valurate rischi e difficoltà in modo da affrontare il proprio viaggio nel blu in totale sicurezza e serenità". Parole forse troppo romanzate ma necessarie per evitare spiacevoli inconvenienti e malumori sulla rotta del ritorno al diving. Quindi il mio semplice consiglio per tutti è quello di non bruciare le tappe ed essere degli ottimi autocritici e non per questo smettere di immergervi, anzi incremenrate i tuffi nel limite del possibile per concedere e concedervi indimenticabili momenti nel meraviglioso mondo marino. Certo che ho scritto un po troppo! Scusatemi!! |
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... Ed Entrando Nel Mondo Blu Del Silenzio Amo Ritrovarmi Con Me Stesso E L'Essenza Della Vita
Michele info@mikesdivers.com |
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davide barzazzi
Moderatore Iscritto dal : 29 Ottobre 2004 Status: Offline Posts: 943 |
Postato: 26 Luglio 2006 alle 00:29 |
Ciao Mike!
Come ti capisco!
Non hai scritto troppo, anzi, a mio avviso, ogni tanto bisognerebbe premere un po' più spesso su questo tasto.
Purtroppo c'è sempre chi crede di essere superman solo perchè va più sotto degli altri, o perchè fa più deco degli altri, etc. etc.
D'altronde quando ci si immerge, ci si trova in un elemento che non è il nostro, e che di conseguenza va rispettato ed affrontato con responsabilità.
Purtroppo non è sempre così.
C'è chi fa il sub per fare il "figo", o per provare/dimostrare qualcosa agli altri.
Purtroppo sono proprio queste le persone che spesso causano problemi a sè e agli altri (ne ho viste di cotte e di crude in questi anni).
Meditate gente, meditate.....
Ciao
David
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davisub
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danielina
Groupie Iscritto dal : 12 Giugno 2006 Status: Offline Posts: 43 |
Postato: 26 Luglio 2006 alle 11:24 |
A me oltre al problema del riconoscere i proprio limiti, spaventa anche un altro aspetto della subacquea, toccato con mano pochi giorni fa per l'ultima volta: la sudditanza psicologica che porta tizio a immergersi perchè lo fa caio. Può capitare in una coppia ("io sono istruttore e ti ho brevettato, adesso scendi"), può capitare con genitore+figlio.
Insomma, sott'acqua già non è facile gestire situazioni difficili in qualsiasi caso, quanto rischia di complicare il tutto la risposta di panico o comunque negativa di una persona che si immerge pur non essendo totalmente convinta, non avendone il desiderio, non essendo completamente tranquilla???
Mi è capitato di notare queste dinamiche, e così come mi è capitata la guida-sub che ha capito l'andazzo e ha detto "questa persona con me non scende", mi sono invece capitate guide-sub che si sono portate sotto anche persone in evidente stato di ansia. Questo non mette a rischio sia l'individuo in questione, che il suo compagno, che il resto del gruppo?
Capisco che grazie allo scarico di responsabilità è il subacqueo che si assume il grosso, ma credo anche che chi si assume la responsabilità di un gruppo dovrebbe avere atteggiamento più critico verso i subacquei.
Altra riflessione: ammettiamolo, in acqua si vede davvero di tutto. Spesso i neo-brevettati non hanno una reale capacità di gestione dell'assetto, e ho visto guide sub portarli comunque nel blu, completamente negativi, che pinneggiavano come forsennati in semi verticale, perchè ovviamente sentono che rischiano di affondare! Io stessa facevo così, finchè una guida non mi ha presa da parte e non mi ha detto: "te l'ha mai detto nessuno che in acqua sei un disastro? chi ti ha brevettato ha fatto un grosso errore!", e dopo mi ha rispiegato l'ABC della subacquea, e ho finalmente capito l'uso del gav! Questo però è accaduto alla mia 24° immersione. Tutti i precedenti che mi portavano sotto cosa mi hanno fatto rischiare? (compreso quello stesso folle che prima mi ha portata fino a -40metri, e poi mi ha fatto quell'intervento da professore... mi ha fatto rischiar le penne, ma almeno poi mi ha dato i mezzi per evitare di rischiarle per lo stesso errore!).
Ecco, io credo ci sia davvero molto da fare in questi termini.
Ora sarò impopolare, ma ad esempio, pur avendo preso così sia l'open che l'advanced, io reputo folle che specie il primo brevetto si possa dare con così poca pratica alle spalle...
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ilariasd
Moderatore Iscritto dal : 12 Novembre 2003 Da: Italy Status: Offline Posts: 173 |
Postato: 27 Luglio 2006 alle 23:39 |
Concordo pienamente con quanto avete detto...inizialmente e fino a non molto tempo fa chi faceva subacquea aveva una preparazione nettamente superiore, negli ultimi anni moltissima gente si è avvicinata a questa disciplina e il livello di qualità e preparazione è molto sceso purtroppo. Vedo gente che prende un brevetto uno dietro l'altro senza rendersi conto che non è la tesserina di plastica che dimostra la sua bravura.conosco persone che hanno voluto fare il corso per diventare guida (il tre stelle CMAS) senza avere una preparazione adeguata, esempio: durante l'immersione la persona non si è resa conto che si stava tornando indietro...e questa persona dovrebbe portare gente sotto.....
Altrimenti persone che vogliono prendere il brevetto e sanno nuotare a malapena o hanno paura dell'acqua....
Quando vedo queste cose l'unica espressione che mi viene in mente è: MAH....
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gabu
Newbie Iscritto dal : 14 Giugno 2006 Da: Italy Status: Offline Posts: 12 |
Postato: 04 Agosto 2006 alle 15:09 |
Ciao Mike.
Concordo con quanto hai scritto. Ritengo particolarmente significativo questo passaggio: ”Nel mondo della subacquea non esistono traguardi, premi o vincitori. Il mondo della subacquea non è una tribuna dove si è guidicati”. Mi permetto di aggiungere anche che, proprio perché la subacquea non è una gara, sarebbe bello trovare diving popolati da sub simpatici ed entusiasti di ciò che si sta per condividere o si è condiviso, e non super eroi alla continua ricerca del record di profondità o dell’ultimo erogatore di grido da far notare agli altri. Purtroppo chi vive la subacquea come una eterna sfida non leggerà mai le nostre parole. Oppure le deriderà… Ciao a tutti |
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