Ciao a tutti,
oggi vorrei trattare un argomento che tutto sommato può interessare a tutti:
LA DIFFICOLTA' CHE SI INCONTRA PARTENTO CON LA PROPRIA ATTREZZATURA VERSO L'ESTERO E ANCHE L'ITALIA.
Sono già anni che quando posso prendo il largo con rotta paradisi subacquei e puntualmente mi ritrovo a barattare, corrompere ed ingannare le compagnie aeree, per poter portare al seguito la mia attrezzatura unica ed insuperabile, non perchè valga chissà quale cifra, semplicemente perchè è la mia. Inoltre ora che ho acquistato una nuova macchina fotografica, con annessi e connessi, credo che il problema si amplificherà notevolmente.
L'ultimo viaggio, per esempio, all'aeroporto di Fiumicino sono riuscito a imbarcare il minimo e portare al seguito (in cabina) qualcosina in "PIU'" ma al ritorno da Cebu ( Filippine ) ho dovuto abbordare un italiano senza bagaglio e mollargli il mio oltre a pagare (scontato) quasi 300 dollari di sovrappeso.
E' vero che non acquistando pacchetti e quindi viaggiando all'avventura ho meno considerazione di altri ma possibile che nessuna compagnia aerea aumenti la franchigia di peso, per il turismo subacqueo spesso unica fonte di guadagmno di molti paesi? Figuramoci quando mi porto anche la tavola da surf......
A voi le considerazioni, consigli ecc.

Per Pantelleria abbiamo pagato 5euro/kg in più, che tradotto nell'attrezzatura sub ha significato 75 euro per esubero peso. Al ritorno li ho "fregati": ho raccolto la biancheria sporca e altro che non mi serviva urgentemente a casa, ho fatto uno scatolone e spedito da Pantelleria via posta con pacco celere 3. Così ho pagato solo 8.20 euro di spese postali e non altre 75 (che potevano diventare di più in quanto alla partenza comunque 8kg ci erano stati abbonati dalla gentile miss del check in). Sono stati celeri anche nella consegna del pacco, dopotutto: spedito il sabato e recapitato il giovedì. Certo... rischiavo lo smarrimento, ma visto che capita che smarriscano pure le valigie...