Il nord Sulawesi costituisce una meta molto ricercata dai subacquei in quanto si inserisce all’interno di in un ipotetico triangolo (i cui apici sono costituiti da Bali, Filippine e Papua) dove il mare presenta la più alta biodiversità ovvero presenta un numero di specie diverse maggiore rispetto a qualunque area geografica.
Come al solito, Barbara ed io organizziamo per tempo, prima dell’estate, avvalendoci dell’agenzia Promo World: la partenza da Milano Malpensa il 16 dicembre (2005) verso Francoforte dove il volo Singapore Airlines, proveniente da NY, fa scalo intermedio. Giungiamo il giorno successivo a Singapore: meta obbligata, un po’ per abituarci al fuso orario ma soprattutto per visitare questa metropoli. L’organizzazione dello stop over viene gestito direttamente dalla compagnia aerea. Arriviamo presto in hotel, The Elizabeth, situato nelle vicinanze di Orchard Road – la strada principale dello shopping – e siamo subito pronti ad uscire. La città offre molto: China Town, Little India, Sentosa con il suo acquario ed il suo spettacolo serale, il National Orchid Garden – un croggiolo di colori e profumi – e lo Jurong Bird Park ci fa conoscere i suoi variopinti uccelli provenienti da tutto il mondo. Molto interessante la piccola crociera sul fiume che offre una spettacolare vista del Merlion – il simbolo della città-stato metà leone e metà pesce – con lo sfondo dei grattacieli. E, alla sera, in giro per i ristorantini ma con una predilizione per quelli giapponesi.

     

Purtroppo i 4 giorni volano lettermente via ed il 21 riprendiamo il nostro viaggio arrivando dopo circa 4 ore di volo a Manado. Già all’aeroporto di Singapore conosciamo Roberto, il direttore del Mapia e con lui arriviamo al resort dopo aver saggiato il traffico caotico di Manado.
Le nostre immersioni nel Parco di Bunaken iniziano la giornata successiva: partenza alle 8,00 verso una delle isole (Siladen, Bunaken e Manado Tua) e scelta dei siti di immersione a seconda delle condizioni meteomarine. Le isole sono caratterizzate da una barriera frangente con un reef che sprofonda verticalmente e la presenza costante di corrente che può essere molto forte; la baia di Manado presenta invece un fondo di sabbia vulcanica e acqua calma.
I siti di immersione sono molti e localizzati principalmente a Bunaken: Lekuan (I, II, III), Mike’s Point, Mandolin, Bunaken Timur, Tengah, Panggalisang; ma poi anche Siladen con Siladen Timur, Manado Tua con Bualo e Negeri, la baia di Manado con Poopoh e l’house reef del resort stesso – tanto per nominarne alcuni!

     

Cosa abbiamo visto? Fare un elenco è troppo lungo e laborioso: prendete il libro di Debelius “Asia Pacific Dive Guide” e ne troverete buona parte ma sarà necessario integrare con il libro dei nudibranchi per avere il panorama completo!!!

     

Non ci lasciamo sfuggire le immersioni a Lembeh dove andiamo due volte. Si parte al mattino presto per il porto di Bitung dove si arriva dopo circa un'ora e mezza di macchina. Imbarco su una barca locale e una breve navigazione lungo questo stretto canale ci porta a scoprire tutto quello che non abbiamo trovato a Bunaken: qui sono soprattutto i cavallucci marini pigmei (Hippocampus bargibantis), gli antennaridi (Antennarius sp), i pesci cardinale di Banggai (Pterapogon kauderni), varie forme giovanili di pesci pipistrello, nudibranchi e crostacei a farla da padrona.

     

Questo luogo così particolare viene giustamente considerato dai fotografi subacquei il paradiso della macro!

     

Il nord Sulawesi ci fa ammirare anche una intricata foresta primaria nel Parco di Tangkoko dove scopriamo dal vivo uno dei suoi simboli: il tarsio spettro. Con l’aiuto dei rangers osserviamo questa piccola protoscimmia nel cavo di un albero catturare con una velocità inaudita le grosse cavallette che le vengono offerte. Le alture alle spalle di Manado offrono la possibilità di entrare in contatto con la popolazione locale nel mercato di Tomohon e osservare ancora la bellezza di questa terra con i suoi vulcani ancora attivi, le sorgenti termali e il lago Tondano.



Le giornate passano purtroppo velocemente ed è tempo di partire. Approfittiamo della sosta a Singapore per una cena a base di sushi; il mattino seguente siamo a Parigi immersi in una giornata uggiosa che ci deprime ma, nello stesso tempo, siamo contenti di quanto abbiamo visto e soprattutto perchè da li a poco riabbracceremo i nostri bambini che ci aspettano a casa.

Barbara & Ugo

    

Modificato da Ugo Gaggeri - 15 Dicembre 2007 alle 19:16

Sì, sono posti davvero indimenticabili!
E merita tantissimo anche la sosta a Singapore