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Biologia Marina | |
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Autore | Messaggio |
mmarino
Admin Group ![]() ![]() Iscritto dal : 06 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 370 |
![]() Postato: 09 Luglio 2005 alle 15:03 |
Durante la trasmissione LineaBlu, andata in onda pochi minuti fa, hanno mostrato un pesce della specie Carapus acus.
Questo pesciolino è letteralmente saltato fuori da un'oloturia mentre
Donatella BIANCHI, la conduttrice, la mostrava parlando delle sue
caratteristiche.
Chissà s'è possibile reperire immagini di questo pesce senza recare danno all'echinoderma. E' presente, potenzialmente, in tutte le specie mediterranee di oloturia? Credo potrebbe essere interessante poter documentare questa "particolare" simbiosi. Cosa ne dite? Ci proviamo? I biologi potrebbero affiancare fotografi e videoperatori in immersione. Una breve descrizione recuperata in rete: Postato originariamente da Sapere.it
sm. [dal portoghese carapó, risalente a una voce tupí]. Pesce marino (Carapus acus) della famiglia Carapidi, dal corpo estremamente allungato, serpentiforme, compresso lateralmente e privo di scaglie; il muso è conico, con bocca abbastanza grande; la colorazione è bruna sul dorso, argentea sul ventre. Questo pesce, lungo generalmente 10 cm, è diffuso nell'Atlantico e nel Mediterraneo, fino alla profondità di 80 m, dove vive in simbiosi con Oloturoidei. I carapo penetrano nell'intestino di questi echinodermi attraverso l'apertura anale, inserendovi la coda e procedendo a ritroso; successivamente trovano alloggio in una dilatazione del tubo digerente dell'echinoderma, detta ampolla rettale, e da questa escono solamente per andare in cerca di cibo, costituito da piccoli crostacei. La medesima oloturia può ospitare anche diversi individui che, comunque, non le arrecano danni di rilievo. Alcune specie di carapo, come Carapus affinis, sono simbionti di Bivalvi. |
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Mauro Romano
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scubabob
Moderatore ![]() ![]() Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 900 |
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Mauro, è abbastanza normale...
Ci sono anche granchi che prediligono quel posto! Ricordo un libro che testualmente diceva: "Se si può capire quali vantaggi ne possa ricavare il pesce o il granchio, non è ben chiaro quale vantaggio ne ricavi l'oloturia" ![]() Qualche foto di granchio ce l'ho, forse è già su MM, ritratto sull'oloturia. |
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Ciao
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mmarino
Admin Group ![]() ![]() Iscritto dal : 06 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 370 |
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Sì Roberto, ricordo le tue foto e ricordo anch'io di aver visto qualcosa tra quelle che hai già pubblicato.
E' il pesce che m'incuriosisce. Non è molto piccolo! In quello ripreso in LineaBlu era lungo quasi quanto l'oloturia a forma di galleggiante da pesca, come quelli da fiume. Se ci fosse un modo per far uscire questo pesce, senza strizzare la povera oloturia come un calzino (come hanno fatto in TV), potrebbe essere una bella sfida provare a riprendere qualche immagine. E' solo un'idea. Il pesce su MM non c'è e sapendo in quali specie s'infila, ![]() ![]() |
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Mauro Romano
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scubabob
Moderatore ![]() ![]() Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 900 |
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Aggiungo: in Indonesia, molte specie di oloturie hanno ospiti vari.
Alcuni si limitano a stare sul corpo, come il Periclimenes imperator,
granchietti vari (soprattutto Lissocarcinus orbicularis), vermi, ecc.
Altri preferiscono la cavità anale... ![]() Non c'è modo di farli uscire, se non 'strizzando' un po' l'oloturia, cosa che non le fa molto bene. Ci sono specie di oloturie ricchissime di ospiti, come: Bohadschia argus Bohadschia marmorata Telenota ananas Telenota anax Stichopus variegatus L'Holoturia edulis raramente ha ospiti sulla pelle, ma può avere ospiti nell'ampolla rettale. La Bohadschia graeffei mai. In alcuni casi il granchietto si nosconde in cavità che scava nella pelle dell'oloturia, vedi link1 Il pescetto è più difficile fotografarlo, perchè è rapidissimo nell'entrare e uscire. |
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Ciao
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scubabob
Moderatore ![]() ![]() Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 900 |
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Se ci fosse un modo per far uscire questo pesce, senza strizzare la
povera oloturia come un calzino Da quello che so non c'è altro metodo ![]() Per i granchi si può schiacciare delicatamente l'apertura, con pazienza, finchè esce, ma per il pesce bisogna proprio strizzare per bene, cosa che io non ho mai fatto non solo per rispetto dell'oloturia, ma anche (soprattutto...) perchè la sostanza che esce si incolla come gomma ovunque. E quando esci, al contatto con l'aria, si solidifica. Forse ti ho già raccontato che una volta, dopo una rottura di legamenti alla caviglia, sono stato 'ingessato' con questa sostanza ![]() |
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Ciao
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Scercola
Moderatore ![]() ![]() Iscritto dal : 12 Aprile 2002 Status: Offline Posts: 957 |
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La sostanza di cui parli Roberto è la parte terminale dell'intestino,
prende il nome di tubuli di cuvier (o organi di cuvier), si tratta di
una tecnica difensiva che l'oluturia attua contro i predatori, piccoli
pesci spesso si nutrono di questa parte dell'intestino emessa!!
Per quanto riguarda il pescetto di cui parla Mauro, so che è abbastanza diffuso ma diffilissimo da vedere in mare, molto timido si rifugia rapidamente nella sua tana.... chissà se poi l'oloturia ne è contenta!!! Sinceramente dopo una vita passata al mare e dopo aver visto e raccolto (soprattutto da piccolo) vagonate di oloturie non ne ho mai visto uno!!! Diciamo che adesso che me lo fai notare cercherò di fotografarlo se è possibile apposta per MM!! Ciao |
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Fabio Russo
https://www.facebook.com/Scubabiology.it |
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scubabob
Moderatore ![]() ![]() Iscritto dal : 10 Ottobre 2000 Status: Offline Posts: 900 |
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Ma questi tubuli di cuvier sono 'una parte dell'intestino' o una
'sostanza emessa dall'intestino'? Una veloce ricerca con Google mi da
risultati variabili.
Mi sembra strano che un organismo emetta una parte di un organo interno a scopo di difesa, per farselo pappare. |
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Ciao
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Scercola
Moderatore ![]() ![]() Iscritto dal : 12 Aprile 2002 Status: Offline Posts: 957 |
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Sono la parte terminale dell'intestino, completamente rigenerabile, il Tortonese (bibbia degli echinodermi) dice:
i tubi di Cuvier, così nominati in onore del loro scopritore, sono tubuli bianchi, rosei o rossi, inseriti in vario numero alla base dei polmoni acquatici (per chi non lo sapesse i polmoni acquatici sono evaginazioni dell'intestino, per cui le oloturie respiraro tramite l'apertura anale) e sporgenti nel celoma. Quando l'animale è irritato, essi si distaccano e vengono esplusi attraverso l'ano, mentre il corpo si contrae; nell'acqua si allungano di molto e diventano intensamente adesivi. Avvolgendosi intorno agli animali o agli oggetti che molestano l'oloturia , agiscono quale mezzo di difesa. i tubi di Cauvier si staccano tutti insieme o a gruppi e vengono facilmente rigenerati. Alcune olturie, come quella di Forskal, hanno come nome inglese "cotton spinner" filatore di cotone proprio per questa caratteristica!!! spero di essere stato esuriente ciao |
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Fabio Russo
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