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Medicina
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Icona di Messaggio Topic: sforzi post immersione(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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formixnolimits
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bullet Topic: sforzi post immersione
    Postato: 03 Aprile 2005 alle 21:42

salve ho qualche domanda da porre ai medici nn so se è il caso di chiedere qui ma io provo lo stesso.ecco i quesiti

una guida che lavora in diving center durante la stagione estiva è sottoposta ad un notevole sforzo fisiologico  in quanto scende in acqua due tre volte al giorno tutti giorni per 4-5 mesi e si ritrova a dover affrontare sforzi fisici dopo le immersioni come caricare e scaricare bombole spingere rastrelliere mobili, insomma sforzi nn prorpio consigliati dopo le immersioni come abbiamo imparato nei corsi e sui manuali. questo a lungo andare quali problemi potrebbe creare al nostro organismo se ne puo creare?

c'è un'alimentazione mirata per questo tipo di lavoro?

gli integratori salini servono? ci sono sali minerali o altre sostanze che  sono indicate per aiutare il nostro fisico a superare stanchezza fisiologica? e anche fisica a questo punto

 dopo aver  fatto due immersioni, ed è stata una giornata un po dura(comunque sempre divertente)mi capita  di sentire una stanchezza insolita, a volte sembra che mi sia passato sopra un tir. è normale?

mi piacerebbe infine sapere se esiste un'attività fisica da seguire,come sport o allenamenti particolari in grado di aumentare le mie prestazioni in acqua

ringrazio con anticipo chi mi risponderà cordiali saluti francesco

formixnolimits
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Lorenzo
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bullet Postato: 04 Aprile 2005 alle 11:24
Ho letto la tua domanda e ti risponderò a metà settimana, appena mi libero dagli impegni lavorativi. Nel frattempo dai una lettura agli articoli della sezione Medicina.

A presto
Lorenzo Messina
Una consulenza medica on-line non può sostituire una visita medica.
Dott. Lorenzo Messina
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Lorenzo
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bullet Postato: 08 Aprile 2005 alle 10:21
Caro Francesco, con un po’ di ritardo sui tempi previsti provo a rispondere ai tuoi quesiti.

una guida che lavora in diving center durante la stagione estiva è sottoposta ad un notevole sforzo fisiologico in quanto scende in acqua due tre volte al giorno tutti giorni per 4-5 mesi e si ritrova a dover affrontare sforzi fisici dopo le immersioni come caricare e scaricare bombole spingere rastrelliere mobili, insomma sforzi nn prorpio consigliati dopo le immersioni come abbiamo imparato nei corsi e sui manuali. questo a lungo andare quali problemi potrebbe creare al nostro organismo se ne puo creare?

Intanto ricordo che per gli operatori subacquei che lavorano quotidianamente in immersione per così tanto tempo è importante programmare dei giorni di riposo assoluto per dar modo ai tessuti di liberarsi delle microbolle gassose accumulate. Questo vale anche per i turisti che approfittano delle settimane di ferie per fare immersioni a go-go, senza considerare che in loro ancora manca quella forma di adattamento all’ambiente iperbarico. Sarebbe consigliabile almeno un giorno di riposo ogni 3-5 giorni di immersioni.

Gli algoritmi di decompressione utilizzati sia per le immersioni con aria che per quelle con miscele come il nitrox derivano da modelli probabilistici o deterministici che hanno margini di sperimentazione e componenti di incertezza variabili a secondo gli individui testati. Le bolle silenti di azoto presenti nel torrente ematico in TUTTI i subacquei dopo immersioni (anche se correttamente eseguite) oltretutto aumentano di numero con la ‘spremitura muscolare’ tipica del lavoro pesante necessario per la movimentazione manuale dei pesanti carichi a cui tu facevi riferimento.

Gli studi prospettici in tal senso non sono univoci, ma sono state registrati fenomeni quali ingrandimenti del ventricolo destro, incremento acuto di piastrine e leucociti nel torrente circolatorio (peggiorato dalla eventuale disidratazione), danno endoteliale (parete dei vasi sanguigni) provocato direttamente dalle bolle gassose. Questi effetti sono facilmente recuperabili da un organismo sano ed esposto per tempi ragionevoli; non si è certi quanto possano incidere negativamente, alla lunga, per i professionisti del settore, con modificazioni irreversibili.

c'è un'alimentazione mirata per questo tipo di lavoro?

Certamente! Dopo un’attenta analisi degli impegni giornalieri, della temperatura d’esercizio, del tipo di costituzione fisica e delle ore di riposo (tanto per citare qualcuna delle variabili) si può stabilire la quantità di calorie necessarie per mantenere in efficienza l’organismo. Un buon medico nutrizionista è in grado di calcolare tali necessità ed impostare un corretto regime alimentare.

gli integratori salini servono? ci sono sali minerali o altre sostanze che sono indicate per aiutare il nostro fisico a superare stanchezza fisiologica? e anche fisica a questo punto

Riallacciandomi al paragrafo precedente dico che una corretta alimentazione può da sola essere sufficiente per coprire le esigenze dell’organismo. Casi particolari come questo, si, possono richiedere l’utilizzo di integrazione con oligoelementi difficilmente assumibili in giusta quantità solo con la dieta. I motivi vanno da una loro scarsa presenza nei cibi reperibili sul posto, all’oramai consueta necessità di utilizzare alimenti preconfezionati-troppo raffinati e quindi carenti in vitamine e minerali, ad un consumo eccessivo di risorse idrominerali per la particolare attività fisica svolta.

Sul mercato sono presenti prodotti adeguati alle più svariate necessità. Quali assumere, in quale quantità e a che ora della giornata, come puoi immaginare può e deve consigliarlo il medico nutrizionista.

dopo aver fatto due immersioni, ed è stata una giornata un po dura(comunque sempre divertente)mi capita di sentire una stanchezza insolita, a volte sembra che mi sia passato sopra un tir. è normale?

La sensazione di fatica neuro-muscolare può essere ‘normale’ dopo certi sforzi ma può essere un campanello d’allarme che avverte del limite ormai vicino della sindrome da superallenamento o della presenza di anomalie/patologie/squilibri nel nostro corpo. Non posso che consigliarti una visita dal tuo medico curante per capire se si tratta solo di un momento di sfruttamento massivo delle tue risorse psico-fisiche, che meriterebbe qualche giorno di riposo e svago.

mi piacerebbe infine sapere se esiste un'attività fisica da seguire,come sport o allenamenti particolari in grado di aumentare le mie prestazioni in acqua

Se per prestazioni in acqua intendi le immersioni subacquee ricreative, considera che a momenti di rilassatezza si alternano periodi di massima vigoria a volte necessari vuoi per trarsi d’impiccio in situazioni d’emergenza, vuoi per raggiungere rapidamente il gruppo dopo essere rimasti affascinati da uno scorcio suggestivo o qualche specie ancora a noi sconosciuta...
Ad un programma di tonificazione muscolare e stretching (palestra, ginnastica, pilates...) affiancherei tecniche di rilassamento e coordinazione muscolare (yoga...) ed esercitazioni di endurance per aumentare le capacità aerobiche (nuoto, corsa, ciclismo...) oltre ad una giusta dieta, un adeguato periodo di ristoro notturno, astensione dal fumo e moderazione con l’alcool.

Ciao
Lorenzo Messina
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Dott. Lorenzo Messina
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bullet Postato: 09 Aprile 2005 alle 00:47

ciao lorenzo, grazie infinite.vorrei farti ancora un paio di domande riguardo alla tua esauriente risposta

hai parlato di sindrome da superallenamento, di cosa si tratta esattamente?

 quando si hanno danni endoteliali irreversibili  cosa capita, nel senso ce ne accorgiamo avvertendo  sintomi? nn possiamo piu immergerci? è una cosa rara o capita più con frequenza? 

                               cordiali saluti francesco

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bullet Postato: 09 Aprile 2005 alle 18:26

Ciao Francesco,

ad integrazione e complemento dell'esauriente risposta di Lorenzo, posso dirti che la stanchezza post immersione può anche essere sintomo di scarsa resistenza all'esposizione all'azoto ad alta pressione parziale (un pò come per l'ebbrezza) e la quota di "sofferenza" varia da individuo ad individuo, ad alcuni di mia conoscenza capita già per quote superiori ai 25 m., queste persone al termine dell'immersione appaiono esausti. A che quote ti sei immerso quando hai provato stanchezza?Tieni però anche presente che dopo intensa attività, sentirsi stanchi è più che normale, anomalo è invece se la stanchezza appare dopo immersioni di un certo impegno(oltre i 25/30m.)

Un saluto,

Antonio

Antonio Colacino
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bullet Postato: 09 Aprile 2005 alle 19:20

ciao antonio,  mi è capitato una volta in particolare dopo aver effettuato due immersioni in aria  a 40m con decompressione

tuttavia nn ho capito bene cosa vuoi dire , "anomalo se la stanchezza appare dopo immersioni di un certo impegno(oltre 25 30 m)

                                     ciao cordiali saluti francesco

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bullet Postato: 09 Aprile 2005 alle 19:37

Ciao Francesco,

alcuni soggetti dopo le immersioni di un certo impegno in quanto a quota ,di solito dopo i 25/30 metri (ribadisco sempre che metri si indica con la semplice "m" minuscola, mt. è inglese ed i minuti si indicano con l'apice ') e questo è sintomo di sofferenza per alte pressioni parziali di azoto, uno dei miei subacquei che erano con me presentava questi sintomi per l'appunto dopo i 25/30 m , era sempre al termine di queste immersioni , estremamente stanco e pallido ed i medici iperbarici hanno stabilito che si trattava dell'azoto.

Spero di essere stato più chiaro, ma , dimmi, è la prima volta che ti capita dopo un'immersione a 40 m , o, è capitato altre volte, se vuoi puoi anche telefonarmi al 3472565649,

rinnovo i saluti,

Antonio

Antonio Colacino
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bullet Postato: 10 Aprile 2005 alle 17:53

ciao antonio grazie per la disponibilità, mi è capitato qualche volta sopratutto dopo aver effettuato piu immersioni in una giornata e  gli sforzi che ho citato nel primo messaggio. nn divento pallido, ma a volte come ti dicevo mi sento stanchissimo; attenzione però, nn subito dopo l'immersione , ma quando è già passato un po di tempo, tipo alla sera e a volte nn mi sento al 100% nemmeno  il giorno seguente. bisogna tenere presente che non abitando al mare  certe giornate esco alle 7 e rientro alle 19-20, quindi potrebbe anche essere una condizione dovuta a stanchezza generale, in piu l'azoto che circola in corpo nn mi da certo una mano..........

le immersioni in questa stagione possono essere piu stancanti per via del freddo pur usando la muta stagna? 

dopo immersioni svolte in nitrox è vero che ci si sente meno stanchi?

                                      cordiali saluti francesco

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bullet Postato: 10 Aprile 2005 alle 20:32

Ciao FRancesco,

mi sembra , da come descrivi la tua "giornata tipo" che la stanchezza sia più che legittima!!

"Sai questa mattina ho scalato l'Everest, nel pomeriggio ho attraversato lo Stretto di Messina controcorrente, in serata ho sgretolato un paio di muri a secco, questa notte non ho dormito ed ho guidato, come mai mi sento leggermente stanco?"

Il freddo come sai è un fattore che influenza notevolmente l'assorbimento degli inerti e dei gas in genere (Legge di Henry) ed in più può generare l'ipotermia, ma non credo che sia il tuo caso, impiegare una muta di buono spessore o stagna è un valido ausilio.(Personalmente non amo le stagne e preferisco neoprene di buono spessore).

In quanto alla minore stanchezza dopo immersioni nitrox, non so dirti, in quanto personalmente non ho mai riscontrato differenze, ma io sono uno di quegli individui che poco risentono delle alte pp di azoto.

Ciao,

Antonio

P.S.

La stanchezza muscolare, non ti allarmare, non è il tuo caso, è uno dei molteplici sintomi  di CNS (central nervous system oxygen toxicity) che insorge quando si è esposti per un tempo variabile (minuti e/o ore a seconda della resistenza individuale) a piu di 1,3 atmosfere di ossigeno, ma questo incidente è più facile che avvenga con i rebreathers dove il ciclo semichiuso di respirazione richiede una pressione parziale limite dell'ossigeno, inferiore alla teorica soglia di 1,3 e questo capita quando in circolo c'è una maggior quantità di CO2 perchè la calce sodata è umida o esaurita.

Ci sono ancora delle persone che reimpiegano la calce sodata dopo l'immersione, questa va cambiata ad ogni immersione e va immessa nell'autorespiratore subito prima dell'immersione, per intenderci un autorespiratore rifornito di calce sodata la sera precedente l'immersione, non va utilizzato ,se prepariamo l'A. per l'immersione e poi per un qualsiasi motivo la rimandiamo, lo stesso la calce sodata deve essere sostituita  perchè altamente igroscopica e se satura di umidità non riesce a svolgere il suo lavoro.

Antonio Colacino
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bullet Postato: 10 Aprile 2005 alle 23:16

ciao antonio effettivamente mi rendo conto che giornate del genere sono impegnative; i miei dubbi comunque, nascono dal fatto che l'addizionarsi di azoto,disidratazione , stanchezza ,ecc.ecc.,possano portare (magari alla lunga) a danni all'organismo o a conseguenze piu spiacevoli (forse esagero) , come ad esempio maggiori predisposizioni ad mdd o altro,come ha spiegato molto bene lorenzo. ho sentito  di sub sportivi ricreativi, che dopo anni che operavano e quindi dopo aver svolto migliaia di immersioni senza problemi , hanno avuto mdd negli ultimi periodi per  piu di una volta, dopo aver svolto normali immersioni in curva,gente di età media sui 35 40 anni quindi nn si possono considerare anziane. ora nn è il mio caso perchè sono giovane e nn ho molte immersioni, solo che mi spaventa un po il fatto di sentirmi un" morto in piedi " a volte,ma sono anche un po piu tranquillo dopo aver letto le vostre risposte, grazie.

per quanto riguarda la stanchezza muscolare causata da CNS quando la si avverte?durante l'immersione o dopo?

                                          ciao e a presto  francesco

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bullet Postato: 10 Aprile 2005 alle 23:28
Ciao Francesco,
spero di non averti confuso con le mie risposte...


...hai parlato di sindrome da superallenamento, di cosa si tratta esattamente?...

E' una condizione di squilibrio tra l'allenamento e il recupero, tra lo sforzo e la capacità di sopportazione dello sforzo.
La fase iniziale è facilmente risolvibile nel giro di pochi giorni o al massimo due-tre settimane ed è provocata da un recupero incompleto. Se non riconosciuta per tempo, o se si prosegue con lo squilibrio, si passa ad un esaurimento organico-funzionale con sintomi quali astenia, turbe dell'umore, diminuita coordinazione del gesto tecnico-lavorativo, minore motivazione. Quest'ultima sindrome persisterà per settimane o mesi.


...quando si hanno danni endoteliali irreversibili cosa capita, nel senso ce ne accorgiamo avvertendo sintomi? nn possiamo piu immergerci? è una cosa rara o capita più con frequenza?...

Sono danni della parete dei vasi sanguigni; il loro 'maltrattamento' ne provoca un invecchiamento precoce. Possiamo maltrattare il nostro endotelio aumentando la quantità di fattori che ne aumentano il deterioramento: fumo, squilibri dietetici, sovrappeso eccessivo o magrezza eccessiva, aumento della pressione arteriosa, infezioni, farmaci, inquinamento ambientale, surmenage psico-fisico, e così via...
Un ruolo importante ha comunque il nostro genotipo! Possiamo nascere più o meno suscettibili ai fattori di stress, l'importante è non metterci del nostro per non peggiorare la situazione.

I sintomi sono troppo silenti e troppo generici per indirizzarci da soli alla diagnosi, soprattutto nelle fasi iniziali. Riconoscere con esattezza la salute dell'endotelio non è facilissimo ma neanche impossibile. Una buona visita medica, alcuni esami strumentali (fondo oculare, ecodoppler dei vasi sopraortici) ed un prelievo ematico mirato possono darci delle informazioni importantissime.

Possiamo sempre immergerci, ma limitiamo al massimo gli altri fattori logoranti. Allontaniamo il più possibile i fattori negativi di cui sopra ed il nostro organismo pian pianino provvederà a recuperare la migliore condizione.


Ciao
Lorenzo
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bullet Postato: 11 Aprile 2005 alle 13:03

ciao lorenzo sei stato chiarissimo grazie mille, cercheroò di fare il possibile

 cordiali saluti francesco

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bullet Postato: 11 Aprile 2005 alle 17:48

Francesco ha scritto:

per quanto riguarda la stanchezza muscolare causata da CNS quando la si avverte?durante l'immersione o dopo?

Sempre dopo l'immersione, ma è solo uno dei vari sintomi, ma al100%    non è il tuo caso , come ha scritto Lorenzo che essendo medico è l'unico qualificato a dare consigli medici, avere cura del proprio stato di salute se si vuole durare nel tempo è fondamentale. Conosco vari ex subacquei professionisti, tutti col "toscanello", mangiate Luculliane ( a proposito nei tempi antichi  Lucullo era considerato perlopiù un valente generale), bevute al limite del coma,caffè a fiumi, la maggior parte di questi ha perso presto l'idoneità all'immersione, una vita sana e morigerata aiuta molto e...se poi stiamo lo stesso male, almeno non siamo noi i responsabili e nella vita la fortuna è un fattore molto importante (subacqueo felix).

Un caro saluto,

Protesilao                             

Antonio Colacino
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bullet Postato: 11 Aprile 2005 alle 23:03

ciao antonio,concordo pienamente

   p.s. ho fatto quella domanda per pura curiosità, nn arrivo mai a respirare quelle  pressioni parziali di ossigeno

                                                         byez francesco

 

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