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Racconti di Viaggio
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Icona di Messaggio Topic: "MAMALUNA I " (....senza parole)(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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fforti
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bullet Topic: "MAMALUNA I " (....senza parole)
    Postato: 27 Ottobre 2005 alle 13:11

Vi posto questo lungo resoconto, scritto da un  componente del mio gruppo, postato al mio club, della crociera fatta da me e altri amici. Penso che è istruttiva sia per chi, in genere, va in acqua, sia per coloro che intendessero affidarsi a questa
(dis-)organizzazione.

"Ci stiamo riprendendo solo ora dalla "vacanza" sul mar rosso e quindi vi posto tutto il resoconto di quella che a tutti gli effetti è stata un'avventura più che una vacanza.

Iniziamo da quando, scesi all'aereoporto di Hurgada, siamo stati accompagnati alla barca, il Mamaluna I ed ad attenderci... beh non c'era nessuno se non 2 componenti egiziani dell'equipaggio che, fra l'altro, parlavano uno stentato inglese (se si può definire le poche parole dette parlare inglese) e nessuna parola di italiano.
Beh, con l'altro istruttore di Lucca, ci siamo riproposti di fare la "paternale" alle due guide italiane che ci avrebbero dovuto accompagnare secondo gli accordi per la mancanza totale di puntualità, ma fino a quel momento la cosa rientrava su di un probabile disguido organizzativo, almeno, non sapendo cosa ci avrebbe aspettato, così abbiamo pensato.
Dopo qualche ora si presenta a bordo la prima guida italiana, fresca fresca dall'aereo che lo aveva li portato da Milano. A questo punto era chiaro che almeno nell'organizzazione iniziale, il diving/tour operator aveva sicuramente "toppato"; bastava infatti far arrivare la guida il giorno prima!
Ma a questo punto trovavamo la prima sorpresa: non appena abbiamo fatto cenno al percorso che avremmo dovuto seguire nella crociera (da Hurgada a Safaga con punti di singolare interesse e bellezza (Panorama Reef e Salem Express per fare un esempio) la guida asseriva che la crociera avrebbe seguito l'itinerario dei relitti del Nord! Ovvero l'esatto opposto di quanto scritto nel pacchetto da noi acquistato!

A questo punto, visto anche che qualcuno aveva già fatto tale crociera iniziava una lunga sequela di telefonate e trattative alla fine delle quali l'unica concessione fatta dal diving fu quella di "deviare dal percorso" per inserire una immersione a Ras Mohamed. Tengo a precisare che gli unici ospiti della barca eravamo noi 12.
Facendo buon viso a cattivo gioco siamo stati "costretti" ad accettare (l'alternativa che il Diving ci ha prospettato era quella di fare la crociera dei relitti!!), d'altra parte eravamo in vacanza ed il desiderio di immergerci nonostante tutto era assai forte.
A questo punto, raggiunti dalla seconda guida (più in ritardo della prima) abbiamo manifestato l'intenzione di partire in modo da poter fare la prima immersione nel pomeriggio, ma... indovinate un po': la barca sarebbe partita dal porto di Hurgada solo il giorno successivo, sprecando così il primo giorno di immersioni. Ovviamente abbiamo protestato, ma nulla da fare: "la barca fino a domani non si sposta!".
Abbiamo quindi ancora lasciato perdere e ci siamo accontentati di fare un po' di snorkeling nel reef (se si può chiamare così il banco di sabbia con acqua non proprio cristallina) prospiciente al porto.
Ci sistemiamo nelle cabine e una nuova sorpresa ci attende. Esattamente come nella descrizione tecnica della barca, sono presenti sei cabine doppie e tre bagni (1 bagno ogni due cabine secondo facili conti) ma non è presente il bagno di servizio, ovvero quello per l'equipaggio, e pertanto ci siamo dovuti sistemare con un rapporto di un bagno ogni 6 persone!!
Va beh, tanto ci conoscevamo tutti e che volete che sia un altro piccolo sacrificio in relazione alle immersioni che ci accingevamo a fare... Peccato che la notte stessa abbiamo avuto anche la non piacevole sorpresa che l'aria condizionata comune alle cabine non era funzionante!
Va beh, immersioni illimitate... val bene qualche disguido di funzionalità!!
No, invece, ma quali immersioni illimitate, "le immersioni possibili sono tre al giorno, se poi volete farne altre queste non sono guidate!" altro carico su di una situazione abbastanza insoddisfacente!

Il giorno successivo partiamo di buon mattino e dopo una prima immersione che io non ho effettuato per i postumi della influenza che mi aveva colpito nei giorni precedenti la partenza, decido di effettuare la seconda immersione: Sioul Kebir.
L'immersione di per se stessa è una bella immersione, con un reef bello, ricco dei pesci classici del Mar Rosso e con la possibilità anche di effettuare buoni incontri visto il drop off che scendeva in profondità. Una immersione in corrente lungo il reef che costeggia una isoletta alta una ventina di metri con sopra un faro.
La sorpresa è avvenuta alla risalita: Infatti contrariamente a quanto asserito nel briefing la corrente era in direzione contraria e la nostra guida, scegliendo di seguirla ci ha fatto fare sicuramente una bella immersione ma... alla risalita ho visto che la faccia della guida era particolarmente pallida: mi guardo intorno e mi accorgo che abbiamo praticamente fatto mezzo giro dell'isola e che la barca si trovava esattamente nel lato opposto al nostro e che sicuramente non avrebbe potuto vedere ne la boa di segnalazione ne tanto meno noi stessi. A questo punto mi aspettavo di ricevere istruzioni da parte del nostro accompagnatore il quale invece, mentre alcuni dei miei compagni di immersione si cominciavano ad innervosire (se non spaventare per una situazione niente affatto piacevole), non diceva altro che avrebbe dovuto acquistare una boa di segnalazione più alta rispetto a quella che era in suo possesso!! (fra parentesi il "cazzillo" era stato appena acquistato visto che aveva anche la carta protettiva al suo interno).
Gli faccio "gentilmente" notare che anche se ne avesse avuto uno di cinque metri, stando dall'altra parte dell'isola comunque la barca non ci avrebbe avvistato!
Comunque prendo l'iniziativa ed invito tutti a mantenersi molto vicino al reef e di cominciare (in attesa della barca la scusa ufficiale ma in realtà volevo tenere impegnati tutti) a pinneggiare in direzione dell'isola (e quindi della barca). Per fortuna dopo un po' abbiamo avvistato il tender
della Mamaluna... peccato che lui non abbia avvistato noi!!
Colta da un po' di sconforto una ragazza presente nel gruppo esclamava: "ma una buona notizia almeno c'è?" mi sono astenuto nel risponderle che almeno non erano arrivati gli squali!!!
Ad ogni modo dopo un po' riappariva il gommone al quale provvedevo a segnalare la nostra presenza con le lampade della videocamera e, forse per le luci, forse indipendentemente, ci avvistava e provvedeva al nostro recupero.
A sera la terza immersione della giornata è stata la notturna, alla quale non ho partecipato, anch'essa con il brivido, visto che ad un certo punto dalla barca abbiamo perso di vista le luci subacquee, e al ritorno l'altra guida che aveva gestito l'immersione ha asserito "mi non messo in un cunicolo dal quale non riuscivo ad uscire".... mah....
Il giorno seguente non mi sono immerso e quindio non ho molto da raccontare fino al Mercoledì, quando finalmente siamo arrivati a Ras Mohamed Per chi non ha mai fatto questa immersione vi dico che essa, almeno nelle due volte che l'ho fatta, prevede di tuffarsi su di un primo reef (Anemone reef) per poi fare un passaggio nel blu e andare a prendere la parete a mio parere più suggestiva e belle delle immersioni fatte in mar rosso: Shark reef, parete verticale con drop off (discesa) che arriva a 900 metri (e quando dico verticale non esagero, praticamente un muro) per poi passare a Jolanda reef, nome dato dal relitto li affondato, per terminare l'immersione tutta in corrente in un'ansetta ridossata dove non è infrequente trovare pesci napoleone.
Questa la teoria, in pratica la guida ha voluto tuffarsi direttamente su shark e, non so se per sua colpa o per errore del comandante della barca, è stato sbagliato il punto del tuffo accorciando di molto l'immersione lungo la parete. Non contento di ciò si è precipitato a 40 metri "per vedere se
c'era del pesce grande" secondo la sua successiva spiegazione. Ora chi conosce un po' il mar rosso sa che la vita, il ciclo alimentare, si svolge tutto nella fascia che va da 0 a 20 metri circa e, inoltre, la visibilità si aggira intorno ai 20 metri. Pertanto bastava stare intorno ai 10/20 metri e, se poi si avvistavano squali o carangidi o altro, si poteva (e solo in quel caso) fare la sprofondata.
Per farla breve immersione stroncata nella parte più bella, sprofondata con relativo accumulo di azoto assolutamente inutile e fine dell'immersione nel reef che continua dopo Jolanda Reef, reef assolutamente insignificante sia come vita che come colori.
Sapete bene che non so stare zitto e al ritorno in barca faccio notare come l'immersione fatta era stata abbastanza "cannata", ma le uniche risposte che mi sono state date sono: scendendo da anemone reef non si trova la parete di shark reef ma un'altra (quale lo devo ancora capire!) e che il passaggio nel blu tra anemone reef e shark reef era meglio farlo con gli open perchè si è più vicini a terra (considerate per chi non ha mai fatto questo passaggio che ci si trova con 900 metri di acqua sotto senza vedere terra ne avanti ne dietro ne a destra ne a sinistra: nessun tipo di riferimento se non il blu!!!
A questo punto appurato che le idee della nostra guida erano poche ma sopratutto MOLTO confuse, ho desistito dalla discussione.
Ma le sorprese della giornata non erano finite: indovinate il ragazzotto che aveva pensato e si accingeva a realizzare? seconda immersione sul Thistlegorm!!! per chi non lo sapesse si tratta forse del relitto più famoso appoggiato su di un fondale di 36 metri con immersione quadra!!
Vi dico soltanto che Fabio, parlando della cosa con un nostro caro amico subacqueo tecnico per telefono, si è sentito rispondere: "ma è una beeeeeep!!!"
Nonostante l'ovvia stupidaggine di fare una immersione quadra dopo una immersione impegnativa come quella effettuata la mattina la nostra guida non desisteva e faceva portare la barca sulla verticale del relitto.
Qui iniziano una serie di perle di saggezza subacquea non indifferenti!
Anzitutto ci viene proposto di effettuare una immersione in libera, ovvero di scendere sul relitto senza che la barca si ormeggiasse su di esso per poi effettuare la sicura decompressione nel blu posizionati sotto le boe di segnalazione. Tale procedura non sarebbe nulla di strano se non fosse che
una delle cose famose del relitto in questione è che è quasi sempre battuto da una fortissima corrente per cui effettuare una risalita del genere avrebbe significato essere portati non si sa dove con la speranza che la barca riuscisse a seguirci e che nessuno si allontanasse dal gruppo. A
questa che a tutti gli effetti potrebbe entrare nel guinness delle stupidaggini subacquee ho laconicamente detto che se si faceva così io non mi sarei immerso valutanto i rischi troppo elevati. Forse il mio essere laconico sarà sembrato più una minaccia, sta di fatto che la guida ha allora
optato per ormeggiare la barca sul relitto.
Per effettuare ciò occorreva fissare due cime sul relitto e a questo scopo normalmente la guida si immerge preventivamente, quindi la logica avrebbe suggerito che ciascuna guida, portando una cima per uno fosse scesa a fissarla sul relitto... invece NO! entrambi le guide hanno fatto una discesa per ogni cima accumulando pertanto azoto e effettuando uno jo-jo non indifferente anche in cosiderazione della sprofondata di qualche ora prima.
Una volta efffettuata questa stupidaggine, entrambi le guide sono risalite ed hanno iniziato il briefing, scendiamo, entriamo.... a questo punto, sia per salvaguardare l'immersione di tutti e, sopratutto la pelle di quei due sconsiderati, sono intervenuto: loro ci avrebbero fatto il giro all'interno del relitto (che non conosco bene) e poi sarebbero risaliti, mentre l'altro istruttore del gruppo ed io avremmo guidato il resto dell'immersione. Per fortuna questa proposta è stata accettata e così si è fatto...
Inizia l'immersione e la guida che chiudeva, purtroppo, ha avuto un problema di erogazione continua poco prima della penetrazione delle stive, mi ha fatto cenno che sarebbe risalita, poco male, per il momento chiudo io, ma, all'uscita della prima stiva trovo metà del gruppo che mi guarda e mi fa cenno che non sa dove sia finita la guida con il resto dei nostri amici: ci
ha persi!!!
Penso di avere duramente imprecato in quel momento, tuttavia comincio a guidare l'immersione con i superstiti e dopo un po' ritrovo la guida che stava uscendo dalla seconda stiva. Non appena mi vede fa eloquenti cenni come a dire "dove vi eravate cacciati?!" per il bene comune (e sopratutto il
mio visto che non so quale sia la pena per omicidio in egitto) faccio finta di non aver capito, gli chiedo quanta deco doveva fare e alla risposta di 10 minuti lo invito a risalire mettendomi alla testa del gruppo. Finiamo il giro e poi ritorniamo verso al cima di risalita senza nessun intoppo, li
avevo posizionato una lavagnetta con i nomi del gruppo, in aperto menefreghismo rispetto a quanto il baldo giovene aveva asserito in barca: " non serve a nulla tanto siamo tutti assieme", spunto mano a mano in nomi di coloro che iniziano la risalita e una volta assicuratomi che erano tutti in
risalita risalgo anch'io.
Bene, dopo essere risaliti in barca occorreva sciogliere la cima che era legata al relitto, una sola perchè l'altra era stata tranciata da un'altra barca, ma per questa attività le guide hanno optato per aspettare un'oretta.
Passata l'ora il prescelto per questo compito è stato la guida che aveva dovuto finire l'immersione anticipatamente a causa del malfunzionamento dell'erogatore (e che quindi aveva accumulato meno azoto). Per far ciò, con colpevole trascuratezza, lo stesso non sostituiva l'erogatore malfunzionante, non si metteva la muta e, come abbiamo appurato poi non si portava dietro neanche la boa di segnalazione.
Ma le sue stupidaggini non si fermavano qui, infatti una volta sceso e sciolta la cima aveva pianificato di finire la decompressione attaccato ad essa senza considerare minimamente che le cime sono galleggianti, che la barca si sarebbe dovuta spostare per non finire addosso alle altre ancora ormeggiate e che sicuramente l'equipaggio, assolutamente inesperto di subacquea e non avvertito delle intenzioni avrebbe tirato la cima a bordo.
Morale della favola la guida, non appena sciolta la cima si è sentito tirare velocemente su, e, quindi ha dovuto abbandonare la presa immediatamente dovendo fare una risalita nel blu trascinato dalla corrente.
La cosa non sarebbe stata tremenda (difficile si ma non devastante) se lui fosse stato abituato e preparato mentalmente e da un punto di vista di abilità sub alla cosa, ma non lo era, quindi è risalito ad un centinaio di metri dal relitto, con l'erogatore in continua bestemmiando e imprecando
contro l'equipaggio, cosa dovuta sicuramente al fortissimo stress subito. Ma la cosa non si fermava qua, una volta recuperato dalla barca un componente dell'equipaggio, non rendendosi conto della situazione, gli rideva in faccia provocando così la sua reazione: un diretto ben assestato al volto e una gomitata ad un'altro componente dell'equipaggio che era intervenuto per separare i contendenti.
Le conseguenze di tale gesto sono state l'immediato lincenziamento in tronco della guida via telefono e la conseguente riduzione da due a una guida per le nostre immersioni!
La cosa sicuramente non ci ha fatto piacere in quanto le immersioni in corrente, le più belle a mio parere da fare in mar rosso, prevedono di essere recuperati dal gommone o dalla barca e il primo poteva portare al massimo 6/7 sub. Pertanto il licenziamento della guida sarebbe stato a significare o l'impossibilità di effettuare tali immersioni o una mancanza di sicurezza visto che la guida o risaliva con il primo gruppo o restava in acqua con il secondo.
Analizzata questa situazione partiva una nuova serie di consultazioni anche con i gestori del Diving per ovviare a questo problema, e dietro il rifiuto di sostituire la guida mancante perchè "il contratto prevedeva solo una guida e l'altra era di appoggio" (premetto che nell'organizzazione di questi
viaggi MAI ho firmato un contratto ma ci si basa sullo scambio di e-mail o sulle condizioni "compreso-non compreso" previste nei depilant e nei siti web) abbiamo indicato anche la possibilità di chiudere la vacanza in quel giorno facendoci riportare ad Hurgada e trasferendoci in albergo. Qua c'è stata la chicca dell'organizzazione del Diving, in quanto immediatamente ci è stato fatto sapere che qualunque fosse stata la nostra decisione la barca sarebbe tornata ad Hurgada solo Sabato!!
La qual cosa in Egitto non so, ma in Italia prefigura il reato di sequestro di persona!!!
Comunque ancora una volta abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco e dietro la rassicurazione che le immersioni previste non sarebbero cambiate (quali fossero quelle previste a questo punto però non lo sapeva nessuno di noi) abbiamo ancora una volta ingoiato il rospo.
L'immersione successiva è stata quella sulla Sara H e ancora una volta si è palesata la totale inesperienza, la mancanza di affiatamento e di comunicazione tra equipaggio/comandante e guida (quella superstite).
Infatti a causa del mare mosso e del fatto che Fabio, colto da raffreddore, non era sicuro di poter compensare inizialmente si era deciso che sarebbero saltati prima Fabio e la Guida in modo da verificare compensazione ed eventuale corrente sul fondo e poi sarebbero tornati in barca per poi
saltare tutti insieme.
La prima parte è andata così se non che una volta immersi visto le onde non proprio da calma piatta, inizialmente un componente dell'equipaggio affermava che non si sarebbe fatta l'immersione e si sarebbero recuperati i due in acqua, ma subito veniva smentito dal comandante che urlava il
classico "Jump" che significa che ci si doveva tuffare. Vi lascio immaginare il caos che si è generato tra coloro che si dovevano immergere!
Per farla breve (io non dovevo fare l'immersione e quindi sul resoconto dettagliato non posso pronunciarmi più di così) ci si è tuffati a casaccio, e, una volta immersi tutti, sono riemersi Fabio e la guida oramai in una posizione lontana dal punto dove si erano immersi gli altri. Partiva allora
il gommone che trascinava i due fino al punto dove teoricamente dovevano essere gli altri, ma nel percorso la guida non riusciva a tenersi e praticamente solo Fabio arrivava al punto, ma constatato che non vedeva nessuno, ne fuori ne sotto, decideva giustamente di ritornare indietro in
barca abortendo l'immersione.
Arriviamo così alla seconda immersione della giornata, che, dovendo essere in corrente, presentava i problemi di cui ho aprlato sopra riguardo alla sicurezza. Decido pertanto di scendere anch'io ed effettuo una immersione su di un reef che, a parte una cernia di notevoli dimensioni, non presentava
nulla di interessante.

Nella risalita prima esco io e Fabio con altre 5 persone, chiamo il gommone e faccio appena in tempo a deviarlo con una mano prima che dia una chigliata a uno di noi. Ci accompagnano in barca e poi vanno a riprendere gli altri componenti del gruppo.
Penultima immersione (di quelle da me fatte) il 14 senza nessun particolare da segnalare come la notturna che ho fatto per fortuna solo con Anna, Fabio e Roberto in caccia di materiale da fotografare (abbiamo beccato anche una lepre di mare) mentre gli altri hanno fatto il giro con la guida.
Il sabato mattina ultima immersione (che io non ho fatto perchè l'ultimo giorno prima del volo non mi immergo) dove la guida non trovava il canyon che aveva descritto nel briefing.
Al ritorno ad Hurgada venivano fatti i conti: oltre al fatto che ci è stato fatto pagare il caffè e le coca cole e aranciate (nella mail doveva essere tutto compreso tranne gli alcolici) e che abbiamo dovuto sborsare 15 ? di tasse per i relitti (ma se era la crociera dei relitti all-inclusive!!) ci veniva richiesta la mancia per l'equipaggio imponendoci la cifra di 20 €.
Ora visto che una tale mancia sarebbe corrisposta allo stipendio di un mese, ma anche a causa dell'"imposizione" alcuni fra noi hanno deciso di non dare l'intera cifra, anche in considerazione del fatto che la mancia oltre che a cifra volontaria, in genere si da prima di sbarcare e non il giorno prima.
Il risultato è stato che appurato che mancavano circa 50? rispetto quanto preventivato, inizialmente la guida ritornava più volte a chiedere se "tutti avevano pagato" e poi ci "consigliava" di non mangiare a bordo la sera perchè "l'equipaggio era arrabbiato".... dopo il sequestro anche le
minacce!!!!!!
Abbiamo pertanto mangiato ad Hurgada sperando che oramai questa storia avesse avuto fine.... invece....verso le tre di notte sentiamo i motori accendersi e, allarmato salgo in coperta e... la barca, forse a causa di un errato ormeggio o di una manovra di rafforzo degli ormeggi sbagliata era intraversata in mezzo al porto sotto forti raffiche di vento!
Non mi perdo d'animo, do una mano a ritendere le cime mollate all'equipaggio, (la guida che doirmiva a bordo o non si è accorta di nulla o se ne è fregata) e risolta la situazione torno sottocoperta dove tutti oramai si erano svegliati e sono sbottato in un "non vedo l'ora di tornare a
Casa!!!, VOGLIO tornare a casa!!!"
Per finire aggiungo che le immersioni duravano, secondo la guida per una non ben specificata legge egiziana, al massimo 45 minuti (anche se poi noi in acqua rimanevamo di più).

 

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Scercola
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bullet Postato: 27 Ottobre 2005 alle 22:06
Non riesco ad immaginarmi la maggior parte di quello scanzonato gruppo che venne da Maria a Pantelleria l'anno scorso arrabiato, anche li avevamo avuto dei problemucci, il gommone ecc. io che mi sono perso il faraglione neklla navigazione , ma si era risolto comunque tutto e soprattutto si andava avanti con il sorriso 
Non mi piaccione le immersioni in corrente, non mi piacciono le immersioni con grupponi ma quando si è pagato per una cosa bisogna che questa cosa sia fatta al massimo delle possibilità, mi sembra che così non sia avvenuto, peccato mi dispiace per il tuo gruppo molto simpatico!!!
Ciao
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palletta
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bullet Postato: 28 Ottobre 2005 alle 14:06
che racconto ragazzi...una vacanza tremenda........complimenti per aver mantenuto la calma non era facile
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fforti
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Iscritto dal : 06 Giugno 2005
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Posts: 78
bullet Postato: 29 Ottobre 2005 alle 09:59

Ciao Fabio,

con voi ( te e Maria) non ci sono stati problemi, permettimi, sei troppo critico !!! al contrario ritengo che con voi abbiamo passato una settimana fantasitica sotto tutti i punti di vista. (posso dirlo anche a nome del gruppo)

Sono convinto di aver fatto le immersioni con un pezzo di storia  (Maria) e con il futuro (Fabio) della subacquea.

Ti assicuro che non è facile trovare persone disponibili, e professionalmente preparate come voi.

Ps. un consiglio per tutti se potete andate a Pantelleria e immergetevi con Maria è una esperienza che tutti i sub dovrebbero fare.

 

 

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Nettuno_64
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Iscritto dal : 04 Dicembre 2005
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bullet Postato: 04 Dicembre 2005 alle 00:44

e anche con Fabio Russo!!

Ciao

Gino

www.sub-aqua.it
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PRESIDENTE
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Iscritto dal : 28 Dicembre 2005
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Posts: 4
bullet Postato: 28 Dicembre 2005 alle 19:09
CARO FFORTI,
MA LO SAI CHE ESISTONO GLI AVVOCATI ?
IO CREDO CHE QUESTE COSE NON DEBBANO ESSERE PRESE CON LEGGEREZZA PER EVITARE IL DIFFONDERSI DI SITUAZIONI DI TALE GENERE NELLE QUALI LE UNICHE VITTIME SAREMO NOI.
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Ferruccio
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Iscritto dal : 09 Gennaio 2006
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bullet Postato: 19 Gennaio 2006 alle 10:51

Più che MAMALUNA........MAMMAMIAAAAAAAA ......più dell'avvocato proposto dall'amico PRESIDENTE...bsta la pessima pubblicità.....

Ferruccio

Ferruccio
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