Forum di MondoMarino.net: i delfini dubitano ed esitano

**I delfini dubitano ed esitano come gli uomini.**

   I delfini dubitano ed esitano come gli uomini.
Test americani rivelano che avrebbero capacità di scelta e incertezze, ripetendo i nostri schemi mentali

Il dubbio non è caratteristica esclusiva del genere umano. Lo nutrono anche i delfini e le scimmie. Come gli uomini, questi animali esitano davanti alle scelte difficili, «sanno cioè di non sapere», e dunque pensano, sia pure a livello primordiale. Lo afferma David Smith, uno psicologo dell’università dello Stato di New York che ha condotto alcuni sorprendenti esperimenti in merito, e che ne pubblicherà i risultati sulla rivista «Behavioral and brain sciences», scienze del comportamento e del cervello. «In certe situazioni - dichiara Smith - certe scimmie e certi delfini sono in grado di chiedersi cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Non lo sono altri animali, ad esempio i topi, da noi sottoposti agli stessi test». Smith e i due colleghi che lo aiutano, Ellen Shields dell’università del Montana e Allan Washburn dell’università di Stato della Georgia, paragonano le reazioni dei delfini e delle scimmie a quelle di un bambino di pochi anni. 
I DELFINI - Gli studiosi hanno messo tre grossi pulsanti in una piscina e hanno insegnato a un delfino a premerne uno se emettevano un suono basso con un apposito strumento, e un altro se emettevano un suono alto. Hanno poi alzato a poco a poco il primo suono. Finché era facile distinguere tra i suoni il delfino si precipitava a premere il pulsante giusto. Quando diveniva difficile, esitava e finiva per premere un terzo pulsante. Dichiara Smith: «Osservarlo era un divertimento. Era come il bambino a cui fai scegliere tra due cioccolatini: prende sempre il più grosso, ma se sono uguali non sa che cosa fare». 
LE SCIMMIE - In un primo esperimento, due scimmie hanno imparato a spostare il cursore sullo schermo di un computer a seconda della densità delle macchie che vi apparivano. Se le macchie erano fitte, mandavano il cursore in una certa direzione. Se erano sparse, lo mandavano in un’altra. Ma quando la differenza era minima, mettevano il cursore in posizione di mezzo. Spiega Smith: «Sette persone, ciascuna molto diversa dall’altra, hanno reagito in maniera analoga a questo test. Per me è la prova che in certi animali c’è un minimo di processo mentale». Le stesse due scimmie sono state sottoposte a un secondo esperimento. Sul video venivano fatti comparire 4 oggetti in fila. Poi il video si spegneva, si riaccendeva e compariva un solo oggetto. Le scimmie dovevano schiacciare un tasto se era uno degli oggetti precedenti, un altro se non lo era. Se si trattava del primo o del quarto oggetto, le due scimmie agivano immediatamente, se si trattava del secondo o del terzo, a cui normalmente si presta meno attenzione, si mostravano incerte. «Come i bambini che abbiamo coinvolto nel test», dichiara Smith. 
GLI ESPERTI - Sulle conclusioni dello psicologo si sono divisi in due. Lori Marino, una neurologa dell’università Emory, ha commentato che «tra gli esseri umani, i delfini e le scimmie potrebbe esserci un comune modello conoscitivo». E lo psicologo Charles Shimp dell’università dell’Utah non ha escluso che «i mammiferi superiori riescano a formulare pensieri embrionali». Ma Clive Wynne dell’università della Florida, uno specialista del comportamento degli animali, si è detto scettico: «Mi piacerebbe essere nel torto, ma il delfino e le scimmie sono stati semplicemente addestrati a reagire in questo o quel modo alle sollecitazioni dei loro sperimentatori. Se tu premi un animale con del cibo quando indovina, come hanno fatto Smith e i suoi colleghi, l’esito del test è obbligato». 
«La riposta gliel’ho già data - ribatte Smith -. Abbiamo provato anche con i topi. Ma a differenza del delfino e le scimmie, non capivano niente». 

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lauradolphin Full Member Iscritto dal : 13 Ottobre 2005 Da: Italy Status: Offline Posts: 391	Topic: i delfini dubitano ed esitano Postato: 16 Ottobre 2005 alle 18:20
	I delfini dubitano ed esitano come gli uomini. Test americani rivelano che avrebbero capacità di scelta e incertezze, ripetendo i nostri schemi mentali Il dubbio non è caratteristica esclusiva del genere umano. Lo nutrono anche i delfini e le scimmie. Come gli uomini, questi animali esitano davanti alle scelte difficili, «sanno cioè di non sapere», e dunque pensano, sia pure a livello primordiale. Lo afferma David Smith, uno psicologo dell’università dello Stato di New York che ha condotto alcuni sorprendenti esperimenti in merito, e che ne pubblicherà i risultati sulla rivista «Behavioral and brain sciences», scienze del comportamento e del cervello. «In certe situazioni - dichiara Smith - certe scimmie e certi delfini sono in grado di chiedersi cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Non lo sono altri animali, ad esempio i topi, da noi sottoposti agli stessi test». Smith e i due colleghi che lo aiutano, Ellen Shields dell’università del Montana e Allan Washburn dell’università di Stato della Georgia, paragonano le reazioni dei delfini e delle scimmie a quelle di un bambino di pochi anni. I DELFINI - Gli studiosi hanno messo tre grossi pulsanti in una piscina e hanno insegnato a un delfino a premerne uno se emettevano un suono basso con un apposito strumento, e un altro se emettevano un suono alto. Hanno poi alzato a poco a poco il primo suono. Finché era facile distinguere tra i suoni il delfino si precipitava a premere il pulsante giusto. Quando diveniva difficile, esitava e finiva per premere un terzo pulsante. Dichiara Smith: «Osservarlo era un divertimento. Era come il bambino a cui fai scegliere tra due cioccolatini: prende sempre il più grosso, ma se sono uguali non sa che cosa fare». LE SCIMMIE - In un primo esperimento, due scimmie hanno imparato a spostare il cursore sullo schermo di un computer a seconda della densità delle macchie che vi apparivano. Se le macchie erano fitte, mandavano il cursore in una certa direzione. Se erano sparse, lo mandavano in un’altra. Ma quando la differenza era minima, mettevano il cursore in posizione di mezzo. Spiega Smith: «Sette persone, ciascuna molto diversa dall’altra, hanno reagito in maniera analoga a questo test. Per me è la prova che in certi animali c’è un minimo di processo mentale». Le stesse due scimmie sono state sottoposte a un secondo esperimento. Sul video venivano fatti comparire 4 oggetti in fila. Poi il video si spegneva, si riaccendeva e compariva un solo oggetto. Le scimmie dovevano schiacciare un tasto se era uno degli oggetti precedenti, un altro se non lo era. Se si trattava del primo o del quarto oggetto, le due scimmie agivano immediatamente, se si trattava del secondo o del terzo, a cui normalmente si presta meno attenzione, si mostravano incerte. «Come i bambini che abbiamo coinvolto nel test», dichiara Smith. GLI ESPERTI - Sulle conclusioni dello psicologo si sono divisi in due. Lori Marino, una neurologa dell’università Emory, ha commentato che «tra gli esseri umani, i delfini e le scimmie potrebbe esserci un comune modello conoscitivo». E lo psicologo Charles Shimp dell’università dell’Utah non ha escluso che «i mammiferi superiori riescano a formulare pensieri embrionali». Ma Clive Wynne dell’università della Florida, uno specialista del comportamento degli animali, si è detto scettico: «Mi piacerebbe essere nel torto, ma il delfino e le scimmie sono stati semplicemente addestrati a reagire in questo o quel modo alle sollecitazioni dei loro sperimentatori. Se tu premi un animale con del cibo quando indovina, come hanno fatto Smith e i suoi colleghi, l’esito del test è obbligato». «La riposta gliel’ho già data - ribatte Smith -. Abbiamo provato anche con i topi. Ma a differenza del delfino e le scimmie, non capivano niente».
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stellinamare200 Moderatore Iscritto dal : 12 Aprile 2004 Da: Italy Status: Offline Posts: 818	Postato: 16 Ottobre 2005 alle 19:30
	Sì, sapevo di questi esperimenti e delle conclusioni cui erano pervenuti i ricercatori. Vorrei aggiungere che tale comportamento è ancora più evidente con i delfini che aiutano i bambini diversamente abili, sopratutto gli autistici, a migliorare la loro qualità di vita. A ciò che si è detto nel post precedente, si aggiunge una forma di sensibilità emotiva verso questi bambini, da parte dei delfini. E' come se sapessero che essi sono, in qualche modo "diversi" e che, quindi, hanno bisogno di un approccio adeguato. Se questo è addestramento, come dice Wynne...devo dire che i delfini sono meglio "addestrati" di tante assistenti sociali che ho visto in azione con dei bambini Aida
	Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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