Sono rientrato da qualche giorno da una meravigliosa vacanza ad El Quseir, tra Hurgada e Marsa Alam, e tra il mare di messaggi ricevuti in mia assenza, ne ho trovato uno di Roberto SOZZANI nel quale m'invita a pubblicare sul nostro Forum, avuta già l'autorizzazione dell'autore, un messaggio ricevuto da Graziano CITTERIO.

A volte capita di ricevere in posta privata messaggi d'interesse collettivo e si richiede l'autorizzazione all'autore per pubblicarli sul Forum. Niente di strano.
Comincio a leggere e mi accorgo che l'argomento è il Dugongo di Abu Dabbab, lo stesso Dugongo che sono andato a vedere anch'io qualche giorno fa. Continuo a leggere ed è come se quelle parole le avessi scritte io! Graziano mi ha preceduto, perché è esattamente quello che ho pensato durante la mia escursione.



Ricordo le parole di Roberto, al rientro dalla sua seconda spedizione ad Abu Dabbab per recuperare maggiori informazioni sul Dugongo in questione, e che poi ha scritto in una magnifica scheda molto completa su questo affascinante mammifero.

Per comodità riporto solo parte del testo della sezione "L'incontro", ma v'invito a leggere tutto sul suo sito.



L'ha visto Roberto l'anno scorso, l'abbiamo visto Graziano ed io quest'anno e la storia è la stessa. Come immagino si ripeterà ogni giorno dell'anno, sempre uguale. Nulla è cambiato.

Non so se è capitato anche a Graziano d'assistere a scene isteriche, a calci e gomitate per arrivare a toccare il povero Dugongo. Mi sono arrabbiato con le guide che non riuscivano a trattenere i loro gruppi e mi hanno risposto: "Hai ragione, ma cosa possiamo fare?". Educare!! Fare un minimo di briefing, spiegare di cosa si tratta, che non è un grosso pesce, che se non si fa rumore, non gli si salta addosso ogni volta che emerge per respirare (non per farsi toccare e spingere) rimarrà visibile ai nostri occhi più a lungo nel rispetto di tutti coloro che vorrebbero osservarlo in pace. Non pretendo che tutti arrivino a capire che obbligandolo ad immergersi subito, non gli si da il tempo di respirare a sufficienza per effettuare altre immersioni; però tutti possono comprendere che disturbandolo, non dandogli spazio, questo se ne andrà in breve tempo.

Noi abbiamo fatto più di un'ora di viaggio per raggiungere la località e la guida non ci ha detto nulla, nessuna regola, nessuna raccomandazione. Nulla.

Non credo che si possa arrivare a limitare il numero di persone in acqua, mi sembra difficile da applicare, però potrebbe essere più semplice educare le persone che si avvicinano all'area arrivando, se non dovessero bastare le parole, ad applicare sanzioni pecuniarie. Ma effettuate da chi? Mi sembra difficile anche questo.
Quando ci sono i soldi di mezzo, e ne circolano tanti attorno al Dugongo, c'è poco da stare sereni.

Concordo, per concludere, con quanto scritto da Roberto e Graziano.
Mi auguro che, al più presto, il nostro amico trovi un posto più tranquillo per pascolare tra razze, seppie giganti (veramente grandi) e tartarughe marine.
Possibilmente senza alcun accesso dalla spiaggia, possibilmente in un posto così scomodo e brutto, all'esterno, da non far avvicinare alcun turista; almeno fino a quando non avremo acquisito un'educazione ambientale più consapevole e radicata in ognuno di noi.

Avrei voluto osservare i delfini in acqua, magari andando alla famosa Dolphin House, ma... leggete!
Ed infatti ora è vietato avvicinarsi al reef con ogni tipo d'imbarcazione.

Splendido risultato. Sono contento per i Delfini, su questo non c'è dubbio, ma per colpa di persone ignoranti molte non potranno godere di spettacoli indimenticabili che, spero, avrebbero voluto solo osservare.

Andrà a finire così anche per il nostro amico Dugongo?
Glielo auguro di cuore.

L'anno scorso sono stato a Mar Salam ed ho fatto pure io la visita al Dugongo ed al Dolphin Reef e posso confermarvi della maleducazione che c'è verso queste creature.

Posso però spezzare una lancia in favore degli Italiani che sono stati molto educati e composti si limitavano a guardare più che spinneggiare e rincorrere.

C'è da dire che mio figlio (8 anni) ancora oggi a distanza di un anno ha negli occhi i delfini che nuotavano intorno e la grandezza di quella foca gigante (come la chiama lui)

La risposta è Diving più severi e norme di comportamento in acqua.

Per la distribuzione e la stima degli esemplari superstiti, ti ho risposto nella sezione Biologia.

Se era ad Hurgada, di sicuro è un altro!

Quindi al momento, ne abbiamo 3:
1) la 'star' di Abu Dabbab
2) quello che ho visto a Marsa Mubarak, molto grosso con remore
3) quello di Hurgada.

Più volte ho sentito parlare anche di un 'piccolo' che dovrebbe vivere nella laguna di Marsa Alam, quella di fronte al paese, dove ormeggiano le barche. Ma ho avuto solo conferme vaghe dai marinai delle barche, a volte contraddittorie.

Qualcuno ha maggiori informazioni?

Saluti a tutti, da aggiungere: una mia amica è tornata da marsa alam, ha visto un dugongo a dolphin reef, gli è passato accanto. Quesito: lei sostiene che NON è il solito che sta a abu dabbab, è possibile che sia un altro???? Da aggiungere casomai al conto.

Saluti

 

 

Ma il Dolphin Reef non è stato "interdetto" ai turisti?

Grazie per la segnalazione.