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Icona di Messaggio Topic: attacchi di squali...(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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scubabob
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bullet Postato: 27 Maggio 2005 alle 15:21
Neosub, concordo con te che pensare all'uomo come un 'aggregato di materia organizzata' sia una visione piuttosto limitativa dell'uomo. Mi chiedo quale sentimento, emozione o pensiero possa scaturire da questo 'aggregato'. Forse è proprio da una visione più ampia che può nascere la consapevolezza di un tutt'uno con le altre forme di vita e che ci fa apprezzare la bellezza di ciò che ci circonda. Ma ognuno ha il proprio pensiero e non è questo il luogo per discuterne. Ciò che conta sono le conclusioni cui si arriva, in questo caso, fortunatamente, le stesse.

Non devi scusarti, non ce n'è motivo. Affronta con calma le tue paure, poco per volta, immersione dopo immersione: vedrai che tutto, col tempo, si ridimensionerà...

Ciao
Roberto

Scubabob
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neosub
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bullet Postato: 27 Maggio 2005 alle 17:56
grazie Roberto
Cri
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stellinamare200
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bullet Postato: 27 Maggio 2005 alle 19:30

Ciao Roby,

lo so che sono esagerazioni anche questo altro tipo di attacchi

e proprio per questo ho parlato di... par condicio

A presto

Aida

Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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scubabob
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bullet Postato: 27 Maggio 2005 alle 19:50
Non ne dubitavo, ma nel dubbio che qualcuno fraintendesse, ho preferito precisare. Non sai quante volte ho visto subacquei supereccitati per aver visto dei barracuda, o in piena fuga, convinti della loro pericolosità. In verità sono curiosi 'parassiti', che ti seguono per vedere se per caso ci scappa qualcosa da mangiare anche per loro. Non è raro che un barracuda ti segua, a distanza di sicurezza, per tutta l'immersione.
A dire il vero, ho avuto un incontro con un barracuda, che sicuramente non c'era con la testa... Stavo apneando a Noronqui, nelle Los Roques, quando ho incontrato un esemplare scuro, che nuotava a scatti, con la bocca spalancata. Mi ha puntato e tentato più volte di mordermi le pinne. Ho dovuto andarmene e mentre rientravo e superavo un basso fondale con corallo ramificato, una piccola murena mi ha morso un dito.
Ci sono giornate 'no'...

PS: tempo dopo, in tutt'altra località, parlando di questo strano fatto, un'altra persona mi ha raccontato un episodio simile. Con sorpresa abbiamo scoperto che era avvenuto nello stesso identico posto. Questo a ribadire che quel barracuda aveva qualche rotella fuori posto.

PPS: in barba alla par condicio, c'è un animale per cui non spenderò mai parole di discolpa: il coccodrillo marino!

Ciao
Roberto

Scubabob
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Ugo Gaggeri
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bullet Postato: 27 Maggio 2005 alle 20:44
Ciao Roberto,

vai avanti a raccontare: siamo tutti curiosi!!!

Ugo
Il Medico on Line non cura i pazienti, non prescrive farmaci e non sostituisce la visita medica!

Dott. Ugo Gaggeri
Medico del lavoro
Esa Diveleader Instr.

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scubabob
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bullet Postato: 27 Maggio 2005 alle 20:52
Sono già andato fuori tema abbastanza.

Se ci sono domande e se ho risposte, rispondo...

Ciao
Roberto

Scubabob
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River
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bullet Postato: 28 Maggio 2005 alle 00:05
> Ciao River,
credo che ci sia stata un po' di confusione e da qui il 'non capirsi' che
emerge da molti messaggi.


Ciao Roberto, non lo so, in parte sono d'accordo con quello che dici,
ma come spiegarti è come se non toccassimo i punti di cui discuto io.
Questo accade solo in parte e ho la sensazione che non si coglie il
problema.



>Per prima cosa, i messaggi a difesa degli squali, nascono per sfatare
questo mito generalizzato dello squalo 'terrore dei mari'.


E siamo d'accordo.
Ma anche questo è un discorso lunghissimo, perchè il concetto di terrore
nasce da tutta una serie di elementi e di caratteristiche che condizionano
la specie degli squali, non è che il terrore c'è solo perchè si parla di
possibile morte... Non so se mi spiego.. Un Leone potrebbe essermi
fatale esattamente come uno squalo, forse anche di più, eppure non mi
genera alcun terrore. Sai rispondermi a questo?



>Che poi esistano *alcune* specie pericolose in *alcune* zone, nessuno
lo mette in dubbio. Ma è anche vero che la maggior parte degli squali non
sono pericolosi per l'uomo, quindi l'averne paura in senso lato non ha,
razionalmente, senso. Come è scientificamente errato catalogarli come
pericolosi. Paura che spesso è stata creata dai media, dai film, dalla
pessima abitudine di fare scoops a tutti i costi.


Dunque, il fatto che esistano delle specie di squali che non sono
pericolose, lascia il tempo che trova, e adesso ti spiego cosa intendo.
Esistono tantissime specie di FELINI eppure quando parlo dei felini che
possono essere pericolosi per l'uomo non parlo certo dei gatti domestici
o selvatici che siano.

Quindi anche qui, parlando di squali, è inutile che mi vieni a parlare ad
esempio che ne so.. dei gattucci, quegli squaletti scuri che solitamente
nuotano sul fondale. So anche io che non sono pericolosi.
CHE CONOSCO IO, le specie pericolose, sono i Bianchi, i Mako, i Pinna
bianca e Pinna nera, quelli della barriera corallina, i Toro, i Tigre, i
Martello (ma sui martello nutro qualche dubbio onestamente), non so se i
Megamounth, e non me ne vengono altre in mente...
Quindi è inutile che mi parli degli squaletti "fessi" (passatemi il termine)
che può essere solo un piacere vederli nuotare accanto a noi in acqua,
capisci?
E infatti i film a cui tu ti riferisci (non solo LO SQUALO di Spielberg, ma
altri davvero esagerati) hanno tutti come protagonista il Grande Bianco.
Non le verdesce.. Puoi trarre da solo le conclusioni.
E' ovvio che un pesce di 7, 8 metri con una bocca piena di file di denti
estremamente taglienti e la capacità di nuoto di 40 nodi, un pò di
apprensione me la mette. Mo lascia perdere che cosa essi credano di
attaccare.



>Ci sono alcune tue affermazioni, che non mi trovano d'accordo. Parli di
essere 'divorati' mentre si fa il bagno. Ma il 99% degli attacchi registrati in
questi ultimi anni (se escludiamo il bianco) parlano di semplici 'morsi' il
cui scopo non era di divorare, ma o di avvertimento (nei casi di
territorialità) o di semplice curiosità, da parte di esemplari giovani, verso
qualcosa che si muoveva in superficie, in acque torbide.


Ma perchè ESCLUDENDO IL BIANCO?



>Che gli attacchi siano in aumento, mi lascia qualche dubbio.

Non lo dico io eh? L'ho sentito in più di un documentario.



>Io ho notato un andamento ciclico, dovuto a vari fattori. Se controlli, gli
attacchi segnalati nel sud degli Stati Uniti, tra la Georgia, Florida, su fino
al North carolina, le vittime sono tutti nuotatori, in un mare ondoso e
torbido, nei periodi in cui gli squali toro, coi i loro piccoli, hanno un
processo migratoio verso nord d'estate e verso sud d'inverno. E tutti gli
attacchi sono avvenuti da parte di esemplari giovani, 'inesperti', che
mordicchiano un po' a caso.


Scusami, ma questo studio, come lo si può dimostrare?


>I media ci comunicano tutti questi eventi, perchè fanno notizia e ci
fanno pensare ad un aumento degli attacchi.


Guarda, io ti dico subito, l'ho sentito in uno speciale del National
Geographic, riportato da Superquark, poi l'ho sentito a "Sai Perchè?" e
"Solaris". Di Solaris e Sai Perchè ho le videocassette registrate.



>Anche la tua ultima domanda, ovvero se andremmo a fare una
passeggiata in una foresta abitata da dinosauri non ha molto senso. Io,
personalmente, no, non essendo particolarmente interessato ai T-Rex.



E vedo che non hai capito lo spirito di ciò che intendevo.
Non è che ti devono interessare i dinosauri, non intendevo questo... La
domanda era se saresti andato COMUNQUE a vedere i boschi e fare un
picnic pur sapendo che avresti POTUTO incontrare un T-Rex.
Così come io posso andare a mare NON PERCHE' mi interessano i
predatori, ma per fare il bagno o per curiosità subacquea.
Ma ci andrei lo stesso in un braccio di mare dove so che ho altissime
probabilità di incontrarmi faccia a faccia con quel tipo di predatori a cui è
impossibile sfuggire se non per miracolo?

Io ti rispondo subito: No!
Poi non so te.




>Ma guarda che tutti i surfisti sono pienamente consapevoli dei rischi che
corrono in determinate zone del Sud Africa o dell'Australia. La presenza
del bianco in quelle zone è nota a tutti, ci sono cartelli ovunque che
avvisano dei rischi, persone che si occupano degli avvistamenti, anche
con elicotteri, per avvisare quando è il caso di uscire dall'acqua. Ma molti
surfisti preferiscono correre il rischio.


Si, sono d'accordissimo, ma infatti non è che LA FANNO SEMPRE FRANCA,
è proprio questo il punto.. Ce ne sono tantissimi che vengono attaccati e
per una sorta di miracolo spesso la scampano. Cioè ma poi si deve vedere
COME la scampano.. La campionessa di surf australiano è una ragazzina
di 15 anni. Ha subito un attacco da Bianco e ha perso il braccio sinistro.
Si, l'ha scampata! Ma a che prezzo?   Questo dimostra che il mio discorso
è egualmente valido.



>L'attacco di un bianco, quindi, non è un fatto che sorprenda, ma una
conseguenza prevedibile. Comunque è accertato, dai morsi molto più
frequesti sulle tavole da surf che sull'uomo, che è la sagoma dell'asse da
surf che corre in superficie che attira lo squalo, probabilmente scambiata
per la sagoma di una foca. Se gli attacchi sono in aumento è perchè,
nonostante tutto, i surfisti sono in aumento.


Sono d'accordissimo, è sacrosanto. E questo in un certo senso determina
proprio il fatto che le prede naturali dei Bianchi sono comunque foche e
leoni marini, di conseguenza al di sotto della superficie una sagoma da
surf può trarre in inganno. Banissimo. Ma allora come lo spieghi che NON
HANNO IMPARATO oramai che quelle forme non sono associabili al cibo?
Credi che sia una questione di tempo?
Io ritengo che sia una questione di sopravvivenza. Adesso che ci siano i
leoni marini o no, il problema esiste allo stesso modo.

E ti dico anche un'altra cosa, furono degli squali bianchi a mangiare vive
oltre 700 persone (forse mille) quando nel luglio del 1945 venne
affondata la corazzata Indianapolis, al largo di Okinawa. E i superstiti che
non fecero in tempo a calare le scialuppe di salvataggio si trovarono a
galleggiare in mare aggrappati come potevano a pezzi di legno o in
formazione di quadrati. Morirono circa 700 (o mille) persone in 3 giorni.
E questo evidenzia il fatto che gli squali tornavano sempre lì dove
avevano trovato CIBO, altro che ossuti e non appartenenti alla loro dieta.


>Quindi, ribadisco, nessuno mette in dubbio la pericolosità del bianco in
zone ben note per la loro presenza. Ma questo ci consente di
generalizzare e affermare che fare il bagno in qualunque altra parte del
mondo equivale a correre il rischio di essere divorati?
Direi di no, mi sembra decisamente eccessivo.


Assolutamente no.
Questo è infatti un altro discorso.
Non ho mai sostenuto questa tesi, ma parto dal presupposto che chi ha
paura degli squali, ha prima di tutto paura di ALCUNE SPECIE DI SQUALI,
ilutile ribadire che ne esistano altre 1000 specie innocue. E soprattutto ha
paura di incontrare gli squali in quei punti in cui si SA che ne esistono in
numero considerevole. Ripeto gli incidenti in Italia SI CONTANO SULLA
PUNTA DELLE DITA e sono casi isolati, ma drammaticamente isolati. Qui
veramente ci sono state lo stesso numero di attacchi come i colpiti da un
fulmine. Ma io do per scontato che chi parli di questo argomento e ne ha
paura non si riferisca certo al fare il bagno sulle rive di Napoli.. Per dirne
una!



>Dove, su quali spiagge, secondo gli esperti, così tanti bagnanti sono
diventati cibo (o pastura, come dici tu) al punto da creare banchi stanziali
di bianchi?



Le coste della Florida.
Il numero degli attacchi è aumentato nell'ultimo anno quasi del doppio.
Superando in percentuale quello della California che era superiore negli
anni scorsi.


Resta ampiamente largo in Australia.
E cresce esponenzialmente in Sud Africa per via della "pesca del terrore" o
come cavolo la chiamano loro in cui buttano pastura a mare (e non era
una battutina la mia prima, mi riferivo alla vera pastura) che richiama un
numero sempre maggiore di esemplari, che continuano poi a bazzicare
quella zona. Il cibo lo trovano comunque, mangiano i pesci che trovano,
ma COMUNQUE restano in quella zona e considerato che sta "pazziella"
del sangue a mare per attirarli è una continuazione, non credo che finirà
mai.

Solo recentemente pare che la presenza di questi pesci in Sud Africa non
sia pi così prolifera, lo ha sanciro durante una serie di test un uomo che
fu attaccato molti anni fa (un surfista) Rodney Fox che ha oggi oltre 100
punti di sutura sotto alle braccia (attaccato da un esemplare di bianco di
3 metri, ha dichiarato che se fosse stato di 5 sarebbe stato diviso a
metà!). Lui oggi lotta per la salvaguardia di questo animale, che è ritenuto
in via d'estinzione.


>Anche questa un'inutile esagerazione. Scusa, ma mi sembra allarmismo
gratuito, più che informazione scientifica.


Figurati, io rispetto la tua opinione anche se non la condivido.
Non in pieno almeno.



>Ma torniamo al punto che ci interessa: questo è un forum di biologia
marina, fotografia e subacquea. Non di surf o di nuoto in acque libere,
che sono attività che non conosco.
Quanti sono gli attacchi ai subacquei, tra quelli elencati ogni anno?
Rarissimi direi, a distanza di molti anni l'uno dall'altro. E sempre in
circostanze del tutto eccezionali, quindi non riconducibili alla norma.



Guarda se ne vede uno direi storico proprio come COVER di un sito che
sicuramente punta al sensazionalismo, e cioè il oramai
tristemente notissimo sito:   http://www.sharkattacks.com

Però non lo so quanti possano essere andrebbe fatta un'analisi
approfondita. Mi pare di ricordare dallo speciale in tv che non fossero in
ultima posizione a rischio i sub, sicuramente al primo posto ci sono i
surfisti.




>Nella maggior parte, poi, causati dal subacqueo. Anche se rompi le
scatole ad un cane, corri il rischio di essere morso.


Si, ma un cane non ti mangia vivo però..   :)
Almeno non dovrebbe.. Poi non so che altra diavoleria di specie si
inventeranno... Oppure cosa cavolo si attaccheranno al guinzaglio.



>Il subacqueo ha il vantaggio di vedere lo squalo, osservare il suo
comportamento, capire dall'atteggiamento il suo grado di nervosismo o
aggresività. E di levarsi di torno quando questi segnali si fanno pericolosi.


Si, si....   :)
Ti voglio vedere da dietro un vetro, mentre fuggi rincorso da un bianco.
Fai 3 metri e sei fatto! No guarda sul serio, lo dico senza provocazione
credimi.. Non è possibile "scappare", al massimo puoi nasconderti sul
fondale e sperare di avere un raggio di fuga abbastanza libero e senza
pericoli. Ma scappare via è l'ultima cosa da fare, dai le spalle al predatore
e soprattutto non lo potrai mai battere in velocità.

Una cosa però devo dire, anche a valore della tua tesi principale.
Del film di Spielberg LO SQUALO, non sono le dimensioni del predatore
ad essere fuori realtà, è un'altra cosa... L'accanimento. L'accanimento che
mostra questo animale (nel film) nei confronti di quelle persone, e cioè
l'astuzia che mostra nel cercare di creare strategie per portarli al largo,
poi vabbè ridicolo quando salta sulla barca (non perchè non saltino i
Bianchi, anzi... quelli del sud africa vengono chiamati i VOLANTI) però che
uno salti sulla barca e con la bocca aperta tenti di masticare tutti, o quello
che gli scivola in bocca è proprio vicino a una barzelletta.. Anche se li te
lo drammatizzano, ma stai sicuro che se uno si trova in acqua il discorso
sarebbe diverso.

Io ho visto un video proprio di Fox, ce l'ho in dvd in cui lui entra in una
gabbia per fare dei filmati a dei bianchi in sud Africa, una cosa che ho
notato è che APPENA ENTRA LA CAMERA IN ACQUA, si gira e un Grande
Bianco si fionda DENTRO con il muso, nell'apertura della gabbia, proprio
come se girassero in continuazione attorno alla barca nella speranza di
acchiappare qualcosa. Poi lui stesso disse che altri invece si avvicinavano
piano, come dei cagnolini e aspettavano che lui porgesse piano non so un
pezzo di tonno.. E loro con "gentilezza" o delicatezza lo afferravano e se
ne andavano via a mangiarlo lontano. Poi ritornavano.

Comunque, non è una polemica, perfavore sia chiaro. ^__^

Ciao a tutti
Gianni
by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."
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scubabob
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bullet Postato: 28 Maggio 2005 alle 04:52
Ciao River,
credo che proprio non ci capiamo...

Non parlo del Bianco, perchè la sua pericolosità è indiscussa, nessuno la mette in dubbio. E poichè parliamo in genere di immersioni dove la sua presenza è molto improbabile o rara, non vale la pena discuterne.

Un Leone potrebbe essermi fatale esattamente come uno squalo, forse anche di più, eppure non mi
genera alcun terrore. Sai rispondermi a questo?


Solo tu ti puoi rispondere, non certo io. Il terrore è una reazione spesso abnorme, per motivi razionali o irrazionali, consci o inconsci. E' un'emozione soggettiva. Ma che centra con l'oggettiva pericolosità degli squali?

Il tuo esempio dei felini potrebbe essere visto al contrario, per paragonarlo a quello sugli squali: i felini sono pericolosi perchè esiste il leone. Ovvero gli squali sono pericolosi, perche esiste il Bianco.
Entrambi affermazioni poco veritiere. E' sbagliato l'assioma di partenza.

Quando parlo di squali, non parlo delle specie che tu definisci 'fesse', anche qui sarebbe uno spreco di tempo. Parlo di specie che possono mettere paura per le loro dimensioni o che vengono generalmente considerate pericolose.
Il tuo elenco di specie pericolose è incorretto: pinna bianca e pinna nera non sono assolutamente pericolosi. Tra le specie di barriera, a memoria, c'è solo il Tigre da considerare pericoloso. Eppure nell'ultimo anno sono aumentate le segnalazioni di Tigre in Mar Rosso, incontrato sempre più frequentemente dai subacquei, senza incidenti.
Il Megamouth poi si nutre di plankton, è un nuotatore lento dal corpo molliccio. Ti confondi con qualche altra specie, probabilmente.

Se dovessi fare una graduatoria di pericolosità, direi:
1) Bianco
2) Tigre
3) Toro
4) Mako
5) ???...non saprei. Ci sarebbe il Longimanus, più 'attaccabrighe' che pericoloso. C'è chi dice il Martello, ma ho seri dubbi. Per me riuscire a vedere da vicino un banco di martelli è stato abbastanza complicato. Dovevo fare pochissimo rumore ed aspettare che fossero loro ad avvicinarsi per curiosità, ma scappavano subito, non mi hanno neanche dato il tempo di scattare una foto decente.
Però avevano i piccoli, il banco nuotava molto compatto, mentre due o tre maschi di grosse dimensioni subito si sono messi a nuotare più in alto, con moto circolare, come per supervisionare la situazione. Un comportamento molto più da mammifero, da comunità organizzata...
In altre occasioni singoli individui mi hanno bellamente ignorato, senza farsi avvicinare o sono scappati subito.
Anche un banco di 6 individui è scappato alla grande, quando ho cercato di avvicinarmi. Da qui i miei dubbi sull'effettiva pericolosità. Sicuramente, se minacciati, possono essere pericolosi, vista la loro dimensione.   

Ma ci andrei lo stesso in un braccio di mare dove so che ho altissime probabilità di incontrarmi faccia a faccia con quel tipo di predatori a cui è
impossibile sfuggire se non per miracolo?
Io ti rispondo subito: No!
Poi non so te.


Ed io ti rispondo di nuovo, visto che non hai capito il mio commento precedente: NO (senza una gabbia mooolto robusta!)
Ma se un surfista è così appassionato da non saper rinunciare e va in acqua, sono cavoli suoi. Qui non è più in discussione la pericolosità (appurata, ribadisco) del bianco, ma l'incoscienza dei surfisti. Se questi aumentano, aumenteranno i casi di attacchi, ma questo non vuol dire che la presenza di squali diventa sempre più pericolosa, sono le circostanze che sono cambiate.

Se guardi le statistiche degli attacchi, vedrai che non c'è un trend in aumento, ma un andamento alterno. E, come già detto, gli attacchi si concentrano in determinate zone e in determinati periodi (ho spiegato dei processi migratori dei toro).

Queste statistiche poi andrebbero analizzate in maniera più analitica, in base alla zona e alle specie coinvolte.
Non posso giudicare i dati forniti nè l'attendibilità dei programmi televisivi cui ti riferisci. Come ho detto, in passato l'andamento è stato altalenante, può anche essere vero che quest'anno sono aumentati, ma in ogni caso resta un fenomeno marginale. Il numero dei subacquei, nell'ultimo decennio, è aumentato in maniera esponenziale. Lo stesso il numero dei turisti in mari tropicali. Ma gli attacchi di squali hanno avuto un andamento che non rispecchia questa realtà, non c'è stato un aumento proporzionale.

Su cosa mi baso per queste informazioni? Semplicemente leggendo tutto ciò che riguarda gli squali che compare sulla stampa internazionale, grazie ad un'utility che ho messo assieme. Se ti interessa, la trovi nel mio sito, in prima pagina, colonna destra in alto: 'Sharknews'. Le news vengono continuamente aggiornate e stai sicuro che se c'è un attacco di squalo, la stampa lo riporta immediatamente, dando la massima visibilità alla cosa.

Anche riguardo al richiamo del bianco in Sud Africa, per consentire il brivido di immergersi in gabbia, va aggiunto qualcosa. Prima di tutto, queste cose vengono fatte al largo, ben lontano da coste frequentate da bagnanti o surfisti. Poi, anche se nei documentari vedi che versano un bidone di sangue e frattaglie miste in acqua e subito arriva il bianco, in realtà non è sempre così. So di persone che hanno passato una settimana senza avvistarne uno, nonostante i suddetti bidoni di sangue e frattaglie.

Si, si....   :)
Ti voglio vedere da dietro un vetro, mentre fuggi rincorso da un bianco.
Fai 3 metri e sei fatto! No guarda sul serio, lo dico senza provocazione credimi.. Non è possibile "scappare", al massimo puoi nasconderti sul fondale e sperare di avere un raggio di fuga abbastanza libero e senza
pericoli. Ma scappare via è l'ultima cosa da fare, dai le spalle al predatore e soprattutto non lo potrai mai battere in velocità.


E dai con questo bianco...
Non ho mai affermato di poter scappare da uno squalo, nè tantomeno da un bianco. Se rileggi, vedrai che ho scritto che in qualche occasione sono stato puntato e lo squalo ha girato all'ultimo momento, tanto da aver pensato più volte che avrebbe potuto staccarmi la testa senza neanche darmi il tempo di capire cosa stesse succedendo. Quindi, conosco bene la sua velocità...

Io ho detto 'levarsi di torno', ovvero 'smammare'. Forse non hai presente il comportamento degli squali, da qui l'incomprensione. Ma l'ho spiegato prima, come gli squali non attacchino un subacqueo all'improvviso, ma anzi assumano determinati atteggiamenti o forme di nuoto particolari, per mostrare il loro nervosismo. E' a questo punto che si deve levare le tende, non aspettare che ti insegua per darti un morso alle chiappe! E ribadisco, un morso, come i cani, non per sbranarti. Hanno a disposizione tutto il cibo che vogliono, non hanno bisogno di nutrirsi di un subacqueo con tutto quel neoprene e bombole. Se analizzi il resoconto degli attacchi, quasi tutti si limitano a uno o due morsi, spesso senza asportazione di parti. E se un braccio viene staccato, di solito non viene divorato. Scopo dell'attacco è aggredire, spaventare, proteggere una zona, non nutrirsi.

però che uno salti sulla barca e con la bocca aperta tenti di masticare tutti, o quello che gli scivola in bocca è proprio vicino a una barzelletta...

Qui sono io a smentirti, in parte. Lo squalo è una macchina da guerra, quando si tratta di cibo e si è messo in testa di mangiare.
Ti racconto un piccolo aneddoto, accadutomi anni fa alle Bahamas, mentre giravo con una barca e mi immergevo nelle Exuma cays. Spesso al tramonto pescavamo un po', per avere cibo fresco. Ad un certo punto ho preso uno squalo, piccolo, di circa un metro. Prendere uno squalo era una bella rottura, perchè bisognava tirarlo a bordo, slamarlo, recuperare l'esca e ributtarlo in acqua. Con gli esemplari grossi, non era cosa semplice e priva di rischio. Questo fortunatamente, essendo piccolo, è arrivato a bordo abbastanza in fretta. Come la lenza si è allentata, lo squalo si è slamato da solo. E sai che ha fatto? Non ha cercato di tornare in acqua, ma si è messo a inseguire l'esca per morderla ancora. Due volte abbiamo dovuto strapparglela di bocca, prima che l'amo si infilasse di nuovo. Poi finalmente l'abbiamo ributtato in acqua. Dopo 10 minuti ha riabboccato, sempre lui, ormai lo conoscevamo bene...
Vorace e tenace quindi, senza dubbio, ma non per questo pericoloso per l'uomo.

Anch'io non voglio polemizzare, ma esporre semplicemente le impressioni che ho ricavato nelle tante immersioni con squali. Impressioni mie e di altri subacquei, con cui ho avuto modo di scambiare opinioni. Ho incontrato anche chi si è beccato qualche morso, ma sempre c'era stato un comportamento sbagliato da parte del subacquo, per sua stessa ammissione.

Voglio solo ridimensionare questa paura per gli squali, spiegare come in realtà siano loro ad avere paura dell'uomo, come ancora i media creino disinformazione, alimentando l'obsoleto concetto dello squalo-mostro, in un momento in cui molti paesi lo dichiarano specie protetta e in altri rischi l'estinzione per la pesca sconsiderata per alimentare la richiesta asiatica di pinne. Un conoscente è appena tornato dalle isole Dalak, dove pescano impunemente gli squali: morale, in 10 giorni d'immersioni, non ha visto un solo squalo. Su questo rifletterei, più che sul surfista che se l'è andata a cercare...

Ciao
Roberto

Scubabob
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bullet Postato: 28 Maggio 2005 alle 07:26
caro scubabob mi inchino alla tua grande conoscenza ma nella classifica degli squali percolosi ha commesso un'errore vanno bene il bianco, il tigre, il mako ma il toro non credo propio perche quella mostrusa dentatura che ha vederla è molto impressionamte ma in realta è fatta per catturare soltanto delle piccole prede noi umani ai suoi occhi siamo troppo grossi io invece alla lista agiungerei il martello il pinna bianca oceanico che è molto piu grande di quello di scogliera in questo momento non me ne vengono in mente altri. comunque una cosa è certa bisogna protegerli e cercare di fermare le mattanze dei giapponesi o chi per loro a causa delle pinne i giapponesi sono colpevoli anche della caccia indiscriminata alle balene. buone bolle a tutti quanti
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scubabob
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bullet Postato: 28 Maggio 2005 alle 13:39
Maxsqualo,
il toro è il responsabile della maggior parte di attacchi lungo le coste atlantiche americane, dalla Florida verso nord. Come non metterlo in lista? Conosciuto anche come 'Zambesi', lungo le coste africane e 'risalendo' i fiumi, qualche altro danno lo fa...

Il pinna bianca oceanico, ovvero il Longimanus, l'ho messo al quinto posto col Martello, con punto interrogativo, perchè non sono proprio certo della loro pericolosità (se non disturbati).

Ciao
Roberto

Scubabob
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bullet Postato: 28 Maggio 2005 alle 19:23
Roberto, hai ragione il Longimanus è il Pinna Bianca Oceanico... E io
quando ho scritto "pinna bianca" mi riferivo a lui, sono desolato, ma
credevo che il longimanus e il p.bianca fossero due specie differenti,
entrambi pericolosi. -__-

Non sapevo proprio del Pinna Bianca di scogliera figurati.
Mi ripeterò, ma io mi sono dedicato spesso alle osservazioni (tramite
documentario) solo del Grande Bianco. In vita mia ho incontrato solo una
verdesca (e non mi ha cagato neanche di striscio, però io stavo
allegramente affogando quando l'ho vista perchè avevo 14 anni e aprì la
bocca e cominciai a bere acqua senza neanche pensarci. ;P )

Scusami comunque, io mi rendo conto che tu ne sai molto più di me di
squali, e lo dico senza imbarazzi, il fatto è che ho raccolto una serie di
servizi sul più temibile dei predatori dei mari, e forse anche parlando poi
di Tigre o Toro (che sono comunque pericolosi) ne parlo con lo stesso
allarme come se stessi parlando di un bianco.

Però ho da farti una domanda a questo punto.
Presumendo che al di là di quello che io possa aver studiato su
enciclopedie e tramite i servizi in tv, tu ne sai più di me anche del Bianco,
se non per altro, almeno per una questione di SPECIE, come
comportamenti eccetera eccetera.

Ma in riferimento al film di Spielberg, se non sono le DIMENSIONI dello
squalo (e questo è accertato, quando erp piccolo invece credevo ce fosse
assolitamewnte fuori scala e questo mi tranquillizzava), se non è
l'ACCANIMENTO per una questione di SOPRAVVIVENZA, verso i tre uomini,
ma allora IN COSA quel film è "esagerato" riguardo l'esistenza di questo
tipo di squalo?

Cioè si corre praticamente il medesimo pericolo mostrato nel film
in alcune di quelle acque?

Per esempio, io so che un bianco si ciba di un pasto come un leone
marino e poi non necessita di altro cibo per anche due mesi.
Le fonti da cui l'ho saputo sono le stesse.


Grazie
Ciao
Gianni
^__^


P.S.
Mi dai l'indirizzo del tuo sito? Mi piacerebbe visitarlo.

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bullet Postato: 28 Maggio 2005 alle 19:27
l'indirizzo l'ho trovato cliccando sul nome in basso al tuo post,
scusami. Grazie lo stesso.
^__^


Vado a visitare.
Ciao
G.
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maxsqualo
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bullet Postato: 29 Maggio 2005 alle 13:57
caro scubabob quello che mi hai detto sullo squalo toro non lo sapevo comuque quello che ti ho scritto l'ho visto ni un documentario. buone bolle
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bullet Postato: 29 Maggio 2005 alle 14:41
MaxSqualo, io ho un documentario di "Solaris" che mi fa un pò ridere, in
cui la giornalista presentatrice (non so come chiamarla) sta in uno
scafandro immarsa nell'acqua all'interno di una zona recintata a dovere
con sovrastrutture di resistenza, molto larga, oltre cui, cioè all'esterno del
perimetro, vi nuotavano degli squali toro discretamente minacciosi.
E lei diceva allegramente: "Vedete?? Come potete vedere non mi calcolano
proprio.." Cioè vorrei dire.. "E grazie assai! Ti potevi proteggere da una
gabbia più grande dico io!!"   :)))   Invece fuori si vedevano questi squali
che lentissimamente puntavano la gabbia e restavano a guardare in quella
direzione, poi nuotavano piano piano attorno. Ovviamente parliamo di
squali comunque secondo me un pò rincoglioniti, perchè a girare in una
vaschetta in tondo per un pescecane di 3 metri non deve essere proprio la
salute mentale.

Io invece so addirittura, notizia tratta da un altro documentario, che i
Toro in australia sono presenti anche nel fiume della città
e risalgono fino all'interno di una zona boscosa (sempre nel fiume però
ovviamente) alla ricerca di cibo. Uno azzannò un cavallo che attraversava
la parte bassa del fiume.

Ciao
Gianni
by River

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bullet Postato: 02 Giugno 2005 alle 13:31
Riporto per conoscenza:

31-05-2005: Primo attacco a Volusia - Florida:

Primo attacco dell'anno nella contea di Volusia in Florida, famosa non
solo per le spiagge affollate di tutirsti, Volusia è stata la contea dove si
sono registrati più attacchi di squalo nell'anno 2004, purtroppo è stata da
record anche per il 2003, dove le aggressioni ai danni di sfortunati
bagnanti furono 13. Sabato si è verificato il primo attacco, a farne le
spese un surfista Alfonso Garcia, l'uomo intento a surfare davanti la
rinomata spiaggia di Daytona è stato morso al piede sinistro,
fortunatamente senza gravi conseguenze. Giunto infatti in ospedale è
stato suturato con pochi punti e dimesso subito dopo, rimane
sconosciuta la specie responsabile dell'attacco.




01-06-2005: Attacco alle Barbados:

Attacco di squalo alle isole Barbados, nella piccola isola caraibica un
uomo di 26 anni ha subito l'inaspettate attenzioni di uno squalo. John
Mace, questo il nome del ragazzo vittima delle mascelle del predatore, si
trovava sull'isola per sovraintendere la prossima apertura di un nuovo
acquario pubblico, addetto allo smistamento degli animali nelle varie
vasche è stato attaccato da un piccolo esemplare di nurse shark di circa 6
piedi, lo squalo si è avventato sul ginocchio destro dell'uomo mordendolo
ripetutamente. Trasportato d'urgenza all'ospedale Christ Church è stato
sottoposto ad un intervento chirurgico e successivamente suturato con
20 punti. Pur scosso per l'accaduto John Mace si sente pronto a tornare in
acqua terminato il periodo di convalescenza, sconosciute le cause che
hanno determinato l'attacco.


Il tutto è stato riportato dal sito:
www.squali.com


by River

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scubabob
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bullet Postato: 02 Giugno 2005 alle 15:48
Ciao River,
la descrizione dell'attacco delle Barbados non è molto chiaro. Prima di tutto definire 'piccolo' un esemplare di 6 piedi (180 cm.) di nurse shark mi sembra sbagliato.
Non si capisce dove sia avvenuto l'attacco (che poi non è un attacco): se nelle vasche dell'acquario, mentre smistava le specie nelle vasche, direi che è un incidente che può capitare con qualsiasi specie dotata di denti, ingabbiata e a cui stai rompendo le scatole.

Se, per analogia, l'addetto di un canile che stava smistando cani randagi appena catturati nelle varie gabbie fosse stato morso da uno di questi,  non credo che nessun giornale avrebbe riportato la notizia...

Usare poi termini come 'mascelle del predatore' per un nutrice, che ha bocca piccola in proporzione al corpo,  è una specie mansueta che passa gran parte del suo tempo semiaddormentata sul fondo, è l'ennesima prova della ricerca dello scoop, della notizia che deve fare sensazione per attirare i lettori.

E ritorniamo ai media ed al loro ruolo disinformativo e diseducativo che svolgono.

Ciao
Roberto

Scubabob
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