uso un Citizen Aqualand in acciaio da diversi anni con cui mi trovo molto bene. In immersione sono sempre visibili il tempo trascorso dall'inizio e la profondità e, con la pressione di un pulsante puoi vedere la massima profondità raggiunta e la temperatura.

E' in grado per ogni immersione di registrare la profondità massima, quella media, la temperatura minima incontrata durante l'immersione e l'ora di inizio e fine dell'immersione. Il mio modello tiene in memoria questi dati per le ultime quattro immersione fatte.

Tieni presente che  l'immersione inizia in automatico non appena superi la profondità di un metro e termina quando ritorni al di sopra di questa profondità. Se però nell'arco di 10 minuti torni ad immergerti sotto il metro, le due immersioni vengono considerate come un'unica. Quindi se fai per esempio diversi tuffi in apnea intervallati a meno di dieci minuti, l'orologio considera tutto come se fosse un'unica immersione.

Puoi impostare due allarmi: uno per superamento della profondità massima e uno per superamento di un tempo massimo di immersione.

C'è anche un allarme per eccessiva velocità di risalita, utile per le immersioni con le bombole, ma che trovo molto fastidioso nelle immersioni in apnea.

Il problema è che con orologio e tabelle sei costretto a considerare che tutta la tua immersione si sia svolta alla massima profondità che hai raggiunto indipendentemente dal fatto che tu ci sia stato anche per soli pochi secondi.

Questo, oggettivamente, riduce il tempo a disposizione prima di "uscire dalla curva di sicurezza" o nel caso che tu lo faccia, aumenta i tempi delle tappe di decompressione.

Diversamente, il computer ricalcola il tuo profilo di immersione diverse volte al minuto, aumentando, in alcuni casi anche di molto, il tempo" in curva" a tua disposizione.

Quindi, pur considerando un'ottima cosa dal punto di vista didattico che tu prenda confidenza con le tabelle, penso che il computer sia in termini di possibilità di goderti l'immersione un discreto passo avanti.

Rimane certo il rischio di affidarsi ciecamente allo strumento e perdere la cognizione di quello che si sta facendo, ma questo dipende molto dal tuo approccio al problema e non dallo strumento in sé 

Un saluto massimiliano