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Identificazione specie
 Forum di MondoMarino.net : Biologia Marina : Identificazione specie
Icona di Messaggio Topic: Stella(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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vidi vici
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Iscritto dal : 02 Ottobre 2007
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bullet Topic: Stella
    Postato: 07 Marzo 2008 alle 12:50
    Durante un'immersione intorno ai 30 metri e su un fondo sabbioso-detritico, in Calabria, ho trovato questa stella. Non avevo mai visto una stella così
Qualcuno sa che tipo di stella è?




Grazie



...eccoci con un po più di speranza
...eccoci con un po più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello MARE
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Maurizio Marino
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Iscritto dal : 21 Febbraio 2008
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Posts: 33
bullet Postato: 08 Marzo 2008 alle 13:28
Ciao sono Maurizio un giovane biologo marino;
Complimenti, hai fatto un bellissimo incontro!
Non vorrei sbilanciarmi troppo, ma credo che la splendida stella che hai fotografato non rientri tra le specie di stelle marine presenti nel Mediterraneo.
Ho dato un'occhiata su diversi testi ma non ho trovato niente di simile, potrebbe trattarsi di una specie rara o poco conosciuta non presente nei testi.
La caratteristica che più mi stupisce è la presenza sul dorso di queste protuberanze sferiche, che mi fanno pensare ad un'origine tropicale di questa specie; l'unica specie del Mediterraneo che presanta qualcosa di simile è la Marthasterias glacialis che ha delle serie longitudinali di grosse protuberanze sferiche che hanno al centro pero una spina.
L'ipotesi più plausibile è che si tratti o di un'ennesima specie aliena nel Mediterraneo oppure di una sconosciuta specie presente lungo le coste mediterranee del Nord-Africa che ha esteso verso nord il suo areale di distribuzione.
La cosa che mi sembra più strana a riguardo è che una stella di queste dimensioni non sia mai stata notata prima!
Mi dovresti dare qualche informazione in più a riguardo dell'incontro:
- luogo preciso;
- distanza dalla costa;
- primo porto grande più vicino al sito di avvistamento;
- orario dell'immersione;
- data;
- dimensioni effettive dell'individuo;
- qualsiasi ricordo (movimento dell'animale, eventuale contatto, ecc.)
Se ti dovesse capitare di incontrare di nuovo questa specie potresti catturarla e conservarla in alcool o formalina. Attenzione ad evitare di toccarla direttamente con le mani, utilizza i guanti; se è veramente di origine tropicale, potrebbe essere velenosa o tossica.
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vidi vici
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Iscritto dal : 02 Ottobre 2007
Da: Italy
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Posts: 48
bullet Postato: 08 Marzo 2008 alle 14:46
Postato originariamente da Maurizio Marino

Ciao sono Maurizio un giovane biologo marino;
Complimenti, hai fatto un bellissimo incontro!
Non vorrei sbilanciarmi troppo, ma credo che la splendida stella che hai fotografato non rientri tra le specie di stelle marine presenti nel Mediterraneo.
Ho dato un'occhiata su diversi testi ma non ho trovato niente di simile, potrebbe trattarsi di una specie rara o poco conosciuta non presente nei testi.
La caratteristica che più mi stupisce è la presenza sul dorso di queste protuberanze sferiche, che mi fanno pensare ad un'origine tropicale di questa specie; l'unica specie del Mediterraneo che presanta qualcosa di simile è la Marthasterias glacialis che ha delle serie longitudinali di grosse protuberanze sferiche che hanno al centro pero una spina.
L'ipotesi più plausibile è che si tratti o di un'ennesima specie aliena nel Mediterraneo oppure di una sconosciuta specie presente lungo le coste mediterranee del Nord-Africa che ha esteso verso nord il suo areale di distribuzione.
La cosa che mi sembra più strana a riguardo è che una stella di queste dimensioni non sia mai stata notata prima!
Mi dovresti dare qualche informazione in più a riguardo dell'incontro:
- luogo preciso;

Gioiosa Ionica (RC)
- distanza dalla costa;

Circa 200 metri dalla riva
- primo porto grande più vicino al sito di avvistamento;

Non so, potrebbe essere GioiaTauro ma è dalla parte opposta
- orario dell'immersione;

Intorno alle 11 del mattino
- data;

Mercoledì 4 marzo 2008
- dimensioni effettive dell'individuo;

Diametro di circa 24-30 cm
- qualsiasi ricordo (movimento dell'animale, eventuale contatto, ecc.)

Si muoveva molto lentamente ed al tatto non presentava particolare durezza o mollezza; l'ho rivoltato per fotografarne la parte motile e l'apparato masticatorio ma le foto sono venute tutte sfuocate per la sospensione che si sollevava dal fondo. Le protuberanze sono molli ed elastiche e presentano tanti piccoli pori come presenti su un porro che si forma sulla pelle umana.
Quasi, quasi domani ci ritorno e vedo di catturarla...

Se ti dovesse capitare di incontrare di nuovo questa specie potresti catturarla e conservarla in alcool o formalina. Attenzione ad evitare di toccarla direttamente con le mani, utilizza i guanti; se è veramente di origine tropicale, potrebbe essere velenosa o tossica.


La martasteria glacialis la conosco molto bene; ne posto la foto di un particolare di un braccio

    
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Maurizio Marino
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Iscritto dal : 21 Febbraio 2008
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Posts: 33
bullet Postato: 09 Marzo 2008 alle 20:38
Per avere una conferma più autorevole, ho inviato una e-mail, nella quale ho inserito il link di questa pagina del forum, ad un mio grandissimo prof. Renato Chemello dell'Università di Palermo che è sicuramente la persona più idonea che conosca in tema di specie aliene ed è un grande esperto degli invertebrati.
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zena
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Iscritto dal : 05 Gennaio 2007
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Posts: 917
bullet Postato: 18 Marzo 2008 alle 16:56
Postato originariamente da Maurizio Marino

Se ti dovesse capitare di incontrare di nuovo questa specie potresti catturarla e conservarla in alcool o formalina.
 
Lasciarla vivere in pace e serenità ti pare brutto? il mare è dei pesci non nostro Wink
 
 
Vidi vici, perdona l'OT ma non ho resistito..


Modificato da zena - 18 Marzo 2008 alle 16:58
_______________________________________________

" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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vidi vici
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Iscritto dal : 02 Ottobre 2007
Da: Italy
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Posts: 48
bullet Postato: 18 Marzo 2008 alle 17:58
Postato originariamente da zena

Postato originariamente da Maurizio Marino

Se ti dovesse capitare di incontrare di nuovo questa specie potresti catturarla e conservarla in alcool o formalina.
 

Lasciarla vivere in pace e serenità ti pare brutto? il mare è dei pesci non nostro [IMG]height=17 alt=Wink src="http://www.mondomarino.net/forum/smileys/smiley2.gif" width=17 align=absMiddle>

 

 

Vidi vici, perdona l'OT ma non ho resistito..

Concordo pienamente con Zena, anche se l'intento di Maurizio era finalizzato allo studio.
    
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Iscritto dal : 02 Ottobre 2007
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bullet Postato: 18 Marzo 2008 alle 18:16
    Salve a tutti. Questa stella ha incominciato ad incuriosire tante persone, biologi e non. La scorsa settimana, con l'amico Francesco, abbiamo deciso di andare in acqua con il preciso obiettivo di cercare la stella misteriosa.
Entriamo in acqua e ci dirigiamo verso il punto del primo avvistamento a circa 27 metri di profondità, esploriamo la zona e decidiamo di scendere più giù tenendoci abbastanza larghi tra di noi. A 33 metri la troviamo; è adagiata sul fondo sabbioso-detritico, sembra immobile.
Mi avvicino ed incomincio a fotografarla; nelle prime foto Francesco pone un righello come riferimento visivo per le dimensioni della stella: la lunghezza di un braccio è di circa 9 cm..

Nelle foto che seguono alcuni particolari di questa stella che qualcuno ha ipotizzato essere una Martasteria glacialis anche se di colore rosso-arancio.





Con Francesco decidiamo di toccarla per vedere le sue reazioni, ed a quel punto ecco spuntare, ma solo nella zona che abbiamo toccato, delle spine fuoriuscire dalle protuberanze; esattamente come una Martasteria glacialis.



Posto anche alcune foto della parte inferiore della stella, la zona in cui si trova l'apparato boccale, e un particolare della punta di un braccio.





Resto in attesa di chiarimenti su cosa sia esattamente. La sua capacità di spostamento è alquanto ridotta, tranne essere scesa da 27 a 33 metri si è spostata, rispetto al punto originale, di una decina di metri.



    

Modificato da vidi vici - 18 Marzo 2008 alle 18:17
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scubabob
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bullet Postato: 18 Marzo 2008 alle 18:27
Molto interessante e bellissima stella. Grazie per tutte le informazioni.

Spero che qualche esperto di stelle mediterranee possa dare un nome a questo esemplare, senza doverla prelevare dal suo elemento.

Ciao
Roberto

Scubabob
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rpillon
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bullet Postato: 18 Marzo 2008 alle 18:38
Alla luce delle nuove foto a me sembra decisamente Martasteria (Marthasterias glacialis)...



Ciao e beato te che sguazzi in un bel mare
    

Modificato da rpillon - 18 Marzo 2008 alle 18:39
Roberto
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Maurizio Marino
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Iscritto dal : 21 Febbraio 2008
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bullet Postato: 18 Marzo 2008 alle 23:26
Bravi ragazzi! Avete fatto bene a ricontrollare.
Non ho la certezza del riconoscimento perchè non sono un esperto e soprattutto mi mancano le chiavi d'identificazione per gli echinodermi ma mi sa che si dovrebbe trattare di una Marthasterias glacialis; ti avevo detto che l'unica stella mediterranea che si poteva avvicinare era questa ma fino a quando non si vedono le spine!
Tutto mi potevo immaginare ma non che questa stella avesse gli "artigli retrattili"!!
Scherzo sulle spine, quelle dovrebbero essere fisse probabilmente sono le protuberanze che cambiano forma abbassandosi, facendo uscire la spina. Poi oltre alle spine sono uscite in fuori anche i pedicelli tra le serie di protuberanze; l'aspetto è completamente cambiato!
Come mai non ha uscito le spine la prima volta quando l'avevi toccata?
Il classico colore verdastro della specie penso che non sia un carattere distintivo, probabilmente può variare a secondo della profondità e degli habitat.
Ciao!!!

PS: Il professore che ho contattato ha avuto anche lui delle perplessità e a prima vista mi ha detto che anche secondo lui non era una specie mediterranea. Mi aveva lasciato dicendomi che doveva cercare tra le sue carte per darmi conferma ma a sto punto mi sa devo che devo avvertirlo ....
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vidi vici
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Iscritto dal : 02 Ottobre 2007
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Posts: 48
bullet Postato: 20 Marzo 2008 alle 20:21
    Secondo me basarsi solo sulla presenza delle spine sul corpo di questa stella per identificarla come Martasteria glacialis potrebbe essere riduttivo. La mia sensazione è che ci si trovi davanti ad un comportamento abbastanza anomalo, nel caso si trattasse di una Martasteria, oppure un comportamento normale nel caso si trattasse di una specie non endemica del mediterraneo.

Maurizio, credo che il professore da te contattato faccia bene a continuare la sua ricerca.

comunque, attendo lumi da chi più autorevole in materia.
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Scercola
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Iscritto dal : 12 Aprile 2002
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bullet Postato: 23 Marzo 2008 alle 17:07
Ciao a tutti scusate se intervengo un po' in ritardo nella discussione, vi anticipo che secondo me la stella della foto è Marthasterias glacialis.







Marthasterias glacialis è un astertoideo con una notevole variabilità sia cromatica che, apparentemente, strutturale, come è possibile notare anche dalle 5 foto da me relizzate. Riporto di seguito cosa dice "Echinodermata" di Tortonese, un vero e proprio testo sacro per gli echinodermi mediterranei:
Morfologia. - Corpo robusto. Forti aculei carin ali e marginali, disposte in serie evidenti e con anelli basali di pedicellari quasi sempre molto sviluppati. Nei solchi ambulacrali si trovano pedicellari diritti, che possono essere lunghi o acuti oppure brevi e tozzi. gli esemplari viventi a minor profondità hanno colore verdastro o bruno rossiccio, talvolta con macchie e fasce trasversali piu scure sulle braccia,, il lato orale è molto più chiaro e le papule sono spesso rosse. gli individui delle zone più profonde sono invece giallastri, non di rado con le braccia violette all'estremità,oppure rosei o anche rossi. E' anche il più grande asteroideo Mediterraneo: Ludwig indica 84 cm come diametro massimo. La statura è maggiore negli individui viventi in profondità.In Atlantico il diametro giunge a 1 m e forse anche di più. [...]
Note - [...] La sua variabilità si manifesta nel colore, negli aculei e nei pedicellari. Della colorazione si è già detto; occorre però aggiungere che gli individui di profondità, cioè giallastri o rosei, dopo un certo periodo trascorso alla luce -ad es. negli acquari di laboratorio- assumono una colorazione più scura, fino a diventare grigio-verdastri. Si noti inoltre che la tinta oscura può rilevarsi anche in individui di zone profonde, come quello pescato a 80 m presso Curzola (Adriatico) e ionviatoci dalla dr. H. Gamulin Brida che lo indicò come bruno scuro. Gli aculei aborali (oposti alla bocca che si trova sotto NdFabio) non sono sempre allineati lungo le braccia: talovolta essi sono più piccoli, più numerosi e sparsi più irregolarmente. questa seconda disposizione è però molto rara, almeno nei nostri mari. Anche alla variabile forma dei pedicellari diretti si è già accennato; sulle zone laterali delle bracci apossono prevalere i pedicellari dritti sparsi oppure quelli incrociati riunitio a gruppi intorno agli aculei.[...]
Queste variazioni sono osservabili nelle su dette 5 foto, a occhio si nota subito una variabilità cromatica ma anche netta la differenza fra i pedicellari presenti intorno alle file di aculei, marginali e radiali!
La prima foto ritrae un esemplare con pedicellari molto ridotti, la seconda, che cromaticamente è molto simile alla prima (grigio-verdastro), ha pedicellari normalmente sviluppate ed è, secondo personali osservazioni, la variabile più comune nella fascia che interessa i sub, dal infralitorale al circalitorale. La terza è strutturalmente molto simile alla seconda ma rappresenta un insolita variabile cromatica, la quarta oltre ad essere un'altra variabile cromatica presenta pedicellari attorno agli aculei di forma leggermente diversa. La quinta riprende un esemplare giovanile molto piccolo, ritrovato sotto un sasso, la colorazione rossa è un'altra delle possibili variabili specifiche.
Mi spiace solo che le riduzioni non rendano come le foto originali!!
Per concludere Questo splendido asteroideo, unica specie del suo genere, è difficilmente riconoscibile se non la si conosce bene.
spero di essere stato illuminante...
Ciao a tutti
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Maurizio Marino
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bullet Postato: 23 Marzo 2008 alle 18:57
Grazie Fabio,
hai fatto un bel pò di chiarezza,
l'unica cosa che ti vorrei chiedere è che, visto che hai avuto la possibilità di realizzare diverse foto di questa stella, se eri a conoscenza della capacità di questa specie di nascondere le spine all'interno drelle protuberanze.
Penso che questo processo sia possibile grazie ad un cambiamento di forma delle protuberanze così come accade per i pedicelli che si trovano nei solchi ambulacrali presenti tra le serie longitudinali delle protuberanze.
Il problema della prima foto non era tanto dovuto alla eventuale variabilità cromatica, che era prevedibile, ma alla mancanza iniziale di spine sulle protuberanze.
Fammi sapere se anche tu hai assistito a questo processo di "estrusione" delle spine in questa specie!
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vidi vici
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Iscritto dal : 02 Ottobre 2007
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bullet Postato: 25 Marzo 2008 alle 09:09
    Condividendo i quesiti ulteriori posti da Maurizio, volevo ringraziare Fabio per il chiaro e dotto intervento sulla identificazione comportamentale di questa stella. Ciò dimostra, semmai qualcuno avesse dei dubbi in merito, una volta di più le infinite sorprese che il nostro fratello mare sa elargirci ogni volta che scendiamo nella sua casa.
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arrivederci fratello MARE
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