Ciao Bonco, da neofita ti dico quello che vedo io, spero pero che i fotosub seri ti diano pareri piu competenti dei miei.

    Grazie tante Roberto, fa veramente piacere ricevere un complimento da chi se ne intende.
Per quanto concerne le riprese dall'alto, hai assolutamente ragione, me ne sto accorgendo man mano che guardo le foto, anche se all'atto dello scatto non me ne sono reso conto (dovrò farmi un promemoria per la prossima volta).
Per quanto concerne il discorso delle dominanti, tenendo conto che ho una scarsissima esperienza di digitale e post elaborazione, oltre che essere un neofita nella foto sub, ho seguito con molto interesse un tuo appunto in altra discussione (credo nel commentare un'immagine di Zena) riguardo l'assoluta importanza di questo fatto.
Mi sai indicare in proposito un testo o comunque un sito dove andare a leggere qualcosa in merito?

Ciao Bonco,
il problema delle dominanti è il vero scoglio delle foto subacquee. Io uso pellicola, ma riscontro il problema in fase di scansione delle diapositive. Le scansioni di foto esterne, dove la luce ambiente non è filtrata dall'acqua, tutto procede velocemente e senza grosse correzioni, ma con le foto sub è tutta un'altra storia. Principalmente mancano un nero ed un bianco puri, che vengono usati come riferimento per la ricostruzione di tutta la gamma cromatica. Devo quindi correggere in fase di acquisizione, ma raramente la scansione esce uguale all'anteprima e sono così necessarie altre correzioni per cercare di ottenere qualcosa di simile all'originale. Cosa che non sempre riesce in modo soddisfacente.

Penso che problemi simili si abbiano al momento dello scatto digitale, in maniera varia, a seconda dell'illuminazione che si riesce a dare all'area interessata: una macro di un soggetto coloratissimo, di notte (quindi senza l'interferenza della luce ambiente) darà meno problemi di uno scatto in acqua libera, di giorno, dove tutto è verde o blu.
La pellicola non ragiona, si limita a imprimere la luce che riceve. Le digitali invece cercano, con gli automatismi, di correggere. Ma spesso, per i problemi che ho detto prima, danno risultati errati. Per questo motivo è importante conoscere come fare dell'editing, non per taroccare le foto, ma per cercare di rimediare agli errori della macchina.
Facciamo l'esempio classico di una foto dove prevale il colore verde: è un caso molto comune. Qui non abbiamo un nero pulito e neanche un bianco pulito (tranne dove la luce ha 'sparato' e abbiamo solo dei pixel bruciati, con valore RGB 255-255-255). La dominante verde è come un velo che ricopre l'intera foto, col risultato che l'immagine perde di contrasto e risulta appiattita. Se identifichiamo un punto nero dell'immagine e portiamo il suo valore RGB a 3-3-3 (mentre prima era, per fare un esempio, 3-25-8), ecco che togliamo parte della dominante verde e l'immagine acquista subito una maggiore profondità e, grazie al migliorato contrasto, ci sembra anche più nitida e dettagliata.
Si può fare velocemente una prova con una foto esterna che, avendo un problema di dominanti molto più ridotto, si presta ad essere corretta utilizzando gli automatismi dei software di ritocco fotografico. Si vedrà subito il miglioramento, anche per quelle foto esterne che ci sembravano a posto, perchè una dominante purtroppo c'è sempre.

Le tecniche di intervento sono tante, anche all'interno dello stesso software: non c'è una regola fissa, ognuno sviluppa, col tempo e con la pratica, una sua metodica. Io, nonostante qualche migliaio di scansioni sul groppone, non so mai in partenza come procederò, ne tanto meno se otterrò i risultati che mi sono prefisso.

Una regola, che spero tutti conoscano, è che non si deve salvare ripetutamente una jpeg. Se hai scattato in JPG, salva l'immagine in TIF, fai tutte le correzioni che ritieni opportune e solo alla fine, quando hai raggiunto il risultato finale, salva il file in jpeg, per l'uso che devi farne. Ma tieni la TIF, per un eventuale riuso in futuro.
E' buona norma anche non applicare gli stessi tool più volte: modificare le curve 10 volte, danneggia alla fine i pixel dell'immagine, col risultato che l'immagine diventa 'granulosa', con pixel quadrati evidenti e il file jpeg finale pesa molto rispetto alla sua dimensione.
Un buon file può essere visto anche al 200%, mantenendo un aspetto 'liscio' e senza pixel quadrati evidenti.

Tutto questo si ottiene con la pratica, tanta pazienza e voglia di imparare. Non conosco testi (ma sicuramente ci saranno). Con Google si possono trovare dei tutorial online per Photoshop o altri software. Bisogna spulciarli con pazienza, a volte un tutorial per una cosa che magari non interessa, contiene istruzioni importanti per funzioni che invece ci interessano.
Provare ad eseguire qualche tutorial è sempre utile, perchè fare in pratica è sempre meglio che leggere la teoria e ci aiuta a prendere dimestichezza con gli innumerevoli tool dei software e con i loro svariati settaggi.

Dimenticavo una cosa importantissima: un buon monitor, ben tarato. Io uso un CRT, perchè con gli LCD non sono mai riuscito a vedere delle foto in modo decente. Se non hai un buon monitor ben tarato, diventa molto aleatorio pensare di correggere le dominanti o valutare il contrasto e la luminosità delle foto.

Bisogna però capire che è importante imparare a maneggiare i file digitali, visto che il mondo ha preso questa direzione. Non basta comprare una macchina digitale, bisogna anche imparare a trattare gli scatti come si deve. Purtroppo questo non lo dice nessuno: io mi incavolo non poco quando vedo le pubblicità di quelle stampanti con lo slot per inserire la memory card e stampare direttamente le foto, perchè senza una preventiva aggiustatina, le stampe saranno sempre mediocri. E detesto pensare che in nome della comodità e della velocità ci si debba rassegnare alla mediocrità.

Riassumendo i miei sproloqui, ti consiglio:
1. di scegliere un buon programma di editing (Photoshop, in una delle sue varie incarnazioni, non necessariamente l'ultima. Io uso ancora la versione CS);
2. avere un buon monito, ben tarato;
3. andare di Google e trovare un po' di esempi e tutorial;
4. fare tanta pratica, perchè non si smette mai di imparare e solo col tempo si impara a vedere i piccoli difetti.
5. se hai problemi, c'è sempre il forum...

    Roberto,
un grazie enorme per le tue spiegazioni, credo che purtroppo per te..... ricorrerò ancora alla tua esperienza e ai tuoi consigli (magari con richieste un po' più circostanziate).
Anche perchè dopo più di 25 anni di fotografia analogica e camera oscura, non riesco proprio a digerire che la macchina fotografica faccia ciò che vuole lei e non quello che voglio io

GRAZIE ancora!