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Racconti di Viaggio
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Icona di Messaggio Topic: Meraviglioso ICE DAY, lago di Kesselberg(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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bluedepth
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bullet Topic: Meraviglioso ICE DAY, lago di Kesselberg
    Postato: 17 Aprile 2007 alle 11:44
Merano, 24 febbraio 2007
Siamo partiti in gruppi diversi il sabato mattina per recarci a Merano. Il punto di ritrovo era un albergo in centro, albergo molto bello e ovviamente gestito da austriaci. Dopo aver sbrigato la parte burocratica per i pagamenti ci organizziamo sul da farsi. Il tempo è uggioso, umido, ma non troppo freddo, come d'altra parte l'intero inverno passato. Dopo aver debitamente parcheggiato la jeep con le attrezzature e bombole al riparo andiamo a rilassarci un paio di ore nelle fantastiche Terme di Merano e le sue 16 piscine e saune....un'esperienza rigenerante. Le 2 ore di ingresso passano velocemente e dopo esserci lavati andiamo a mangiare una buona pizza e poi si torna in albergo presto perché il giorno dopo comincia la nostra avventura! Prima di addormentarmi faccio zapping con il telecomando della televisione in camera e mi diverto a guardare un programa simile all'italiano Forum, ma austriaco, e nn capendo un'acca di tedesco diventa esilarante. Ma il sonno ha ben presto il sopravvento.

Ore 5.30 sveglia e ci si alza, ci vestiamo pesanti per affrontare temperature rigide e andiamo a far colazione in sala da pranzo sopportando, così vestiti, i 25 gradi dell'albergo.
La giornata è grigia come la precedente, ma non piove. Scaldati i motori delle macchine ci mettiamo in marcia; l'appuntamento è alle 7.30 a Falzeben, Merano2000 ad un'altitudine di 1670 m.
Man mano che saliamo non possiamo godere del magnifico panorama della vallata perché ben presto ci immergiamo nelle nuvole che ci accompagneranno per l'intera giornata. Il termometro esterno dell'abitacolo scende di grado in grado man mano che si sale...arrivati a Falzeben si ferma alla temperatura di -2° e qualche fiocco di neve si fa vedere.
Lì incontriamo gente proveniente da diversi centri del nord Italia, Piemonte, Lombardia, Trentino e Veneto. Dopo i saluti generali smontiamo l'attrezzatura che viene subito caricata sopra in cassone di un grande gatto delle nevi che è già pronto a mangiare la neve per portar su quintali di attrezzatura.
I subacquei invece affronteranno un'avventura diversa..........ci facciamo lo skypass giornaliero per poter utilizzare gli impianti di risalita. Saliamo in bidonvia fino ai 1900m....scendiamo e cominciamo a sentire freddino, la temperatura è scesa e comincia a nevicare. Tutt'attorno bianco, non tanto per la neve che è comunque poca, anche qui, ma per il ghiaccio, come se questi alberi non avessero visto la luce del sole da settimane. Si sale su una seggiovia all'aperto e nel silenzio del costone della montagna si sente solo il rumore del vento gelido. Scesi ai 2100m seguiamo alcune guide che ci indicano un percorso che ci porta ad una baita dove ci riscaldiamo con un caffè. Lì un gatto delle nevi viene a prenderci e ci carichiamo a mo' di cargo bestiame nel cassone aperto dietro. Tutti compressi, è eccitante e simpatico per la situazione...la tensione e la stanchezza si scioglie con una serie di battute che si fanno, si imita il muggire delle mucche vista la condizione in cui ci trovavamo. Si ride. Intanto il veicolo sale sale sale...entriamo definitivamente in una grande nuvola e la visibilità non supera i 20 metri. Il vento aumenta, come la neve e il freddo. In 15 minuti arriviamo a destinazione. Ci si presenta come una landa dispersa sul monte, spuntata dal nulla. Un recinto delimita una zona di un metro e mezzo al di sotto del livello in cui eravamo. Lì in mezzo, nascosto dalla neve e ghiaccio c'era il lago di Kesselberg, 2300m.
Il vento si è alzato e una bufera di neve che continuerà a soffiare per l'intera giornata fa crollare la temperatura fino a -10°. La neve che cade congela all'istante sulle bombole gelate e sdraiate sulla neve. La sensazione è strana, camminando non si riesce a distinguere dove finisca il terreno e dove cominci il cielo, perché tutto è monotòno, tutto è bianco, quasi fossimo alle porte di un mondo diverso.
Oltre agli organizzatori era presente un rappresentante della Red Bull che "sponsorizzava" l'evento e quindi oltre a scaricare le attrezzature portiamo in una tenda chiusa allestita in mezzo al lago anche le casse di Red Bull per noi. Si fa subito il breefing e ci spiegano che si sarebbe scesi a gruppi di 3, un istruttore per gruppo e 2 subacquei. Siamo in 35 e il nostro turno era verso la fine.  Nel lago avevano praticato 3 buchi quadrati di circa 1metro e mezzo di lato collegati da una fune guida. Fuori dal buco principale alcune persone sorvegliavano continuamente e controllavano che il tutto si svolgesse al meglio. Un paio di addetti, con ramponi da ghiaccio avevano in mano una fune rossa che era direttamente legata con l'istruttore di turno che scendeva, in più lo stesso istruttore aveva altre 2 cime che lo legavano ai 2 subacquei con cui scendeva.
Cominciamo a vestirci bene e a preparare l'attrezzatura, i primi scendono e già cominciano i problemi, alcuni primi stadi partono perchè una volta immersi in acqua, se ci si alza per un attimo, l'acqua congela all'istante sulla rubinetteria. Tutti abbiamo comunque 2 primi stadi montati e alcuni (come me) anche con la membrana anti ghiaccio. L'unica cosa da fare è chiudere il rubinetto e continuare l'immersione con il secondario. E così i primi scendono a 3-4 metri e compiono il percorso seguendo i 3 buchi. Dopo una decina di minuti riemergono, contenti, ma con la faccia rossa dal freddo. L'acqua oggi è 0° spaccati.
L'attesa, fredda, lunga comincia a raffreddare un po' tutti, qualcuno decide di rinunciare, sconsolato dal freddo e dai piedi k non si sentono più così bene... Io sono eccitatissimo e non vedo l'ora. Faccio alcuni esercizi e li insegno ad altri per aiutare la circolazione sui piedi  e mani, all'istante si sente un brivido caldo del sangue k finalmente fluisce ancora nei piedi.

Arriva il momento. Noi siamo in 4 a scendere perché un nostro amico scende con una videocamera. E impressionante vedere lo strato di ghiaccio di 60 cm, trasparente, che permette di vedere in direzione orizzontale nel ghiaccio come un vetro spesso metri e metri...è stranissimo e affascinante, c'è una miglior visibilità sotto acqua rispetto a quella sopra al lago! Scendendo, sento l'acqua che pian piano si infiltra nel cappuccio e nei guanti e sento come aghetti che mi pungono sul collo e sui polpastrelli. Penso che il giorno prima ero in acqua a 38° nelle terme e sorrido, mentre comincio a pinneggiare cominciando il percorso. Assetto buono, se non fosse per le cime di sicurezza che si attorcigliano sulla rubinetteria...dopo un paio di minuti riusciamo a metterci a posto e continuiamo. Sotto la muta i 3 strati di pile mi tengono caldo, ma ho la netta sensazione di percepire il freddo dell'acqua al di fuori della mia DUI.
Ho freddo alle mani, si in effetti ho preso i guanti che uso sempre, ormai consumati sui polpastrelli, quindi per il resto dell'immersione chiudo e apro le mani continuamente per scaldarle un po'... per il resto sto benissimo, il freddo si sente ma è troppo eccitante; incontro un essere piccolo come un insetto che nuota come a rana spostandosi..non riesco veramente a capire di cosa si tratti per vivere lì sotto. Leggermente striato chiaro e scuro continua la sua nuotata molto lenta e io raggiungo ben presto il buco principale perché è già finita l'immersione. Mentre i miei compagni salgono io resto un attimo sotto per non intralciare l'uscita e intanto ammiro per l'ultima volta le bolle che si infrangono sul ghiaccio e che seguono la via più breve che le porti all'aria aperta, come se fossero imprigionate lì sotto e cercassero una via di fuga per espandersi liberamente. Chissà quante tonnellate di ghiaccio ci sono sopra la mia testa, il pensiero mi affascina... Quel buco di ingresso principale da sopra lo vedevo nero come il carbone, in mezzo al bianco della neve. Aveva un'aria un po' spettrale e poco confortante, ma da qua sotto lo vedo bianco in mezzo all'opaco del ghiaccio poco illuminato, contrariamente a prima infonde una sensazione di libertà, di vita. E' bellissimo, mi avvicino e riemergo.

Non ho neanche tempo di parlare né di pensare all'immersione appena fatta che decido di spogliarmi e metter via tutto prima di congelarmi. Smonto, chiudo l'attrezzatura nella cesta e vado nella tenda, dove pur essendoci circa 0° almeno non c'era vento, mi cambio e mi copro bene, prima di uscire con un bel bicchiere di the caldo e rhum, sorridente e pronto a parlare con i mie compagni. E stata una delle immersioni più eccitanti, emozionanti, adrenaliniche, memorabili che abbia mai fatto. Devo dire che pur non avendo l'esperienza di istruttori, dopo oltre 220 immersioni ciò che mi diverte e mi affascina sempre più della subacquea non son solo quei 40 minuti di immersione, ma è anche ciò che avviene prima e dopo, i preparativi, in questo caso l'avventura per raggiungere il lago per fare solo quei 10 minuti scarsi di immersione, ma che rifarei!
Dopo aver smontato il campo lasciamo l'attrezzatura fuori dal lago, in balia della tormenta di neve che continua, il gatto delle nevi verrà a riprenderle fra poco. Intanto porta giù noi...e ripercorriamo al contrario la strada del mattino fino a Falzeben, Merano2000.
Lì ci scaldiamo in un pub, mangiando e bevendo qualcosa. L'atmosfera è fantastica e il freddo è ormai un ricordo. Quando arrivano giù le bombole e gli equipaggiamenti, ancora congelati e pieni di neve raccolgo la mia parte con un certo senso di pietà per quel freddo che anche loro hanno patito, perché sono i miei compagni di avventura da tanti anni, ma anche fierezza!
La gente che ci osserva curiosa ci guarda con grande perplessità. Salutiamo tutti, saltiamo in macchina, riscaldamento acceso.........e riprendiamo la strada verso casa. Saranno 3 orette rilassate di guida in cui non mancheranno gli argomenti di cui disquisire.


Per vedere foto sulla giornata:   bluedepth1982.spaces.live.com
nella sezione foto: ICE DAY

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SubGhido
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bullet Postato: 30 Ottobre 2007 alle 14:33
Bellissima storia... Spero di farlo anche io una volta...
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