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Biologia Marina
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Icona di Messaggio Topic: La specie marina più minacciata(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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marenostrvm
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bullet Topic: La specie marina più minacciata
    Postato: 03 Agosto 2006 alle 10:07
Ciao a tutti, sono curioso di sapere, secondo voi, quale sia la specie marina più minacciata del mare nostrum. Naturalmente se è possibile individuarne una.
Nei vari tg, estivi, si parla sempre di Caretta caretta o Monachus monachus, naturalmente con i nomi nella veste italiana. Ma è proprio così?
Per esempio; con l\'inquinamento superficiale del mare, ed anche il suo aumentato calore, non sono più a rischio gli organismi superficiali? Come alcune alghe calcaree che formano quelle famose cornici, volte anche molto spesse?
In fondo è cosa risaputa che alcune specie si sono rifugiate più in profondità per sfuggire a vari momenti critici.
 
Grazie a chi vorrà intervenire! :)
Michele Abbondanza - Brescia
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stellinamare200
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bullet Postato: 03 Agosto 2006 alle 12:08
Ciao Michele,
queste le ultime notizie riguardo la tua giustissima curiosità:
l’IUCN, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha pubblicato la Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione: squali e razze sono fra gli animali più minacciati d'Europa. Il 20% rischia l'estinzione e per gran parte delle altre specie la situazione è critica.

In questo quadro è ancora più importante il lavoro delle due ricercatrici italiane del progetto MedSharks, Eleonora de Sabata e Simona Clò, che proprio in questi giorni sono in Turchia per studiare un gruppo di squali grigi.

A conferma della situazione disperata per questi grandi predatori, infatti, questo studio – realizzato in collaborazione con la Fondazione Project Aware e CTS Ambiente - è l'unico condotto nel Mediterraneo sugli squali nel loro ambiente naturale: nel nostro mare il resto degli studi si compie ormai solo su pochi esemplari pescati.

 

La situazione è critica anche per il carcharhinus plumbeus, la specie studiata in Turchia, diminuita dell'85% in dieci anni nell'Atlantico Occidentale. Per quanto riguarda il “mare nostrum”, pescatori e biologi concordano: il numero degli squali è diminuito drasticamente, tanto che la specie è stata proposta per l'inclusione nella Lista Rossa come “vulnerabile” nel Mediterraneo.

 

“Un tempo anche lungo le nostre coste – ha spiegato Eleonora de Sabata - decine di squali si radunavano sotto costa in cerca di acque tranquille per far nascere i piccoli. Ora quelle baie sono deserte, gli squali spariti. Il problema è che sono animali che si riproducono molto in là con gli anni e fanno pochissimi piccoli: ne abbiamo pescati troppi e troppo in fretta senza dar tempo a quelli rimasti di ripopolare il mare”. Per questo – aggiungono le due ricercatrici - “da sei anni studiamo un gruppo di squali grigi, per lo più mamme prossime al parto, che per soli 2 mesi l'anno si raduna un una piccola baia lungo la costa Turca. In effetti di questi squali si sa pochissimo. Sono animali che hanno un'aspettativa di vita di una cinquantina d'anni; cominciano a riprodursi appunto intorno ai 13-14 anni e fanno pochissimi figli.”

 

Due gli obiettivi principali del progetto MedSharks 2006: stimare il numero di squali che frequenta la baia, che può rappresentare un modello estendibile anche a tutto il Mediterraneo, e capire dove vadano questi squali migratori una volta abbandonata la baia.

 

Le due ricercatrici – che concluderanno oggi il loro “soggiorno” in Turchia - hanno già scattato centinaia di foto e realizzato alcuni filmati con l'obiettivo di identificare gli animali uno a uno e tentare poi una stima del loro numero.

Già dal primo giorno della campagna di quest’anno sono stati ottenuti dei risultati. Le ricercatrici hanno trovato ad attenderle alcuni squali “habitué” di queste acque: in sei anni di studio, infatti, si è accertato che molti di essi tornano, anno dopo anno, in questi stessi luoghi.

 

fonte: Ufficio Stampa CTS - Centro Turistico Studentesco Via Albalonga, 3 00183 Roma

 
Per quanto riguarda quelle alghe da te citate, sappi che esse sono all'origine di quella formazione particolare detta "coralligeno".
Per il coralligeno si è sviluppata un'attenzione ed una serie di studi e di applicazioni che neanche immagini, proprio perchè è minacciato anch'esso.
Ma, naturalmente, fanno notizia altre cose, più fruibili dal pubblico (es.tartarughe marine). Con la cattiva cultura nei confronti degli elasmobranchi, c'è il rischio che se si divulga che sono le specie più a rischio, ci scappi un inopportuno "urrà" da chi è a digiuno della grande complessità di equilibri cui è soggetta la natura tutta.
Comunque, complimenti per l'acuta osservazione che ha dato modo di aprire un bel dibattito!!
A presto
Aida


Modificato da stellinamare200 - 03 Agosto 2006 alle 12:13
Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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marenostrvm
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bullet Postato: 03 Agosto 2006 alle 14:03

Ciao Aida, e grazie,  spero sia un bel dibattito! Devo dire di essere moderatamente impressionato. Mi riferisco alle due specie più minacciate. Non pensavo, ma c´è sempre tempo per imparare e conoscere, no? ;)

A quanto pare noi siamo sempre gli ultimi per via della ricerca nel nostro med. Ma è così, oppure è solo una questione che le informazioni relative non sono fruibili da tutti, tramite rete, come oltre oceano?

ps=ho letto che la Caretta caretta è tornata a deporre sulla spiaggia di Solanas in provincia di Cagliari. La notizia mi è parsa alquanto strana perchè conosco bene quella spiaggia ed è molto frequentata da bagnanti per tutti mesi estivi.

Michele Abbondanza - Brescia
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nicrosoft
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bullet Postato: 03 Agosto 2006 alle 22:26
per non parlare poi delle balene nel mondo....hai toccato un punto dolente del mare caro mio ma è giusto che ci  rendiamo conto che l'uomo sta distruggendo il mondo sopprattutto quello marino ma noi ce la metteremo tutta vero ragazzi/e!!!!by nico
 
p.s.w le balene 
 
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Modificato da nicrosoft - 03 Agosto 2006 alle 22:27
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bullet Postato: 04 Agosto 2006 alle 11:40

Non sarebbe giusto fare discriminazioni dei diversi mari, e tu fai bene a ricordarmelo ... ma io sono un´uniguaribile amante del ´Mare Nostrum´. Ma forse si era già capito! ;)

Io spero che le generazioni future siano davvero più sensibili su questo argomento. Ma sono e voglio essere positivo.

 

Michele Abbondanza - Brescia
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bullet Postato: 04 Agosto 2006 alle 14:44
tranquillo non voglio accusarti......sono comunque d'accordo con te by nico
 
 
 
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bullet Postato: 06 Agosto 2006 alle 14:24
ma anche i delfini sono minacciati... sappiate che nelle varie baie vengono seminate mine il cui compito è mutilare, ferire gravemente o addirittura uccidere i delfini...
è vero, ho letto che le razze sono presenti in quantità molto limitata nei nostri mari e che gli squali "perchè sono pericolosi"certe volte vengono abbattuti... ma non si vergognano?
la mia vita è x il mare...
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bullet Postato: 06 Agosto 2006 alle 20:49
e poi si lamentano che le specie nel mondo stanno scomparendo robe da matti!!! cosa vogliamo farci ...... l'uomo è propio meschino ma forse in futuro qualkuno capirà e allora........Disapproveby nico
 
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Iscritto dal : 06 Agosto 2006
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bullet Postato: 06 Agosto 2006 alle 21:33
mah.... io non lo so proprio... veramente... e poi si lamentano del mondo di schifo che c'è... ma vi immaginate il pianeta senza animali?
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marenostrvm
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Iscritto dal : 24 Settembre 2002
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bullet Postato: 21 Agosto 2006 alle 23:44
E´ veramente bruttissimo assistere impotenti alle mòrie di animali, e in alcuni casi siamo oramai vicini all´estinzioni per qualche specie, ma vorrei ritornare al punto se me lo consetite. Per esempio tutti noi frequentiamo, chi più chi meno, il mare. Tantissimi faranno immersioni, anche solo snorkeling, sempre negli stessi punti. Bene, avete forse notato la mancanza di qualche specie rispetto agli anni scorsi? O anche solo una vistosa diminuzione?
Michele Abbondanza - Brescia
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